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1 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [74.]. DEL GALLO, E ’L GIOIELLO. » p. 503
otria prezzarti ; io no : che stimo quello,     Che la fame mi trahe per via più corta. Sol la virtute è quel nobil gioi
corta. Sol la virtute è quel nobil gioiello,     Che ’l savio sol per sua natura apprezza,     E tien dal ciel per don
,     Che ’l savio sol per sua natura apprezza,     E tien dal ciel per dono e caro e bello. Onde l’huomo ignorante e l
e sprezza,     Come colui, che fugge ogni fatica,     Et ama l’ocio per accidia avvezza Ad esser de l’honor sempre nimica
2 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [89.]. DEL LEONE INNAMORATO, E DEL CONTADINO. » p. 222
9.] DEL LEONE INNAMORATO, E DEL CONTADINO. PASSANDO un fier Leon per certa villa Innamorossi d’una giovinetta Figlia d
on havea ben giorno né notte Pensando sempre a la fanciulla amata. Et per più non soffrir la pena acerba Prese partito di c
ù non soffrir la pena acerba Prese partito di chiederla al padre, Che per sua sposa a lui la concedesse. Et così fece con p
si da tai nozze In questo modo : et tosto gli rispose.     Se vuoi per moglie haver la mia figliuola, Che cotanto ami, e
, et mio genero farti, Ti convien prima assicurarmi ch’io Non sia mai per haver da tua fierezza Oltraggio alcuno, et così l
i fieri denti, E l’ugne delle zampe acute e forti, Perché sicuri siam per sempre poi, Che tu non voglia, o possa farne oltr
i, Non solo di negargli hebbe ardimento La figlia, ch’egli li chiedea per moglie ; Ma con un grosso fusto lo percosse Si fi
3 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [40.]. DEL CERVO, E ’L CAVALLO, E L’HUOMO. » p. 269
, E consumasse quella parte, ch’esso, Se l’altro non ci fusse, havria per sua. E tanto un giorno in lor crebbe il dispetto,
erta guerra. De laquale in più assalti il Cervo sempre Restò vincente per la gran fortezza, Ch’in fronte havea de le ramose
nd’ei, che disegnato Gran tempo haveva di soggetto farsi Quell’animal per li servigi suoi, Tosto pronto s’offerse in sua di
argli il modo D’intender la sua voglia ove il bisogno Cercasse, ch’ei per lui volgesse il piede.     Il Cavallo ciò inte
, debite gratie rese Di tal favor a l’huomo : e poi li chiese Licenza per andarsi a goder solo Quel prato ameno, il resto d
servisse Per qualche giorno in alcun suo bisogno, E che non intendea per modo alcuno Lasciarlo andar senza pagargli il cos
à possessore Si sente, e haver tutte le forze in mano ; Né vuol haver per altri indarno speso Il valor proprio : ché raro s
aver per altri indarno speso Il valor proprio : ché raro si trova Chi per un altro il suo metta a periglio, Senza speranza
4 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [1.]. DELL’AQUILA, ET DELLA VOLPE » p. 1
in un medesmo sito L’Aquila salse sovra un’alta quercia, Ove albergar per propria stanza elesse, Tessendo il nido a i suoi
dumi.     Ma sendo un giorno uscita a la campagna De l’humil tana per cercar d’intorno Cosa, onde trarre a i pargoletti
so rio trista e dolente ; Et non potendo farne altra vendetta, Quando per esser animal terrestre, Et senza penne da levarsi
la maledice, et la bestemmia, Sì come fanno i miseri impotenti, C’han per solo rimedio in mezo a i guai Lo sfogar in tal gu
ando Tutto del vampo suo già intorno il nido, De l’Aquila i figliuoli per la tema D’arder, c’havean de l’importuno caldo, A
ar de l’amicitia vera Le ragion sante, e con l’honesto il dritto : Né per cagion benché importante assai, Che dal giusto si
uello, O da Dio stesso egli medesmo colto In qualche occasion tardi o per tempo. Vindice è Dio del giusto a torto offeso.
5 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [54.]. DEL CONTADINO, ET ERCOLE. » p. 291
CONTADINO, ET ERCOLE. PASSAVA un Contadin col carro carco Di biada per un calle assai fangoso, Né havendo i buoi per la
ol carro carco Di biada per un calle assai fangoso, Né havendo i buoi per la stanchezza forze D’indi ritrarlo, miserabilmen
l chiamato m’hai In tuo soccorso, hor da’ principio tosto Ad aiutarti per te stesso, et opra Quanto è in te di valor per tr
ipio tosto Ad aiutarti per te stesso, et opra Quanto è in te di valor per tragger fuori Di questo loto il già fermato carro
6 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [77.]. DEL CINGHIALE, E LA VOLPE. » p. 224
d’un’alta quercia Rendeva i denti suoi più acuti e lisci, Per oprarli per arme a’ suoi bisogni : Onde la Volpe ivi passando
arme a’ suoi bisogni : Onde la Volpe ivi passando a sorte Lo domandò per qual cagion prendesse Cotal fatica poi ch’ei non
sion presente. Stolta (ei rispose) io m’affatico adesso E non indarno per quel, che potrebbe Tardi avenirmi, e forse anco p
sso E non indarno per quel, che potrebbe Tardi avenirmi, e forse anco per tempo. Ch’aspettar non bisogna che ’l periglio Ti
7 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 80. De vidva et asino viridi » p. 
