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1 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [25.]. DEL CANE, E ’L GALLO, E LA VOLPE. » p. 252
oso, e reso per lui capace albergo, S’accommodò passando quella notte In dolce sonno con tranquilla pace.     Ma poi ch
Gallo, che cognobbe il finto viso, E ’l parlar simulato de l’astuta, In cotal modo anch’ei saggio rispose.     Non men
orella anch’io bramo e desio D’abbracciarti, e d’amor mostrarti segno In tutto quel, ch’io posso, e d’esser teco, E farti
2 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [54.]. DEL CONTADINO, ET ERCOLE. » p. 291
arlargli in cotal guisa.     Oh là tu, che dal ciel chiamato m’hai In tuo soccorso, hor da’ principio tosto Ad aiutarti
amerai in soccorso al tuo bisogno, Sarò presente ; e col divin potere In te raddoppierò l’humane forze.     Ci dà quest
3 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [32.]. DE I TOPI. » p. 613
no del fuggir tal segno.     Tosto approvossi tal parer da ognuno. In questa opinione entraron tutti.     Ma alfin l
tenuto al mondo saggio. Del suo debito fin manca il consiglio,      In cui de l’eseguir chiaro è ’l periglio.
4 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [37.]. D’UN VECCHIO, ET LA MORTE. » p. 60
fin dal suo parlar commossa Con faccia horrenda, e minaccioso aspetto In habito lugubre inanzi a lui Con ricercar ciò, ch’
pendo qual risposta darle, Disse : Io ti chiamo acciò mi presti aiuto In caricarmi del caduto peso, Che, come vedi, ancora
5 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [1.]. DELL’AQUILA, ET DELLA VOLPE » p. 1
in tal guisa il giusto sdegno Contra chi loro a torto ingiuria move : In tanto odio e veleno si converte De le grate amici
da salse al suo superbo nido. Onde soffiando a maggior furia il vento In quello già di paglia et fien contesto Da i lucent
avendo a piacer l’esser da quello, O da Dio stesso egli medesmo colto In qualche occasion tardi o per tempo. Vindice è D
6 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [87.]. DEL CIGNO, E DELLA CICOGNA. » p. 95
la sua vita con soavi accenti Facea l’esequie a le sue proprie membra In breve per restar di spirto prive. La Cicogna, che
e per restar di spirto prive. La Cicogna, che in riva al fiume stava, In ch’ei lavar solea le bianche piume, Se gli fa inc
a per sentir mai mal né bene ; Io, che cangiato havrò sorte e figura, In quel vivrò, che mi darà fortuna Viver con quel vi
7 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [67.]. DELLA VOLPE INGRASSATA. » p. 24
star non ponno insieme.     Così fa l’huom, ch’ognihor vivuto sia In mediocre stato, onde quieta Menò sua vita, e senz
tar non ponno insieme alta fortuna E cor quieto, honore, e lunga pace In questa vita di miserie piena. Alta fortuna alto
8 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [99.]. DEL CONTADINO, E GIOVE. » p. 
iamollo Giove poscia, e per mostrarli Quanto era vana la prudenza sua In voler comandar a chi sa il tutto : Gli disse. Or
. Or su fratel poi c’hai veduto Qual utile t’ha dato il tuo consiglio In farmi governar l’anno a tuo modo, Ara, e semina a
9 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 30. De divite qvodam et servo » p. 
. Semel enim in herum conuersus. « Vtinam inquit rex stultorum essem. In toto enim terrarum orbe nullum meo latius esset i
10 (1495) Hecatomythium primum - Hecatomythium secundum « [Hecatomythivm primvm] — Abstemius 48. De porco et eqvo » p. 
