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1 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo VI. Della Cadenza »
ola sta applicato; ma fa di mestiere che discerna perfettamente i due tempi , i “binari” ed i “ternari” che tutte le altre mis
re misure diverse della Musica si possono nel ballo a questi due soli tempi ridurre. Anzi, rigorosamente parlando, nella Musi
vogliano, non posson fare ch’ella non sia dupla ovvero tripla. [2] Il tempo binario, che è un tempo più allegro dell’altro, s
e ch’ella non sia dupla ovvero tripla. [2] Il tempo binario, che è un tempo più allegro dell’altro, si adopera in quelle Danz
no, come sia per esempio la Giga, la Gavotta, l’Alemanda e simili. Il tempo trinario, ch’è più largo, serve per le Danze che
ccona, la Follia, l’Amabile e compagne. Il “quattro tre”, sebbene sia tempo ternario, pur suol sonarsi allegrissimo, e vi bal
allegrissimo, e vi ballano le furie ed altri. Ancorché vi siano altri tempi , che paiono più larghi e posati de’ ternari, dett
arie che i Francesi chiamano di Lure, i Passagagli, tuttavolta questi tempi si riducono al binario, sul quale conservano semp
ucono al binario, sul quale conservano sempre la loro gravità. [3] Il tempo “tripola maggiore”, o sia “l’uno tre”, vuole per
”, vuole per empire una battuta tre semibrevi. L’“otto tre”, ch’è pur tempo ternario, vuole tre crome per far la sua battuta,
ha il valore dell’ottava parte della semibreve, sicché tra questi due tempi trinari vi sono otto gradi di velocità, che uno h
ocità, che uno ha più dell’altro. Non giova il solo saper ballare ne’ tempi suddetti, ma saper dividere e distinguere, con va
battuta, non v’è salto che non cade sopra la battuta di qualsivoglia tempo : sebbene agli eccellenti Maestri lice ballare nel
qualsivoglia tempo: sebbene agli eccellenti Maestri lice ballare nel tempo dell’intercadenza. Ciò ch’ella sia, si saprà a su
più passi in una battuta. Facevansi que’ un Emboité in una battuta di tempo trinario, a tempi nostri non v’è chi in una battu
attuta. Facevansi que’ un Emboité in una battuta di tempo trinario, a tempi nostri non v’è chi in una battuta non ne raddoppi
v’è chi in una battuta non ne raddoppia due e tre. In due battute di tempo pur ternario, in tempo di “Ciaccona”, si faceva u
non ne raddoppia due e tre. In due battute di tempo pur ternario, in tempo di “Ciaccona”, si faceva un “jeté” tre “battement
eté” tre “battement” e un “assemblé sotto al corpo”; ora nell’istesso tempo con la legazione de’ medesimi passi i battimenti
ppiano, si legano di svariate fogge. [5] Male fanno que’ che sopra un tempo “fugato” vi ballano e vi saltano “staccato”, ove
tempo “fugato” vi ballano e vi saltano “staccato”, ove si ricerca un tempo “quattro due larghetto”, siccome vien detto da’ b
me pur que’ che sull’aria “tamburino”, quattro due andante, o su d’un tempo “otto tre”, nomato tempo di “ taice ”, ballarvi d
“tamburino”, quattro due andante, o su d’un tempo “otto tre”, nomato tempo di “ taice ”, ballarvi de’ salti “staccati”, come
utte improprie e sconvenevoli. Per questo vi sono tante variazioni di tempi , acciò sia uniforme il ballare, il saltare all’an
di tempi, acciò sia uniforme il ballare, il saltare all’andamento de’ tempi , che sebben sian due, binario e ternario, come s’
però varie mutazioni; e così ogni carattere puol trovare adattato il tempo della musica al suo ballo. In un tempo di “Ciacco
ttere puol trovare adattato il tempo della musica al suo ballo. In un tempo di “Ciaccona” che ha moltissimi cambiamenti, il B
gato”, dal “sostenuto” all’“andante”, ove sol cambiano le note, ma il tempo è sempre l’istesso, perciò, dissi, non deve il ba
pplauso de’ spettatori. [7] Ma torniamo alla differenza che passa tra tempi . Il tempo “tripola minore”, o sia “due tre”, vuol
’ spettatori. [7] Ma torniamo alla differenza che passa tra tempi. Il tempo “tripola minore”, o sia “due tre”, vuole tre Mini
e” è al doppio veloce della Tripola maggiore. Per fare una battuta in tempo “quattro tre” vi vogliono tre Semiminime. La Semi
ella Tripola maggiore, e due più della tripola minore; e questo per i tempi trinari. Andiamo a’ “Binari”. [8] Il tempo “Medio
ola minore; e questo per i tempi trinari. Andiamo a’ “Binari”. [8] Il tempo “Medio”, cioè “quattro due”, vuole due Semiminime
ue”, vuole due Semiminime a fare una battuta, che vale un sospiro. Il tempo “otto sei” vuole sei crome a fare una battuta, e
lla Semiminima, sicché viene ad essere una terza parte men veloce del tempo medio. Il tempo a “Cappella” vuole otto Crome, ed
sicché viene ad essere una terza parte men veloce del tempo medio. Il tempo a “Cappella” vuole otto Crome, ed è un sospiro me
pella” vuole otto Crome, ed è un sospiro men veloce dell’otto sei. Il tempo otto duodeci vuole duodeci Crome in ogni sua batt
