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24. (1180) Fables « Marie de France, n° 6. Le mariage du soleil » p. 314

« Quant le soleil, » fet il, « est hauz el tens d’esté, est il si chauz qu’il ne lest rien fructifïer, [e] terre e herbe fet sechier, e s[i]’il ad esforcement e cumpainë a sun talent, nule riens nel purra suffrir, desuz li vivre ne garir. » La Destinee respundi : « Veir avez dit.

25. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [34.]. DEL CERVO, ET SUO FIGLIUOLO. » p. 351

Questo ben ti dirò : Che solo al suono De la sua voce, anchor che da lontano Molto da me talhora udita sia, Tosto mi sento non so che timore, Che mi fa forza contra ogni ragione A fuggir presto dal latrar maligno, Che tremar mi fa tutto il cor nel petto.

26. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [51.]. DELLE MOSCHE NEL MELE. » p. 80

D’UN gran vaso di mel, ch’a un pellegrino Si ruppe, era una via sparsa nel mezo Con largo giro : ond’una copia grande Di Mosche in quello da la gola tratte Dolcemente pascean l’amato humore.

27. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [28.]. DEI LUPI E ’L CORVO. » p. 

[NdE] Ce « nel », qui n’est pas corrigé dans les éditions successives, reste difficile à expliquer : peut-être faudrait-il le corriger en « nol » ou en « tel ».

28. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [79.]. DELL’ASINO, ET DELLA VOLPE. » p. 188

Ma la Volpe, che quel conobbe al suono De l’asinina voce, in mezo il passo Fermossi tosto, e non si mosse punto : Ma ridendo tra sé di sua follia Così gli disse : invero che l’aspetto Di questo horrendo e spaventoso volto M’havria mosso nel core alta paura, S’al roco suon de l’asinina voce Io non t’havessi conosciuto in prima.

29. (1180) Fables « Marie de France — Prologue. Prologue »

Romulus, ki fu emperere, a sun fiz escrit, si manda e par essample li mustra cum il se deust cuntregaiter* que hum nel p[e]ust enginner.

30. (1180) Fables « Marie de France, n° 12. L’aigle et la corneille » p. 259

La corneille fut en agueit : avant ala, del bek feri, si bien que la scale un poi overi ; le peissunet dedenz manga, l’escale lest, si s’en ala, einz que li egles i fust venuz ne qu’il se fust aparceüz le pertuset ot fet petit, [si] que li egles pas nel vit.

31. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [62.]. DEL CORVO, ET LA VOLPE. » p. 124

FERMOSSE il Corvo sopra un’alta quercia ; Et un pezzo di cascio havea nel rostro.

32. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [77.]. DEL CINGHIALE, E LA VOLPE. » p. 224

Però nel tempo de la pace io voglio Apparecchiarmi de la guerra a l’uso Di tutto quel, che mi può far mistiero.

33. (1180) Fables « Marie de France, n° 22. Les lièvres et les grenouilles » p. 138

Kar trop furent en grant dolur ; de humes, de chiens eurent poür, si nel voleient mes suffrir : pur ceo s’en veulent fors eissir.

34. (1180) Fables « Marie de France, n° 79. L’autour et le hibou » p. 687

Legere chose est a saver : de l’oef e poeie bien geter [e] par chalur e par cover, nel poi fors mettre de nature.

35. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [66.]. DELL’AQUILA, E DEL CORVO. » p. 2

    Quinci esso ancor per far prova maggiore Con strepito et stridor ratto si cala Sopra un grosso monton ; nel folto velo Di cui poscia il meschin l’ugne intricando, L’ugne mal atte a così gran rapina, Per prender altri alfin preso trovossi.

36. (1180) Fables « Marie de France, n° 35. L’âne et le lion » p. 151

» Li lïuns li ad respundu : « Ceo n’est mie pur ta vertu ne pur fierté k[e]’ en tei as, mes pur le cri que tu crias, que tant lur semble espoëntable que tuz te tienent pur deable. » Si est de l’orguillus felun, que par manace e par tençun e espoënte la fole gent e quide bien a escïent que nuls nel deie cuntrester des qu’i l’orrunt en haut parler.

37. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [13.]. DEL CERVO. » p. 74

Così fuggendo la paurosa belva     In un momento tanto avanti passa,     Che quasi nel suo centro si rinselva.

38. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [26.]. DELLA CANNA, ET L’OLIVA. » p. 70

    L’Oliva, che nel cor sente gran duolo     Di ceder tosto come cosa frale,     Dura resiste al primo assalto, e ’l vento     Sprezza, e leggiera in lui prende ardimento.

39. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [21.]. DEL TOPO GIOVINE, ET. la Gatta, e ’l Galletto. » p. 716

    Veduto ho, madre, mentre a spasso i’ andava Due animali ; l’uno è di colore Simile al tuo nel pelo, ma distinto Di varie macchie di color più oscuro : Sembran di lucid’oro i suoi begli occhi, Che sono al rimirar tutti pietosi : Ha quattro piedi, et una lunga coda Di vario pelo tinta insino al fine. […]     Che talhor sembra un huomo in volto un santo, Ch’un Diavolo è poi se ’l miri a l’opre : E spesso un, che par rio nel fronte, copre Ogni bontà del cor sotto al bel manto.

40. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [58.]. DEL LEONE, DELL’ASINO, ET DELLA VOLPE. » p. 149

Ma il superbo Leon questo vedendo Arse nel cor tutto di rabbia e sdegno : E ’l miser divisor tosto accusando D’iniquità, d’inganno, e di malitia, Lacerò tutto ; e con vorace brama Ne satiò la scelerata fame.

41. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [75.]. DEL LUPO, ET L’AGNELLO. » p. 155

    Così l’huomo empio, e per natura forte L’inferior di forza e di valore, Quando li piace, a suo diletto offende, Cercando le cagioni, o vere o false Che sian, nel sen de la nequitia sua ; Con cui non val né la ragion, né il vero.

42. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [99.]. DEL CONTADINO, E GIOVE. » p. 

Così fece il Villano ; et nel seguente Anno la messe andò tanto feconda, E la vendemia, e ’l resto del raccolto, Che vinse di gran lunga ogni speranza, Ogni desio di Contadino avaro.

43. (1180) Fables « Marie de France, n° 74. L’escarbot » p. 650

« L’egle ai esguardé tut en jur, que nus tenums [tuit] a seignur : si haut vola que nel vi pas, e quant il volt, si revient bas ; mes sa voiz est [e] basse e quoie n’est pas plus haut[e] que la moie ; autresi est mis cors luisanz cum e li suens, tut seit il granz.

44. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [90.]. DELLA SCROFA, E LA CAGNA. » p. 173

INCONTROSSI la Cagna un giorno a caso Con una Scrofa, e lei vedendo tutta Lotosa e brutta cominciò con riso Prima a schernirla, et poi con voce aperta La dileggiava sì, che venne in breve Con lei, c’haveva nel suo cor concetto Dal lungo motteggiar un fiero sdegno, A gran contesa di parole strane.

45. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [85.]. DEL GATTO, E DEL GALLO. » p. 

    Allhor il Gatto : benché ogni ragione Veggia in tua scusa non è di ragione Però ch’io lasci al tuo camino andarti, Et poi per amor tuo di fame io muoia : E detto questo nel condusse a morte.

46. (1180) Fables « Marie de France, n° 45. Encore la femme et son amant » p. 

Puis afierez la vostre fei que jamés mot n’en sunerez ne jamés nel me repruverez. » — « Volunters, dame », il li respunt.

47. (1180) Fables « Marie de France, n° 68. Le lion et le renard » p. 258

Li lus respunt : « Rien nel detient fors l’engresté de sun curage, kar jeo li enveiai* mun message.

48. (1180) Fables « Marie de France, n° 95. La méchante femme et son mari » p. 682

Cil unt a la femme preié, puis li unt dit e cunseillé que sis sire pas nel voleit.

49. (1180) Fables « Marie de France, n° 37. Le lion et le paysan » p. 284

» — « Ceo fist un hum », dist li vileins, « od ses engins e od ses meins. » Dunc ad li lïuns respundu : « Ceo est a tut puple coneü que hum seit entailler e purtrere, mes li leüns nel seit pas fere.

50. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [83.]. DEL TOPO, ET DELLA RANA. » p. 384

    Così talhor avien, che l’huomo iniquo, Ch’a far altrui si move a torto offesa, A la vita, o a l’honor tramando inganno, Primo nel fil del proprio laccio cade, E da la forte man giusta di Dio Colto con egual sorte insieme resta.

51. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [18.]. DEL SOLE, E BOREA. » p. 46

Ma dopo breve spatio assai più fiero Mostrando seco il Sol l’intenso ardore, Tutto di sudor carco, e vuoto quasi Di spirto, et di vigor di mover passo, Stanco depose la noiosa veste, Lasciandola tra via fra certe vepri Per non lasciar in quel camin la vita : Così di voler proprio abbandonolla Con speme di poter forse trovarla Al suo ritorno nel riposto loco : E ’l Sol di quella impresa hebbe l’honore.

52. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [25.]. DEL CANE, E ’L GALLO, E LA VOLPE. » p. 252

    Ma poi ch’apparve in Oriente il raggio Del matutino Sol con lieta voce Diede il Gallo principio al canto usato : E replicando diè di sé novella A la Volpe, che poco indi lontana Havea ’l suo albergo : et tosto al canto corse Dove era il Gallo ; et con parole amiche Salutollo ridendo, e supplicollo Con sermon efficace, ch’ei volesse Scender del tronco, ov’egli alto sedea, E benigno di sé copia facesse A lei, che forte del suo amor accesa Già si sentia del suo leggiadro aspetto, E de l’alta virtù del suo bel canto : Onde abbracciarlo come caro amico Ella voleva, et nel suo albergo trarlo Per fargli a suo poter cortese accetto.

53. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [89.]. DEL LEONE INNAMORATO, E DEL CONTADINO. » p. 222

    Ma il Contadin, che già fatto sicuro Era dal gran valor del fier Leone, Che non haveva più l’ugne, né i denti, Non solo di negargli hebbe ardimento La figlia, ch’egli li chiedea per moglie ; Ma con un grosso fusto lo percosse Si fieramente nel superbo capo, Ch’a terra lo mandò stordito, e poi In pochi colpi gli levò la vita : E sciolto andò da tal impaccio e briga.

54. (1180) Fables « Marie de France, n° 70. Le lion malade » p. 336

Quant il voleient avant porter, si nel porent mie trover.

55. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [4.]. DELL’AQUILA, E ’L GUFFO. » p. 

    Quindi l’Aquila un giorno andando a spasso Per l’ampio spatio d’una ombrosa valle Da la fame assalita astretta venne Di pasturarsi : e come quella, a cui Stavan sempre nel cor gl’intesi patti Di mai non far al suo compagno offesa ; Da molti augelli per gran spatio astenne L’adunco artiglio : e tuttavia cercava Di prender quelli di più brutto aspetto, Quando dal giogo d’una eccelsa rupe Sentì ullular del suo novo compagno I non mai più da lei veduti figli Nell’aspro nido quasi anchora impiumi.

56. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [87.]. DEL CIGNO, E DELLA CICOGNA. » p. 95

    Così devrebbe contentarsi ognuno De la sua sorte, e de la legge eterna, Che Natura, e di Dio la voglia impone Con egual peso a gli animali tutti : E la morte abbracciar con lieto volto Come la vita si tien dolce e cara, Essendo il fin d’ogni miseria humana La morte, e questa vita un rio viaggio ; Dal qual l’huom dee bramar ridursi al porto De la tranquillità de l’altra vita Qual si voglia, che sia per esser poi, Poi che nulla di noi perder si puote, Che non vivi nel sen de la Natura Come a Dio piace ; al cui voler ognuno Dee star contento, e far legge a sé stesso De la ragion, che dal suo santo senno Con dotto mezzo a noi discende e piove.

57. (1180) Fables « Marie de France, n° 73. Le mulot qui cherche à se marier » p. 73

Pur ceo voleit sa fille prendre, ne voleit mes aillurs entendre, pur ceo qu’il ot oï* cunter que rien nel pot cuntreester.

58. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [97.]. DELL’ALLODOLA. » p. 325

    Gli augelli allhor l’ordine udito havendo Tutti tremanti nel ritorno suo A la madre ne dier subito aviso.

59. (1180) Fables « Marie de France, n° 29. Le loup qui fut roi » p. 514

Ne sot li lus qu’il en fesist, kar il nel poeit treire a mort s’il ne li vousist fere tort.

60. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — A I LETTORI. DEL PADRE, E DEL FIGLIUOLO, che menavan l’asino. » p. 721

E sendo sopra un ponte in quel momento     Qual disperato il mal nato animale     Gettò nel fiume per minor tormento.

61. (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [56.]. DEL TOPO CITTADINO, E ’L TOPO VILLANO. » p. 352

    Gratie ti rendo del cortese accetto Che fatto m’hai nel tuo nobil convito Degno del gusto de’ celesti Heroi ; Perché il favor (e sia qual ei si voglia) Che fatto vien da volontate amica, Deve esser sempre in tutti i modi caro, E di grata mercè premio s’acquista.

62. (1570) Cento favole morali « Présentation »

50. « Del granchio, et la volpe » P116     51. « Delle mosche nel mele » P80     52. « Dell’asino, la simia, et la talpa » PØ   Faerno, 43   53. « D’un marito, che cercava al contrario del fiume la moglie affogata » P682       Faerno, 41       54. « Del contadino, et Ercole » P291     Faerno, 91     55. « Del lupo, et della grue » P156   Faerno, 56   56. « Del topo cittadino, e ’l topo villano » P352     57. « Del contadino, et del cavalliero »  P402     Faerno, 15     58. « Del leone, dell’asino, et della volpe » P149     Faerno, 3     59. « Del figliuol dell’asino, e ’l lupo » PØ      Faerno, 55     60. « Dell’asino, e del lupo » P187   Faerno, 4   61. « Della volpe, et dell’uva » P15   Faerno, 19   62. « Del corvo, et la volpe » P124   Faerno, 20   63. « Del leone impazzito, et la capra » P341     Faerno, 5     64. « Dell’asino, e del cinghiale » P484   Faerno, 54   65. « Del leone, et della volpe » P10   Faerno, 18   66. « Dell’aquila, e del corvo » P2   67. « Della volpe ingrassata » P24   68. « Della selva, e ’l villano » P303   69. « Di due rane c’havean sete » P43   Gabriele Faerno, Fabulae centum, 37 70. « D’un cane, che temeva la pioggia » PØ     Faerno, 67 < Abstemius, II, 17.

63. (1893) Les fabulistes latins depuis le siècle d’Auguste jusqu’à la fin du moyen âge. Tome I : Phèdre et ses anciens imitateurs directs et indirects pp. -818

Un’ altra versione dal greco di un certo Oracolo di Apollo fatta dal Sipontino in versi latini nel 1463, 9. 

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