/ 68
1 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [60.]. DELL’ASINO, E DEL LUPO. » p. 187
ede, Onde restò trafitto amaramente Da quel, che dentro tutto entrato gli era. E cercando rimedio a l’aspra doglia Il Lupo
o, se di quel male ei lo sanava. E tanto fé col duro acuto dente, Che gli lo trasse, e di martìr lo sciolse. Ond’ei chieden
fligea, Nella ferita anchor restata aperta : Che grato poi del premio gli sarebbe. Il che facendo il medico mal atto, Ei le
ragion questo avenuto : Ch’essend’io nato per mia buona sorte Atto de gli animali al far macello ; Il medico facendo, inuti
iama : Et lasci quell’ufficio, in cui Natura, O giudicio, o favor non gli consente, Da riuscir con utile et honore, Se gir
2 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [1.]. DELL’AQUILA, ET DELLA VOLPE » p. 1
do al basso prese De la compagna misera i figliuoli, Et ne fé pasto a gli Aquilini suoi.     Il che veduto allhor l’affl
odio e veleno si converte De le grate amicitie la dolcezza Quando da gli empi simulati amici Indegnamente violate sono. Ma
ra al sacrificio, Del nido la rapace Aquila scese, E preso havendo ne gli adunchi artigli Certe reliquie de l’adusta carne
a prole alta vendetta Sopra di quelli immantinente corse ; E inanzi a gli occhi de l’altera madre Devorò ingorda i pargolet
citia i sacri patti Per non degna cagion profano rompe, Quantunque de gli offesi amici al tutto Possa schivarsi da l’ultric
tutto Possa schivarsi da l’ultrice mano ; Non è però che col girar de gli anni Schivar possa di Dio la giusta spada. Et col
h’una volta, o più da tale Riceve a torto in alcun modo offesa Quando gli è data occasion sovente Fa de le havute ingiurie
3 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [86.]. DELLO SPARVIERO CHE, seguiva una colomba. » p. 
preso in man stretto il tenea Per dargli morte, acciò sicuro fosse De gli altri augelli, ch’ei prendea, lo stuolo, Che lo l
i, ch’ei prendea, lo stuolo, Che lo lasciasse, perché esso giamai Non gli havea fatto ingiuria, o danno alcuno. Allhor diss
mplice Colomba, Che la seguivi, et trar volevi a morte ? Et detto ciò gli diè tanto del capo Sopra d’un sasso, che morir co
ndicar il torto, Che l’innocenza da l’huom empio sente ; Né merita da gli altri haver perdono Chi fa senza ragione ad altri
4 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [79.]. DELL’ASINO, ET DELLA VOLPE. » p. 188
la il dorso, E gia scorrendo le campagne e i boschi Con gran paura de gli altri animali, Che in cambio lo togliean d’un fie
a fera, Vedendo di lontan venir la Volpe Far volea quello a lei, ch’a gli altri fece. E ragghiando ver lei subito corse Hor
si tosto, e non si mosse punto : Ma ridendo tra sé di sua follia Così gli disse : invero che l’aspetto Di questo horrendo e
a.     Così l’huom sciocco e d’ignoranza pieno Che il savio fa tra gli ignoranti, quando Avien, che con saggio huom facc
5 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [97.]. DELL’ALLODOLA. » p. 325
a il rende : Questa di far il nido ha per usanza Dentro a le biade de gli aperti campi ; In cui suol partorir le picciol uo
si perde ? Però diman prima, che nasca il giorno, Vattene a ritrovar gli amici nostri Di questa Villa, e pregagli in mio n
