, detto Dégagé [1] Il Dégagé, benché non abbia figurazione alcuna,
per
esser un semplice staccare che fassi un piede dal
alla positura da cui deve cominciare il passo susseguente, e ciò vale
per
il Dégagé. Per esempio, fatta una “Glissata avant
o forzata, secondo il bisogno e come si deve adoprare il contratempo
per
prendere questo. Vorrasene fare un altro “girando
il contratempo per prendere questo. Vorrasene fare un altro “girando”
per
ritornare allo stesso luogo, è necessario il dist
ornare allo stesso luogo, è necessario il distaccamento del piede, sì
per
prepararsi al giro, come per levarsi dalla situaz
ecessario il distaccamento del piede, sì per prepararsi al giro, come
per
levarsi dalla situazione retta, ove ritrovasi con
far camino veruno: ma usando il Dégagé si otterrà tutto. Serve anche
per
prevenzione a qualche “capriola”, che in tal caso
la”, che in tal caso si fa con impeto e forza. [2] Oltre di ciò serve
per
riempimento di tempo. Per esempio, se sia un temp
ria? Se non si adopera il Dégagé, dovrebbesi star fermo ed aspettare,
per
rientrare in cadenza; ma più difficile assai ries
rientrare in cadenza; ma più difficile assai riesce questo star fermo
per
entrar poi in battuta, che usandosi il Dégagé per
e questo star fermo per entrar poi in battuta, che usandosi il Dégagé
per
riempimento. Un cieco che camina con la scorta no
’io, lasciar passare vuoto questo sospiro, ed aspettar la cadenza; ma
per
una o poche volte, e questo è riserbato a que’ ta
sulla battuta susseguente, e non perché l’entrata sia fuor di tempo,
per
ciò che non balla in cadenza. Ecco come si suole
dilezione, e che vadi uno ligato all’altro; questo avviene spesso, e
per
lo più accade a quei Ballerini che sono dell’arte
stile. [5] Non solo egli su quest’uso è buono; ma anche è necessario
per
guadagnar terreno: talvolta con due passi si dovr
rar si possono dagli uomini in due modi ben differenti. Primieramente
per
via di regole generali ed invariabili, per le qua
differenti. Primieramente per via di regole generali ed invariabili,
per
le quali s’acquista il vero e diritto saper delle
iabili, per le quali s’acquista il vero e diritto saper delle cose, e
per
le quali agevolmente s’intendono e si adoperano t
colarità che sotto le dette regole son contenute. Ed in secondo luogo
per
via d’esempi e col voler sapere le particolarità
le cose infinite sotto di esse raccolte ed inchiuse, coloro che sanno
per
la loro via si possono dire che sappiano compiuta
tti gl’innumerabili esempi in esse compresi conoscere ed operare. Ove
per
contrario coloro che sanno le cose per via d’esem
resi conoscere ed operare. Ove per contrario coloro che sanno le cose
per
via d’esempi, si può dir che non sanno nulla, per
la, perciocché essendo gli esempi di novero infiniti, e variando essi
per
ogni piccola circustanza, non possono già nell’an
mente dell’Uomo capire e contenersi. Ed avvegnaché paia che il saper
per
via d’esempi sia molto più agevole dello intender
ia che il saper per via d’esempi sia molto più agevole dello intender
per
via di regole, perché veramente è assai più diffi
emoria, udendola più volte, un’aria nel Teatro (il qual esempio serva
per
tutti gli altri, che di ogni scienza e di ogni ar
antate di musica, pur ne gli resterebbero infinite altre da imparare,
per
le quali sapere vi vorrebbe una vita che mai non
le cose sapere che, lasciati da banda gli esempi, i quali sono propri
per
gli infingardi ed ignoranti, s’imprendano le rego
tto il loro studio alle regole ed a’ precetti generali di cotal arte,
per
li quali si può ballare ogni presente e futura da
tal arte, per li quali si può ballare ogni presente e futura danza; e
per
contrario deono schifare e fuggire il saper per l
nte e futura danza; e per contrario deono schifare e fuggire il saper
per
la sola via degli esempi, cioè il voler imparare
ole, ma volendo questa o quell’altra danza adoperare e porre in atto,
per
far sembianti d’essere stati in un tratto abili a
rrito il dritto sentiero, quanto più corrono ed affrettano il cammino
per
quella, tanto più s’allontanano dalla diritta via
o intervenire, che venute di fuori delle danze novellamente composte,
per
difficili che si vogliano immaginare, non avendo
maginare, non avendo esse altra cosa di nuovo che le figure, le quali
per
se stesse son facilissime; da coloro che hanno le
li per se stesse son facilissime; da coloro che hanno le dette regole
per
le mani, in brieve ora esattamente si ballano, pe
