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2. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo VII. Dichiarazione de’ segni che si trovano nelle Figure de’ Passi. »

Dichiarazione de’ segni che si trovano nelle Figure de’ Passi. [1] Tutte le figure de’ Passi che seguiranno, essendo di tanti e sì diversi segni composte che mal si potrebbono, secondoché io estimo comprendere, se prima la significazione di quelli non si sapesse; convenevole cosa è che, innanzi d’entrare a dire de’ passi, i quali fanno di questo trattato la maggior parte, la sposizione de’ detti segni si dea premettere. Ed avvegnaché, oltre di quelli che noi qui recheremo, abbiavi alcuni altri pochi segni i quali, a coloro che vogliono saper porre in iscritto le danze, sono necessari; tuttavia, non trattando io della Corografia, ovvero dell’arte di scriver le danze, stata già da altri sufficientemente insegnata, ma sì solamente dell’arte del Ballo; ho dovuto in questo luogo rapportare quei soli segni che sono opportuni ad intendere le figure de’ passi che seguiranno. […] [13] Per la compiuta intelligenza de’ suddetti segni due cose mi rimangono ad avvertire. […] E la seconda si è che, ritrovandosi due o più de’ detti segni così sopra i passi che sopra i piedi notati, i primi movimenti, salti, sdrucciolamenti e cascate che s’hanno a fare sono quelli che stanno più prossimi al capo nero de’ passi, ovvero al tallone de’ piedi; e poi da mano in mano succedono i secondi, e quanti mai ve ne fussero dinotati; serbando spezialmente una regola intorno alli segni de’ passi: che dove essi si troveranno notati, cioè nel principio, nel mezzo o nella fine de’ detti passi, in quel medesimo luogo, cioè nel principio, nel mezzo o nella fine del cammino, deonsi i detti movimenti, salti, sdrucciolamenti e cascate adoperare.

3. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo IV. Dell’Equilibrio del Corpo »

Dell’Equilibrio del Corpo [1] Fondiamo tutte le basi pria di entrare nella prattica de’ passi. L’Equilibrio è uno de’ fondamenti principali della Danza. […] Si equilibra il corpo sopra tutte due le punte de’ piedi con l’istessa simmetria. […] [4] Produce la mancanza dell’equilibrio de’ cattivi effetti. Nel Ballerino serio fa che le aplomb non riescano, le Attitudini cadono smorte e snervate; nel Grottesco nel cader delle capriole traballa, ed alcune volte cade; in quel di mezzo carattere non fa far le dovute legazioni de’ passi.

4. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo III. Dell’Equilibrio del Corpo »

[2] L’equilibrio rispetto al ballo consiste nel tenere il corpo diritto, grazioso, ben disposto e niente forzato oltra la sua naturalezza, in modo che tutto il suo peso s’appoggi sopra le piante, ovvero sopra le punte de’ piedi, in quelle diverse maniere che or ora farem vedere. […] Primieramente tenendolo appoggiato sopra amendune le piante de’ piedi. […] [4] La notizia di questi equilibri non serve già per andare investigando nella formazione de’ passi, quante volte, ed in quanti modi il peso del corpo si vada trovando, or su questo or su quell’altro equilibrio: il che sarebbe un voler andare all’infinito, ed un voler più tosto filosofare che ballare. […] Ma sì solamente bisogna, per sapere, equilibrato che sarà il corpo in uno de’ detti modi, da qual piede si deano i passi incominciare e come si vogliano finire, per trovarsi il corpo in istato da poter formare i passi che sieguono appresso. […] [5] La prima si è che, equilibrato il corpo ne i due primi modi, cioè sopra le piante o sopra le punte de’ piedi, si possono indifferentemente i passi coll’uno o coll’altro piè cominciare.

5. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo II. Delle Positure de’ piedi »

Delle Positure de’ piedi [1] Le positure de’ piedi, le quali, comunque fatte, sono infinite, si riducono nella danza al solo numero di dieci. […] [8] E la figura LM rappresenta i due piedi, de’ quali M dinota il destro ed L il sinistro. […] E nel vero se nella quinta positura, come innanzi ravviseremo, si volesse alcun regolare dalla giacitura de’ talloni, e non già dalla guardatura delle suddette piccole linee, leggermente potrebbe pigliare un per un altro piede. Ritorniamo di presente alle positure de’ piedi, donde ci dipartimmo. […] [14] Or qui è da avvertire che le addotte regole delle positure de’ piedi allora hanno il suo vigore e si debbono osservare, qualora ambedue i piedi stanno appoggiati sulla terra.

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