ssit enim asinum album, quem uidua habebat, uiridi colore depingi, et per omnes urbis uicos circunduci. Quod dum fieret, ta
sinum animi gratia comitarentur. Deinde quum huiusmodi animal cotidie per urbem duceretur desierunt admirari. « Itidem inqu
idem inquit ad uiduam commater, eueniet tibi. Si enim uirum acceperis per aliquot dies eris fabula uulgi. Deinde hic sermo
8 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [87.]. DEL CIGNO, E DELLA CICOGNA. » p. 95
ta con soavi accenti Facea l’esequie a le sue proprie membra In breve per restar di spirto prive. La Cicogna, che in riva a
ra, e la cagion li chiede Del suo cantar poi ch’è vicino a morte, Che per natura ogni animal paventa, E pianger suol pur a
animal paventa, E pianger suol pur a pensarvi il giorno, Ch’ella sia per venir, benché lontana.     Allhora il Cigno ri
fine Di questo viver, giungo al fine anchora Di tanti affanni, et son per sentir sempre Nel sen de la natura de le cose, Ch
sarò, che adesso Mi sento, onde potria dir forse alcuno Ch’io non sia per sentir mai mal né bene ; Io, che cangiato havrò s
i al porto De la tranquillità de l’altra vita Qual si voglia, che sia per esser poi, Poi che nulla di noi perder si puote,
9 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [55.]. DEL LUPO, ET DELLA GRUE. » p. 156
DEL LUPO, ET DELLA GRUE. IL Lupo devorato havea un agnello ; Et per la fretta, del mangiar c’havea, Un osso rotto con
tò in gola attraversato in modo, Che sentiva di morte estrema pena. E per medico suo la Grue richiese Con assai largo premi
uo la Grue richiese Con assai largo premio pattuito Tra lor d’accordo per cotal fatica. Ond’ella con l’acuto e lungo rostro
10 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [57.]. DEL CONTADINO, ET DEL CAVALLIERO. » p. 402
rso prese. Or visto il Contadin, che invano havrebbe Fatto ogni prova per voler seguirlo ; Di ricovrarlo non havea più spem
dono in cortesia, Tu dunque in cortesia portatel lieto ; E goderannel per mio amore in pace.     Così talhor altrui l’hu
amore in pace.     Così talhor altrui l’huom donar suole Quel, che per modo alcun vender non puote, Celando il suo pensi
11 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [4.]. DELL’AQUILA, E ’L GUFFO. » p. 
intesi patti Di mai non far al suo compagno offesa ; Da molti augelli per gran spatio astenne L’adunco artiglio : e tuttavi
o al mal guardato nido Forte piangendo il ricevuto torto : E trovando per via l’altero augello Compagno, e del suo mal cagi
errore a punto allhora Che più da quel credeasi esser lontana, Et sol per colpa del giudicio torto Del Guffo tratto dal pat
seco1 Del torto a lui contra sua voglia fatto. Soggiungendo, che mai per le parole, Ch’egli le fece de la gran beltade De
cose sue più, che non deve, Resta schernito quando più si crede Esser per quelle rispettato al mondo : E duolsi a torto del
12 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 37. De avibvs scarabæos timentibvs » p. 
. Tunc passer « Nolite inquit expauescere. Quo modo enim pilas in nos per æra uolantes iacere poterunt, quum eas per terram
Quo modo enim pilas in nos per æra uolantes iacere poterunt, quum eas per terram magno molimine uix trahant ? » Hæc fabula
13 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [11.]. DEL CIGNO, ET DELL’OCCA. » p. 399
e d’un palazzo altero Vivean nudriti insieme un’Oca e un Cigno Questo per dilettar col dolce canto Del suo Signor le delica
dilettar col dolce canto Del suo Signor le delicate orecchie ; Quella per dilettar col grasso petto La gola e ’l ventre. Or
prendendo Da la sembianza de le bianche piume.     Il Cigno allhor per naturale istinto Mosso a cantar co’ più soavi acc
14 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 4. De aranea et irvndine » p. 
