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1 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Avviso a chi legge »
Autori che trattano degl’Inventori di essa e delle Nazioni presso le quali fu in grandissimo uso; tuttavia non si può fermam
andissimo uso; tuttavia non si può fermamente dire che gli Antichi, i quali invero ballavano o saltavano regolati dall’armoni
vuta notizia della Danza regolata, cioè composta di que’ soli passi i quali , secondo le regole appresso trovate, si possono a
una contraddizione, furono i primi a dar le regole della Danza, sulle quali scrissero alcuni libri. Il più antico di essi fu
sta Danza, che prima si diceva Italiana, appresso ricevè due nomi co’ quali era indifferentemente, siccome è anche di present
accia sopra i lati distese e diritte, come si vede dalle figure delle quali vanno adorni i libri di sopra recati. Le figure e
Collegi d’Italia v’erano de’ Maestri di Ballo Italiani e Spagnoli, i quali insegnavano questa Danza. Ma appresso, essendo ar
la non serve, né dovrebbe servire, se non a’ Professori di Ballo, de’ quali , riuscendone per lo Teatro assai pochi, vengono i
sercizi che s’insegnano in tutte l’Accademie e Collegi dell’Europa, i quali sono il Cavalcare, la Scherma e la Danza. De’ qua
gi dell’Europa, i quali sono il Cavalcare, la Scherma e la Danza. De’ quali quest’ultima perfeziona e dà grazia alle persone
le persone ben fatte, ed all’incontro nasconde i difetti di coloro a’ quali la Natura è stata poco liberale de’ doni suoi. [8
magnifica, e che dia maggior diletto, quanto le feste di Ballo, nelle quali si fanno ammirare e contradistinguere, tra gli al
considerare se trovar si potessero le regole generali per mezzo delle quali si potesse con ogni agevolezza e perfettamente ba
ovimenti del corpo, donde procedono tutti i passi del ballo nobile. I quali essendo, tra le parti della Danza, la principale,
utamente ad uno ad uno andargli disaminando, per ravvisar di quanti e quali movimenti ciascuno di essi sia composto; affine d
voluto, lasciate da parte le figure dimostrative d’Uomini e Donne, le quali non servono a nulla, se non a guarnire i libri e
irmi delli segni di Chorografia, o dell’Arte di scriver le Danze, ne’ quali agevolmente si comprendono le positure ed i movim
2 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXXIV. Avvertimenti generali a coloro che vogliono perfettamente imprendere il ballo nobile »
enti. Primieramente per via di regole generali ed invariabili, per le quali s’acquista il vero e diritto saper delle cose, e
per le quali s’acquista il vero e diritto saper delle cose, e per le quali agevolmente s’intendono e si adoperano tutte le p
di musica, pur ne gli resterebbero infinite altre da imparare, per le quali sapere vi vorrebbe una vita che mai non finisse,
uogo, se si pone mente a’ difetti ed errori dove offendono costoro li quali , non avendo perle mani i principi e le regole di
orta via da poter le cose sapere che, lasciati da banda gli esempi, i quali sono propri per gli infingardi ed ignoranti, s’im
i principi ed i precetti generali delle Scienze, e delle Arti, colli quali in un tratto s’intendono e si pongono in opera tu
ere al Ballo ed a coloro che sono vaghi di perfettamente impararlo. I quali deono pone tutto il loro studio alle regole ed a’
loro studio alle regole ed a’ precetti generali di cotal arte, per li quali si può ballare ogni presente e futura danza; e pe
in pochissimo tempo. E da ciò poi ne nasce che vi saranno di quelli i quali si crederanno saper ballare molte danze ed in ver
letto e non si lascino trasportare, anzi si ridano di quegli altri li quali , senza saper nulla, s’affrettano ad imparare un m
no altro che strapazzarsi inutilmente le gambe e tutto il corpo, ed i quali quanto più s’affrettano, tanto più vanno errati;
li quanto più s’affrettano, tanto più vanno errati; simili a coloro i quali , ritrovandosi in una ben folta ed intralciata for
seguire, e questa veggiamo che sieguono i valenti Maestri di ballo, i quali non sanno già questa o quella danza, ma sì bene l
