E con quei fiori insidiarono la sorte, il servo il grembo, e le altre parti di un’Opera loro, fatta senza nessuna laidezza di cose oscene, ma piena di ridicoli d’ogni sorte; e tutti onesti e graziosi. […] » Questo Teologo vuol dire in sostanza, che i Comici osceni cercano per ogni strada, benché illecita, il guadagno loro senza timor alcuno di Dio, e senza rispetto della virtù cristiana; e però conducono con se le Donne, e procurano, che siano molto virtuose, e molto lascivamente ornate; in modo che allevino, e guadagnino più facilmente ogni sorte di persone e così riportino per mezzo loro guadagno più copioso, e abbondante. […] Castigo di tale sorte merita la Donna, Cantatrice oscena, massimamente quando alla dolcezza del cantare aggiunge, la grazia del trattare , il vezzo del parlare, e la soavità dell’amorosamente ragionare. « Sermones, cantusqueIn Pron. c. 5. v. 4. […] Francesco Fernandio Canonico della Chiesa Cordubense dice chiaro, che questa sorte di salti è stata causata dalle spelonche tartaree di Flegetonte. « Ab Inferis evocavit nostrum vulgus.