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363. (1648) Della cristiana moderazione del teatro. Detto la qualità delle Commedie pp. -272

Questo stesso è il nostro bisogno ; e però la cristiana lingua, o la penna di cessar non deve dall’ufficio di giovevole avviso, finchè non cessa il Teatro dalla nocevole oscenità. […] Il coprire poi questo brutto equivoco, e quasi vestirlo con belle parole, acciocché non sia inteso da tutti, non toglie, che non sia in se stesso vizioso: come la Cortigiana, guarnita con belle vesti, non cessa di essere in se stessa una personaccia di viziosa, e infame professione. […] Con la gagliarda autorità di altri moderni il valente Beltrame si sforza di conciliar credito grande al suo Discorso, e con ragione; perché avvertimento saggio di buon Padre si è l’accrescere il matrimonio al sui Figliolo, Questo Comico cessa alquanto di portar le dottrine ; e porta i nomi di altri moderni Dottori con la semplice allegazione de’ luoghi loro. […] Sdegnato qui dunque, e stupito cessa d’allettare; da segno di partenza al suo compagno; colgono le tatare, e se ne vanno del pari: ma che ?

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