ni sua battuta, ed è al doppio più largo dell’otto tre; e sebbene sia tempo binario pure è una terza parte men veloce della T
za parte men veloce della Tripola maggiore. Con questa distinzione di tempi e proporzione di celerità devesi ingegnare il bra
2 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo III. Del Movimento delle braccia del Minuetto »
imento delle braccia del Minuetto [1] In quella stessa guisa che da tempo in tempo s’andaron mutando i movimenti del passo
lle braccia del Minuetto [1] In quella stessa guisa che da tempo in tempo s’andaron mutando i movimenti del passo del Minue
e sue braccia. [2] Primieramente, tenendosi alte, si muovevano in due tempi , in un de’ quali si piegavano per lo gomito, e ne
dosi le braccia alquanto più basse, si faceva questo movimento in tre tempi : nel primo de’ quali si bassavano in modo che le
alla parte delle tasche della giubba a’ lati più vicina; nel secondo tempo , piegando i gomiti, si rialzavano le braccia; e f
, piegando i gomiti, si rialzavano le braccia; e finalmente nel terzo tempo ritornavano nel loro primiero sito, ove rivoltesi
r le braccia si è quella che oggidì s’usa, la quale è parimente a tre tempi , e che invero è di gran lunga più nobile e grazio
ma sì nel mezzo di questi modi, rivolte verso la giubba. Nello stesso tempo poi che si piegano i ginocchi per incominciare il
’essa, insino al mezzo delle sue tasche: e questo si faccia nel primo tempo . Nel medesimo tempo poi che il piè diritto rialza
zo delle sue tasche: e questo si faccia nel primo tempo. Nel medesimo tempo poi che il piè diritto rialza il Mezzo tronco, si
ue sole dita ad allontanare dalla giubba: e ciò si faccia nel secondo tempo . E nello spazio che si fanno i tre altri passi, i
e soavemente tornare nel primo lor sito: e questo si faccia nel terzo tempo , ove termina il movimento delle braccia del Minue
l Minuetto, la cui battuta si trova a punto sul principio del secondo tempo . Avvertasi finalmente che questi tre movimenti in
l secondo tempo. Avvertasi finalmente che questi tre movimenti in tre tempi fatti, si deono adoperare senza fermarsi o ristar
3 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo V. Della Cadenza. »
qui fare un diffuso catalogo, riducendo le varie maniere ed i diversi tempi co’ quali l’armonia si misura, se il mio proponim
cotal arte riguardano. [4] In tutta la danza adunque altre misure di tempi non hanno luogo che la misura di due tempi, detta
za adunque altre misure di tempi non hanno luogo che la misura di due tempi , detta binaria, e quella di tre tempi, ternaria v
anno luogo che la misura di due tempi, detta binaria, e quella di tre tempi , ternaria volgarmente appellata. E tutte le altre
si possono di leggieri nel ballo a queste due misure di due e di tre tempi ridurre. E, se con tutto il rigore parlar volessi
za però ch’elle cessino di rimaner tutte duple, ovvero triple. [5] Il tempo binario s’adopera per lo più in quelle danze che
la Gavotta, la Bourrée, il Rigodone, l’Allemande, ed altre simili. Il tempo ternario serve a quell’altre danze, le quali si v
quali sono così posate che sembrano più tarde di quelle che sono sul tempo ternario composte, e le quali sono notate sopra q
ono sul tempo ternario composte, e le quali sono notate sopra quattro tempi , che i Musici dicono otto dodici, come per esempi
chiamano di Lure ; tuttavia però queste medesime arie si riducono al tempo binario, sopra cui vengono ad esser ballate, senz
unque per fermo e per regola indubitata che nel ballo altre misure di tempi non hanno luogo che la binaria e la ternaria, le
ballo, è di bisogno che ottimamente sappiano la natura de’ detti due tempi . Da questo però non ne siegue che quei che non ne
rsone, le quali la musica, o le proprietà e naturalezza de’ detti due tempi non sanno; perciocché facendosi loro per li buoni
estri intendere che ogni passo del ballo deesi fare nello spazio d’un tempo , o misura d’armonia, e dinotandosi loro sopra qua
rcizio continuo e col tenersi a mente le sole due spiegate misure del tempo binario e ternario, imprender potranno con ogni e
esattezza a ballare: ma sì ne viene in conseguenza che in così brieve tempo , come coloro che avranno di quelli una perfetta c
di musica, quanto basti loro per intendere compiutamente i detti due tempi ; perciocché altrimenti non potranno giammai far a
4 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XI. Del Passo Staccato, detto Dégagé »
o si fa con impeto e forza. [2] Oltre di ciò serve per riempimento di tempo . Per esempio, se sia un tempo binario, la di lui
] Oltre di ciò serve per riempimento di tempo. Per esempio, se sia un tempo binario, la di lui battuta piglia sopra, ed il pa
o senza guida. Così il distacco del piede precavisce assai l’uscir di tempo . Si puole, l’ammetto anch’io, lasciar passare vuo