mezo giorno Scaldava i campi, et aspettato indarno Gran pezzo haveva gli invitati amici A la sua stanza quel padron del ca
on del campo, Alfin col suo figliuol venne in su ’l loco Per veder se gli amici ivi trovava Forse in far l’opra, a ch’ei gl
loco Per veder se gli amici ivi trovava Forse in far l’opra, a ch’ei gli havea pregati. E non vedendo esser venuto alcuno,
noia in questa cura. E l’altro giorno a trovar pasto andando Di novo gli ammonì che intentamente Notasser ciò, che seguita
sera in quella parte Disse al figliuol : poi che nessun si move O de gli amici, o de’ parenti nostri A prestarci lor opra
ra parte,     Che quando l’huom far vuol cosa da vero, Non aspetta gli amici, o i suoi parenti : Ma pon sé stesso con le
6 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [73.]. DEL PAVONE, E DEL MERLO. » p. 219
gelli tutti per crear tra loro Un novo Re, che la custodia havesse De gli altri, e sopra lor dominio e regno. Onde il Pavon
ando ognuno Ch’ei fosse quel, che in loro imperio havesse, Quando tra gli altri se gli offerse innante Il picciol Merlo da
h’ei fosse quel, che in loro imperio havesse, Quando tra gli altri se gli offerse innante Il picciol Merlo da le nere piume
altri se gli offerse innante Il picciol Merlo da le nere piume, E se gli oppose con simil parole.     Pensi tu forse, c
seppe a tai parole usar risposta Il Pavone, e restò tutto confuso : E gli altri a far si dier novella eletta D’altra person
7 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [2.]. DEL CORVO, ET SUA MADRE. » p. 324
iuto Con prolisso parlar pregò la madre, Che facesse per lui preghi a gli Dei Ch’ei ricovrasse il suo vigor primiero. Onde
tto, Che sieno udite le preghiere mie, E i voti, ch’io per te porga a gli Dei ; Per te, che sempre de i lor sacri altari Le
mente altrui : Perché non trova ne i bisogni sui Chi d’un sovvegno se gli mostri grato. Chi visse rio non ha chi ben li v
8 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [76.]. DEL CORVO, ET LI PAVONI. » p. 101472
e son anch’io un Pavone. E per esser d’altrui creduto tale, Entrò de gli Pavoni anch’esso in schiera. Ma quando al suon de
in schiera. Ma quando al suon de la sua rauca voce Riconosciuto fu da gli altri, ognuno De le piume non sue tosto spoglioll
accia Da le fatiche altrui frodando il vero, Inhabile a quel far, che gli altri fanno, Che d’ingegno e valor dotati sono. P
9 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [89.]. DEL LEONE INNAMORATO, E DEL CONTADINO. » p. 222
la, prese Partito di sbrigarsi da tai nozze In questo modo : et tosto gli rispose.     Se vuoi per moglie haver la mia f
r proprio amava. Et così contentò che ’l Contadino Di sua man propria gli trahesse allhora Ad uno ad uno i denti, e l’ugne
ia gli trahesse allhora Ad uno ad uno i denti, e l’ugne tutte : E poi gli chiese la bramata sposa.     Ma il Contadin, c
nel superbo capo, Ch’a terra lo mandò stordito, e poi In pochi colpi gli levò la vita : E sciolto andò da tal impaccio e b
sente il rese, Cangi pensiero di fermar la pace ; E con guerra mortal gli mova assalto, E lo conduca a l’ultima ruina, Senz
10 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [10.]. DELL’ANGUILLA, E ’L SERPENTE. » p. 