, qui cataphractus ad pugnam prodibat, « Stulte inquit quo properas ? In pugna enim fortasse morieris. » Cui equus. « At t
11 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [100.]. DEL LEONE, E ’L LUPO, E LA VOLPE. » p. 258
Sdegnato, che volea mangiarla viva. Onde l’astuta al meglio che potea In sé raccolta, et fatto assai buon viso, Cominciò r
e per cagion di quel perfetto amore, Onde di tutto cor v’amo, e desio In tutti i modi la salute vostra. Quinci son gita in
12 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [89.]. DEL LEONE INNAMORATO, E DEL CONTADINO. » p. 222
La giovinetta sua figliuola, prese Partito di sbrigarsi da tai nozze In questo modo : et tosto gli rispose.     Se vuo
e Si fieramente nel superbo capo, Ch’a terra lo mandò stordito, e poi In pochi colpi gli levò la vita : E sciolto andò da
13 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 16. [DE QVERCV ET HARVNDINE] » p. 70
entes paulatim demoror austros et quamuis leuibus prouida cedo notis. In tua praeruptus offendit robora nimbus ; motibus a
14 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [88.]. DELLA VOLPE, E LO SPINO. » p. 140
ier prender il corso :     E non salvarsi da importante affanno      In man di chi non sa se non far danno. Stolto è ch
15 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [91.]. DEL TAGLIALEGNA, E MERCURIO. » p. 173
ntà non havea par in terra, Quella d’argento appresso, e quella d’oro In don gli diede, e ’l fé partir contento. Ma raccon
no A caso fece, fece egli con arte Di lasciarsi cader allhor la scure In mezzo il corso de le rapide onde : E finse lagrim
16 (0400) Fabvlae Aviani « Avianus 34. [DE FORMICA ET CICADA] » p. 373112
b rigido delituere gelu, pigra nimis tanto non aequans corpore nimbos In propriis laribus humida grana legit. Decolor hanc
17 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [55.]. DEL LUPO, ET DELLA GRUE. » p. 156
a lor d’accordo per cotal fatica. Ond’ella con l’acuto e lungo rostro In breve alfin di tanto affanno il trasse. Ma richie
18 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [50.]. DEL GRANCHIO, ET LA VOLPE. » p. 116
, Ho voluto cercar novella strada Di pasturarmi fuor del luogo usato, In parti entrando a mia natura avverse ; E d’animal
19 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [27.]. DELLE VOLPI. » p. 17
a le compagne sue di quella priva. E per trovar il modo, onde potesse In compagnia di tutte l’altre meglio Soffrir di ques
20 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [11.]. DEL CIGNO, ET DELL’OCCA. » p. 399
r apprestarne le vivande usate Al suo Signor : e col coltello in mano In iscambio de l’Occa il Cigno prese Per farne la cu
21 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [22.]. DEL TORO E DEL MONTONE. » p. 217
Venir correndo e di paura pieno, Credendo fargli ancor maggior paura, In mezo de la via tosto fermossi Chinando il fronte,
22 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [97.]. DELL’ALLODOLA. » p. 325
di far il nido ha per usanza Dentro a le biade de gli aperti campi ; In cui suol partorir le picciol uova De la stagion d
venir tutti a l’apparir del Sole A darci in presto del servitio loro In tagliar questa homai matura biada. Udito questo i
23 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [13.]. DEL CERVO. » p. 74
si in quella di periglio fuori. Così fuggendo la paurosa belva      In un momento tanto avanti passa,     Che quasi nel
24 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [24.]. DEL GAMBERO, E SUO FIGLIUOLO. » p. 322
ritrarli da quello a miglior uso : Ch’è d’autorità spogliato e privo, In mover altri a seguitar virtute Colui, che sta nel
25 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [29.]. DELLA CORNACCHIA, ET DEL CANE. » p. 127
lo, e ben mi tengo a mente Quel, che tu detto m’hai de l’odio antico, In cui sempre mi tien l’irata Dea ; Ma non voglio pe
26 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [49.]. DI PALLADE, ET DI GIOVE. » p. 508
    Udito ciò la generosa Dea Per dar del suo saper degna risposta In sì fatto parlar la lingua sciolse.     Prendas
27 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [82.]. DEL LEONE, ET LE RANE. » p. 141
li ad ogni opra inetti e vili Strepito horrendo, se a la mia conforme In sé la forma e la possanza havesse, Quando da sì v
28 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [56.]. DEL TOPO CITTADINO, E ’L TOPO VILLANO. » p. 352
tal sermon colui, ch’era dal sonno, Ma molto più da la paura stanco, In cotal modo a l’hoste suo rispose.     Gratie t
rò felice un giorno solo. Se del savio di Frigia entro a lo specchio, In cui l’huom savio sé medesmo intende E riconosce i
29 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [38.]. DELLA RANA, ET SUO FIGLIUOLO. » p. 376
e, e non si sdegni alcuno, Per esser padre ad altri, o maggior d’anni In altra guisa, al giovine dar fede, Che con ragione
30 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [95.]. DEL NIBIO, E DELLO SPARVIERO. » p. 
