L’uso ha fatta la legge alle Commedie, e pare, che si stabiliscano su l’eternità de’ tempi: però il far contro ad esse è un voler disseccar un fiume col fango, con la polveai ; poiché tal materia ancorché intorbidi l’acqua, non però giammai la disecca. […] Insomma « canis ad vomitum, sus ad volutabrum » ; e il Comico dallo stato modesto, e virtuoso si dilungò, comparendo a gestir di nuovo, non come pudico Roscio, ma come Mimo impudico: e la Commedia restò esposta alle nuove censure de’ zelanti Scrittori Spagnoli. […] E io rispondo, che così procedono i Modesti Comici; ma non già gl’immodesti, e osceni; i quali se non con l’intenzione, almeno con l’operazione, e Azione piena, o almeno abbondante, di parole turpi, e di gesti osceni, insegnano il male in vece del bene; e non correggono dal Vizio i semplici, ma ve gli ammaestrano, e addottorano perché la pubblica Rappresentazione del Vizio, fatta senza la debita Moderazione,e su gli occhi di persone deboli di spirito, non è sferza, per farlo prestamente fuggire; ma sprone, per farlo avidamente seguire: e la Scena troppo oscena non influisce generose risoluzioni contro le oscenità, ma focose brame contro le purissime bellezze dell’Onestà: onde poco fondato si è il detto di chi dice. […] » Io fondato su questa sentenza, dico, che l’intenzione del giovare non è sempre genitrice del giovamento. […] Niccolò Baldelli, uomo vecchio,consumato su libri, e molto ben noto a Roma, e a dotti per la sua Scolastica, e Morale Teologia.