n paludoso stagno ; Da qual cagione derivar potesse, Ch’egli da tutti gli huomini fuggito, Ella a studio cercata era da ogn
insidia pone. Ond’io chi cerca di turbar mia pace Così combatto, o me gli mostro fiero, Che raro avien, ch’egli da me si pa
raggio audace : E ’l forte et di mal far si vive in pace ; Perché chi gli osta ei fa tristo e dolente. Chi contender non
11 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [93.]. DE GLI ARBORI, E DEL PRUNO. » p. 262
[93.] DE GLI ARBORI, E DEL PRUNO. VOLEAN d’accordo gli altri arbori tutti Che l’Uliva di lor l’imperio h
sarei S’io, che de le mie frondi e grasse e belle Sì, che son care a gli huomini, e a gli Dei Ho sol la cura, che lieta mi
de le mie frondi e grasse e belle Sì, che son care a gli huomini, e a gli Dei Ho sol la cura, che lieta mi rende ; Volessi
he vincon di dolcezza il flavo mele, E ’l nettare, che in ciel gustan gli Dei, Per quell’affanno sopra ogni altro amaro, Ch
viene. Chi tien l’honor, e le sue cose a core     Non cerca mai de gli altri esser Signore :     E brama haver dominio
12 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [17.]. DEL CAVALLO E L’ASINO CARCHI. » p. 181
lo in supplichevol modo Che d’un poco del peso per alquanto Di spatio gli piacesse di sgravarlo Fin ch’ei potesse sol ripre
a Del doppio peso : che schivando in parte Tutto sul dorso suo venuto gli era.     Così quel servo fa, che del conservo
e ne nasce poi Che la soma di quel sopra lui cade Tutta, né trova chi gli porga aiuto Per giusta ira del ciel, che lo perme
13 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [72.]. DELL’ORSO, E LE API. » p. 400
car in parte De i loro alberghi la total ruina. Tal ch’ei trafitto da gli aculei strani De l’infinito stuol, che lo feriva,
haver sofferto Di quella in pace la primiera offesa, Che sola un poco gli ferio l’orecchia, Godendo lieto il ritrovato cibo
portar potrebbe, Et quel fuggendo cade in mille danni Che d’improviso gli si movon dietro. Meglio è soffrir un mal, c’hav
14 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [45.]. DELLE FORMICHE, ET LA CICALA. » p. 112373
e l’aureo ventre un’harmonia soave Formar soleva per comun ristoro De gli affannati, e stanchi pellegrini, Che sotto il fie
egrini, Che sotto il fiero ardor del Sole estivo Facean passaggio per gli aperti campi.     Allhor colei, che tal rispos
Senza pensar di vostra vita il fine, Aprite a questo esempio, aprite gli occhi : Et imparate con più san discorso, Che v’è
15 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [44.]. DEL SERPENTE, ET GIOVE. » p. 198
l’humana gente : E con Giove si dolse, che innocente     Essendo, gli era ogni huom sempre importuno.     Ond’ei gli d
nocente     Essendo, gli era ogni huom sempre importuno.     Ond’ei gli disse : Ognun sarà digiuno     D’offenderti, se
16 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [30.]. DELLA VOLPE, E DEL GALLO. » p. 671
; O che felice nova Ho da contarti. Non molto lontano Da queste ville gli animali tutti Convenuti si son pur dianzi insieme
r allegrarsi co i novelli amici ; E giurar fedeltade e buona pace Con gli altri, che là giù soggiorno fanno. Però scendi an
.     Così dicea la Volpe. E ’l Gallo accorto Fatto a sue spese de gli inganni suoi, Fingendo creder quanto ella tramava
nemica ordite Da le burle di lei medesma, allhora Salvo si rese et da gli inganni suoi.     Così l’huom savio, che burla
17 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [91.]. DEL TAGLIALEGNA, E MERCURIO. » p. 173
havea par in terra, Quella d’argento appresso, e quella d’oro In don gli diede, e ’l fé partir contento. Ma raccontando un
huomo A molti amici suoi di quella Villa La gran ventura, ch’avenuta gli era, Uno di lor, ch’astuto era e sagace, Tentò co
a Quella sola, e non altra era la sua ; La sua, che dianzi pur caduta gli era.     Compresa allhor Mercurio la bugiarda
Mente di quel Villano empio e sfacciato, Quella d’oro non sol dar non gli volle, Ma non essergli pur anchor cortese De la s
18 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [55.]. DEL LUPO, ET DELLA GRUE. » p. 156
o a salvamento il collo Fuor delle fauci del rapace Lupo.     Così gli huomini rei sovente ingrati Si stiman di favore e
e ingrati Si stiman di favore esser cortesi A quelli, in cui non sian gli ufficii spesi De i vitii loro iniqui e scelerati.