ufficientemente dicemmo di sopra, si diano la mano e facciano assieme
per
innanzi un passo di Minuetto: e quindi, fatti che
ti in giro altri due, camminando addietro e formando un mezzo cerchio
per
la destra, lascino la mano e si mettano sul princ
partirono. Quindi, messisi sull’obliqua della detta Figura, facciano
per
innanzi, passando l’un per la destra dell’altro,
sull’obliqua della detta Figura, facciano per innanzi, passando l’un
per
la destra dell’altro, e presentandosi alquanto, n
dia principio con un Mezzo tronco fatto con un quarto e mezzo di giro
per
la banda di dentro, e quindi ritornando sul lato
l Z. [3] Or sopra ciascheduna linea della descritta Figura seguitino,
per
fintanto che piacerà a loro, a far due de’ nomati
hé vi sia alcun obbligo di serbare questo prefisso numero, ma sì bene
per
meglio “figurare”: nel che, come di sopra è detto
he, dopo aversi la Dama ed il Cavaliere lasciata la mano, facciano su
per
la mostrata Figura tre interi passaggi: i quali c
ovandosi amenduni sull’estremità dell’obliqua, facciano sopra di essa
per
innanzi un passo di Minuetto; e nel medesimo temp
i all’altezza della spalla, il braccio destro, e piegatolo soavemente
per
lo gomito al di dentro, tra il petto e la mano un
nza serbando (il qual atto si fa in segno di baciamano) e distese poi
per
essi leggermente le braccia nel tempo istesso che
e Passi di Minuetto in un giro intero, cioè descrivendo mezzo cerchio
per
ciascheduno. Quindi, terminati che avranno i dett
Z un passo dalla banda dinanzi, e nel medesimo tempo che si richiede
per
adoperarlo, facciano col braccio e colla mano sin
arlo, facciano col braccio e colla mano sinistra tutto ciò che fecero
per
addietro col braccio e colla man destra; e datisi
Figura del Z, e nel ritrovarsi sull’estremità dell’obliqua, facciano
per
innanzi un altro passo di Minuetto, nell’incominc
s longa, vita brevis etc. dice Ippocrate in un suo Aforismo, parlando
per
la Medicina. L’istesso io dico del Ballo, né, com
gere e scriver meglio, cosa essenzialissima; ricercasi pure, non solo
per
mio costante sentimento e del celebre Monsieur de
. Lucien, De la Danse l. Su quai requisiti io così ragiono. Di Poesia
per
l’invenzione e tessitura de’ balli, componerli di
oni rapporta in un suo ms. Dissertazione sulla Tragedia. Di Geometria
per
le giuste proporzioni e misure delle figure. Di M
Geometria per le giuste proporzioni e misure delle figure. Di Musica
per
adattar bene il tempo e le battute a passi, che s
con l’allegro, secondo le passioni dell’azione. Di favola e di storia
per
tesser gli argomenti con le qualità dalla Poesia
con le qualità dalla Poesia insegnate. Della Pittura e della Scultura
per
i diversi atteggiamenti, per ligare i gruppi, per
nsegnate. Della Pittura e della Scultura per i diversi atteggiamenti,
per
ligare i gruppi, per formare i quadri, detti in t
ra e della Scultura per i diversi atteggiamenti, per ligare i gruppi,
per
formare i quadri, detti in termine dell’arte Tabl
ia e simili. Così il Danzatore deve impressionarsi di quelli atteggi,
per
porli in esecuzione quando esprimer deve quella t
one di un Ballerino che niente sappia di queste necessarie cognizioni
per
ben esercitare il suo mestiere, e si mette a comp
a sua Lettera Quinta, che abbia il Ballerino lo studio dell’Anatomia,
per
dipingere de’ scheletri. Ella non disegna li scur
ionate ne’ loro quadri. Questi studi lor sono assolutamente necessari
per
formare l’uomo nelle sue giuste proporzioni, per
olutamente necessari per formare l’uomo nelle sue giuste proporzioni,
per
disegnarlo ne’ suoi movimenti e nelle sue attitud
vuol del disegno e della meccanica. [3] Io vi aggiungo la Geografia,
per
sapere i riti, i climi, i siti, i costumi, gli ab
aglio, indi si porterà alla quinta sotto all’altro piede e si conterà
per
secondo taglio, da dove ritornando alla seconda i
“Undecima” non vi si puole arrivare che con un intreccio difettoso, e
per
quanta elasticità si potrà avere, e velocità ne’
Principiano esse a piedi pari, cioè in posizione Spagnuola. Si ponghi
per
esempio il destro piede dietro al sinistro alla s
ola. Ei ne ha fatto grand’uso e ne ha scosso il comune gradimento: sì
per
esser cosa nuova, sì per esser cosa difficile. No
’uso e ne ha scosso il comune gradimento: sì per esser cosa nuova, sì
per
esser cosa difficile. Non come tanti, che volendo
poi una sesta alla Spagnuola; ed ei il Viganò faceva una sesta presa
per
esempio col sinistro avanti, e dopo di averla int