ostrando il Nibio con gran suono D’altera voce un topo, c’havea preso In mezo un campo di tagliate biade ; E lo Sparvier m
31 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [36.]. DELLA TESTUGGINE, ET L’AQUILA. » p. 230
pote alto levossi a volo.     Quindi scoprendo largamente intorno In breve effigie i fiumi, i campi, e i monti, Sotto
32 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [14.]. D’UN HUOMO, ET UN SATIRO. » p. 35
lhor colui da meraviglia preso, E da un suo certo a lui sano rispetto In cotal modo a l’huom sdegnoso disse.     Frate
33 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [81.]. DELLA RONDINE, E GLI ALTRI UCCELLI. » p. 39
n ragioni aperte e vive     Mostra il lor viver di periglio pieno. In breve par ch’a la misura arrive     Di sua perfe
34 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [18.]. DEL SOLE, E BOREA. » p. 46
i più presto, e con minore affanno, Che colui, che con impeto si move In discoperta forza a le sue voglie. La destrezza
35 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [80.]. DELLA LEPRE E LA TESTUGGINE. » p. 226
Nella velocità del presto piede Tutto l’honor de la presente impresa. In questo la Testuggine, che ’l corso Con solecito p
36 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [30.]. DELLA VOLPE, E DEL GALLO. » p. 671
quanto può girar questo paese, Com’anchora mandato hanno altri messi In altre varie parti de la terra, Perché ognun vada
37 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [40.]. DEL CERVO, E ’L CAVALLO, E L’HUOMO. » p. 269
cenza per andarsi a goder solo Quel prato ameno, il resto di sua vita In dolce libertà passando lieto.     Ma l’huom, c
38 (1570) Cento favole morali « CENTO FAVOLE MORALI. raccolte, et trattate in varie maniere di versi da m. gio. mario verdizoti. — [21.]. DEL TOPO GIOVINE, ET. la Gatta, e ’l Galletto. » p. 716
madre, che ben chiaro intese Quai fusser gli animai da lui descritti, In modo tale al suo figliuol rispose.     Ahi com
39 (1893) Les fabulistes latins depuis le siècle d’Auguste jusqu’à la fin du moyen âge. Tome I : Phèdre et ses anciens imitateurs directs et indirects pp. -818
re pour la découvrir ; car Phèdre lui-même l’indique en ces termes : In calamitatem deligens quædam meam. Il suffit, pou
d’ailleurs n’aurait pas rendu le vers faux, que Phèdre eût écrit, non In calamitatem, mais In calamitate. L’erreur du trad
as rendu le vers faux, que Phèdre eût écrit, non In calamitatem, mais In calamitate. L’erreur du traducteur français n’ava
puis il consacre un second chapitre, qui porte pour titre ces mots : In constitutam Petronii aetatem obiecta dissolvuntur
nd, qui, en lettres d’or et d’azur, porte l’avertissement suivant : «  In hoc pulcherrimo codice continentur nonnulli poetæ
cedunt Fabulæ Græcæ Latinis respondentes et Homeri Batrachomyomachia. In usum scholarum Seminarii Patavini. Patavii, Ex Ty
-8º. Phædri fabularum Æsopiarum libri V, quibus acced. fabulæ xxxiv. In usum schol. adornavit notulisque ingenio acuendo
10 feuilles. Phædri Augusti liberti fabularum libri V cum appendice. In commod. stud. iuvent. recogn., introductionem de
v b. — Porphirius. Et au-dessous un poème, commençant par ces mots : In quattuor versus omnis , etc. C’est celui qui est
t. Limax ab hirundine invitatus ad prandium fuit infra leuvam unam. In die non plus potuit ambulare quam una untia. Dic
otuit ambulare quam una untia. Dic in quot dies ad prandium pervenit. In leuva una silicet mille quingenti passus, septem
itatem verticis habet unum pollicem. habet frontem bene discoopertam. In capillos dextros 6 plexiones inter totas. in sini
s opera recensuit Otto Ribbeck. Vol. IV. Appendix Vergiliana. Lipsiæ, In ædibus B. G. Teubneri, MLCCCLXVIII. (Voyez, pages
feuillet : Liber monasterii scōrum petri pauli aplor. in wisszenburg. In claustro 297. » Tross fait ensuite observer que
ægusto deûm. R. Vbi immolatur, exta primum ego gusto. Ph. In capite regis sedeo. R. in capite regis sede
.......... alligant me interdiu. Rom. Interdiu ligor. Wiss. In die ligor. En sens inverse on trouve dans les
bien celui du Romulus ordinaire : Esopus de se primam dixit fabulam. In sterquilinio quidam gallinatus, dum quereret esca