19 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [96.]. DEL VESPERTIGLIO, ET DELLA DONNOLA. » p. 172
ustamente a questo. Et mentre ei la pregava humilmente Che de la vita gli facesse dono, Ella rispose di non poter farlo Sen
ose di non poter farlo Senza gran fallo, essendo egli nimico Di tutti gli altri augei, che intorno vanno, De’ quali essa mi
nola, che mangiarselo volea ; E supplicando a lei, che de la vita Don gli facesse ; udì da quella, ch’essa Non potea farlo
20 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [8.]. DEL CORVO E ’L SERPENTE. » p. 128
che del suo oprar ne senta altrui, Si mette a far ciò che ’l suo cor gli detta : Per che talhor dal suo proprio guadagno D
’l suo cor gli detta : Per che talhor dal suo proprio guadagno Danno gli nasce di tal cura pieno, Che lo conduce a miserab
21 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [20.]. DELLA GAZZA, ET GLI ALTRI UCCELLI. » p. 
dante copia : Così tra lor la Gazza entrata anch’essa Volgendo a caso gli occhi in ver le cime Di quell’antica pianta a sco
ia sen vola Senza fermarsi in quel medesmo punto.     Allhor tutti gli augei, che la sentiro, Accorti de l’error, ch’ell
22 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [50.]. DEL GRANCHIO, ET LA VOLPE. » p. 116
o un giorno era del Mare uscito Per novello disio di trovar cibo, Che gli gustasse fuor de l’onde salse ; Onde pascendo a s
nte Di condur la mia vita insino al fine, S’io di Nestore ben vivessi gli anni, Ho voluto cercar novella strada Di pasturar
23 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [64.]. DELL’ASINO, E DEL CINGHIALE. » p. 484
rsi d’ello,     Per non haver più visto un mostro tale :     Ond’ei gli disse : Segui, pur, fratello,     Di me burlarti
tute adorno :     E freni l’ira con la bassa gente,     Che talhora gli mova ingiuria, e scorno :     Perché chi di valo
24 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [15.]. DELLI DUE VASI. » p. 378
affettuose A pregar l’altro in lusinghevol modo, Che d’aspettarlo non gli fusse grave : Et legatosi seco in compagnia Voles
si seco in compagnia Volesse far quel periglioso corso : Onde l’altro gli diè simil risposta.     Non m’è discaro l’esse
25 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [5.]. DEL MULO. » p. 315
con le briglie ornate d’oro Vinceva ogn’altro più veloce al corso, E gli huomini atterrava armati in guerra : E però tal e
affanno, Che bisognò fermarsi, e prender lena. Allhora in tale stato gli sovvenne Anchor d’esser de l’Asina figliuolo, Pol
26 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [62.]. DEL CORVO, ET LA VOLPE. » p. 124
    Allhor quel sciocco, che sentiva quali Eran le lodi, che colei gli dava, Entrato in speme di quel vano honore, Che g
e lodi, che colei gli dava, Entrato in speme di quel vano honore, Che gli augurava il suo finto sermone, Per mostrarle c’ha
27 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [94.]. DELLA VOLPE, ET DELLA SIMIA. » p. 
[94.] DELLA VOLPE, ET DELLA SIMIA. PUR dianzi havea ’l Leon de gli animali Tutti per forza conquistato il Regno, E c
eon de gli animali Tutti per forza conquistato il Regno, E come Re de gli altri un bando fece Gridar, ch’ogni animal, che s
28 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [13.]. DEL CERVO. » p. 74
guidato. Tal l’huomo suol tener spesso molesto     Quel, ch’utile gli apporta e giovamento,     E prezzar quel, che gl
    Quel, ch’utile gli apporta e giovamento,     E prezzar quel, che gli è d’aspro tormento Cagione, onde rimane afflitto
29 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [24.]. DEL GAMBERO, E SUO FIGLIUOLO. » p. 322
tato altra maniera ; Ond’io mi diedi a far quel, ch’imparai Da te, da gli avi, e da’ fratelli tuoi.     Così devrebbe og
. les éditions à partir de 1586 corrigent en “il padre e tutti anchor gli avoli suoi”.