ano immaginare, non avendo esse altra cosa di nuovo che le figure, le quali per se stesse son facilissime; da coloro che hann
3 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo II. Delle Positure de’ piedi »
Capitolo II. Delle Positure de’ piedi [1] Le positure de’ piedi, le quali , comunque fatte, sono infinite, si riducono nella
sono infinite, si riducono nella danza al solo numero di dieci. Delle quali cinque hanno uso così nel ballo nobile che in que
iture vere o buone; e le restanti cinque nel solo ballo da teatro, le quali positure son dette false. [2] La vera o buona pos
lasciando, procedo innanzi alla dichiarazione delle cinque buone. Le quali , perché meglio si comprendano, l’esporremo sotto
otto gli occhi nelle figure che seguiranno: per la intelligenza delle quali si deono prima d’ogn’altra cosa diciferare i poch
a noce ed I la punta. [8] E la figura LM rappresenta i due piedi, de’ quali M dinota il destro ed L il sinistro. E per non in
ro: ma si è da prender regola dalle lineette a’ talloni appiccate, le quali , dall’uno o dall’altro lato che guardino, mostran
o appoggiare, si mandi giù sopra una delle dette positure, fuor delle quali non è lecito in niun modo di tenere i piedi nel b
lare, i piedi si trovino sopra alcuna delle cinque false positure, le quali , come è detto, voglionsi solamente adoperare nell
bene addestrarsi a porre in opera le riferite positure de’ piedi, le quali sì sono necessarie a chi è vago d’imprendere il b
4 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo V. Della Cadenza. »
nti, come è detto, vengono prodotti tutti i passi del ballo nobile. I quali esser non dovendo dall’altrui talento, ma sì bene
n diffuso catalogo, riducendo le varie maniere ed i diversi tempi co’ quali l’armonia si misura, se il mio proponimento stato
tempi, ternaria volgarmente appellata. E tutte le altre misure, delle quali la musica abbonda, si possono di leggieri nel bal
nde, ed altre simili. Il tempo ternario serve a quell’altre danze, le quali si vogliono posatamente e con maggior gravità del
Amabile, ed altre simili. E comeché v’abbia delle danze, l’arie delle quali sono così posate che sembrano più tarde di quelle
mbrano più tarde di quelle che sono sul tempo ternario composte, e le quali sono notate sopra quattro tempi, che i Musici dic
ltre misure di tempi non hanno luogo che la binaria e la ternaria, le quali , come è detto, a due e tre si riducono; e che si
: veggendosi tutto giorno esattissimamente ballare alcune persone, le quali la musica, o le proprietà e naturalezza de’ detti
5 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo VI. De’ Passi del ballo nobile. »
o. Or non potendosi il corpo muovere, se non col formare que’ passi i quali si convengono far nel ballo; per seguire l’ordine
ono origine, principio e cagione di tutti i passi del ballo nobile. I quali essendo moltissimi, se ne vuol parlare per innanz
ci ora prima d’ogn’altra cosa lecito tutti i lor nomi qui riferire. I quali , per secondar la presente usanza, o costume, che
utti, s’odono nominar in francese; ed all’incontro ad alcuni altri, i quali sono d’assai minor numero, in toscano) così nell’
6 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo I. Del Ballo, e delle parti che lo compongono »
sulla terra, e schifi tutte l’altre maniere sconce e disordinate, le quali non possono nella danza aver luogo. Secondariamen
dalla lor notizia si può trarre. Innanzi poi di procedere a’ passi, i quali da’ movimenti vengon composti, diremo nel quarto
re. Nel quinto luogo dichiareremo tutti i passi del ballo nobile, de’ quali ad uno ad uno e partitamente trattando, mosterrem
on solamente si vedranno in iscritto, ma eziandio nelle figure, dalle quali i capitoli che di tutto ciò trattano vanno accomp
7 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo V. Della Figura del Minuetto »
ama ed il Cavaliere, poiché avranno compiute le loro riverenze, delle quali sufficientemente dicemmo di sopra, si diano la ma
