» È antica querela delle persone zelanti contro Comici Mercenari; che sono più perfette quelle Città, o terre, ove non vanno i Comici, di quelle, ove i Comici sovente soggiornano. […] Le Città, Castelli o Terre, ove non vanno i Comici a ricreare gli Spettatori con le Azioni oscene, non hanno i loro abitanti, e Cittadini più continenti, né più savi, né più perfetti che quelle, ove i Comici recitano per qualche tempo: e questo dimostrato è bastevolmente dall’esperienza: dunque le Commedie, benché oscene, non sono la rovina de’ buoni costumi nelle Città, e non cagionano maggior peccati. […] » Nondimeno, è anche verissimo per relazione de’ pratici, e per argomento della stessa, e chiara esperienza, che le medesime Città, Cestelli, e Terre nel tempo delle Commedie oscene sono per ordinario più del solito abbondanti di offese di Dio, e di peccati, massimamente di libidine , commessi con l’opere, con le parole, o almeno co’ pensieri. […] Dunque « sicettera sint patria », le Città, Castelli, e Terre, ove non sono queste impudiche vanità, hanno i Cittadini più continenti, più savi, e più perfetti.