descens, quæ muscas, qui suus est cibus, capiebat, rhætia in foribus, per quas uolitare solebat, ut eam caperet, suspendera
ut eam caperet, suspenderat. Irundo uero aduolans rhetia cum textrice per æra portabat. Tunc Aranea in ære pendens, et se i
15 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [12.]. DELLA VOLPE, E ’L LUPO » p. 211593
[12.] DELLA VOLPE, E ’L LUPO CADUTA era la Volpe ita per bere Da l’alte sponde in un profondo pozzo, Stand
a la Volpe ita per bere Da l’alte sponde in un profondo pozzo, Stando per affogarsi adhora adhora : Onde di là passando a c
h’indi sentiva Uscir de l’acque, era a vederla corso ; Pregollo humil per l’amicitia loro Ch’ei volesse calando al basso un
16 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [36.]. DELLA TESTUGGINE, ET L’AQUILA. » p. 230
volare Per provar quel piacer, c’haver pensava Gli augelli di passar per l’aere a volo. E tosto a pregar l’Aquila si diede
cciava al fondo ; Sì che costretta da un pregar noioso L’Aquila alfin per contentarla prese Quella su ’l dorso fra gli adun
già fatto Fra l’ugne sue ; sì che lasciarla tosto Ella devesse andar per l’aria a nuoto.     Visto alfin l’ostinato suo
ra vieta, Adopra quanto puoi le mani e i piedi, Poi che penne non hai per tal mestiero ; Che ben ti converrà destra mostrar
17 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [72.]. DELL’ORSO, E LE API. » p. 400
il mel, che in terra Gocciolando cadea del buco fuori, Del buco, che per tutto era già pieno. E mentre ch’ei così pascendo
stral de la lor coda Gli furo intorno generosamente Quello assalendo per salvar la vita A i proprii figli, e vendicar in p
’orecchia, Godendo lieto il ritrovato cibo.     Così talhor l’huom per fuggir s’adopra Un picciol mal, che sopportar pot
18 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [100.]. DEL LEONE, E ’L LUPO, E LA VOLPE. » p. 258
guisa. Signor, se ’l mio venir è stato tardo A visitarvi, non fu già per altro, Che per cagion di quel perfetto amore, Ond
se ’l mio venir è stato tardo A visitarvi, non fu già per altro, Che per cagion di quel perfetto amore, Onde di tutto cor
o scorso i Tempii de gli Dei, Per haverne di voi la medicina ; Laqual per buona sorte ho alfin trovata.     Disse il Leo
l fa torna l’inganno. 1. [NdA] Nous corrigeons le texte de 1570 («  per quel ragionar ») selon la leçon de 1577 (« era da
19 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [41.]. DEL PORCO, ET DEL CANE. » p. 
, che il ver m’insegna. Mi percuote il patron tal volta il dosso, Non per odio, o dispetto, in ch’ei mi tenga ; Ma per amor
tal volta il dosso, Non per odio, o dispetto, in ch’ei mi tenga ; Ma per amor, ch’egli mi porta, e farmi Di quello instrut
riposo Per goder poi de le tue carni un giorno. Utile è il mal, che per buon fin si pate.
20 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [45.]. DELLE FORMICHE, ET LA CICALA. » p. 112373
cartilagini sonanti De l’aureo ventre un’harmonia soave Formar soleva per comun ristoro De gli affannati, e stanchi pellegr
pellegrini, Che sotto il fiero ardor del Sole estivo Facean passaggio per gli aperti campi.     Allhor colei, che tal ri
osì cantar solevi Senza pensar che far devesti il Verno, Hor ballerai per far più bello il giuoco : Il che tanto puoi far p
21 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [60.]. DELL’ASINO, E DEL LUPO. » p. 187
to entrato gli era. E cercando rimedio a l’aspra doglia Il Lupo a lui per medico s’offerse ; E di certa mercè restò d’accor
sino, che pagar già nol poteva, Lo pregò caramente a rimirarli Meglio per non so che, che l’affligea, Nella ferita anchor r
ole mosse. M’è certo a gran ragion questo avenuto : Ch’essend’io nato per mia buona sorte Atto de gli animali al far macell
22 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [21.]. DEL TOPO GIOVINE, ET. la Gatta, e ’l Galletto. » p. 716
del sentiero Per aspettar il Topo, che pian piano Incontra gli venia per suo diporto : E farne ad uso suo di lui rapina. M
lo scorse anch’esso, Corse veloce dibattendo l’ali Verso di quel sol per solazzo e scherzo. Da cui già spaventato il picci
tua specie natural nimico : E sol ti si mostrava in vista humano Sol per assicurar tua puritade Di farsegli vicina, onde p
n di scherzi vani ; Né mai del sangue altrui si nutre e pasce : E sol per giuoco incontra a te correa Gridando per ischerzo
rui si nutre e pasce : E sol per giuoco incontra a te correa Gridando per ischerzo un pezzo teco : E poi lasciato havrebbe
titia piena : Ma non colui, che favellando altero Talhor si mostra, e per costume vano Superbo in vista : che da l’opre poi
23 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [25.]. DEL CANE, E ’L GALLO, E LA VOLPE. » p. 252
LA VOLPE. IL Cane e ’l Gallo un gran viaggio insieme Presero a far per varii boschi e ville Passando per dar fine al lor
gran viaggio insieme Presero a far per varii boschi e ville Passando per dar fine al lor camino : Ma non giungendo al dest
i quella al piede Ch’era cavato, e da cento anni e cento Roso, e reso per lui capace albergo, S’accommodò passando quella n
cchia a quell’uscio, e ’l portinaio desta Che m’apra il passo, ond’io per dentro al tronco Venga a trovarti, et abbracciar
24 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [78.]. DEL PARDO, E LE SIMIE. » p. 
