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555. (1648) Della cristiana moderazione del teatro. Detto la qualità delle Commedie pp. -272

Parendomi, che nei dubbi l’aver ricorso ai più dotti, e intendenti, sia il vero, e sicuro modo per risolverli, deliberai perciò in negozio tanto importante, come è quello dell’anima, e dell’onore, d’andar con ogni spirito alla dottrina dei sacrosanti Dottori, e quivibp far opera di riposar la mente, e assicurare la coscienza circa la diversità dei pareri, e varietà dei discorsi intorno l’Arte Comica ; e molto oculatamente vedere, e sensatamente conoscere : se si può esercitare, e di essa legittimamente vivere : e trovai, che non solo chi l’esercita, ma chi la permette, e ascolta, pecca di peccato mortale, quando però la Commedia non abbia quei requisiti, che S. […] Dice l’Apostolo Paolo, che non permette, che la Donna per savia che sia, insegni in pubblico; perché parlando la Donna, dice Anselmo, provoca coloro, che l’odono, ad amore disonesto.

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