lerini che sanno il mestiere: né solo si ponno usare quest’entrate di tempi legati, ma ancora, con de’ “contratempi” e con de
o il quale lascia passare due o tre battute in vuoto e poi attacca il tempo . E questo importa il ballar di contratempo. [4] L
i leghi sulla battuta susseguente, e non perché l’entrata sia fuor di tempo , per ciò che non balla in cadenza. Ecco come si s
ovrà traversare il Teatro, ma l’aria non il permette, non dona questo tempo ; allora la virtù istessa del Ballante lo spinge a
lo spinge ad acquistare il necessario terreno senza restar corto ne’ tempi : in battere non si puol far uso del Dégagé, a ris
5 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo IV. Della Cadenza del Minuetto »
lo della Cadenza, sia nel presente luogo a ragionare di qualche altro tempo dal binario o dal ternario diverso: ma se mai pre
o dal ternario diverso: ma se mai precipitosamente, prima del debito tempo , così fattamente opinar volesse, senza alcun fall
onfermare: ma sì solamente dico che l’aria del Minuetto, la qual è di tempo ternario, dee essere, per le ragioni che seguiran
iè diritto e l’altro andante del piè sinistro, contiene due misure di tempo . Or perché ogni passo del ballo dee esser racchiu
sola e che l’altra rimanga in aria. Per la qual cagione avvegnaché il tempo ternario, o tripola che dir vogliamo, del Minuett
lo, perciocché, così facendo, ognuno de’ detti passi conterrà un solo tempo , e si renderà agevolissimo ad esser ballato in ca
6 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLIII. Del Fouetté »
ervire per fine di cadenza, come il Ballotté. Costa di una battuta in tempo binario per sua vera natura, ma volendosi fare an
tuta in tempo binario per sua vera natura, ma volendosi fare anche in tempo trinario, si puol benissimo; ed in questo tempo,
lendosi fare anche in tempo trinario, si puol benissimo; ed in questo tempo , ch’è fuor della natura del passo, dipende per fa
e alla seconda similmente in aria, e quivi arrivato, si piegano ad un tempo tutti due i ginocchi, quanto il dritto piede mand
occuparebbe allora due battute di musica sì nell’uno, come nell’altro tempo per lo più si usa o in principio di una parte, op
7 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXVII. Del Passo Cadente [Tombé] »
naturale equilibrio, e termini questo passo. Il suo valore si è d’un tempo , la cui battuta si trova sul movimento piegato de
è che cade giù. E quantunque a prima vista sembri che, compiendosi il tempo di questo passo sul movimento piegato, e che dove
sul movimento piegato, e che dovendosi al Mezzo gittato attribuire un tempo , l’intero passo Cadente debba adoperarsi nello sp
un tempo, l’intero passo Cadente debba adoperarsi nello spazio di due tempi ; pur nondimeno, se si considera che il movimento
o; si comprenderà molto bene che questo passo debba contenere un solo tempo , la cui battuta, come è detto, si trova sul piega
8 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXXI. Del Movimento delle Braccia »
finiti collo sdrucciolamento del piede, o col mezzo cerchio, od a due tempi per innanzi, ovvero sopra i Contrattempi fatto da
o sito sui lati. Il movimento delle braccia ritonde ha il valore d’un tempo , la cui battuta si trova nella fine d’ogni primo
onde, ed appresso alzandosi un braccio, si porti innanzi nel medesimo tempo , che l’altro abbassandosi si dee aprire sul lato.
olmente si faccia di giù in su un soave giro di polso. E nel medesimo tempo che il braccio sinistro comincerà il suo moviment
presso si faccia soavemente un giro di polso per innanzi nel medesimo tempo che la man sinistra lo fa, come è detto, di giù i
ngono parimente due movimenti: il primo de’ quali viene adoperato nel tempo che un braccio, dal suo primo sito, giugne verso
descritto. Il movimento delle braccia d’opposizione vale eziandio un tempo , la cui battuta si ritrova sulla fine del primo m
esso. [5] Ed ultimamente si vuole avvertire che la medesima misura di tempo la qual regola i movimenti de’ piedi, regolar dee
9 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo X. Della Pirola [Pirouette] »
oglia, cioè di mezzo quarto, d’un quarto o di mezzo giro, vale un sol tempo , la cui battuta si trova sul secondo movimento, c
Pirola di mezzo quarto, accioché ella comunque fatta abbia d’un solo tempo il valore. [5] La Pirola girata per la parte di f
lo nobile. Ed in qualunque modo che far si voglia, non val più che un tempo , la cui battuta si trova sul secondo movimento, c
la di mezzo quarto; accioch’elleno comunque adoperate siano in un sol tempo comprese. Avvertasi dunque bene in tutte le manie
i, i mezzi giri ed i tre quarti di giro; ed altra cosa è la misura, o tempo dell’armonia. E nel vero la misura è sempre la me
ore, secondo quelle parti di giro che s’hanno a fare per andar bene a tempo .