[78.] DEL PARDO, E LE SIMIE. IL Pardo, che a le Simie è per natura     Fiero nimico, e si pasce di loro,   
pira a pena,     Fin che le crede esser ben lasse e stanche ;     E per gran pezzo soffre cotal pena. Alfin si leva, e
atio     Le sue nimiche, e se ne trahe la fame     Ad un sol tratto per ben lungo spatio. Tal l’huom, che studia al fin
25 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [88.]. DELLA VOLPE, E LO SPINO. » p. 140
che non deveva     Ella cercar d’haver da lui soccorso,     Che dar per uso natural soleva     A chi s’appressa a lui se
a lui sempre di morso.     Che ricorrer altrove essa poteva,     E per altro sentier prender il corso :     E non salva
26 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [30.]. DELLA VOLPE, E DEL GALLO. » p. 671
la Volpe da lontano il Gallo Posarsi d’una Quercia in cima un ramo, E per farlo da quel scender al piano, Onde potesse poi
hanno fra lor tal pace, Che durerà nel mondo eternamente. E mandan me per messaggiera intorno A publicar d’un tanto ben la
pace, e salute : E credo ben che la novella intorno Tosto si spargerà per tutto il mondo, C’homai ne dee sentir gioia infin
i veltri anchor lontani Veggio venir ver noi correndo in fretta Forse per far l’ufficio, che tu stessa Facendo vai di messa
27 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — [Nicolas Abstemius 1]. Nicolai Abstemii Laurentii filii apologvs de piro vrbana et silvestri » p. 
les non edere fœtus Sueta, nec hesternis opibus fœcunda uirebat, Poma per incultos spargens siluestria rhamnos. Quam uicina
Non erit unde rudi manent de pectore fructus.   Finis. Impressvm Fani per Hieronymvm Soncinvm anno christianæ salvtis.M.D.V
28 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [90.]. DELLA SCROFA, E LA CAGNA. » p. 173
nder al parlar villano, Che la confonde, minacciosa dice. Io ti giuro per Venere o malvagia, Che se più dietro vai con tue
te ben si conviene Tal giuramento d’osservanza degno : Poi che giuri per quella immortal Dea, Che t’odia sì, che ancora od
sciocca avvederti Qual conto faccia questa santa Dea Di me, che tien per sua divota ancella, Et qual mi porti amore, e gra
29 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [2.]. DEL CORVO, ET SUA MADRE. » p. 324
anza di terreno aiuto Con prolisso parlar pregò la madre, Che facesse per lui preghi a gli Dei Ch’ei ricovrasse il suo vigo
ai, figlio diletto, Che sieno udite le preghiere mie, E i voti, ch’io per te porga a gli Dei ; Per te, che sempre de i lor
30 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [85.]. DEL GATTO, E DEL GALLO. » p. 
gni mal è padre ; e gli ricorda A non marcirsi nelle pigre piume ; Né per ciò canto fuor di tempo mai.     Soggiunse il
giaci ? Rispose a questo il Gallo : il tutto è vero : Ma lo faccio io per mantener del nostro Seme la specie ; et arricchir
scusa non è di ragione Però ch’io lasci al tuo camino andarti, Et poi per amor tuo di fame io muoia : E detto questo nel co
31 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [96.]. DEL VESPERTIGLIO, ET DELLA DONNOLA. » p. 172
O, ET DELLA DONNOLA. ERA caduto il Vespertiglio a terra Uccel, che per natura odia la luce, E senza piume sol di notte v
a piume tutto, E che del pel del Topo era vestito, Con cui conformità per specie havea. Udita tal ragion fu astretta allhor
ò non lieve errore : E l’ale a lei mostrando aperte e larghe, Con cui per l’aria si levava a volo Specie d’augello esser pr
32 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [15.]. DELLI DUE VASI. » p. 378
ua forte scorcia Te renderà dal suo furor protervo ; Così la mia, che per sé stessa è frale, Agevolmente fia rotta, e spezz
ssa è frale, Agevolmente fia rotta, e spezzata.     Guardisi ognun per tal esempio dunque Di star vicino a chi è maggior
33 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [59.]. DEL FIGLIUOL DELL’ASINO, E ’L LUPO. » p. 
iunto assai vicino a morte, E di ciò sparsa era la fama intorno. Onde per visitarlo allhor si mosse Con cor maligno, e simu
volto Il Lupo ; e fatto già vicino a l’uscio, Che la stalla chiudea, per certo foro Dentro guardava ; e l’Asinel vedendo G
34 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [28.]. DEI LUPI E ’L CORVO. » p. 