a del Minuetto. Facciano appresso due altri passi a man sinistra, co’ quali ritornino sul principio della già scorsa diametra
e la presenza del corpo, due altri passi di Minuetto; nel secondo de’ quali , facendosi il Mezzo gittato, si adoperi un quarto
a. Si facciano poi nuovamente i due passi a lato destro, al primo de’ quali si dia principio con un Mezzo tronco fatto con un
manersi d’offendere nell’uno o nell’altro di queste due estremità, le quali sono egualmente da biasimare. Ed acciocché non s’
ta la mano, facciano su per la mostrata Figura tre interi passaggi: i quali compiuti, ritrovandosi amenduni sull’estremità de
8 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XVIII. Del Fioretto [Fleuret] »
na compiuta e distinta dichiarazione. [2] Da’ tre differenti modi coi quali si fa questo passo ha egli ricevuto tre diverse d
ali si fa questo passo ha egli ricevuto tre diverse dinominazioni, le quali sono queste: Fioretto Semplice, Fioretto in Iscac
tempo. Quattro movimenti sono in questo passo compresi: il primo de’ quali si è il piegato camminando, il secondo il rialzat
ra; quindi si rialzino e si facciano due passi Semplici, il primo de’ quali col piè sinistro ed il secondo col destro, amendu
io far si convengono due passi Semplici dal lato dritto, il primo de’ quali si faccia col piè destro alla seconda positura, e
l Fioretto sarebbe di quattro passi composto e di cinque movimenti, i quali velocemente esser dovrebbono adoperati, affine di
9 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo IV. De’ Movimenti del Corpo »
endo il corpo in giro senza uscir dal suo propio luogo. I composti, i quali costano di due, o al più di tre semplici moviment
ano di due, o al più di tre semplici movimenti congiunti in uno, ed i quali sono assai frequenti nel ballo, sono per esempio:
iù movimenti, ma per un solo. [3] S’avverta oltracciò che a’ salti, i quali si fanno nei passi del ballo nobile, comeche per
he sono troppo grandi della persona, è necessarissimo alle Dame, alle quali in niun modo è lecito saltare nel Ballo nobile. [
oro natura e differenza, affine di conoscere in un tratto di quanti e quali movimenti sia ciascuno passo prodotto; e qual di
10 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo VI. D’alcuni altri passi ed ornamenti, co’ quali si può rendere più leggiadro il Minuetto »
Capitolo VI. D’alcuni altri passi ed ornamenti, co’ quali si può rendere più leggiadro il Minuetto [1] Qu
n piccola ora si possono tediare: a differenza dell’altre danze nelle quali , essendovi copia di passi e figure, veggono del c
Havvi ancora degli altri passi, adatti alla Dama ed al Cavaliere, co’ quali si può rendere adorno il Minuetto ed i quali cono
ama ed al Cavaliere, co’ quali si può rendere adorno il Minuetto ed i quali conoscono i buoni Maestri di ballo. Ed all’incont
i fanno velocemente, ed i passi che girano più d’un quarto di giro, i quali generalmente son da schifare, come quelli che sco
Ed ultimamente è da avvertire che i passi o piegamenti di testa, co’ quali si può rendere il Minuetto più adorno, non si deo
11 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Della Contradanza »
za [1] Dettosi sufficientemente del Minuetto, e delle maniere colle quali si può nobilmente ballare; convien che di passagg
ieri che sanno le regole del ballo nobile, o almeno quei soli passi i quali deono entrar nella Contradanza. Ed affine di evit
o più dell’altre, sono quelle ove entra il solo passo di Minuetto, le quali vogliono esser ballate da coloro che sanno ballar
o altrui, procedono dall’esser quelle danzate sopra alcune arie dalle quali si può in un tratto comprendere quanti passi di M
Or, da quello che finora è detto, apertamente si scorge che coloro i quali non sanno la danza nobile, o almeno que’ soli pas
12 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XIX. Del Contrattempo [Contretemps] »
che s’adoperi questo passo, contiene quattro movimenti: il primo de’ quali si è il piegato, il secondo il rialzato col salto