10 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XV. Del Passo Tronco [Coupé] »
destro addietro sulla punta, piegare i ginocchi, facendo nel medesimo tempo passare innanzi il piè destro alla quarta positur
operare, appresso nel suo capitolo mostreremo. Ha egli il valore d’un tempo , la cui battuta si trova sul secondo movimento. [
un altro modo di far questo passo, che volgarmente passo Tronco a due tempi vien detto. È anche composto di due passi, cioè d
dalla banda dinanzi alla quarta positura. Se gli attribuisce anche un tempo , la cui battuta si trova parimente sul movimento
11 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXVIII. Del Développé »
cesi Développé per esser egli un viluppo, o dir vogliamo un groppo di tempi di coscia. § 1. Sostenuto ed Andante [2] Rig
ve fa tornarsi novellamente alla seconda in aria. Si suol ballare ne’ tempi binari e ne’ tempi ternari; ballandosi in tripla
llamente alla seconda in aria. Si suol ballare ne’ tempi binari e ne’ tempi ternari; ballandosi in tripla si fa fino al segno
ri e ne’ tempi ternari; ballandosi in tripla si fa fino al segno*, in tempo dupla si aggiungono l’altri due movimenti. [3] Fa
12 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo V. Della Figura del Minuetto »
l quarto luogo a dire della Figura del Minuetto. La quale, comeché un tempo stata fosse questa Sa, di presente ha preso la fo
al Cavaliere due passi di Minuetto, e che questi ne avrà nell’istesso tempo fatti in giro altri due, camminando addietro e fo
enda dall’arbitrio della Dama e del Cavaliere il ballare poco o assai tempo sulla Figura del Minuetto, pur nondimeno bisogna
cciano sopra di essa per innanzi un passo di Minuetto; e nel medesimo tempo che lo cominceranno convien che si alzino dalla b
segno di baciamano) e distese poi per essi leggermente le braccia nel tempo istesso che sarà terminato il detto passo, si dia
uella della Figura del Z un passo dalla banda dinanzi, e nel medesimo tempo che si richiede per adoperarlo, facciano col brac
13 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — [Dedica] »
e signorili e generose maniere che l’Eccellenze Vostre, infin da quel tempo ch’ebbi l’onor di essere annoverato tra’ vostri s
timamente l’aver diliberato impiegare nel vostro servizio il restante tempo della mia vita, mi sono tutte sembrate cose le qu
vrebbe, ma ciò ch’io sono in istato di potervi presentare. E dando da tempo in tempo qualche occhiata a questo libro che io v
a ciò ch’io sono in istato di potervi presentare. E dando da tempo in tempo qualche occhiata a questo libro che io vi óffero,
14 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — [Conclusioni] »
hé differiscono tra loro e cambiano moderazione per le variazioni de’ tempi ; nonostantecché siano l’istessi i passi divisati,
onostantecché siano l’istessi i passi divisati, ma si possono fare in tempi larghi, presti, andanti, fugati: cosicché il pass
passo medesimo si fa in variata maniera e si adatta alla qualità del tempo , che se ad ogni tempo si dovrebbe ligare passo di
in variata maniera e si adatta alla qualità del tempo, che se ad ogni tempo si dovrebbe ligare passo differente, si vorrebbe
uando questo si acquista è vano ogni ripiego di rinfrancarsi tutto il tempo negletto.
15 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXVIII. Della Sdrucciolata [Glissade] »
di due passi Tronchi fatti dallato, i quali riempier dovendo un solo tempo , ne viene in conseguenza che ciascun di essi si d
o passo Tronco, e l’altra metà della Sdrucciolata. La battuta del suo tempo si trova sul movimento rialzato del primo Tronco,
o del primo Tronco, ed il rimanente del passo serve di riempimento di tempo per finattantoché arrivi la battuta del passo che
16 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXXIV. Avvertimenti generali a coloro che vogliono perfettamente imprendere il ballo nobile »
accade ch’essendo le regole di novero pochissime, ma che nello stesso tempo istruiscono e rendono chiara la mente, ed aperta
bianti d’essere stati in un tratto abili a sapere molto in pochissimo tempo . E da ciò poi ne nasce che vi saranno di quelli i
olte danze ed in verità non sapranno fare un sol passo; laddove se il tempo speso ad imprendere quelle danze imperfettamente
di quelle che non sanno; ma eziandio non avrebbono male speso il loro tempo e non sarebbono certamente rimasi fuor d’ogni lor
i di sopra spiegati e soprattutto badino a’ lor movimenti e misura di tempo : perciocché, quantunque i passi si possano fare s
li poco a poco sopra diverse figure e sopra arie loro convenienti del tempo binario e ternario. Ed allorché saran pervenuti a
17 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo I. Del Minuetto, e delle parti che lo compongono »
render chiare, mi sia dalla presa fatica diliberato, e che oramai sia tempo di dare alla penna ed alla mano riposo; pur nondi
de’ piedi, gl’equilibri ed i movimenti del corpo, e chi nel misurato tempo dell’armonia saprà formare ed incatenare assieme
e felice sorte, che da vile, umile e basso ch’egli era, per tratto di tempo è divenuto così pomposo, che fattosi del tutto di
go della Cadenza del Minuetto: non già ch’ella sia diversa da uno de’ tempi descritti di sopra nel capitolo della Cadenza, ma
18 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXII. Del Passo di Sissone [Sissonne] »
mandando il piè destro innanzi e facendogli fare dallato nel medesimo tempo del salto un mezzo cerchio in aria, acciocché amb
allato al destro, ed i ginocchi ben distesi. [2] Vale questo passo un tempo , la cui battuta, senz’altro esempio, si trova per
ul secondo piegato, dove fa mestieri fermarsi tanto quanto bisogni di tempo da poter compiere col distendimento de’ ginocchi
19 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LV. De Soubresaut »
questa azione hanno dato nome a questo passo, il quale si adopra ne’ tempi andanti, nelle furie ed in tutti i tempi Quattrod
asso, il quale si adopra ne’ tempi andanti, nelle furie ed in tutti i tempi Quattrodue. Egli è composto di un “mezzo Contrate
lto del mezzo Contratempo ed il principio del Bourrée van fatti ad un tempo istesso.