seconda posizione, si piega e si salta a piombo intrecciando i tagli
per
quanto sarà capace l’abilità del Ballerino, che i
i piedi mentre intrecciano sopra e sotto, il moto contrario che si fa
per
cadere in seconda fa riuscir così difficile la Ca
attuta avanti e contare i suoi tagli, si metterà in quinta col destro
per
esempio avanti, indi si stacca in seconda in aria
avanti, e sarà una quarta battuta; e così seguendo a contare i tagli,
per
quanti essi saranno avrà nome la Capriola, che sa
nel tempo istesso; con quel piè che stava avanti facevo il Tordichamb
per
fuori, per quello che stava addietro il facevo pe
stesso; con quel piè che stava avanti facevo il Tordichamb per fuori,
per
quello che stava addietro il facevo per dentro, e
cevo il Tordichamb per fuori, per quello che stava addietro il facevo
per
dentro, e nella cascata mi trovavo col piè avanti
e di tal sorte di Tordichamb, ma il stile si era di farli tutti due o
per
dentro o per fuori. [17] Queste sorti di Salti no
e di Tordichamb, ma il stile si era di farli tutti due o per dentro o
per
fuori. [17] Queste sorti di Salti non sono da pot
dono con un Sissonne, questi con una gamba si possono fare egualmente
per
fuori e per dentro; nell’istesso salto possonsi f
Sissonne, questi con una gamba si possono fare egualmente per fuori e
per
dentro; nell’istesso salto possonsi farne due, ma
l’altro Tordichamp, e così vicendevolmente cambiando se ne replicano
per
quanto sarà capace l’abilità del Ballerino. [18]
n aria; e tra il Dégagé e il Salto si farà un giro intiero. Il Salto,
per
avere maggiore elasticità, si prende con il piede
il primo verbigrazia col dritto piè di fuori, e l’altro col sinistro
per
dentro, e son fatti quasi a fior di terra. Si ser
uol fare in altre variate maniere sì a terra, sì basse, sì in aria, e
per
quante tanti segnalati Ballerini le hanno fatte,
sì in aria, e per quante tanti segnalati Ballerini le hanno fatte, e
per
quante ne vorran fare i bravi a’ tempi nostri di
cap. IV), si piega il ginocchio, e distendendolo, si salta passandolo
per
sopra all’altro, che si tiene sempre disteso, cad
un Jeté girando: non già come i soliti, ma con maggior veemenza fatto
per
dar la gran levata al salto; essendosi in aria co
ll’insù, il piede venghi ad avanzar la testa, facendo un gran cerchio
per
aria, dando alla vita il moto di un giro intiero,
alla vita il moto di un giro intiero, il destro dunque, dicevo, passi
per
sopra al manco, e si cadi sull’istesso dritto, re
ribalta sopra l’altro, come di sopra si è spiegato. Io questo salto,
per
renderlo più difficile, lo solevo prendere con tu
sì grande in questo salto, che passava la testa degli uomini più alti
per
sotto la piegatura del ginocchio: anzi la seconda
abito di Teatro com’era, ed io con il detto mio salto il passava pur
per
sotto la piegatura del ginocchio. [32] Si possono
a senza staccarsi i piedi dalla stessa quinta, si rancignano le gambe
per
sotto al corpo quanto sia più possibile, poi si d
o sia più possibile, poi si distendono parimenti accoppiati in quinta
per
avanti a fior della testa, la qual ritirasi un po
ati in quinta per avanti a fior della testa, la qual ritirasi un poco
per
celarsi dietro a’ piedi; da qui si distendono tut
o con un gran Sissonne, li quali potran dare la veemenza al salto, e
per
ordinario le quinte con quali si prende e si term
e si termina sono forzate, che dove va di mestiere di maggior impeto
per
una levata non si ha da cercare un’esatta posizio
più si possano; nel principiar della cascata si cominciano a riunire,
per
trovarsi nel cader giù altra volta alla quinta di
si piegano le ginocchia e si gira il corpo dalla sola cinta all’insù
per
un quarto dalla parte opposta, per dove si deve s
il corpo dalla sola cinta all’insù per un quarto dalla parte opposta,
per
dove si deve saltar girando, e nel distendere si
ove si deve saltar girando, e nel distendere si dà la spinta al corpo
per
il salto ed il moto per il giro, con l’accompagna
do, e nel distendere si dà la spinta al corpo per il salto ed il moto
per
il giro, con l’accompagnamento delle braccia. Se
uesto salto, come pure in altri, cadere a terra i Ballerini, proviene
per
mancanza d’arte e non già per difficoltà del salt
i, cadere a terra i Ballerini, proviene per mancanza d’arte e non già
per
difficoltà del salto. Si deve aver l’accortezza c
re risalteranno da se stesse, che faran perdere l’equilibrio al corpo
per
tenersi in piedi, e lo portano a cadere a terra.