tiam. II. De fideicommissa peccunia. III. Subtilis inuentio sententie In causa obscura olei depositi. IV. Sententia de pec
gaños : y Peligros del mundo, traduzido en Romance por Iuan de Capua. In fine : Acabose el excellente libro intitulado Exe
numérotés contiennent ce qui suit : Fol. 1 a. — Titre ainsi conçu : In disem Buch ist des ersten teils : das leben und f
etruckt zum Thiergarten | durch Joannem Prüsӡ burgern zū Strasӡburg : In  | dem Augstmonat des. M.CCCCC. vnd | achtsten jar
out | of frensshe in to englysshe by Wylliam Caxton | at westminstre. In the yere of oure Lorde M. | CCCC.LXXXIII. Voici
ium et ideo annotaciones inferius posite incipiunt a libro secundo. » In calce tabulæ, « Hunc librum ad usum conventus mon
applicare presumpserint alienos. » Evulsum est folium primum lib. II. In margine fol. 2 inscribitur, « Hic est liber Sanct
is quin periodus quoque finis       Fauste nunc annotatur agente deo. In partes hunc sectum tres augustaque lector       I
es grecques d’Ésope. Voici en quels termes tout cela est expliqué : «  In principio hujus libri quinque sunt inquirenda, sc
ue des fables est précédé d’une glose dont voici le commencement : «  In principio huius libri quatuor causae sunt inquire
l avait trouvé la note suivante écrite de la main même du copiste : «  In principio huius operis attenduntur quatuor : caus
in domo Laurentii hostingue et Jameti louys pro Jacobo le forestier. In intersignio regule auree iuxta conventum augustin
, Christi servorum semper amicus, Institui fecit pastorem canonicorum In cella veteri trans flumen Parisiorum. Hanc vir ma
cis. 5º Enfin ces deux distiques qui appartiennent à la fable xii : In mensa tenui satis est inuisa voluntas,       Nobi
Sur ce feuillet le contenu du manuscrit est indiqué en ces termes : In hoc libro continentur hi poetæ manuscripti : Cat
usdem Sub Anno domini millesimo quadringe[nte]simo septuagesimo primo In die marcelli martiris et pape. D. Manuscrit 
duquel le contenu du volume est indiqué dans les termes suivants : «  In hoc libro continentur : Albertanus de consolation
us poeta qui fabulas composuit ad vitam et mores hominum corrigendos. In quibus inducit bestias et aues et cetera loquente
ur, me semble-t-il opportun d’en transcrire ici tout le préambule : «  In principio hujus libri quinque sunt inquirenda, sc
t hunc librum sub nomine Æsopi et sic habemus quod duplex est Æsopus. In principio hujus sunt multæ fabulæ et apologi vel
ncipit Cato : (C)um aīaduerterē quam plurimos hoīes er-||rare, etc. In fine : Opus hoc bonis dogmatib’ refultū continēs
Impressus Rothomagi per Johā-||nem mauditier pro Iacobo le forestier. In parrochiā sancti nicolaï cõmoran̄ad || intersigni
in. Celui de la première est ainsi conçu : Mytholo||gia Æsopica.  || In qua || Æsopi fabvlæ græ||colatinæ ccxcvii qva-||r
atæ, et aliis pluribus auctæ. || Ad usum scholarum eiusdem Societ. || In hac secunda editione || Ab eodem expolitiores, lo
i genus omne vigebat. Solvitur in cineres Neccham, cui si foret hæres In terris unus, minus esset flebile funus. Secti
oribus excerpta ejus artis. Item ars practica ad cognoscendum futura. In charta. La collection de Romulus, signalée dans
de la traduction ; il aurait seulement donné l’ordre de l’exécuter. «  In anglicam linguam, disent les manuscrits, eum tran
. Or, voici ce qu’on lit dans les trois textes : Romulus primitif : In capite regis sedeo. Dérivé complet : Juxta regem
venustas responderet corpori. Dérivé complet du Romulus anglo-latin. In tota vita mea non vidi avem tibi similem in decor
tratura fuisset, libentius te ac prolixius rogatu nostro præstiturum. In quo sane rem imprimis gratam et acceptam nobis ef
Guarino Veronensi viro perameni ingenii ad unguem noviter castigata. In fine : Impresso in Agripinensi Colonia, anno supr
næ commentarii diligentissime recogniti, atque ex archetypo emendati. In fine : Thusculani, apud Benacum in ædibus Alexand
clarissimi poete et oratoris Nicolai Perotti cum variis additamentis… In fine : Impresso in Agrippinensi Colonia, anno sup
thirteenth century except some writing on ff. 15 b. — 17. » 531. «  In all probability the earlier portion of this volum
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