20 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XVIII. Del Fioretto [Fleuret] »
to tra di loro in ogn’altra cosa differenti, fuor ne’ movimenti e nel tempo , come ad uno ad uno in questo luogo di lor tratta
sopra differenti figure: ma sempre co’ medesimi movimenti e misure di tempo . Quattro movimenti sono in questo passo compresi:
sulla punta. Si pieghino appresso i ginocchi, mandandosi nel medesimo tempo il piè destro innanzi alla quarta positura; quind
ono piegare i ginocchi più soavemente che negli altri Fioretti, e nel tempo che si rialzano, è di bisogno far passare il piè
sser dovrebbono adoperati, affine di chiudergli in una sola misura di tempo . Ma comeché questo Fioretto di quattro passi sias
21 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo II. Del Passo del Minuetto »
si possono cominciare. [2] Il passo del Minuetto è stato sempre, ne’ tempi andati ed anche di presente, composto di quattro
ati ed anche di presente, composto di quattro passi: ed avvegnaché da tempo in tempo avute abbia intorno a’ suoi movimenti di
che di presente, composto di quattro passi: ed avvegnaché da tempo in tempo avute abbia intorno a’ suoi movimenti diverse mut
l toscano idioma equivale alla voce Zingaro. Durò per lungo spazio di tempo : ed era composto d’un passo Mezzo tronco fatto co
il quale, perocché era men bello del precedente, durò per assai poco tempo . Era composto d’un Mezzo tronco del piè destro e
ermamento, ripiegato alquanto il ginocchio destro, passi nel medesimo tempo il piè sinistro innanzi, facendo un leggerissimo
22 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LX. Delle Capriole » p. 31
ungendosi altro taglio, con staccare alla seconda in aria che avrà il tempo di una “Quinta”, non sarebbe più tutta alla Franc
[5] I tagli delle Capriole “alla Spagnola” van pure marcati in due Tempi . Principiano esse a piedi pari, cioè in posizione
l tagliare, in fine, dalla francese alla spagnuola: ma il più sta nel tempo di girarsi la vita. [7] Per fare una “Sesta alla
o avanti e seguendo poi l’intrecciata come sopra, ed allora questa ha tempo di un’Ottava, perché, secondo il mio sentimento,
Egli non altro di quello accresce e varia, che spiccato un salto, nel tempo che si sta in aria, si fa uno o più Tordichamb, c
, in fine dell’alzata facevo due Tordichamb con entrambe le gambe nel tempo istesso; con quel piè che stava avanti facevo il
esa, ma un poco curva, e con l’altra facevo il Tordichamb, nel di cui tempo voltava la vita alli Spettatori, e cadendo sul pi
lati Ballerini le hanno fatte, e per quante ne vorran fare i bravi a’ tempi nostri di propria invenzione. Io solo ho divisato
tticate. § 8. Salto del fiocco [23] Il “salto del fiocco” ha il tempo di una terza intrecciata alla Spagnuola; si fa av
to” non si puol prendere a piè fermo, ma bisogna prevenirlo con altro tempo , che suol essere un Dégagé e un Jeté girando: non
si quanto più si possono, alzando la testa e raddrizzando la vita nel tempo istesso, e nel principio della cascata cominciano
sempre dalla seconda posizione, con darsi il moto al giro, nel di cui tempo cadendo si raddrizza il corpo e si cade sulla ste
che mezzo giro, e si termina l’intiero sul piede che sta a terra, nel tempo che si raddrizza il corpo; e così va fatta volend
Dégagé prende una battuta di Musica, col Contratempo ne prende due in tempo di Giga. [51] La “settima intrecciata” è l’istess
niere, cadendosi poi come di sopra si è spiegato, ed in questo ultimo tempo di distaccare in seconda si fa in grande, in qual
uali vanno annoverate tra il numero delle Capriole e adesso siamo nel tempo di divisarne. [56] Le “Pistolette in aria” hanno
o siamo nel tempo di divisarne. [56] Le “Pistolette in aria” hanno il tempo di una quarta intrecciata, tra il numero delle qu
nto poi sta per non potersi più reggere, riunisca nella cascata ad un tempo i piedi e cada in quinta; se nel fin della caduta
sperso di polvere. [78] Questa specie di Capriola puol farsi pure col tempo alla Reale, vale a dire, che nel salto unite le g
23 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLVIII. De’ Tempi di Coscia, de Temps de Cuisse »
Tempi di Coscia, de Temps de Cuisse [1] Non altro importa questo “ Tempo di coscia”, o, come in Francese sentesi, Temps de
ndersi nel tratto istesso tutti due i ginocchi. Si giuoca in tutto il tempo del passo, la coscia che accompagna il movimento
giro, che si fa nel salto e non puol essere più di un quarto per ogni tempo di coscia, si suole girare alla dritta se si fa c
24 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXIII. Passo di Sarabonda »
la differenza, ed in vero vi si trova. Questo si fa per ordinario ne’ tempi di Ciaccona e tempi gravi trinari. Se gli dà prin
vero vi si trova. Questo si fa per ordinario ne’ tempi di Ciaccona e tempi gravi trinari. Se gli dà principio pur dalle tre
25 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXIV. Pas Coursé »
cciare vien fatto questo passo, il quale ha l’istessa proprietà ed il tempo istesso. [2] Se si trova in altre posizioni, fuor
ne del destro, che manda in seconda, ed esso cade dove percosse e nel tempo istesso il dritto cade nella seconda posizione, d
26 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XII. Del Passo Gittato [Jeté] »
stro alla quarta positura. E comeche il suo valore sia veramente d’un tempo , la cui battuta si trova sulla cascata del salto;
uesti passi, massimamente quando alcun se ne serva nella misura a due tempi , nel qual caso la battuta anche si trova sulla ca
27 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLI. Del Ballotté »
, la seconda nella cascata dell’Assemblé. Si fa questo passo tanto in tempo “Trinario” quanto in “Binario”; su quai tempi si