sbalzo” si prende con un Contratempo di fianco sbalzato, e nell’alzar
per
la Capriola: le gambe si portano laterali in line
tondi in quinta Spagnuola. [46] Il “salto tondo su d’un piede” serve
per
carattere di Pulcinella o di Mulinaro, si prende
di sbalzo va prevenuta da un Contratempo volato girando, e saltandosi
per
esempio sul manco, si cava il destro piede alla s
ale non avendo la grande alzata, non si porta il Corpo in linea piana
per
aria, ma alquanto obbliquo. Facendosi con il Déga
ssonne (cap. XXX), dopo la piegata si spicca un salto e con un piede,
per
esempio il destro, si batte nell’altro, facendo u
ola. Si comincia ella con un piede alla seconda in aria, e sia questo
per
esempio il destro, si salta sul sinistro, s’intre
piedi vicino ai calcagni. [59] Queste Capriole si posson raddoppiare
per
quanto si vogliono, sì con un piede come cambiand
ciarsi si batte pianta e pianta di piede; e questa battuta puol farsi
per
due, al più per tre volte. [62] Si fanno similmen
pianta e pianta di piede; e questa battuta puol farsi per due, al più
per
tre volte. [62] Si fanno similmente “in fianco” c
ficile, che dopo la prima ritirata si distendono i piedi, con alzarli
per
avanti quanto più si possono, curvando il corpo,
e gambe istesse, e nel principio della cascata si raddrizzano i piedi
per
in giù, ed il corpo si distende nel suo naturale.
” perché hanno la simiglianza a’ salti del Gallo, quando questo salta
per
volare osservasi che si rancigna le gambe, come n
e si rancigna le gambe, come nel principio, se in qualche rissa salta
per
andare addosso a qualche animale, salta con diste
ttere di Pulcinella, di un Ubbriaco o d’altro Goffo, e talvolta si fa
per
bizzarria, per esser questo un salto difficile. S
ella, di un Ubbriaco o d’altro Goffo, e talvolta si fa per bizzarria,
per
esser questo un salto difficile. Si prende pure a
icoltà di questo salto consiste in una gran levata, che ha di bisogno
per
far bene osservare quella figura a’ Spettatori, d
devesi fermare alquanto in aria in quella situazione; quanto poi sta
per
non potersi più reggere, riunisca nella cascata a
gambe. [71] Il trattenersi fermato in aria è cosa ben difficile, che
per
poterla fare ha bisogno di grand’arte; sospendasi
lato, si comincia da posizione chiusa o pur da qualunque altra, e sia
per
esempio il destro avanti, col quale si fa un Déga
corpo. Or la Pirola s’adopera quando si vuol girare nel primo modo; e
per
camminar girando voglionsi usare altri passi. [2]
posto, convien sapere che si può la Pirola in due modi, cioè girando
per
la parte di dentro e girando per quella di fuori,
la Pirola in due modi, cioè girando per la parte di dentro e girando
per
quella di fuori, adoperare. De’ quali è da parlar
quali è da parlarsi partitamente ad uno ad uno. [4] La Pirola girata
per
la parte di dentro si fa qualora, ritrovandosi il
ora, ritrovandosi il piè destro davanti al sinistro, si gira il corpo
per
la sinistra: ovvero, ritrovandosi il piè sinistro
ero, ritrovandosi il piè sinistro davanti al destro, si gira il corpo
per
la destra. Questa Pirola si può fare di mezzo qua
terza o sulla quarta; e di mezzo giro, il quale non è da oltrepassare
per
non porre i piedi sopra alcuna della false positu
comunque fatta abbia d’un solo tempo il valore. [5] La Pirola girata
per
la parte di fuori si fa quando, ritrovandosi il p
ndo, ritrovandosi il piè destro davanti al sinistro, si gira il corpo
per
la destra: ovvero qualora ritrovandosi il sinistr
qualora ritrovandosi il sinistro davanti al destro, si gira il corpo
per
la sinistra. Si comincia sopra qualunque positura
ezzo giro e di tre quarti di giro. Li quali non sono da oltrapassare,
per
non iscomporre la gravità o serietà del corpo nel
maggiore, or minore, secondo quelle parti di giro che s’hanno a fare
per
andar bene a tempo.
