A due movimenti [2] Si principia il “Coupé a due movimenti” tutto simile al mezzo Coupé, e poi, invece di restare il piede che fa il secondo movimento accosto alla prima positura, si porta a mezzo cerchio in quarta posizione avanti essendo “avanti”, addietro in quello “addietro”, in seconda in quello “in fianco”, ed in quarta per dove si fa fronte in que’ “girando”, con appoggiare in tutti il piede bene a terra. […] A tre movimenti [3] Quello a “tre movimenti”, fatto tutto il mezzo Coupé ed essendo arrivato alla posizione tra prima e seconda, ove il piede sta con la sola punta a terra, si torna a piegare naturalmente, e nel rialzare, si stacchi un piede alla seconda in aria e si porta abbassandolo in quarta vera.
[2] Per farlo, si metterà per esempio col dritto dietro al sinistro in una delle tre posizioni, con escluderne la prima e la seconda. Piegansi le ginocchia, e nel distendere, si rileva sulla punta del sinistro piede, staccando il destro alla seconda in aria, e nel posare la pianta a terra del sinistro si manda giù il dritto alla prima positura, il quale poi si porta in seconda: indi, strisciandolo per terra, conducesi il manco in quinta dietro, e dopo l’altro si alzerà in quarta in aria, riportandolo poscia alla quinta avanti.
[5] La “seconda” sarà quando i piedi sono distaccati alla distanza di un piede tra tallone e tallone sopra la linea stessa, le punte pur ben rivolte al di fuori, ed i talloni guardanti l’un l’altro, e con tal ordine, che se dalla punta dell’intercostale si tira una perpendicolare sulla linea, che si frappone a piedi, debbano i due talloni serbarvi egual distanza, talché la detta perpendicolare deve quel spazio dividere in due parti eguali. [6] La “quarta” serberà da un piede all’altro la distanza di un piede; non laterale come la seconda, ma d’innanzi, o addietro. […] [10] La “seconda” pur si fa con le punte riguardanti al dietro, a sola differenza della prima, in cui le punte son toccanti tra loro, ed in questa v’è tra la punta e punta la distanza di un piede. […] [16] La “seconda” quando un piede, alla distanza ed alla linea detta nella vera (§ 1), sta in aria invece di stare a terra. […] [25] La “seconda”, il piede destro si porterà dietro al sinistro alla distanza di un piede, e che la punta sia in linea retta al tallone dell’altro.
[2] Cominciasi indifferentemente dall’uno o dall’altro piede, sopra tutte le cinque positure, e si termina d’ordinario andandosi innanzi sulla quarta, e dall’uno o dall’altro lato sulla seconda e, ritornando dalla seconda positura, termina sulla quinta. […] Per esempio, dovendosi col piè destro fare il Passo Grave innanzi dalla quarta alla medesima positura; equilibrato primieramente il corpo sul piè sinistro, tenendo addietro il piè destro sulla punta, si pieghino i ginocchi e nello stesso tempo si levi alquanto di terra il piè dritto, il qual venga colla noce a toccare il tallone del piè sinistro alla terza positura: ed appresso rialzandogli, si vuol portare il medesimo piè dritto per aria facendo un poco di giro alla seconda positura; ed ultimamente si mandi innanzi sdrucciolando colla punta del piede alla quarta positura.
[5] L’Assemblé “avanti” si puol fare sopra l’uno e l’altro piede, e puol cominciare da qualunque posizione innanzi, fuorché dalla seconda. Facciam l’esempio sulla quarta col destro avanti: si equilibra il corpo sopra il manco, e piegando le ginocchia, alzasi il destro in quarta in aria, distendendosi esso solo, ed il manco resta tuttavolta piegato, sostenendo l’equilibrio del corpo, e nel rialzare e distender di questo, si dona moto alla elasticità del ginocchio, ma più a quella del collo del piede, in maniera che possasi fare un salticello sollevato appena da terra ed avanzando piccolissimo terreno avanti, e nel cadersi giù, si cadi nel punto istesso con entrambi i piedi, portando il destro in una delle posizioni avanti, fuorché nella seconda e nella prima; sebbene parlando di semplice Assemblé cadesi in quinta; nell’altre due maniere quando vi si dovrà legare un passo che in una di esse principia. […] [7] La “fiancheggiata” comincia dalla stessa posizione, e nel levarsi in aria, si stacca in seconda, nel cader, cade prendendo terreno da lato, ed in una delle tre divisate positure, che neppure in questa di fianco si cade in seconda.
