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DEL GRANCHIO, ET LA VOLPE.
IL Granchio un giorno era del Mare uscito
Per novello disio di trovar cibo,
Che gli▶ gustasse fuor de l’onde salse ;
Onde pascendo a suo diporto andava
Lungo a la spiaggia del vicino lito.
E la Volpe, che intorno iva cercando
Da satiar la fame, che già quatro
Intieri giorni le rodeva il ventre,
Visto quel di lontan subito corse,
E tosto l’afferrò per divorarlo.
Ei che s’accorse del crudele effetto,
Né scampo a sua salute haver poteva,
Lagrimando tra sé disse : Ben merto
Lasso, meschino, e questo e peggior male,
Poi c’havendo nel mar cibo bastante
Di condur la mia vita insino al fine,
S’io di Nestore ben vivessi ◀gli anni,
Ho voluto cercar novella strada
Di pasturarmi fuor del luogo usato,
In parti entrando a mia natura avverse ;
E d’animal marin terrestre farmi,
Perdendo col mio albergo ancor la vita.
Così fa l’huom, che da troppo desio
Di cose nove la sua patria lassa,
E temerario arditamente passa
Ove misero cade in stato rio.
Il cercar varia sorte è talhor morte.