a questo passo tanto in tempo “Trinario” quanto in “Binario”; su quai tempi si fa o più largo o più stretto: tutto dipende da
28 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LIII. Del Passo di Ciaccona »
pure uno de’ passi composti. Chiamasi così perché prende il nome del Tempo nel qual si balla, che consiste in una tripola: s
che consiste in una tripola: sonata spiritosa e di molte mutazioni di tempi che vi stanno per dentro; facendo passaggio dall’
al fugato; ed in tutte queste sue mutazioni mantiene sempre l’istesso tempo . Questo si fa “semplice” e “saltato”, ed ognuno h
29 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LI. Del Passo di Rigodone, de Rigaudon »
si pieghino le ginocchia, e rialzandole, sollevasi appena in aria col tempo istesso e si faccia un Assemblé sotto al corpo, c
ente nelle loro Contraddanze dette anche Rigaudon , e sono queste in tempo binario: Contraddanze a Quadriglie, che non solo
30 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo — Avvertimento »
ate; ma non provarono svantaggio quando furono disimpegnate da me. In tempo che si stampò il mio trattato io era nell’eserciz
’ letterati. Io non entro ad esaminare se abbia saputo trarne da quei tempi caliginosi la verità; ma dico soltanto che tali s
gli far risplendere la sua perizia e l’ingegno, e non perdere carta e tempo in andar notomizzando le frasi e voci toscane. [7
nte, oppinando che in tal maniera mai non si avvezzerà di ballare col tempo . Ma questo è un argomento della poca cognizione c
vendo imparar prima i passi, non potrà esser costretto ad imparar nel tempo stesso la regola delle cadenze e del tempo. Quand
r costretto ad imparar nel tempo stesso la regola delle cadenze e del tempo . Quando nell’insegnare non si usa ordine e sistem
31 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXXII. Della Riverenza »
equilibrato il corpo sopra questo medesimo piede, faccia nell’istesso tempo due cose. L’una si è, ch’egli dee alzar di terra
e del sinistro ed il tallone del destro piede; e l’altra si è che nel tempo dell’alzata del tallone del piè sinistro, egli de
derà sdrucciolando, acciocché, finito che avrà di sdrucciolare, e nel tempo che tutto il piede si troverà appoggiato sulla te
32 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Avviso a chi legge »
nsomma questa Danza Italiana o Spagnola, la quale immagino che a quel tempo riuscita fosse gradevole, di presente sarebbe in
ta dalla vaghezza di quella, si cominciò a disusare; ed in pochissimo tempo accadde che la danza Francese s’imparava per nece
atala a così alto segno, che non solamente hanno in piccolo spazio di tempo fatto mandare in disuso tutte le altre Danze, ma
sopra esercizio ed arte così nobile, essendomi io per lungo spazio di tempo messo a considerare se trovar si potessero le reg
33 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXV. Del Passo Grave, ou Courante »
bili e seriosi. Nell’Amabile, ballo dolce, usato assaissimo non molto tempo fa, v’entrava in gran parte. Monsieur de Beaucham
lezione a Luigi il Grande, fu l’inventore di esso. Si usava ne’ suoi tempi nel ballo detto “Courante” come pure dicevasi que
ata, e portandosi in seconda il piede che sta addietro, rilevando nel tempo stesso, si ritornino a piegare altra volta tutti
34 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXV. Del Passo Grave [Grave ou Courante] »
. Del Passo Grave [Grave ou Courante] [1] Questo passo, il quale un tempo di Courante era appellato, perciocché serviva di
etro il piè destro sulla punta, si pieghino i ginocchi e nello stesso tempo si levi alquanto di terra il piè dritto, il qual
35 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXVII. Del Ballonné »
e, e nel resto poi è simile a quello avanti. Questi va fatto pure ne’ tempi di Ciaccona. [4] Questo passo non puole occupare
’ tempi di Ciaccona. [4] Questo passo non puole occupare altro che il tempo di una battuta. [5] I suoi movimenti sono tre. Il
36 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo I. Del Ballo, e delle parti che lo compongono »
gola appoggiare i piedi sulla terra, equilibrare il corpo, muoverlo a tempo con alcuni artifiziosi e leggiadri passi, accompa
ovimenti vengon composti, diremo nel quarto luogo della cadenza e de’ tempi suoi, senza la cui intelligenza non si può nel ba
37 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXI. Del Passo di Rigodone [Rigaudon] »
e ne’ lor capitoli fu dimostro; e per la stessa ragione racchiude due tempi , la battuta del primo de’ quali si trova sulla ca
econdo sulla cascata del salto a due piedi. Adoperasi d’ordinario nel tempo binario: e chi vuol sapere la maniera, colla qual
38 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXVI. Del Passo Bilanciato [Balancé] »
l’un dal piè destro e l’altro dal sinistro, de’ quali ognuno vale un tempo , come nel capitolo del passo Mezzo Tronco dicemmo
l nome, ed in quella guisa ch’è stato qui sopra descritto, comeché un tempo fosse stato fosse in uso; nulla però di meno, da
39 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXII. Del Passo Bilanciato, Pas Balancé »
i lustri indietro fu questo passo in grande uso, perché v’era in quel tempo più diversivo di Balli da Sala. Si costumava nell
ile. [3] Al dì d’oggi l’intolleranza de’ Discepoli non vuole ammetter tempo : non si assodano, né si esercitano almeno negli e
40 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo III. Delle qualità del Ballerino »
corpo eloquenti (come il filosofo Demetrio diceva di un Danzatore ne’ tempi di Nerone) egli ha mestieri di essere iniziato in
lla Scena”, o sia del “luogo”, dell’ “azione”, del “carattere” e del “ tempo ”: niente meno di quelle che osservano i veri ed i