[6] Il passo adunque di Minuetto sull’obliqua per la banda dinanzi e sulla linea circolare adoperisi in questo modo: facciasi primieramente un Mezzo tronco col piè dritto a poco meno della quarta positura, venendo la gamba sinistra per aria a distendersi allato la destra, in distanza della metà della seconda positura. […] [7] Il passo di Minuetto con cui si va a lato dritto è da adoperarsi in quest’altro modo: facciasi primieramente un Mezzo tronco dallato col piè dritto alla seconda positura, il quale, poiché si sarà rialzato, portisi il piè sinistro colla punta bassa allato al destro, e si tengano ben distesi i ginocchi e quindi ripiegatigli, si faccia col piè sinistro un passo Sdrucciolo dietro al destro alla terza positura: ed appresso rialzatigli, si facciano due passi Semplici, il primo de’ quali col piè dritto alla seconda positura ed il secondo col piè sinistro dietro al destro alla terza positura. [8] Il passo di Minuetto con cui si ritorna sul lato sinistro, si pone in opera in quest’altra maniera: facciasi in prima un Mezzo tronco col piè destro per innanzi al sinistro dalla terza alla quinta positura, ovvero col piè destro dietro al sinistro dalla terza alla terza positura, o finalmente nel luogo del Mezzo tronco si sostituisca un passo Piegato e Rialzato sulla terza positura: in secondo luogo si faccia, col piè sinistro avente la gamba distesa e la punta bassa, e piegando insensibilmente il dritto ginocchio, un passo ad un poco più della seconda positura; succeda poi a questo un passo Semplice del piè destro dietro al manco alla terza positura, e nel quarto luogo s’adoperi col piè sinistro un leggerissimo Mezzo gittato alla seconda positura.
Per farlo, un principiante fa d’uopo che si appoggi a qualche sedia con la vita ben composta in quinta posizione col piè destro, verbigrazia, sopra il sinistro; ciò posto si levi il piè dritto e si porti alla seconda in aria; indi, da quella stessa positura, scivolandolo leggermente per terra, portisi dietro al manco in quinta positura con la punta bassa ed inarcato il collo del piede; il ginocchio si pieghi, e restisi nella stessa situazione della quinta positura, in guisacché formisi un triangolo ottusangolo, con esser la gamba e la coscia le due linee che formano l’ottuso nel punto interno del ginocchio, e tutta la gamba e coscia sinistre, senza farvi piegatura, sarà l’ipotenusa1. Da poi tornandosi altra volta alla seconda in aria, restando il ginocchio nella stessa positura della seconda, porrassi la punta del destro avanti la punta del manco, con inarcare sempre il collo del piede, si sarà fatto un secondo Battimento; e così via via, replicandone quanto più potransi e con la maggior prestezza che sarà possibile, si diverrà sollecito e franco nell’uso del ballo. […] Disteso [5] La seconda sorte de’ Battimenti di piedi chiamasi “Battement disteso”, serve per acquistar velocità la gamba nel far le capriole intrecciate. […] Sul collo del piede [7] Il “Battimento sul collo del piede” si comincia anche dalla quinta, nel quale piegasi il ginocchio del piede che batterà, con la punta ben bassa, e passandolo per la seconda in aria, si porta alla quinta addietro in aria, e da questa anderà altra volta a battere innanzi il collo del piede che sta a terra: così si replicherà per quante volte si potrà, con la maggior prestezza che sia possibile, che quanto è più sollecito, tanto è più bello.
Per esempio, ritrovandosi i piedi sulla prima o terza positura, e volendosi fare un Contrattempo dall’un de’ lati, il quale, come è detto, non si può incominciare che dalla seconda posizione; in tal caso dovrà ricorrersi a questo Passo Staccato, con cui si spicca e si allontana un piede dalla positura ove si trova, e si gitta sulla seconda per poter cominciare il Contrattempo.