Per poter meglio far preda sicura,     E ’l Corvo astuto gl’incontrò per via : E disse : Il ciel vi dia buona ventura,
Dio,     Ch’io nel3 consenta mai : perché tu sei     Per natura, et per arte iniquo e rio. Tal che, sì come haver da te
35 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [48.]. DELL’ASINO, CHE PORTAVA IL SIMOLACRO. » p. 182
molacro d’oro, Ch’al Tempio il suo padron seco trahea, Mentre passava per diverse vie Era inchinato da la gente tutta, Che
lhor da quella gloria vana, E tosto in mezo del camin fermato Levando per superbia in alto il capo Tutto si vagheggiava ; e
36 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [68.]. DELLA SELVA, E ’L VILLANO. » p. 303
de tornato a casa Fornir potesse alcuni suoi lavori.     Ella, che per natura era cortese, E ricca intorno del suo gran
isi ognun a cui fa dono De le sue gratie, e non si fidi troppo Di chi per molta esperienza, e lunga Prattica non conosce es
37 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [70.]. D’UN CANE, CHE TE- meva la pioggia. » p. 
moso      (Disse) de la cagione, hor te la dico. Andando un giorno per la via pensoso     Adosso mi cadde, cred’io dal
è ’l ciel ben chiaro. Tal di viver sicur partito piglio :     Che per fuggirmi quel martir fatale     Patir cotal disa
38 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [94.]. DELLA VOLPE, ET DELLA SIMIA. » p. 
LPE, ET DELLA SIMIA. PUR dianzi havea ’l Leon de gli animali Tutti per forza conquistato il Regno, E come Re de gli altr
se natura larga Ti fu del dono, ond’a me tanto è scarsa ? Havendo tu per due coda bastante, Ond’io pur non ve n’ho picciol
39 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [97.]. DELL’ALLODOLA. » p. 325
Di piume, ch’assai vago in vista il rende : Questa di far il nido ha per usanza Dentro a le biade de gli aperti campi ; In
e. Ma le occorse una volta il farlo in mezo D’un campo seminato assai per tempo, Sì che l’uova depose a punto allhora, Che
udi Di quelle penne, onde sian atti al volo. Però qualunque volta iva per cibo Da lor lontana la provida madre Lor avvertiv
ri A prestarci lor opra in tal bisogno ; Fa’ che tosto diman, figlio, per tempo Qui due messore porti, onde ambidue Noi far
40 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [66.]. DELL’AQUILA, E DEL CORVO. » p. 2
non lontano De l’atto generoso emulo venne.     Quinci esso ancor per far prova maggiore Con strepito et stridor ratto
vanni Trattogli a sua maggior vergogna e danno A i fanciulletti suoi per giuoco diede. Tal che restando spennacchiato il C
41 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [92.]. DELLA CERVIA, ET LA VITE. » p. 77
e scorrendo i cacciatori intorno Sorte non hebber di poter vederla, E per trovarla in altra parte andaro. Ella veduto esser
l suo peccato. Non far oltraggio a chi ti fu cortese ;     Che Dio per lui vendicherà l’offese.
42 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [43.]. DELLA GALLINA, ET LA RONDINE. » p. 192
sando atto gentile ;     Ché se ben cortesia merita assai ;     Chi per natura è rio non cangia stile :     E per buon’o
ia merita assai ;     Chi per natura è rio non cangia stile :     E per buon’opra rende pene e guai,     Et è superbo a
43 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [84.]. DEL LEONE INVECCHIATO, ET LA VOLPE. » p. 16
avea di rivederli, E dir a chi l’amò l’ultimo vale : E testamento far per far herede Alcun di lor del destinato scetro.
