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DEL GALLO, E ’L GIOIELLO.
SOPRA certe mondezze il Gallo fuore
Razzolando trahea lo sparso grano,
E scoperse un gioiel di gran valore.
E come quel, ch’era d’ingegno insano,
Disse, Al mio gusto poco utile apporta
Questa ventura, che mi viene in mano.
La gente, che ti compra, e al collo porta,
Potria prezzarti ; io no : che stimo quello,
Che la fame mi trahe per▶ via più corta.
Sol la virtute è quel nobil gioiello,
Onde l’huomo ignorante e l’odia e sprezza,
Come colui, che fugge ogni fatica,
Et ama l’ocio ◀per accidia avvezza
Ad esser de l’honor sempre nimica.
L’util piacere a l’ignorante giova.