uste proporzioni e misure delle figure. Di Musica per adattar bene il tempo e le battute a passi, che sia esprimente la rappr
41 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo VI. D’alcuni altri passi ed ornamenti, co’ quali si può rendere più leggiadro il Minuetto »
i Circonstanti a vedere la medesima cosa e perciò in breve spazio di tempo , riguardando essi il Minuetto, possono esser dal
alla sua misura e figura, cioè che non oltrepassano il suo valore di tempo , e che non guastano né contraffanno la figura del
(la quale non è lecito in niun modo rifiutare) e con ciò non gli darà tempo da prendere la positura richiesta a poter cominci
42 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVIII. Del Passo Gettato, Pas Jeté »
arta di prima, come gettarlo, si distendon subito le ginocchia; e nel tempo medesimo di aver ciò fatto, il piede sinistro si
ersi posto in detta posizione, piegato e levato in aria, nell’istesso tempo che si manda giù il piede già sollevato, si fa co
con l’altro; che se verrebbero a farsi con l’istesso piede sarebbero “ tempi di coscia” e non Jeté, il quale, in qualunque man
43 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LVIII. Dell’Attitudine »
o que’ Ballanti che riescon in tal carattere. [12] Ballansi questi in tempi “Trinari” molto sgaggiosi, e variando spesso l’ar
tà si conosce capace. Non si applicano a far di tutto, non perdono il tempo , ove sanno di non potervi riuscire. Non si sagrif
il coturno. Il mezzo carattere lì si lambicca sempre: le gavottine, i tempi brillanti sono tuttora il suo continuo esercizio;
44 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo II. Per apprendere perfettamente la Danza »
la prattica questa e quella Danza per mostrare che in poco tratto di tempo , mercé la loro abilità, hanno insegnato quantità
ballo a dovere; ed eccosi miseramente ingannati, e perduto tutto quel tempo che loro credevano doppiamente guadagnato. Non al
45 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LII. De Pas Troussé »
ssé è pure un passo ligato, composto da molti altri. Costa di quattro tempi , consistenti in tre passi ed un salto. Il primo p
46 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Della Contradanza »
assaggio si faccia anche parola della Contradanza, giacché da qualche tempo a questa parte, non già perché lo meriti, ma piut
e già regolate o stabilite figure a descrivere prima o dopo il debito tempo , per necessità vi dovrà nascere un continuo sconc
47 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XI. Del Passo Saltante [Sauté] »
E quantunque soglionsi impiegare due di questi passi per compiere un tempo , tuttavia la battuta si trova sempre sulla cascat
48 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXIV. Del Passo di Gagliarda »
del passo Unito, ed il movimento andante del Passo Naturale. Vale un tempo la cui battuta si trova sul secondo, movimento, c
49 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXV. Del Passo Scacciato, Pas Chassé »
sulla polpa, con qual battuta lo cacci in seconda vera, levandosi nel tempo istesso il destro in seconda in aria, quindi il d
o destro vada a battere il sinistro piede sul collo, scacciandolo nel tempo medesimo un poco addietro, e torna subito alla qu
50 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLIX. Del Fioretto, Fleuret »
n v’ha quasi una Danza in cui egli non entra. Si puol ballare in ogni tempo di Musica, si “binario” come “ternario”, ma il su
ascata del salto va unita col principio del fleuret, avendo l’istesso tempo , come se fosse portato, e siegue poi il fioretto,
51 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo IX. Del Passo Piegato e Rialzato [Plié et relevé] »
egato e rialzato che si trovano in questo passo, hanno il valore d’un tempo , la cui battuta si trova sul secondo movimento. E
52 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXVI. Del Mezzo Scacciato. Demi-Chassé »
inare il giro intiero. [4] Quando va con detti passi legato occupa il tempo di due battute di musica, o nel quattrodue o nel
53 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo VIII. Del Passo Semplice, o Naturale. »
toccare colla punta la terra. Potrebbesi a questo passo attribuire un tempo , massimamente quando far si dovesse nel secondo o
54 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XVII. Del Passo Scacciato [Chassé] »
Fannosi ordinariamente due di questi passi per compiere una misura di tempo , la cui battuta si trova sul secondo movimento, c
55 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XIV. Del Passo Mezzo Tronco [Demi-coupé] »
equilibrato il corpo, deonsi piegare i ginocchi, facendo nel medesimo tempo passare il piè destro innanzi alla quarta positur
56 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXIX. Pas de Bourrée »
posto in grande usanza. Egli con questo passo facilitò ed abbellì il tempo di prendere una capriola, che prima si costumava
uesto si fa tutto sotto, il suo principio e fine vengono ad essere un tempo secco, il quale tanto si diminuisce quanto appena
ourrée in Jeté aperto avanti” è molto adoprato nelle “Ciaccone” ed in tempi simili, anzi in qualunque tempo, purché sia grave
molto adoprato nelle “Ciaccone” ed in tempi simili, anzi in qualunque tempo , purché sia grave. In Teatro se ne vien spesso se
57 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXII. Del Passo di Gagliarda, Pas de Gaillarde »
nome il passo. Questi balletti erano allegri ed usati per lo più ne’ tempi binari. Noi l’adopramo anche fatto a Carré, come
58 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LIV. Del Flinc Flanc »
passi, e tutto il passo composto prende due battute di musica: va col tempo di “Giga”, come pure col “Quattrodue sbalzante”.