Puol pigliarsi questo Contratempo ad uso di Rigodone da quattro posizioni, fuorché dalla seconda: facciam l’esempio sulla quarta, in quale si piega, e nel distender si salta, e cascando verbigrazia sul piede destro, il sinistro si leva in aria, il qual poi si tornerà a riporre subito in terra a prima posizione, ed immediatamente si leva l’altro a seconda posizione in aria, rimettendolo poscia nell’istessa quarta: ciò, che vale il Contratempo.
E se si vuol fare il Contrattempo dal lato dritto sulla seconda positura: convien piegare i ginocchi e, rialzandogli, saltare e cadere sopra il piè destro levando di terra il sinistro, la cui gamba si tenga distesa allato al piè destro; ed appresso si vogliono fare due passi Semplici, il primo de’ quali col piè manco per sopra al dritto alla quinta positura, ed il secondo col piè destro alla seconda positura.
Del Passo di Sissone [Sissonne] [1] Il Passo di Sissone, il quale o si fa sul propio luogo ove si trova il corpo, ovvero camminando avanti, addietro ed in giro, si può cominciare sopra quattro positure di piedi, cioè sulla seconda, terza, quarta e quinta, delle quali la seconda abbisogna solamente per girare dall’uno o dall’altro lato.
[2] Per farlo “avanti”, se si vuol prendere col piede destro, posto in qualunque posizione fuor che nella prima e nella seconda, ma la migliore è sempre la quarta; messo in questa dunque col destro sotto, piegando, si cava in seconda in aria, da dove con la polpa del medesimo piede battesi sopra il collo dell’altro, il quale dall’istessa percossa viene scacciato in quarta avanti.
[6] Lo sdrucciolamento vien dinotato da due linee, la prima delle quali è ad angoli retti al passo attaccata, e la seconda ad angoli retti alla prima linea, e parallela al passo, come G rappresenta. [7] La cascata da due altre piccole linee vien dimostrata, la prima delle quali è al passo unita ad angoli retti, e la seconda ad angoli retti sulla punta della prima cascante, parallela al passo ed in su rivolta, come H fa vedere. […] E la seconda si è che, ritrovandosi due o più de’ detti segni così sopra i passi che sopra i piedi notati, i primi movimenti, salti, sdrucciolamenti e cascate che s’hanno a fare sono quelli che stanno più prossimi al capo nero de’ passi, ovvero al tallone de’ piedi; e poi da mano in mano succedono i secondi, e quanti mai ve ne fussero dinotati; serbando spezialmente una regola intorno alli segni de’ passi: che dove essi si troveranno notati, cioè nel principio, nel mezzo o nella fine de’ detti passi, in quel medesimo luogo, cioè nel principio, nel mezzo o nella fine del cammino, deonsi i detti movimenti, salti, sdrucciolamenti e cascate adoperare.
[10] La seconda nel tenere i piedi aperti sopra una medesima linea, serbandosi tra’ due talloni la distanza d’un piede intero. […] La seconda si è che si dee ognuno guardare d’esser troppo scrupoloso e sofistico intorno alla loro misura. […] Perché, se nel situare i piedi sulla seconda o quarta positura un pocolin si sbagliasse della diterminata distanza d’un piede intero, il quale, come di sopra è detto, dee trovarsi fraposto tra l’uno e l’altro tallone, non sarebbe al certo cosa da imputare ad errore.
[4] Quell’“in fianco” si fa similmente; soltanto differisce nel fine, che termina in seconda col piede con cui principiollo, avanzando da lato terreno nel cader del salticello. [5] “In giro” non altro vi si aggiunge che la quantità del giro, il quale non dovrebbe esser più di un quarto o al sommo mezzo, sebbene alcune delle volte si fa di più, ma ciò per mera necessità, e finisce in seconda.
Del mezzo Contratempo, Demi-Contretemps [1] Con aver spiegato il Contratempo intiero, ho già favellato di tutto il “Mezzo”, poiché altro non è questi che il principio di quegli, terminando dopo la cascata senza darsi i due passi semplici, ma si termina con levarsi in aria alla seconda, il piede sul quale non si ha saltato, che se vorrassene pigliare un altro si fa un Dégagé col piede medesimo che va in aria.
