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2. (1648) Della cristiana moderazione del teatro. Detto la qualità delle Commedie pp. -272

Adunque ogni oscenità, come viziosa madre, e ogni equivoco osceno, come vizioso figliuolo, si deve escludere dalla dramatica, e virtuosa Azione. […] Le commedie sono, come è pubblica voce, e fama, fuori del termine dell’onestà. […] E come posso far di meno ? […] ; come vuole Corduba: ma di mortale: come tiene Sairo; e lo prova con le parole, che aggiunge il medesimo S. […] Questo canto osceno dunque, come cosa diabolica, e perniciosa fuggirsi deve con molta diligenza: come avvisa il B.

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