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2. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LIII. Del Passo di Ciaccona »

Semplice [2] Il “Semplice” si fa “sotto al corpo in giro fatto” e “disfatto”. […] Si fa il primo Jeté col destro sulla sinistra con un quarto di giro, col Ballonné se ne fa un altro quarto cascando su il piede destro, con l’altro Jeté si arriva a tre quarti, e vien compito il giro intiero con l’Assemblé. […] Il salto va cascato sul piede dritto, girando alquanto alla sinistra, poi col giro della gamba e l’altro jeté si disfarranno tre quarti di giro, e con l’Assemblé sarà tutto il giro disfatto. […] Saltato [3] Il “Saltato” va pur “fatto sotto al corpo in giro”, e va “disfatto”. […] Disfatto si prende con un mezzo Contratempo girando alla sinistra col piede sinistro, cadendo col detto piede dietro in quarta in aria, da dove prendesi il Ballonné disfatto pur col manco, e fassi quindi il Jeté e l’Assemblé fiancheggiata, con qual si termina di disfare il giro di detto passo.

3. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo V. Della Figura del Minuetto »

[2] Per descrivere adunque, ballando, la Figura del Minuetto, prima d’ogn’altra cosa convien che la Dama ed il Cavaliere, poiché avranno compiute le loro riverenze, delle quali sufficientemente dicemmo di sopra, si diano la mano e facciano assieme per innanzi un passo di Minuetto: e quindi, fatti che avrà la Dama intorno al Cavaliere due passi di Minuetto, e che questi ne avrà nell’istesso tempo fatti in giro altri due, camminando addietro e formando un mezzo cerchio per la destra, lascino la mano e si mettano sul principio della linea diametrale del Z, cioè la Dama verso quel luogo dove cominciaronsi le riverenze, ed il Cavaliere sull’opposita diametrale. […] Quindi, messisi sull’obliqua della detta Figura, facciano per innanzi, passando l’un per la destra dell’altro, e presentandosi alquanto, nel passare, vicendevolmente la presenza del corpo, due altri passi di Minuetto; nel secondo de’ quali, facendosi il Mezzo gittato, si adoperi un quarto di giro dalla obliqua della Figura di Minuetto alla sua obliqua contraria. Si facciano poi nuovamente i due passi a lato destro, al primo de’ quali si dia principio con un Mezzo tronco fatto con un quarto e mezzo di giro per la banda di dentro, e quindi ritornando sul lato sinistro, si facciano due altri passi di Minuetto, nella maniera di sopra dimostra. […] Facciano appresso sull’obliqua contraria a quella della Figura del Z un passo dalla banda dinanzi, e nel medesimo tempo che si richiede per adoperarlo, facciano col braccio e colla mano sinistra tutto ciò che fecero per addietro col braccio e colla man destra; e datisi nuovamente la mano, facciano nel modo detto di sopra due altri passi di Minuetto in un altro giro. Si ripongano appresso sopra la linea diametrale, e facciano un passaggio e mezzo, o al più due, sopra la stessa Figura del Z, e nel ritrovarsi sull’estremità dell’obliqua, facciano per innanzi un altro passo di Minuetto, nell’incominciamento del quale alzino non già uno, ma amendune le braccia, e fatti che avranno nel modo divisato di sopra, i medesimi movimenti anche in segno di baciamano, si porgano vicendevolmente l’una e l’altra mano; e se il Cavaliere, il quale dee essere il conduttor della Dama, si troverà sull’obliqua dalla banda che s’incominciò il Minuetto, dovrà con esso lei descrivere un giro intero; dove, se si troverà sulla parte contraria dell’obliqua, non dovrà fare che un mezzo giro, e condottala sul medesimo luogo dond’ella si partì nel principio del Minuetto, si lascino le mani, e ripostosi anche il Cavaliere nel suo primiero luogo, facciano parimente la solita riverenza.

4. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXV. Del Passo Scacciato, Pas Chassé »

È di varie sorti, delle quali parleremo in tanti distinti Paragrafi, e primo del “Semplice”, il quale si fa avanti, indietro, in fianco, in giro e disfatto girando. […] La quantità del giro resta arbitraria. [6] Il “disfatto in giro” va fatto al contrario di quel spiegato di sopra, che siccome il girando alla destra si fa discacciandosi il dritto, nel disfatto, se il destro si scaccia, si gira alla sinistra, e se il manco alla dritta. […] Quel battuto sul collo del piede girando, il quale si accresce del moto circolare dal lato del piede che batte, cui dopo la battuta torna all’istessa posizione e l’altro piede va sopra, portando pure in giro la vita, il di cui giro puole arrivare anche all’intiero. [16] Il disfatto battuto in giro, si gira dalla parte stessa del piede battuto.

5. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLIX. Del Fioretto, Fleuret »

Semplice [2] Questo semplice si fa avanti, indietro, in fianco, in giro. […] [5] “In giro” poi se gli aggiunga il moto del giro, che fa il primo piede segnando un quarto di circolo, e si porta piegando in linea trasversale al fianco e rilevando, l’altro si mette in terza sotto con girar la vita. […] A chassé [7] Il Fleuret a Chassé puol farsi pure avanti, addietro, fiancheggiato, in giro; volendosi questo fare “avanti”, dopo di essersi posto in posizione, fattosi il primo passo innanzi, l’istessa piegatura che si fa nella fine del portamento del primo passo, e il piede che trovasi indietro va ad urtare con la noce il tallone dell’altro piede cacciandolo in quarta avanti, e così avrà termine. […] [10] In quello “in giro” si scaccia pure nel secondo movimento con l’aggiunta del circolare quanto nel semplice si è detto. […] [16] “In giro” se gli accresce la quantità del giro, e così saran fatti.

6. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LIV. Del Flinc Flanc »

[3] Quel “girando” si principia come fino adesso abbiamo divisato, fatti però i passi in giro, ed invece poi del Chassé se ne farà “mezzo” con quarto di giro sulla stessa sinistra, e con l’Assemblé fatta col piede destro si termina il giro, dandosi così compimento. [4] La ragione perché in questo girando non si fa lo Chassé intiero ma se ne fa mezzo si è che facendolo intiero e legandosi poi l’Assemblé o una Capriola che vi si potrà benissimo attaccare invece di questa, non si giugnerà a fare in giro, ma così si principia, e volendolo seguitare, si disfarrà invece di compirsi; e chi si mette alla prova vedrà se io dico il vero.

7. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLV. Della Pirola, de Pirouettes »

Si puol girare la vita o per un quarto, o per mezzo, o per tre quarti, o per giro intiero. […] [3] Se vuol farsi “mezzo giro”, si tratterrà sull’istesso metodo, ed il piede portasi in quinta addietro, e girando nell’istessa guisa si deve trovare col petto ove tenevansi le spalle. […] Questa Pirouette non può far più di un quarto di giro, che per farne mezzo, al sommo, fa di mestiere piantarsi in quinta sforzata. [9] La Pirouette dicesi “sostenuta” quando nel giro non si usa velocità, ma si aggirerà aggitatamente, e ciò dipende dalla Musica, s’ella sarà patetica. […] Egli nel tempo dell’istesso giro cambia due e tre volte piede, senza fermarsi ed interrompere il giro, cosa veramente di eterna ammirazione: ma quello che reca più stupore si è, mentre serve nel giro con tutta la possibile celerità, si ferma improvisamente e resta in aplomb con una franchezza sì particolare, che immobile resta in quello equilibrio.

8. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVI. Del Passo Mezzo Tronco, o sia Mezzo Coupé »

Si fa avanti, indietro, in fianco, in giro avanti, girando in fianco, e disfatto girando sotto al corpo. […] Posto già in prima, e piegate le ginocchia qual sopra si ha detto, si esce pian piano col destro in quarta, e col sinistro si faccia mezzo giro, nel tempo istesso, sollevando il calcagno del dritto, fissa la punta a terra, vi si girerà sopra a guisa di asse, e si uniscono i piedi nella posizione detta di sopra: se poi si vuole terminare il giro con altro mezzo Coupé, si piega il sinistro sotto in quarta, e facendo col destro altro mezzo giro, si riuniscono i piedi in prima, e trovasi rivolto da dove si cominciò. […] Messo che si farà in prima, e piegate le ginocchia, si porta il piede destro in seconda positura e nel distendere, facendo col manco mezzo giro e girando sulla punta del dritto, si portano in seconda ambedue i piedi, e per accompagnarne un altro, il sinistro piegasi sotto ed il destro con altro mezzo giro vi si unisce in prima, e si resta rivolto dalla parte ove si cominciò.

9. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LV. De Soubresaut »

Egli è composto di un “mezzo Contratempo” e di un passo di Bourrée o in avanti, o in fianco, o indietro, o in giro, secondo vorrà farsi. Se si vorrà fare “in giro” caminando in su del Teatro, quando si tiene per esempio il piede sinistro in quarta avanti, staccasi lo stesso sinistro sopra il piè destro, facendo un quarto di giro sulla parte dritta, indi saltando sul piede sinistro cavasi il destro in seconda in aria, e con piegare ambe le ginocchia, portisi esso dritto in quinta avanti e conseguitivamente, prima il sinistro e poi il destro ambo in quarta, girando, faranno i due soliti movimenti semplici che formeranno altro quarto di giro, e così sarà mezzo.

10. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXIX. Della Glissata, de Glissade »

Della Glissata, de Glissade [1] Parleremo in questo Capitolo della “Glissata”, che puol farsi avanti, indietro, fiancheggiata, in giro fatta e disfatta. […] [5] Per esser “fatta in giro” fa bisogno girarsi su quel lato istesso del piè che prima si muove, il quale dalla posizione in aria, ove prima si leva, si porta sotto in quinta, con dar moto in giro alla vita, e l’altro piede strisciando in quinta pur sotto si porta, con dare altro moto di giro alla vita, e tutto il moto circolare che si fa nella glissata rigorosamente non puole essere più di mezzo: perché, se intiero farassi, allora mutarebbe di sembianza, e più tosto farà figura di Assemblé.

11. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXX. Del passo di Sissone, Pas de Sissonne »

Si fa avanti, indietro, da lato, in giro, disfatto in giro e raddoppiato doublé, e si fa “semplice” e “Rilevato”, e prima de’ semplici. […] [5] Il “fatto in giro” non accresce altro, che la sola quantità del giro, la quale si fa quando si manda giù il piede alla quinta, e si gira dal lato stesso del piè che primo si stacca. […] In giro poi se si faranno tutti con un piede saranno fatti, se si cambia piede saranno fatti e disfatti.

12. (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXXI. Del Movimento delle Braccia »

Ed appresso si deono soavemente far ritornare nel primiero lor sito, serbando nel muoverle le suddette determinate distanze, e terminando il loro movimento con un leggerissimo giro d’amenduni i polsi. Per bene imparare il movimento delle braccia ritonde è di bisogno esercitarsi del continuo a muoverle nella divisata maniera, e secondo le mostrate distanze, sopra i passi Tronchi finiti collo sdrucciolamento del piede, o col mezzo cerchio, od a due tempi per innanzi, ovvero sopra i Contrattempi fatto dallato, o in giro, e sopra altri passi. […] Se si vuol dunque mandare innanzi il sinistro ed aprire il destro dallato, conviene, piegando bene di dentro il gomito del primo, portare il braccio innanzi, facendo un poco di giro, ed avvicinare la mano verso al mezzo del ventre in distanza di quattro o di cinque dita, in modo che tutto il suo concavo sia rivolto verso la terra, e succedevolmente si faccia di giù in su un soave giro di polso. E nel medesimo tempo che il braccio sinistro comincerà il suo movimento, il destro, il quale, come è detto, dee anche trovarsi sul primo sito delle braccia ritonde, s’allontani lateralmente dal suo fianco colla palma della mano un poco addietro riguardante, ed appresso si faccia soavemente un giro di polso per innanzi nel medesimo tempo che la man sinistra lo fa, come è detto, di giù in su. […] Or che si trovano le braccia in un altro sito dal primo diverso, se si volessero muovere col medesimo movimento, converrebbe col braccio destro far tutto quello che finora col sinistro s’è adoperato, e col sinistro si vorrebbe fare il contrario, ritornando di su in giù colla mano in dentro sopra il suo lato, e terminando col giro di polso per innanzi.

13. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVIII. Del Passo Gettato, Pas Jeté »

[5] In quel “girando”, dopo d’essersi posto in detta posizione, piegato e levato in aria, nell’istesso tempo che si manda giù il piede già sollevato, si fa con tutto il corpo un quarto di giro con alzar subito l’altro piede. [6] Per esser “disfatto in giro” si volge dalla parte opposta del piè che primo si stacca. Si avrà piegato e levato in aria; si getti questo piè staccato in aria dietro al piede che sta a terra, con far fare alla vita un quarto di giro, e levisi subito l’altro piede in aria. […] Se si raddoppia il disfatto, si torna all’istesso luogo dove si cominciò, se però si vuole terminare il giro intiero, sarà uno fatto e l’altro disfatto. […] [12] Il battuto “in giro fatto” e “disfatto”, si riferiscono a que’ semplici, facendosi il giro dopo la battuta.

14. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXI. Del Tortillé »

Si fa avanti, fiancheggiato ed in giro, e di tutti partitamente ne parlaremo. […] [4] Similmente fassi “in giro”. Non altro si fa che, volgendosi punta e calcagno, si dà il moto in giro alla persona. […] Se ne possono raddoppiare molti: ma uno non fa più di un quarto di giro.

15. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXIX. Pas de Bourrée »

Diremo prima del “semplice”, il quale si fa avanti, indietro, fiancheggiato, sopra e sotto fiancheggiato, sotto e sopra da fianco, tutto sopra da lato, tutto sotto in fianco, sopra e sotto in giro, sotto e sopra girando, tutto sopra in giro, tutto sotto in giro, disfatto girando. […] [9] L’altra specie di Bourrée semplice “sopra e sotto in giro” va così fatta. Mettesi verbigrazia il destro in quarta dietro, e con la solita piegata si porta detto destro glissando in quarta sopra al sinistro con segnare mezzo cerchio, e distendendo, si porta il manco in seconda con dare il moto al giro, e quindi il primo piede si porrà in quarta sotto all’altro, che sarà detto giro un quarto, o al sommo mezzo e non più, altrimente sarebbe Bourrée incrocciato, come diremo in appresso. […] Incrocciato, Croisé [18] Ancorché il Bourrée “incrocciato” detto croisé rassembra simile a quel sopra e sotto in giro, ma va troppo da esso distinto, ed ha troppo di bisogno di una destrezza di moto. […] Due passi di Bourrée in volta [19] Per far “due passi di Bourrée girando avanti” fa di mestiere componersi col piede destro alla terza avanti, e quindi piegandosi, si porta il dritto avanti in quarta con volger la vita un sol quarto di giro; dappoi il sinistro pongasi in quarta pure avanti, ed il piè destro in quarta addietro, terminando mezzo giro, e sarà il primo Bourrée.

16. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLVI. Del Contratempo, Contretemps »

[5] Nel “fatto in giro” si piega al solito e si rileva saltanto sul piede che trovasi innanzi, che sarà il destro se si gira a dritta, se a sinistra il manco; nella caduta sull’istesso piede vi si gira, e quello che sta che stava addietro farà un passo a cerchio, e con l’altro si termina in quarta posizione sopra. [6] Quel “Disfatto” va tutto all’opposto; si rileva saltando sul piede che sta innanzi, e sia verbigrazia il sinistro per girarsi a dritta, il destro a manca, e circolando, nella caduta del salticello, il piede che che era addietro, restando in quarta in aria, che poi si porta in quarta vera, con l’altro si finirà in quarta di fronte se si vuol fare mezzo giro; volendosi fare intiero il giro, mezzo si fa nella caduta, e si termina co’ due movimenti semplici. […] Soleva dar termine a questa legazione di passo un flinc flanc ed un’Assemblé, con la quale si darà compimento al passo e alla legazione, non al giro, perché va fatto e disfatto nel medesimo tempo. […] Composto dunque in posizione, ed equilibrato sulle piante d’entrambi i piedi, si piegano le ginocchia, e nel distenderle, si salta per esempio sopra il piede manco, e nell’istesso momento col piè destro si batte la polpa del sinistro e quindi portasi alla quarta positura, succedendo poi i due movimenti semplici, o avanti, o indietro, o in giro, o in fianco, secondo la qualità del Contratempo.

17. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXVII. Del Passo Sfuggito, Pas Echappé »

[3] Per farsi “girando”, preso come sopra, si dona il moto in giro al corpo nel salticello, quantocché nel cadere in seconda posizione si trovi fatto o mezzo, o un quarto di giro: nel secondo salticello poi, con riunire i piedi, l’istessa quantità che fecesi nel primo. Di modo che se nel primo fu un quarto, nel secondo pure un quarto e tutto il passo costerà di mezzo; se in uno fu mezzo, nell’altro mezzo ancora, cosicché nel passo intiero si farà intiero il giro.

18. (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLII. Dell’Emboité »

Si fa avanti, indietro, in fianco, in giro fatto e disfatto, e raddoppiato, doublé. […] [5] “In giro” non altro vi si aggiunge che la quantità del giro, il quale non dovrebbe esser più di un quarto o al sommo mezzo, sebbene alcune delle volte si fa di più, ma ciò per mera necessità, e finisce in seconda.

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