30 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [43.]. DELLA GALLINA, ET LA RONDINE. » p. 192
aranno     Le prime ingiurie, e da tua ria ventura     Ad ingiuriar gli altri impareranno :     E, se non ti trarranno a
    E per buon’opra rende pene e guai,     Et è superbo a quel, che gli è più humile :     Né può placar un beneficio pi
31 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [84.]. DEL LEONE INVECCHIATO, ET LA VOLPE. » p. 16
E INVECCHIATO, ET LA VOLPE. GIACEA ’L Leon nella spelonca homai Da gli anni reso debile, et infermo, Et inetto del tutto
divulgasse tosto De la sua morte già vicina il nome, Per cortesia fra gli animali tutti, Che facevan soggiorno in quel paes
ngannatrice fama Tal che di giorno in giorno andava a quello Alcun de gli animai da quel confino Come inteso l’havea tardi
32 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [87.]. DEL CIGNO, E DELLA CICOGNA. » p. 95
che in riva al fiume stava, In ch’ei lavar solea le bianche piume, Se gli fa incontra, e la cagion li chiede Del suo cantar
, che da me vita Trarrà sotto altra forma in mezo al grande Fascio de gli elementi in qual si voglia Di lor che ’l corpo es
legge eterna, Che Natura, e di Dio la voglia impone Con egual peso a gli animali tutti : E la morte abbracciar con lieto v
33 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [82.]. DEL LEONE, ET LE RANE. » p. 141
quei confini, Uscì de la spelonca immantenente Cercando al suon, che gli feria l’orecchie, Con generoso core e d’ardir pie
e forte L’inutil suon de le parole vane ; Ma il cor, che tace ; e da gli effetti solo Donar fomento a le sue imprese suole
34 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [95.]. DEL NIBIO, E DELLO SPARVIERO. » p. 
io ; deve Sol prezzar più colui, che maggior segno Di valor mostra de gli effetti a prova : E non colui, che con sembianze
: E non colui, che con sembianze vane Di cose esterior, che ingombran gli occhi, Cerca preporsi alla virtute altrui. Di c
35 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [36.]. DELLA TESTUGGINE, ET L’AQUILA. » p. 230
ar noioso L’Aquila alfin per contentarla prese Quella su ’l dorso fra gli adunchi artigli ; E quanto pote alto levossi a vo
l salvar ti dei.     Ciò detto aperse di questo e quel piede Tosto gli artigli, et la diè in preda al fato. Così la mise
36 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [14.]. D’UN HUOMO, ET UN SATIRO. » p. 35
hora De la cagion, perch’ei così facesse, Rispose, che col caldo, che gli usciva Nel fiato fuor da la virtù del core, Dava
iro, c’havea Da quello inteso, che scaldar poteva Col fiato quel, che gli parea di freddo, Stupido pur che fredda a lui par
37 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [81.]. DELLA RONDINE, E GLI ALTRI UCCELLI. » p. 39
uomo per usanza antica : Così perché nell’opre di sua mano     Non gli suol mai far detrimento alcuno     Depredando le
etta     Dentro a’ suoi tetti, onde l’osserva ognuno. E in prender gli altri augelli si diletta     Tanto, c’ha per mag
38 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [61.]. DELLA VOLPE, ET DELL’UVA. » p. 15
l quel, ch’ei più brama, Spesso sprezzar, se da accidente strano Reso gli vien dal suo pensier lontano Quel, che più d’acqu
39 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [52.]. DELL’ASINO, LA SIMIA, ET LA TALPA. » p. 