59 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XX. Del Mezzo contrattempo [Demi-contretemps] »
vimenti, cioè il piegato, il rialzato e l’andante. La battuta del suo tempo si trova sulla cascata del salto, ove termina il
60 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo — Prefazione »
e, come da Sala, sul gusto moderno, abbracciando quello che si usa a’ tempi nostri e ributtando tutto ciò che dagli antichi v
nsomma questa Danza Italiana o Spagnola, la quale immagino che a quel tempo riuscita fosse gradevole, di presente sarebbe in
61 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo VI. De’ Passi del ballo nobile. »
a tenersi il corpo in equilibrio ed in che maniera bisogni muoverlo a tempo . Or non potendosi il corpo muovere, se non col fo
62 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXVII. Del Passo Sfuggito, Pas Echappé »
isciar le punte per terra, si cade, dissi, in seconda, con piegar nel tempo istesso ambi i ginocchi. Dall’istessa seconda pos
63 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Presentazione — Nota al testo »
gli far risplendere la sua perizia e l’ingegno, e non perdere carta e tempo in andar notomizzando le frasi e voci toscane. G.
ratems; Mezzo Contratempo, Demi Contratems 46 47 Temps de cuisse Tempi di Coscia, Tems de Cuisse 48 Fleuret Fioretto
64 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXX. Del Giro della gamba, del Battimento del piede, e de’ Movimenti del ginocchio da’ Francesi detti Ballonné [Tour de jambe, Battement, Ballonné] »
da ogn’altro passo: ed in questo caso non serve già di riempimento di tempo , ma sì vale una misura, ed in questo caso deesi s
65 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LIX. Del Gioco delle Braccia »
era, di Truffaldino. Caratteri son questi che si ballano nell’istesso tempo di Ciaccona; e bene espressi da un Fabris, da un
nte Roscio e il Commediante Esopo, celebri e famosi Istrioni de’ suoi tempi ; ma con la sua porpora consolare egualmente degno
66 (1754) La danse ancienne et moderne ou Traité historique de la danse « Seconde partie — Livre premier — Chapitre VI. Des Ballets Moraux »
, dont le sujet était La Verita nemica della apparenza, sollevata dal tempo  ; ce qui veut dire, La Vérité ennemie des apparen
67 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXX. Del passo di Sissone, Pas de Sissonne »
linea retta, ma avanzando un poco innanzi; e dopo ciò, senza frappor tempo , si piegano egualmente i ginocchi e con un piccol
68 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo III. Dell’Equilibrio del Corpo »
piedi nelle sei maniere dette di sopra, non dico già in una misura o tempo d’armonia, ma forse in cento, non sarà per formar
69 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Delle Riverenze fuor della Danza »
e troppo di presso, guardatala graziosamente nel viso, e nello stesso tempo presentatale alquanto la presenza del corpo, sdru
70 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVI. Del Passo Mezzo Tronco, o sia Mezzo Coupé »
piano col destro in quarta, e col sinistro si faccia mezzo giro, nel tempo istesso, sollevando il calcagno del dritto, fissa
71 (1820) Traité élémentaire, théorique et pratique de l’art de la danse « Avant-propos » pp. 5-17
i, passaggiere, particolari ed esterne, possono alterarne per qualche tempo ed in qualche luogo il giudizio, ma non già farlo
di cotesti ingannevoli, artificiosi prestigi. Sono fantasmi che poco tempo resistono contro la luce del vero. [traduction]
72 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLVI. Del Contratempo, Contretemps »
alla legazione, non al giro, perché va fatto e disfatto nel medesimo tempo . § 5. Battuto [13] Tutte le specie de’ Cont
73 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLV. Della Pirola, de Pirouettes »
che con una sola di esse puol sorprendere un Teatro intiero. Egli nel tempo dell’istesso giro cambia due e tre volte piede, s
74 (1820) Traité élémentaire, théorique et pratique de l’art de la danse « Chapitre sixième. Des temps, des pas, des enchaînements et de l’entrechat » pp. 71-78
ce che i fianchi ; e questo accade, perchè si disfanno in un medesimo tempo tre angoli, dei quali il superiore è quello dove
75 (1820) Traité élémentaire, théorique et pratique de l’art de la danse « Chapitre premier. Instructions générales aux élèves » pp. 19-39
ponimenti musicali : poiché le infinite diverse combinazioni de’ vari tempi , de’ quali esso variamente si forma, producono le
le braccia di un’eccellente ballerina. « Quella incanta col gesto, a tempo alterna « Le braccia numerose : e il molle fianco
76 (1757) Articles pour l’Encyclopédie « Sur la danse et le ballet »
jet de ce ballet était la Verita nemica della apparenza sollevata dal tempo . Au lever de la toile on voyait un chœur de Faux
77 (1909) Une vie de danseuse. Fanny Elssler « Chapitre VIII. victoires et revers  » pp. 262-319
uent le monde. » D’autres soupiraient un vers italien : E passato il tempo che Fanni ballava. *** Le 30 août 1837 Fanny fai
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