uello Alcun de gli animai da quel confino Come inteso l’havea tardi o per tempo Per visitarlo : ma quando a lui presso Se l
potesse il fatto : E tosto accorta a salutarlo prese Lontana un poco per mostrar gran doglia Del suo languire sospirando a
44 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — A I LETTORI. DEL PADRE, E DEL FIGLIUOLO, che menavan l’asino. » p. 721
c’homai t’uccide. Il Vecchio stanco l’ubidisce ; et vanno     Così per breve spatio al lor camino :     E trovan nove r
 :     E trovan nove risa, e novo affanno. Già senton dir da ognun per quel confino,     O che discretion d’huomo saput
iudicio de le genti,     Ch’a tutte l’opre dan precetti e norma. E per provar se tutti far contenti     Potea pur, pres
momento     Qual disperato il mal nato animale     Gettò nel fiume per minor tormento. Così fa l’huomo a sé medesmo ma
45 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [46.]. DELLA VOLPE, ET DEL PARDO. » p. 12
iuol del sommo Giove Non si sdegna coprir le belle membra D’altra mai per lo più, che di tal pelle, Che tutta la mia specie
le dipinto l’animo e l’ingegno Atto a fornir mille lodate imprese : E per ciò bella sono in quel, ch’importa Più, che la pe
46 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [49.]. DI PALLADE, ET DI GIOVE. » p. 508
he ognun de gl’immortali Dei A suo piacer un arbore si elesse D’haver per propria insegna in sua tutela. Così Giove la Quer
un ragionevole rispetto, C’habbiam che ’l mondo non pensasse mai, Che per l’utilità vil di quel frutto Il proprio honore al
47 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Lavrentii Vallensis in.XXX. fabvlarvm Esopi e greco in latinvm sermonem ad clarissimvm virvm Renaldvm Fonaledæ præfatio. »
d clarissimvm virvm Renaldvm Fonaledæ præfatiog. Impressvm Venetiis per Magistrvm Ioannem de Cereto De Tridino. Anno domi
48 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — Abstemius 178. De tvrdo per viscvm capto » p. 
Abstemius 178 De tvrdo per viscvm capto TVrdus uisco captus ab aucupe se
49 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 64. De asino ægrotante et lvpis visitantibvs » p. 
e uenissent, peterentque a filio, quomodo pater eius se haberet. Ille per hostii [sic] rimulam respondit. « Melius quam uel
50 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — Abstemius 111. De vvlpe orante foramen domvs modo dilatari modo contrahi » p. 
i VVlpes ingressura domum Rustici, ubi gallinas audierat, foramen, per quod transeundum erat, dilatari cupiebat. Sed rur
51 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 21. De qvadrvpedibvs societatem adversvs aves cvm piscibvs inevntibvs » p. 
urore tuerentur. Quum autem optata expectarent auxilia, pisces negant per terram ad eos accedere posse. Hæc nos admonet fa
52 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [38.]. DELLA RANA, ET SUO FIGLIUOLO. » p. 376
LA RANA, ET SUO FIGLIUOLO. VIDE la Rana il Bue vicino al fosso Ito per bere, e grande invidia prese Di sua grandezza, et
nifesto De le tue forze l’impossibil opra.     Ella, che non volea per modo alcuno Folle patir d’esser minor del Bue, Né
53 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 11. De trabe et bobvs eam trahentibvs » p. 
o multo tempore meis uos frondibus alui. Vos uero me nutricem uestram per saxa et lutum trahitis. » Cui boues « Gemitus sus
54 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 57. De amne svvm fontem conviciis lacessente » p. 
isces, se autem plurimum commendabat, quod optimos crearet pisces, et per ualles blando murmure serperet. Indignatus fons i
55 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [73.]. DEL PAVONE, E DEL MERLO. » p. 219
E DEL MERLO. S’ERAN ridutti a general conciglio Gli augelli tutti per crear tra loro Un novo Re, che la custodia havess
o la corona Del tuo bel capo, o la gemmata coda, A contrastar quel Re per tutti noi Col rostro adunco, e co i feroci artigl
56 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — Abstemius 143. De vvltvre a canibvs capto ob prædam non dimissam » p. 
dauer depascentes duo ingentia carnis frusta absciderant quæ unguibus per æra ferre decreuerant quom subito canibus aduenta
57 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 8. [DE CAMELO] » p. 117
dem minuat quae dedit ante rota. Corporis immensis fertur pecus isse per auras et magnum precibus sollicitasse Iouem : tur
58 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 26. [DE CAPELLA ET LEONE] » p. 157
a saxis linque, nec hirsutis pascua quaere iugis ; sed cytisi croceum per prata uirentia florem et glaucas salices et thyma
59 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — Abstemius 140. De gallinæ pvllo matri non obseqvente vnde a milvo raptvS est » p. 
