/ 517
357. (1648) Della cristiana moderazione del teatro. Detto la qualità delle Commedie pp. -272

Una candida veste fregiata con bel ricamo deve sporcarsi col lezzo di cose brutte ? […] Il coprire poi questo brutto equivoco, e quasi vestirlo con belle parole, acciocché non sia inteso da tutti, non toglie, che non sia in se stesso vizioso: come la Cortigiana, guarnita con belle vesti, non cessa di essere in se stessa una personaccia di viziosa, e infame professione. […] Sarebbe un bel sereno dopo un ruinoso temporale. […] Io pretendo maritare le mie Figliuole con la dote delle loro belle virtù; che però le fo comparire pubblicamente secondo la mia professione. […] Io miro le belle Comiche, e ancora le altre Donne: ma non consento al diletto impudico.

/ 517