destro; ed appresso si vogliono fare due passi Semplici, il primo de’ quali col piè manco per sopra al dritto alla quinta pos
ezzo contrattempo, che qui appresso dichiareremo, sono que’ passi ne’ quali , come per addietro dicemmo nel capitolo de’ Movim
13 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo II. Del Passo del Minuetto »
tuttavia io non intendo ridirle qui tutte; ma ne recherò tre sole, le quali , secondoché estimo, sono le principali. [3] Primi
ed appresso rialzatigli, si facciano due passi Semplici, il primo de’ quali col piè dritto alla seconda positura ed il second
ichiarati passi di Minuetto è composto di sei movimenti, il primo de’ quali si è il piegato d’amenduni i ginocchi, camminando
ssi di Minuetto che far si convengono. Ma perciocché vi sono alcuni i quali per la loro naturale disposizione, e perché hanno
tà non possono rialzar sulla punta; ed alcuni altri, per contrario, i quali , perché hanno il collo del piede assai basso ed i
ni patiscono, acciocché possano, in niuna cosa cedendo agli altri, a’ quali la natura è stata liberale de’ doni suoi, ottimam
14 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXXI. Del Movimento delle Braccia »
unque molto tra loro diversi muovonsi le braccia nel ballo nobile, le quali però vengono in due differenti maniere dinominate
tanza serbando, ed un poco più d’un palmo tra i fianchi e le mani. Le quali si deono tenere colle palme rivolte al mezzo di c
e sopra altri passi. Le braccia ritonde contengono due movimenti, de’ quali il primo s’adopera dalle braccia, qualora ritrova
sopra altri passi, dove si conviene, per impararlo, esercitare. Ed i quali , se si cominciano partendo col piè dritto, il sin
raccia d’opposizione contengono parimente due movimenti: il primo de’ quali viene adoperato nel tempo che un braccio, dal suo
15 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Delle Riverenze fuor della Danza »
da cui possono spezialmente le Dame ed i Cavalieri, in serviggio de’ quali a sì fatta fatica messo mi sono, alcun profitto r
tti; tuttavia vi sono anche alcune regole generali e costanti, per le quali si possono esattamente e con tutta la grazia adop
difficili. Servono ne’ luoghi dove vi ha gran copia di persone, e ne’ quali v’è obbligo di salutar camminando o solamente que
a piè fermo servono qualora si vogliono salutare quelle persone alle quali si sta molto di presso. Si fanno esse staccando u
16 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo X. Della Pirola [Pirouette] »
per la parte di dentro e girando per quella di fuori, adoperare. De’ quali è da parlarsi partitamente ad uno ad uno. [4] La
repassare per non porre i piedi sopra alcuna della false positure, le quali , come è detto, non sono da usare nel ballo nobile
il giro che si ha a fare. Contiene anche due movimenti, il primo de’ quali si è il piegato, con cui unitamente si porta il p
mezzo quarto, d’un quarto, di mezzo giro e di tre quarti di giro. Li quali non sono da oltrapassare, per non iscomporre la g
17 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo III. Del Movimento delle braccia del Minuetto »
] Primieramente, tenendosi alte, si muovevano in due tempi, in un de’ quali si piegavano per lo gomito, e nell’altro si diste
nto più basse, si faceva questo movimento in tre tempi: nel primo de’ quali si bassavano in modo che le mani giugnessero fino
a nel secondo tempo. E nello spazio che si fanno i tre altri passi, i quali compiono il passo del Minuetto, fa di bisogno, mo
18 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXXIII. Della Figura »
tto con arte, si può sopra quattro linee ben differenti adoperare. Le quali sono la retta, la diametrale, l’obliqua e la circ
o combinazione dirivano e si compongono tutte le figure del ballo, le quali sono di numero infinite: e nel vero secondoché il
e linee semplici o composte vengono prodotte due spezie di Figure, le quali Regolari ed Irregolari son volgarmente appellate.