a querela in pace ?     Dunque colui, che sé misero crede, Stia ne gli affanni suoi costante e forte ; E nel voler di Di
40 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [57.]. DEL CONTADINO, ET DEL CAVALLIERO. » p. 402
su ’l mercato alcun guadagno. Ma trovatolo a sorte uno a cavallo, Che gli venia da la cittade incontra, Di volerlo comprar
41 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [9.]. DEL CANE. » p. 133
  Mosso da openion sciocca et fallace.     Cos’io resterò essempio a gli altri avari,     Ch’ogn’un del proprio a content
42 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [33.]. DI DUE RANE VICINE DI ALBERGO. » p. 69
ra con benigno affetto A lasciar quel sì periglioso albergo Esposto a gli occhi d’ogni passaggiero, Et abondante d’ogni alt
43 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [59.]. DEL FIGLIUOL DELL’ASINO, E ’L LUPO. » p. 
mostra segno ; Se con l’occhio miglior del sano ingegno Non vedi qual gli giace il cor nel petto. Se vivi in rissa, e sta
44 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [11.]. DEL CIGNO, ET DELL’OCCA. » p. 399
agia sorte : E fugge il mal di violente morte Col suo sermone, ond’ei gli animi sforza. Un bel parlar a tempo è gran guad
45 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [28.]. DEI LUPI E ’L CORVO. » p. 
pian giacessi,     Tu delle carni mie quello faresti,     Che far a gli altri io te veduto havessi. Ciò detto verso lui
46 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [12.]. DELLA VOLPE, E ’L LUPO » p. 211593
uel, che meno importa, Al vero fin de la bramata impresa Con danno de gli amici et sua vergogna. Vano è il parlar dove s’
47 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [77.]. DEL CINGHIALE, E LA VOLPE. » p. 224
fronte Non è allhor da cercar, ma da oprar l’arme, Che ti difendan da gli assalti suoi. Così io m’appresto a la battaglia a
48 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [98.]. DELL’ASINO, E DEL VITELLO. » p. 
o loco periglioso,     Né il fulmine aspettar udito il tuono. Onde gli fu da l’Asino risposo :     Togliti pur di qua t
49 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [31.]. DELL’UCCELLATOR, ET LA LODOLA. » p. 193
cetta augella, Che l’ingordigia de’ Signori avari, Che non han meta a gli appetiti loro Mentre a’ sudditi ognihor succiano
50 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [32.]. DE I TOPI. » p. 613
ron tutti.     Ma alfin levossi un, che più etade e senno Havea de gli altri, et disse in questo modo. Anch’io, Signori,
51 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [92.]. DELLA CERVIA, ET LA VITE. » p. 77
he ’l tolse ad empia sorte, offenda : Che par che ’l giusto Dio merto gli renda, Quand’ei nol crede, eguale al suo peccato.
52 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [23.]. DELL’ASINO, E ’L CAVALLO. » p. 357
rte, Ch’ei fosse tanto dal Signore amato, Che seco il volea sempre, e gli facea Mille carezze, et ocioso, e lieto Il tenne
53 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [29.]. DELLA CORNACCHIA, ET DEL CANE. » p. 127
o, Ch’ognihor ti sprezza, e prohibisce a tutti, Qual di nessun valor, gli augurii tuoi ? Dunque perché ti perdi indarno il
54 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [37.]. D’UN VECCHIO, ET LA MORTE. » p. 60
nga fatica, e dal camino, Ma molto più da i molti giorni et anni, Che gli premean di doppia soma il fianco, Al mezo de la v
55 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — A I LETTORI. DEL PADRE, E DEL FIGLIUOLO, che menavan l’asino. » p. 721
nte cede     A le parole del suo buon parente,     E fa quel, ch’ei gli dice, e ’l meglio crede. Ma così andando trovan
e giallo. Subito diede a tal consiglio orecchio     L’huom rozo, e gli parea questo il più saggio,     E d’huom, che fo
56 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [21.]. DEL TOPO GIOVINE, ET. la Gatta, e ’l Galletto. » p. 716
to in mezo del sentiero Per aspettar il Topo, che pian piano Incontra gli venia per suo diporto : E farne ad uso suo di lui
to affanno.     Allhor la madre, che ben chiaro intese Quai fusser gli animai da lui descritti, In modo tale al suo figl
57 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [49.]. DI PALLADE, ET DI GIOVE. » p. 508
    Prendasi pur ognuno, o sommo Padre, De gl’immortali Dei qual più gli aggrada Inutil pianta del suo pregio insegna, Ch’
58 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [75.]. DEL LUPO, ET L’AGNELLO. » p. 155
d ogni modo ei non volea scostarsi Da la natura de’ parenti suoi, Che gli havean fatto mille e mille offese : E che gran vo
59 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [90.]. DELLA SCROFA, E LA CAGNA. » p. 173
oi, Che de le carni tue vili et impure Si faccian pasto : anzi di più gli scaccia Dal suo bel Tempio come empi e profani.
