Ch’aspettar non bisogna che ’l periglio Ti stia sopra del capo in trovar l’armi, Che pon salvarti da nimica mano : Che quando sei con l’avversario a fronte Non è allhor da cercar, ma da oprar l’arme, Che ti difendan da gli assalti suoi. Così io m’appresto a la battaglia anchora Ch’io non n’habbia presente occasione, Perché quando assalito a l’improviso Sarò da chi vorrà movermi guerra, Non havrò tempo d’arrotar i denti, Né d’altro far, ch’oprar l’armi e la forza. […] Così dee farsi l’huom possente e forte Nelle prosperità de la fortuna, Perché, se occorre mai sorte importuna, Salvo si renda da periglio o morte.