Ma poi che fatto havean lunga contesa, La Cornacchia, che ’l meglio haver teneasi, Usò cotal ragione in sua difesa. Misera a che la tua beltà deveasi Tanto prezzar, se nell’estate sola Esser a pena tal da te vedeasi ? Onde la mia, che sempre mi consola, È la medesma et a l’Estate e al verno, Né accidente alcun giamai l’invola. Quel bene adunque, che si gode eterno, Al momentaneo preferir si deve : Perch’a noi sembrar suol del tutto esterno Quel, che si perde allhor, che si riceve. Il ben, che sempre dura, è vero bene.