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574. (1773) Réflexions morales, politiques, historiques et littéraires sur le théatre. Livre quatorzieme « Réflexions morales, politiques, historiques, et littérairesn sur le théatre. — Chapitre I. De la Pudeur. » pp. 4-35

Elles passent leur vie separées du monde, occupées d’exercices de piété, d’humilité, de pauvreté, de mortification, d’obéissance ; leur azile est inaccessible par une clôture inviolable ; les barrieres élevées entr’elles & les hommes sont innombrables, grilles hérissées, voiles épais, habits grossiers, renoncement à toute parure, à toutes les modes, momens très-courts accordés à des parens, jamais sans permission & sans témoins ; c’est un assemblage étonnant de tout ce qui peut mettre en sureté ce prétieux trésor.

575. (1649) Della Cristiana Moderazione del Teatro. La soluzione dei nodi pp. -

Molti gusti confinano con i disgusti; e da molti spassi tal volta si passa agl’inconvenienti: anzi spesso tal’uno gustando di qualche passatempo grazioso, si avventura nella disgrazia. […] Ma la verità si è, che si getta, e non si passa il tempo; perché per ordinario l’Azione, e l’Opera non è pura a modo di cristallino fonte; ma s’intorbida, e si deturpa col lezzo delle oscene parole, e de’ gesti osceni. […] Al peccato mortale basta l’aver inteso la ragione della colpa, che semplicemente sia colpa: la quale conosciuta basta per la colpa mortale; ancorché invincibilmente non si sappia la forza di lei per distruggere la grazia, e «il ius» alla gloria; e non si sappia la differenza, che passa tra il peccato mortale, e il veniale. […] Bernardo, contro chi passa il tempo ciarlando, dice quello, che molto più si può dire contro chi lo passa attendendo alle Commedie vane e oscene. « Libet confabulari, aiunt, donec hora prateria.

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