19 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo VII. Dichiarazione de’ segni che si trovano nelle Figure de’ Passi. »
apesse; convenevole cosa è che, innanzi d’entrare a dire de’ passi, i quali fanno di questo trattato la maggior parte, la spo
e di quelli che noi qui recheremo, abbiavi alcuni altri pochi segni i quali , a coloro che vogliono saper porre in iscritto le
ti. [6] Lo sdrucciolamento vien dinotato da due linee, la prima delle quali è ad angoli retti al passo attaccata, e la second
La cascata da due altre piccole linee vien dimostrata, la prima delle quali è al passo unita ad angoli retti, e la seconda ad
20 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Minuetto — Capitolo I. Del Minuetto, e delle parti che lo compongono »
, che avendo io sposte le sette parti principali del ballo nobile, le quali infin dal cominciamento di quest’opera promisi di
bassi natali, cioè tra’ Contadini d’Angiò, Provincia della Francia, i quali senz’alcun artifizio e quasi naturalmente lo ball
d’alcuni altri passi, ornamenti, o abbellimenti, che dir vogliamo, i quali posson rendere più vago e leggiadro il Minuetto.
21 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXII. Del Passo di Sissone [Sissonne] »
positure di piedi, cioè sulla seconda, terza, quarta e quinta, delle quali la seconda abbisogna solamente per girare dall’un
rare dall’uno o dall’altro lato. È composto di quattro movimenti, de’ quali il primo è un leggerissimo piegato, il secondo un
22 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo — [Dedica] »
i rende l’applauso universale; nel mostrar che impiegar volete l’ore, quali vi avanzano dalle serie occupazioni domestiche, i
frontespizio il nome non di uno, ma di tanti illustri Mecenati, alli quali divotamente inchinandomi, con tutta la gloria mi
23 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XV. Del Passo Tronco [Coupé] »
pagnato dallo sdrucciolamento del piede, ovvero del mezzo cerchio: le quali tre maniere di fare il detto passo sufficientemen
te aperte. Per la qual cosa contiene egli tre movimenti, il primo de’ quali si è il piegato camminando, il secondo il rialzat
24 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXVI. Del Passo Bilanciato [Balancé] »
passi Mezzo tronchi, l’un dal piè destro e l’altro dal sinistro, de’ quali ognuno vale un tempo, come nel capitolo del passo
cemmo. Onde il Passo Bilanciato contiene due misure, la battuta delle quali si trova sul movimento rialzato dell’uno e dell’a
25 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo III. Dell’Equilibrio del Corpo »
III. Dell’Equilibrio del Corpo [1] Sposte le positure de’ piedi, le quali , come è detto, appartengono al ballo nobile, l’or
roppo aperte, né troppo serrate; le mani, coll’indice e pollice delle quali deve ella tenere l’uno e l’altro lato della vesta
26 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XL. Del Passo Unito, o sia de Assemblé »
ssemblé. Grande uso ne fanno i Ballerini, e molto più le Ballanti, le quali , dovendo fare una Capriola avanti ed in seguito u
ore del suo compagno Compositore: ma questo non fanno quelle Donne a’ quali troppo cale l’altrui non men della propria gloria
27 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXV. Del Passo Grave, ou Courante »
opria della gravità. [7] Vi sono altre specie di passi gravi, uno de’ quali dicesi “sotto al corpo”. Questo passo ha pur la d