at excepto, qui matris uoce contempta, dum granum tritici esse cupit, per æra curuis Vnguibus a sæua aue raptus est. Fabul
60 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 4. [FABVLA PHOEBI BOREAEQVE] » p. 46
ia cum magno conseruere Ioue, quis prior inceptum peragat : mediumque per orbem carpebat solitum forte uiator iter. Conueni
61 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 33. [DE ANSERE OVA AVREA PARIENTE] » p. 87
eferre, Quae tam continuo munere diues erat. Postquam nuda minax egit per uiscera ferrum Et vacuam solitis fetibus esse uid
62 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [81.]. DELLA RONDINE, E GLI ALTRI UCCELLI. » p. 39
a     D’ogni altra cosa, che d’esca o di grano,     Cibo de l’huomo per usanza antica : Così perché nell’opre di sua ma
ognuno. E in prender gli altri augelli si diletta     Tanto, c’ha per maggior d’ogni sua festa,     Quando ve n’ha ben
63 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [83.]. DEL TOPO, ET DELLA RANA. » p. 384
suase di legarsi seco Ne i piè di dietro a i suoi con certo filo, Che per tal opra a lui recato havea. Onde il meschin, ch’
là passava a caso Da l’appetito de la fame tratto Ambo li prese ; et per satiar di loro L’avido ventre, da la rana in prim
64 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 39. De avcvpe et fringvilla » p. 
pastum adueniunt, quas quoque propter paucitatem capere neglexit. Hoc per totum diem ordine seruato, ac aliis aduenientibus
65 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 18. [DE QVATTVOR IVVENCIS ET LEONE] » p. 372
anus 18 [DE QVATTVOR IVVENCIS ET LEONE] Quattuor immensis quondam per prata iuuencis fertur amicitiae tanta fuisse fide
66 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [80.]. DELLA LEPRE E LA TESTUGGINE. » p. 226
ESTUGGINE. VIDE la Lepre un dì con lento passo La Testuggine andar per suo camino, E cominciò sprezzarla sorridendo, E m
e allhor di sdegno accesa Al corso sfida la veloce Lepre : Et ambedue per giudice del fatto Chiamar d’accordo la sagace Vol
67 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 5. [DE ASINO PELLE LEONIS INDVTA] » p. 358188
a uigor, mitibus ille feris communia pabula calcans, turbabat pauidas per sua rura boues. Rusticus hunc magna postquam depr
68 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 17. [DE VENATORE ET TIGRIDE] » p. 340
RIDE] Venator iaculis haud irrita uulnera torquens turbabat rapidas per sua lustra feras. Tum pauidis audax cupiens succu
69 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 39. [DE MILITE ET LITVO] » p. 370
Avianus 39 [DE MILITE ET LITVO] Vouerat attritus quondam per proelia miles omnia suppositis ignibus arma dare
70 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 41. [DE OLLA CRVDA A FLVVIO RAPTA] » p. 368
et pressa nube coactus Ruperat hibernis se grauis imber aquis. Cumque per effusas stagnaret turbine terras, Expositum campi
71 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 36. [DE VITVLO ET BOVE] » p. 300
mpulsus in iram, uertebat solitam uomere fessus humum, donec deposito per prata liceret aratro molliter herboso procubuisse
72 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [65.]. DEL LEONE, ET DELLA VOLPE. » p. 10
prima ch’allhor veduto havea, Prese tanto timor, tanto spavento, Che per poco maggior morta sarebbe. Ma poi da quel non ri
73 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 89. De rvstico per vocem hædi ad ivrisconsvltvm admisso » p. 
Abstemius 89 De rvstico per vocem hædi ad ivrisconsvltvm admisso RVsticus
74 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — Abstemius 131. De ficedvla tvrdvm in fertiliorem locvm dvcente » p. 
ius 131 De ficedvla tvrdvm in fertiliorem locvm dvcente FIcedula per locum quendam desertum iter faciens reperit Turdu
75 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [7.]. DELL’ASINO, IL CORVO, E ’L LUPO. » p. 190
a, e in van scoteasi.     Il suo padron vedendol sen ridea :     Né per quello aiutar però moveasi.     Intanto un Lupo
76 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [61.]. DELLA VOLPE, ET DELL’UVA. » p. 15
ominciò con appetito immenso Far ogni prova, onde potesse haverne. Ma per ben ch’ella alzasse i piè dinanzi Lungo il tronco
77 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [56.]. DEL TOPO CITTADINO, E ’L TOPO VILLANO. » p. 352
o amico Nel suo povero albergo ricevesse. E tra le canne, che servian per muro De l’humile capanna d’un pastore, Di cece, e
in ratto fuggissi L’altro invitando con tremante core A far l’istesso per fuggir da’ guai, E dietro a l’uscio tosto si nasc
to presi del soave pasto, Se un’altra volta l’importuno hostiero, Che per altro bisogno ivi tornava, A disturbarli non veni
78 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 9. [DE DUOBVS SOCIIS ET VRSA] » p. 65
que malum Fortuna tuliset, robore collato posset uterque pati. Dumque per inceptum uario semone feruntur, in mediam praecep
79 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [52.]. DELL’ASINO, LA SIMIA, ET LA TALPA. » p. 
