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2. (1648) Della cristiana moderazione del teatro. Detto la qualità delle Commedie pp. -272

Aggiungo di più. […] Io, per dirvela Padre, ho provato, e riprovato più, e più volte altre invenzioni; ma insomma sperimento, che la Femmina veduta è quella, che più allerta, e che fa più presto, e maggior concorso, quasi volesse dire. […] Basta, basta, non più da ridere, non più basta: perché sentiamo mancar la vita per la veemenza del troppo riso. […]  » Aggiungo di più. […] E forse tal uno vi è, che la stima bella; perché tornando a casa, trova la Moglie sua molto più brutta, più vecchia, e più disgraziata.

3. (1603) La première atteinte contre ceux qui accusent les comédies « A Madama di Beaulieu » p. 

A Madama di Beaulieu Lascia o Plato divin que’campi homaìr Ove godi immortal l’aure seconde ; E vieni qui, dove d’argento l’onde Volge la Senna : aure più dolci hauraìs. Splendor, che oscura al gran Pianeta i raìt Qualor più chiaro il lume suo diffonde Qui fiammeggia, qui sol tra verdi sponde Bella, e spirante virtù vedrai.

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