60 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [56.]. DEL TOPO CITTADINO, E ’L TOPO VILLANO. » p. 352
i cibi, Di ch’eran colmi molti piatti e deschi. Ma non sì tosto prima gli assaggiaro, Che con romor, che gli rendeo sospesi
ti e deschi. Ma non sì tosto prima gli assaggiaro, Che con romor, che gli rendeo sospesi, Ecco scuotendo mille chiavi, e l’
61 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [38.]. DELLA RANA, ET SUO FIGLIUOLO. » p. 376
n l’età sempre il sapere : Né sempre è gioventù mendace e vana. Non gli anni, ma il saper pesa e misura.
62 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [85.]. DEL GATTO, E DEL GALLO. » p. 
he brama Menar sua vita da l’ocio lontana, Che d’ogni mal è padre ; e gli ricorda A non marcirsi nelle pigre piume ; Né per
63 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [83.]. DEL TOPO, ET DELLA RANA. » p. 384
rauca voce, Ch’ei l’aspettasse, una loquace Rana : Che allhor mirando gli atti, ch’ei facea, Haveva il fin del suo pensiero
64 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [100.]. DEL LEONE, E ’L LUPO, E LA VOLPE. » p. 258
i Per ricercar de’ medici il consiglio, E tutti ho scorso i Tempii de gli Dei, Per haverne di voi la medicina ; Laqual per
65 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [18.]. DEL SOLE, E BOREA. » p. 46
in, che di là viene ? Or quel di noi, che più tosto la veste Di dosso gli trarrà, quel sia maggiore De l’altro di valor, e
66 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [4.]. DELL’AQUILA, E ’L GUFFO. » p. 
Di leggiadria, di gratia, e di beltade Vedesse di gran lunga avanzar gli altri, Quelli esser di lui figli ella credesse.
67 (1570) Cento favole morali « Présentation »
pe, et del riccio » P427   Faerno, 17   20. « Della gazza, et gli altri uccelli » PØ   Faerno, 46   21. « D
« Della lepre e la testuggine » P226   81. « Della rondine, e gli altri uccelli » P39     82. « Del leone, e
la vite » P77   Gabriele Faerno, Fabulae centum, 70 93. « De gli arbori, e del pruno » P262   Gabriele Faerno,
68 (1893) Les fabulistes latins depuis le siècle d’Auguste jusqu’à la fin du moyen âge. Tome I : Phèdre et ses anciens imitateurs directs et indirects pp. -818
poli nel MDCCCXI. Traduzione di Ludovico Antonio Vicenzi. Modena, per gli eredi Soliani tip. reali. In-8º de x-246 pages, c
onnet suivant : (S) api chio son Esopo : o tu lettore :       A cui gli detti mei di leggier piace.       Gia latino e vu
istros.       Entri in la nostra scola chiunque usare       Voi con gli boni e li altri lasse stare. Puis vient cette s
heselli della compagnia di Gesu’, Sopra la Raccolta Pesarese di tutti gli Antichi Poeti Latini. Libro quarto.) 225. « Vid
/ 68