tai parole mosse.     Deh perché fate invan tante querele Voi, che per altro pur felici sete ? Se me, ch’esclusa de l’am
80 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [47.]. DELLA MOSCA. » p. 16780
imil fine.     Così dee tolerar l’huomo prudente Quel, che non può per modo alcun fuggire ; E quel, che vuol necessità,
81 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [76.]. DEL CORVO, ET LI PAVONI. » p. 101472
giando sé medesmo disse, Or son pur bello, e son anch’io un Pavone. E per esser d’altrui creduto tale, Entrò de gli Pavoni
82 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [9.]. DEL CANE. » p. 133
SANDO un’acqua il Cane con un pezzo     Di carne in bocca, che trovò per via,     Vide nell’onda, ch’era posta al rezzo,
83 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [50.]. DEL GRANCHIO, ET LA VOLPE. » p. 116
odeva il ventre, Visto quel di lontan subito corse, E tosto l’afferrò per divorarlo. Ei che s’accorse del crudele effetto,
84 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — Abstemius 129. De viro qvi vxori se ovvm peperisse dixerat » p. 
uum tria oua enixum esse. Quid multis moror ? Antequam sol occideret, per totam urbem uulgatum est hunc hominem ad.XL. oua
85 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [27.]. DELLE VOLPI. » p. 17
viver non sapea, né comparire Fra le compagne sue di quella priva. E per trovar il modo, onde potesse In compagnia di tutt
86 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [34.]. DEL CERVO, ET SUO FIGLIUOLO. » p. 351
gno, Che tremar mi fa tutto il cor nel petto.     Così l’huom nato per natura vile Quantunque armato sia poco è sicuro ;
87 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [51.]. DELLE MOSCHE NEL MELE. » p. 80
rno. E mentre stavan dibattendo l’ali Diversi augei, che quelle hanno per cibo, Di questo accorti tosto si calaro, E le div
88 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [53.]. D’UN MARITO, CHE CERCAVA AL CON- trario del fiume la moglie affogata. » p. 682
orgea di lui da carità commosso Gli ricordava con parlar cortese, Che per trovarla a la seconda andasse Del corrente liquor
89 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 29. De heremita virgine ægrotante » p. 
is dulcius est, adductæ sibi mulieris infusus gremio placidum petiuit per membra soporem. Experrectus autem uehementer ange
90 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm secvndvm] — Abstemius 199. De femina maritvm ob pvllos male servatos verberante » p. 
o Miluus adueniens unum unguibus rapiens uellet auferre omnes pariter per inane portauit. Infelix maritus memor ob unum pul
91 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [3.]. DELL’AQUILA, ET LA SAETTA. » p. 276
fin la colse Con un pungente stral da l’arco spinto Mentre ella stava per gettarsi intenta Dietro a una lepre, e farne alta
92 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [17.]. DEL CAVALLO E L’ASINO CARCHI. » p. 181
hio peso Pregò il Cavallo in supplichevol modo Che d’un poco del peso per alquanto Di spatio gli piacesse di sgravarlo Fin
93 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [42.]. DEL LUPO, ET LE PECORE. » p. 451
durlo entro un ovile Fatto da lui d’una spelonca oscura, E prepararsi per un anno il cibo, Che senza faticar potria godersi
94 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [69.]. DI DUE RANE C’HAVEAN SETE. » p. 43
gran sete spinte Andaro insieme lungamente errando Per le campagne, e per le basse valli Per veder se potean trovar ventura
95 (1180) Fables « Marie de France, n° 13. Le corbeau et le renard » p. 124
ul fin ors. » Li corps se oï si bien loër quë en tut le mund n’ot sun per , purpensé s’est qu’il chantera, ja pur chanter lo
96 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [31.]. DELL’UCCELLATOR, ET LA LODOLA. » p. 193
la dogliosa voce : S’edificar, fratel, vuoi tal cittade, Io ti so dar per certo un buon aviso, C’havrai di cittadin vuote l
97 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [13.]. DEL CERVO. » p. 74
sorte,     Queste cagion li fur di pene amare. Che giunta in breve per le vie più corte     De i can la torma a lui, ch
98 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [67.]. DELLA VOLPE INGRASSATA. » p. 24
VOLPE INGRASSATA. AFFAMATA la Volpe, e divenuta Smagrita e scarna, per un picciol buco Entrò in un tetto di galline pien
99 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [75.]. DEL LUPO, ET L’AGNELLO. » p. 155
rse ; E divorollo con disdegno e rabbia.     Così l’huomo empio, e per natura forte L’inferior di forza e di valore, Qua
100 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [99.]. DEL CONTADINO, E GIOVE. » p. 
ontadino Le perdute fatiche in van piangea. Chiamollo Giove poscia, e per mostrarli Quanto era vana la prudenza sua In vole
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