Se gli dà principio pur dalle tre stesse posizioni, per grazia di esempio col destro sotto in quinta, si piega e si porta il detto piede in prima in aria e si rileva sulla punta del piede sinistro a guisa di salticello, ma veramente non si leva la punta da terra, che è un moto del collo del piede, sebbene saltandosi positivamente in piccolo non si commette errore, si porti poi il dritto in seconda vera e per ultimo il manco si metta in quinta sotto.
Prende due battute di Musica, la prima nel primo Jeté, la seconda nella cascata dell’Assemblé.
Due sole positure di piedi, cioè la seconda e la quarta, gli possono servir di cominciamento, non facendosi questo d’ordinario, salvoché addietro ovvero dallato.
Per esempio: volendosi fare la Sdrucciolata a lato sinistro col piè dritto innanzi al manco sulla terza positura, si pieghino i ginocchi facendo un passo col piè sinistro alla seconda positura, e nel medesimo punto che si rialzano, si dee subitamente sdrucciolare col piè dritto dietro al manco alla terza positura.
Fingasi di essere il destro avanti in qualunque positura, si rilevi questo piede, ed inarcando bene il suo collo portisi in quarta sforzata avanti, dove piano si poserà a terra; si rilevi il sinistro e si porti avanti o addietro al dritto in quarta o in seconda, come vorrà la necessità dell’azione che vuolsi esprimere: ma questo piè deve soltanto con la punta toccare il terreno, tenendosi alto il calcagno, con dare un’aria grande a tutta la vita.
Si piglia dalla posizione quinta, sulla quale facciam l’esempio “avanti” con il piede destro addietro, si piegano li ginocchi e si stacca il suddetto piede alla seconda in aria, poi anderà a battere nella polpa l’altro piede, avanzando terreno avanti con un lieve salticello, che appena si alzerà da terra, fatto dal sinistro, e nel cader di questo, il destro si porta avanti in quinta.
[2] Per farlo “da lato”, volendosi fare sul fianco sinistro, si metterà il piede manco in avanti, indi piegando il ginocchio del piede dritto si stacca questo in aria con fare un mezzo cerchio e lasciasi cadere sopra il manco, che è movimento di un Jeté; invece di questo Jeté vi si puol legare alcune fiate una quinta intrecciata, cambiando piede; dopo il movimento gittato si leva immediatamente il sinistro, portandosi in seconda positura, e piegando nell’atto istesso si farà un Chassé e poscia un’Assemblé “fiancheggiata”, con la quale avrà la sua fine questo passo da lato.
[2] Volendosi fare “a dritta” con un “quarto di giro”, si porta il piè destro che sta avanti, in quarta addietro, distese le ginocchia, segnando un mezzo cerchio in aria, finché arriva alla seconda in aria, da dove cominciano a piegarsi i ginocchi, finché arrivati alla posizione quarta già detta, e questo portamento con tal piegata serva per regola generale di dare un garbo alle Pirouettes, piegati dunque li ginocchi, si porta la sola punta a terra, alzando il calcagno dell’altro piede, e si rileva sulle due punte de’ piedi, tenendosi l’equilibrio del corpo nel modo secondo (cap. […] [15] La Pirola “distesa aperta” si fa girando in sopra una punta di piede, tenendo l’altro alla distanza della seconda in aria e ben distesi li ginocchi.
Se si vorrà fare “in giro” caminando in su del Teatro, quando si tiene per esempio il piede sinistro in quarta avanti, staccasi lo stesso sinistro sopra il piè destro, facendo un quarto di giro sulla parte dritta, indi saltando sul piede sinistro cavasi il destro in seconda in aria, e con piegare ambe le ginocchia, portisi esso dritto in quinta avanti e conseguitivamente, prima il sinistro e poi il destro ambo in quarta, girando, faranno i due soliti movimenti semplici che formeranno altro quarto di giro, e così sarà mezzo.
