Il tempo non si perde in fabbricare, quando l’Architetto appoggia la mole del suo lavoro sopra la sodezza di un buon fondamento. […] Chi procura, come può, servire allo spirituale giovamento di molti, non è fabbricator di vanità, né perde con l’opera gli anni, le ore, e i momenti. « Dio Scrut ator cordium », vede la buona intenzione, e corona la buona volontà. […] Ricalcherò qui brevemente il chiodo battuto da me altrove in questa materia: e ora solamente ricordo, che un’Arte da tristi esercitata pregiudica bene spesso alla fama dei sui buoni professori: e il merito di un virtuoso, benché splenda a modo di chiaro sole, nondimeno perde non so chè del buio di una nuvolosa opposizione. […] Se Giustiniano, dice egli, assegnò agli Istrioni poco onore, altri Imperatori con tanta molteplicità di favori lidq hanno onorati, che non solamente sono del pari, ma che sono in avanzo; poiché se un giocatore perde cento scudi con uno, e poi con altri ne vince trecento, non può dire d’aver perduto al gioco, ma d’avere vinto. […] Ma non per questo egli si perde d’animo ne rimette lo spirito; anzi pensa, e pensando inventa, e inventate usa tosto nuove, e più ingegnose maniere per allettare, ma senza sortir l’effetto di efficace allettamento; vede, che l’Auditorio non cresce numeroso: si accorge, che egli non sembra un emulo dell’antico Ansione, atto a rapir con la voce gli uomini, come animate pietre, e vivi macigni, per fabbricarsi un muro coronante intorno intorno.