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28. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXI. Del Tortillé »

Le posizioni false e le Spagnuole hanno luogo in questo passo; comincia egli dalla terza positura vera ed in questa finisce; ma sotto quel piè che in principiarlo fu sopra. […] [2] Per farlo “avanti” si mette col destro in terza positura vera avanti, poi, girando sui calcagni, pongonsi i piedi in terza posizione Spagnuola (cap. 

29. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XIII. Del Passo Mezzo Gittato [Demi-jeté] »

In niuna cosa dal precedente, intorno alla positura, equilibrio, movimenti e misura, è diverso.

30. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVI. Del Passo Mezzo Tronco, o sia Mezzo Coupé »

X § 2) ed appoggiando il corpo sul manco, il dritto si porta gravemente in quarta positura avanti, ove, distendendosi le ginocchia, il sinistro piè si porta alla posizione seconda, toccando la terra con la sola punta ed il calcagno alquanto rilevato (cap.  […] Messo che si farà in prima, e piegate le ginocchia, si porta il piede destro in seconda positura e nel distendere, facendo col manco mezzo giro e girando sulla punta del dritto, si portano in seconda ambedue i piedi, e per accompagnarne un altro, il sinistro piegasi sotto ed il destro con altro mezzo giro vi si unisce in prima, e si resta rivolto dalla parte ove si cominciò.

31. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXV. Del Passo Grave, ou Courante »

Ad una piegata, o sia a tre movimenti [2] Per farlo “avanti”, porrassi col destro verbigrazia avanti in detta positura, equilibrato il corpo nella prima maniera, piegansi le ginocchia egualmente, e rilevandole, il destro piede con inarcare il suo collo e con la sola punta toccante appena la terra, si porta alla quarta forzata, e su detto piede si appoggia tutto il corpo, e poscia il piede manco si porta alla quarta vera avanti al destro. […] Egli si principia dalla stessa quarta positura, e nel piegare e distendere, il piede che sta con la punta a terra si porta addietro, e l’altro va pure in quarta addietro.

32. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXIV. Pas Coursé »

[2] Se si trova in altre posizioni, fuorché nella seconda, si usa il Dégagé per venire a questa positura, e trovandosi in essa, si piegano ambo li ginocchi, nel distendersi poi, si spicca un piccolo salticello con tutti due i piedi, il manco si accosta alla prima posizione e batte leggermente il tallone del destro, che manda in seconda, ed esso cade dove percosse e nel tempo istesso il dritto cade nella seconda posizione, dove fu cacciato.

33. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLVI. Del Contratempo, Contretemps »

Si dice aperto perché termina in posizione seconda, e serve per legarvisi altro passo che da essa positura va cominciato. […] Composto dunque in posizione, ed equilibrato sulle piante d’entrambi i piedi, si piegano le ginocchia, e nel distenderle, si salta per esempio sopra il piede manco, e nell’istesso momento col piè destro si batte la polpa del sinistro e quindi portasi alla quarta positura, succedendo poi i due movimenti semplici, o avanti, o indietro, o in giro, o in fianco, secondo la qualità del Contratempo.

34. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVII. Del Coupé, o sia Passo Tronco »

A due movimenti [2] Si principia il “Coupé a due movimenti” tutto simile al mezzo Coupé, e poi, invece di restare il piede che fa il secondo movimento accosto alla prima positura, si porta a mezzo cerchio in quarta posizione avanti essendo “avanti”, addietro in quello “addietro”, in seconda in quello “in fianco”, ed in quarta per dove si fa fronte in que’ “girando”, con appoggiare in tutti il piede bene a terra.

35. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XII. Del Passo Marciato, Pas Marché »

Fingasi di essere il destro avanti in qualunque positura, si rilevi questo piede, ed inarcando bene il suo collo portisi in quarta sforzata avanti, dove piano si poserà a terra; si rilevi il sinistro e si porti avanti o addietro al dritto in quarta o in seconda, come vorrà la necessità dell’azione che vuolsi esprimere: ma questo piè deve soltanto con la punta toccare il terreno, tenendosi alto il calcagno, con dare un’aria grande a tutta la vita.

36. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo I. Dell’Utilità della Danza »

Vediamo noi per ordinario che gli uomini tengono le loro membra in una positura così negletta, che in essi non giungonsi ad osservare e distinguere tutte quelle belle disposizioni e misure che sono dalla natura distribuite al nostro meccanismo.

37. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo VIII. De’ Passi »

[3] Non recherò segni di corografia; farò larga la spiega, senza metter agli occhi tante cifre, che recheran confusione anzi che no: né que’ segni sono bastanti ad indicare tutti i movimenti che fansi in un passo: ma solo vagliano da qual positura cominciano ed in qual finiscono.

38. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo IX. Passo naturale o Semplice, Simple ou naturel »

Ogni positura puol dar principio a questo passo, ed ognuna puol servir di fine.

39. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXII. Del Passo di Gagliarda, Pas de Gaillarde »

Piegansi le ginocchia, e nel distendere, si rileva sulla punta del sinistro piede, staccando il destro alla seconda in aria, e nel posare la pianta a terra del sinistro si manda giù il dritto alla prima positura, il quale poi si porta in seconda: indi, strisciandolo per terra, conducesi il manco in quinta dietro, e dopo l’altro si alzerà in quarta in aria, riportandolo poscia alla quinta avanti.

40. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LIV. Del Flinc Flanc »

[2] Per farlo “da lato”, volendosi fare sul fianco sinistro, si metterà il piede manco in avanti, indi piegando il ginocchio del piede dritto si stacca questo in aria con fare un mezzo cerchio e lasciasi cadere sopra il manco, che è movimento di un Jeté; invece di questo Jeté vi si puol legare alcune fiate una quinta intrecciata, cambiando piede; dopo il movimento gittato si leva immediatamente il sinistro, portandosi in seconda positura, e piegando nell’atto istesso si farà un Chassé e poscia un’Assemblé “fiancheggiata”, con la quale avrà la sua fine questo passo da lato.

41. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLIII. Del Fouetté »

[2] Per farsi “sotto al corpo” si comincia, per esempio, dalla quarta positura col destro avanti, si piegano appena i ginocchi e nel distendersi si leva il piede dritto alla quarta in aria, da dove circolando giunge alla seconda similmente in aria, e quivi arrivato, si piegano ad un tempo tutti due i ginocchi, quanto il dritto piede mandisi indietro alla quinta in aria, da dove, tornandosi a distendere, si cava l’istesso alla seconda in aria.

42. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXVII. Del Ballonné »

Per grazia di esempio: si equilibra sopra tutte due le piante de’ piedi in quarta positura e poi si piegano appena le ginocchia egualmente, e nel rialzare si fa un salticello sul collo del piede, che importa levare il solo calcagno da terra, sebbene levandosi affatto tutto non sarebbe errore, indi si distacca il piè che stava avanti alla quarta in aria avanti, e così si dice “avanti”; indietro per essere “addietro”, e da lato sarà “fiancheggiato”, in qual sol movimento consiste la differenza, levato dunque in aria il piede e posto ben fermo il corpo in equilibrio tutto sull’altro piede, si piega con un dolce molleggio il solo ginocchio del piede che sta in aria, e tornandolo a portare alla quarta in aria, come stava, vien terminato il detto passo.

43. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo I. Del Ballo, e delle parti che lo compongono »

Nel quinto luogo dichiareremo tutti i passi del ballo nobile, de’ quali ad uno ad uno e partitamente trattando, mosterremo la positura, l’equilibrio, i movimenti ed il valore: e queste cose non solamente si vedranno in iscritto, ma eziandio nelle figure, dalle quali i capitoli che di tutto ciò trattano vanno accompagnati ed adorni.

44. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXVIII. Del Développé »

Sostenuto ed Andante [2] Rigorosamente parlando va preso col piede in aria: ma per farne un’esatta spiegazione, il farem prendere dalla quarta positura a terra.

45. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXIX. Pas de Bourrée »

Semplice [2] Questo passo puol bene incominciare da tutte le posizioni, e noi per farlo “avanti” farem l’esempio dalla quarta, perché questa è la positura ove il corpo puol più comodamente sostenersi in equilibrio: ciò posto piegando le ginocchia con la nostra solita regola, portasi il destro, che sarà stato posto addietro, alla quarta avanti, e da qui si distende, con fare infine due passi naturali avanti, finienti in quarta. […] [4] Volendosi far “fiancheggiato” puol farsi indifferentemente a dritta o a manca; si pone sull’istesso equilibrio ed in quarta positura, e dopo aver piegato si porta un piede in seconda, ove si distende, e con glissar l’altro piede si porta in quarta sotto, quindi il primo slontanandolo si mette in seconda, con cui si termina. […] Per farlo, posto in detta positura, e volendo andare sulla destra, dopo di aversi piegato, si porta il sinistro in quarta e si rileva sulle punte de’ piedi distendendo le ginocchia, con aver dato principio a volgere il corpo intorno; indi condurrassi il destro in seconda, e finisce il primo col manco, che metterassi in quarta sotto.

46. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo IV. Dell’Equilibrio del Corpo »

Diremo che l’equilibrio del corpo tiene nel ballo la vita dritta e ben disposta, senza che penda dall’uno o dall’altro lato: e prendendo un Ballerino in una positura il giusto equilibrio vi si potrebbe trattenere a giorni, se la stracchezza non lassasse gli spiriti, e con l’aggitarsi non vi si torrebbe.

47. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XI. Del Passo Staccato, detto Dégagé »

Il fine di tutti i passi non puol servire da principio agli altri da ligarsi con esso; onde fa di mestiere staccare un piede dall’altro, cioè torlo da quella posizione in qual finisce il passo precedente alla positura da cui deve cominciare il passo susseguente, e ciò vale per il Dégagé.

48. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Delle Riverenze fuor della Danza »

[6] Quanto finora è detto serva anche di regola alla Dama nel far le sue Riverenze, la quale può solamente rimanersi di sdrucciolare: e quando vorrà salutare alcuno, basterà solo che si fermi tenendo i piedi sulla prima o sulla terza positura, o alquanto più lontani, quando le fosse più comodo: ed appresso pieghi amenduni i ginocchi nel modo di sopra mostrato nel capitolo della riverenza.

49. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo III. Delle qualità del Ballerino »

Veggiamo in vero delle Statue, de’ Quadri così parlanti, ch’esprimono al vivo la loro passione, che mostrano negli occhi, nella positura da quale affetto sian dominati, se di sdegno, se di odio, se di amore, se di tristezza, se di allegria e simili.

50. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo — Avvertimento »

[8] Mi censura d’aver prescritta una troppo caricata situazion del principiante, e vuol dare ad intendere che in questa parte non debba farsi violenza alla natural positura.

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