Pongasi i due Ballanti uno dirimpetto all’altro, e facci ognuno a dritta un Chassé fiancheggiato a linea retta, e quindi degaggiando il piede, voltasi tergo a tergo e facciano altro Chassé alla sinistra ognuno fiancheggiato pure a linea retta, formando angolo retto, dappoi si fa altro Dégagé e si voltano faccia a faccia con far poi il terzo Chassé ognuno alla dritta a linea pur retta parallela alla prima, ed ecco formato un secondo angolo retto; altra volta si facci il distaccamento, con cui si volteranno schiena a schiena, e con il loro Chassé laterale ognuno per la manca a linea retta parallela alla seconda, si avran formati con quest’ultima i due altri angoli retti, e chiuso ognuno il suo Parallelogrammo; ma non finito il Carré, che vi si deve aggiugnere altro Dégagé e trovarsi altra fiata di fronte, restando ognuno ove il cominciò.
Per esempio: volendosi far questo passo col piè sinistro dietro al destro, messosi il corpo nel quinto equilibrio sul piè dritto, ed il sinistro tenendosi in aria allato al destro in distanza della seconda positura; vada pian piano uscendo fuori del preso equilibrio, e secondoché s’anderà egli inclinando dal lato dritto, così il piè sinistro vada cadendo giù colla gamba distesa, e finalmente caduto che sarà dietro al piè dritto sulla quinta positura, si pieghino subitamente i ginocchi, e rialzandogli, si faccia col piè destro per innanzi un leggerissimo Mezzo gittato alla quarta positura, il quale restituisca il corpo nel suo naturale equilibrio, e termini questo passo.
A voi offro e consagro questa opera mia, la quale se non avrà altro merito, non se le puol negare il vantaggio di nuova invenzione, e preciso toccante alla seconda parte, di cose portate alla luce, e create dal nulla.
Come stava, intendo dire avanti se così era, in seconda s’egli è da lato, s’egli è addietro torna a portarsi indietro.
Si comincia pur dalla quarta, se sia a dritta, il destro invece di levarsi in quarta in aria, si stacca in seconda in aria, ed il manco, dopo di essersi quello abbassato, glissando va in quinta, che egualmente lo puote o sotto o sopra.
Per la qual cagione avvegnaché il tempo ternario, o tripola che dir vogliamo, del Minuetto, batter si potesse in questo modo, cioè facendo trovare la prima battuta sul secondo movimento di questo passo, e la seconda sul quarto; pur nondimeno, per non confondere coloro che ballano, o fargli torre in iscambio una per un’altra misura, si dee solamente battere la prima, la qual si trova sempre sul secondo movimento, cioè sul rialzato del piè destro, e l’altra battuta rimanga in aria; ed in tal guisa si vuol continuare negli altri passi del Minuetto a battere la sola prima misura, la qual costantemente si trova sul secondo movimento di ciascun passo del Minuetto.
La seconda che, equilibrato il corpo negli altri quattro modi, cioè sopra la pianta ovvero sopra la punta d’un piede, toccandosi colla punta dell’altro la piana terra, ovvero tenendosi in aria; non si possono da quel piè cominciare i passi sopra di cui si trova tutto il peso del corpo, fuor solamente i contratempi ed i mezzi contratempi, come a suo luogo faremo aperto.
Per la qual cosa in altro la Pirola di tre quarti da quella di mezzo giro non differisce, fuor solamente in ciò che la prima si fa una volta e mezza più veloce della seconda; e quella di mezzo giro dee farsi due volte più veloce della Pirola d’un quarto; e quella d’un quarto doppiamente veloce della Pirola di mezzo quarto; accioch’elleno comunque adoperate siano in un sol tempo comprese.
La quale, comeché un tempo stata fosse questa Sa, di presente ha preso la forma d’un Z, la quale senza alcun dubbio è più laudevole della prima, perciocché coloro che ballano sopra a questa seconda vengono del continuo a trovarsi l’un dirimpetto all’altro, ed in conseguenza possono assai meglio “figurare”: nel che consiste una delle maggiori e più visibili perfezioni della danza.
[8] “In fianco” si equilibra il corpo sopra un piede, levando l’altro in seconda in aria, tenendo le ginocchia distese, e le braccia si possono tenere egualmente alzate, potendosi portare in ogni sorte di atteggio secondo chiamerà l’azione.
Nella prima parlerò di tutti i passi, delle materie ad essi appartinenti e delle caprioleg: nella seconda tratterò di ballo da Sala.
Colbert nouveau Mécène seconda l’amour que l’Auguste de la France portoit aux beaux arts.