“tems d’ancorà”. [9] Ogni passo di questo contiene tre movimenti, li quali sono piegato il primo, il secondo il rialzato e p
28 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LX. Delle Capriole » p. 31
are scema di preggio. [9] Le stesse si possono fare “addietro”, nelle quali si butta alto indietro il piede che sta avanti e
ecciate. § 4. Battute [12] Le capriole “battute” sono quelle le quali , senza intrecciare i piedi, battono sempre all’is
possono fare con una gamba rancignata, tenendosi l’altra distesa, li quali pur si prendono con un Sissonne, questi con una g
ha di bisogno prevenirsi con un gran Brisé o con un gran Sissonne, li quali potran dare la veemenza al salto, e per ordinario
quali potran dare la veemenza al salto, e per ordinario le quinte con quali si prende e si termina sono forzate, che dove va
tterà sempre con l’istesso piede. [53] Vi sono que’ “battuti volati”, quali sebbene si possono prendere da Sissonne, ma perch
cap. XX) dissimo che, oltre di quelle, vi erano l’altre “in aria”, le quali vanno annoverate tra il numero delle Capriole e a
n aria” hanno il tempo di una quarta intrecciata, tra il numero delle quali va questa Capriola. Si comincia ella con un piede
tato descritto nel § 9. [80] Queste sono le principali Capriole, alle quali se ne uniscono una portentosa quantità, e queste
29 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXV. Del Passo Scacciato, Pas Chassé »
al suo posto e gli fa fare un passo semplice. È di varie sorti, delle quali parleremo in tanti distinti Paragrafi, e primo de
[8] Si dona pure lo Chassé “aperto avanti” e “aperto addietro”, de’ quali divisaremo in questo secondo Paragrafo. [9] Per f
30 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXXIV. Pas Coursé »
nda posizione, dove fu cacciato. [3] Si possono pur fare in giro, ne’ quali niente altro si aggiunge che il moto circolare, e
31 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XII. Del Passo Gittato [Jeté] »
e sopra qualunque positura. È composto di due movimenti, il primo de’ quali si è il piegato, ed il secondo il rialzato andant
32 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXIII. Del Passo Unito [Assemblé] »
d alcuna volta sulla terza. È composto di due movimenti, il primo de’ quali si è il piegato ed il secondo il rialzato andante
33 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLVI. Del Contratempo, Contretemps »
rassi con lentezza non si potran ben raccogliere le articolazioni, le quali non ben raccolte non potran dare al corpo quell’e
ratempi spiegati ne’ Paragrafi 1, 2 e 3 posson farsi pure battuti, a’ quali niente altro che un battement vi si aggiunge. Si
34 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVII. Del Coupé, o sia Passo Tronco »
il piede bene a terra. E questo è tutto il Coupé a due movimenti, li quali sono quell’istessi spiegati nel mezzo. § 2. A
35 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXVIII. Della Sdrucciolata [Glissade] »
due quarti di giro. È composta di due passi Tronchi fatti dallato, i quali riempier dovendo un solo tempo, ne viene in conse
36 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo VIII. De’ Passi »
Ha per dentro ogni passo i suoi movimenti, o semplici o composti, de’ quali necessariamente costa. Parleremo di uno in uno pa
37 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XX. Della Pistoletta a terra »
queste sono le pistolette a terra; vi sono poi quelle in aria, delle quali si parlerà trattando delle “Capriole”.
38 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LVI. Del Carré »
e parallele sono due linee rette giacenti in una superficie piana, le quali tirate all’infinito sempre mantengono la distanza
39 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXV. Del Passo Grave [Grave ou Courante] »
tura, termina sulla quinta. È composto di tre movimenti. Il primo de’ quali si è il piegato, il secondo il rialzato ed il ter
40 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXVII. Del Passo Cadente [Tombé] »
piedi appoggiati sopra la terra. Contiene due movimenti, il primo de’ quali si è il piegato cadente giù basso, ed il secondo
41 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo V. De’ Movimenti del Corpo »
o composto. Il piegare ed il rilevare sono due movimenti semplici, li quali in verun conto possan contarsi per un composto. N
42 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXI. Del Passo di Rigodone [Rigaudon] »
e per la stessa ragione racchiude due tempi, la battuta del primo de’ quali si trova sulla cascata del Contrattempo, e la bat
43 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXVII. Del Passo Sfuggito, Pas Echappé »
ra’ ballerini grotteschi, per essere un passo più marcato di que’ de’ quali servonsi i seri ballanti. Contiene due salticelli
44 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXX. Del Giro della gamba, del Battimento del piede, e de’ Movimenti del ginocchio da’ Francesi detti Ballonné [Tour de jambe, Battement, Ballonné] »
e sotto battuto. [3] I due movimenti fatti da un ginocchio in aria, i quali i Francesi appellano Ballonné, in quella medesima
45 (1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — [Dedica] »
izio il restante tempo della mia vita, mi sono tutte sembrate cose le quali anzi mi potrebbono in picciola parte alleggiare c
46 (1820) Traité élémentaire, théorique et pratique de l’art de la danse « Chapitre sixième. Des temps, des pas, des enchaînements et de l’entrechat » pp. 71-78
quando vuol saltare, egli alza con impeto le braccia e le spalle, le quali seguitando l’impeto, si muovono insieme con gran
uesto accade, perchè si disfanno in un medesimo tempo tre angoli, dei quali il superiore è quello dove il busto si con giunge
47 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo — Avvertimento »
dicatoria da me diretta a’ Signori Cavalieri Accademici, scrivendo a’ quali sarebbe stato pericoloso assumere il carattere di
perché non l’aiutò l’espertezza. Va notando alcune picciole cose, le quali giova che io qui chiami a revista per far vedere
48 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo III. Delle qualità del Ballerino »
spettacolo un ballo di tali Nazioni. Cose tutte necessarie, senza le quali non puol riuscire un ottimo ballerino. [4] E pur
49 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XVIII. Del Passo Gettato, Pas Jeté »
finisce in aria. [14] I movimenti del semplice sono due, il primo de’ quali è il piegato staccato, ed il secondo il rialzato
50 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLV. Della Pirola, de Pirouettes »
a, s’ella sarà patetica. [10] Vi sono le Pirole “forzate incerte”, le quali si fanno sulla punta di un solo piede, sopra il q
51 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LVIII. Dell’Attitudine »
are. Esse van fatte fuor di posizione, ed appartengono alle furie, le quali vanno in tutto fuor di misura. Servono pure ne’ B
52 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo — Prefazione »
] Questa costumanza festiva fu ancora presso i Sanniti e Tarentini, i quali traevano l’origine vetusta da’ Spartani. Celebrav
53 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo VII. Delle Positure de’ Piedi »
he un piede stia in aria ed uno fermo a terra. Son cinque pure, nelle quali il corpo starà sempre equilibrato nella quarta ma
54 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo LIX. Del Gioco delle Braccia »
rotteschi però prendono la Capriola con le braccia basse rotonde, con quali si prende maggior forza e si dona impeto maggiore
55 (1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXIX. Pas de Bourrée »
fino a tutto il § 4 hanno tre movimenti per ciascheduno. Il primo de’ quali è il piegato portato, il secondo disteso andante,
56 (1820) Traité élémentaire, théorique et pratique de l’art de la danse « Chapitre premier. Instructions générales aux élèves » pp. 19-39
usicali : poiché le infinite diverse combinazioni de’ vari tempi, de’ quali esso variamente si forma, producono le sensibili
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