ouetté [1] Il Fouetté è un passo assai brillante, che suol servire
per
fine di cadenza, come il Ballotté. Costa di una b
e di cadenza, come il Ballotté. Costa di una battuta in tempo binario
per
sua vera natura, ma volendosi fare anche in tempo
issimo; ed in questo tempo, ch’è fuor della natura del passo, dipende
per
farsi dall’abilità del Ballante. Si puol fare in
sotto al corpo e girando. [2] Per farsi “sotto al corpo” si comincia,
per
esempio, dalla quarta positura col destro avanti,
gia, e si gira sull’istesso lato del piè con cui si fa, il suo giro è
per
intiero e si termina con la seconda in aria. [4]
considerato in se stesso, ma eseguito poi in Teatro vi si aggiungono
per
fine due Assemblé: la prima, che si prende dall’i
rebbe allora due battute di musica sì nell’uno, come nell’altro tempo
per
lo più si usa o in principio di una parte, oppure
ell’altro tempo per lo più si usa o in principio di una parte, oppure
per
fine di cadenza, che facendosi solo è qualora vog
II. Per apprendere perfettamente la Danza [1] Le cose che nel mondo
per
sola prasse e sforniti di teoria si vogliono appr
a sia la maestra del tutto. Io dico che la Prattica è un edifizio cui
per
sostenersi ha bisogno del fondamento, e questo fo
arà pendere in equilibrio con un peso apposto all’altra parte; quindi
per
la macchina Boiliana, o sia Pneumatica, estraendo
itreo si vedrà dalla parte del peso traboccar la lance. Mostrerà egli
per
ciò la ragion della gravità come opera, come con
facile apprendimento, è capace di poter cantare qualunque arietta che
per
due o per tre volte sia giunta alla sua fantasia
rendimento, è capace di poter cantare qualunque arietta che per due o
per
tre volte sia giunta alla sua fantasia per mezzo
nque arietta che per due o per tre volte sia giunta alla sua fantasia
per
mezzo dell’organo dell’udito. Ma costui nulla sap
ssonanze. Que’ però, che avranno insegnato i principi della Musica, e
per
mezzo di quelli giungono tratto tratto a cantare
cipi, voglion subito insegnarsi con la prattica questa e quella Danza
per
mostrare che in poco tratto di tempo, mercé la lo
che loro credevano doppiamente guadagnato. Non altro mezzo dunque v’è
per
riuscire nel ballo che una lunga sofferenza d’imp
ro, andarli disponendo con giusta simmetria, e caminare a lento passo
per
far gran strada. Cacciasi dunque via la malinconi
mente dimostrato, perché differiscono tra loro e cambiano moderazione
per
le variazioni de’ tempi; nonostantecché siano l’i
a lena non reggerebbe alla veemenza di sì detti salti e Capriole, che
per
ben farle la gamba deve stare riposata e non sner
ò mai cader leggermente e levarsi con lindura: ma bisogna della forza
per
aver impeto all’alzata o sostenersi, nel piombare
né il Ballante serio, né di quel di mezzo Carattere, né il Grottesco,
per
l’Eroico, il Comico ed il Bernesco carattere, che
é il Grottesco, per l’Eroico, il Comico ed il Bernesco carattere, che
per
ordinario entrano ne’ balli. [3] Non solo il gust
, o se deve di nuovo farli componere, ne dia al Compositore il tornio
per
lavorarvi a gusto e non restarvi deluso. A quanti
restarvi deluso. A quanti Maestri di Musica han caduto le Opere loro
per
non avere a ciò riguardo e per non esser forniti
tri di Musica han caduto le Opere loro per non avere a ciò riguardo e
per
non esser forniti di questi principi: lo stesso a
nto vaglia la forza del Teatro, e le qualità devon tenere i Danzatori
per
potere giugnere al fine de’ loro desideri ed otte
o desideri ed ottener premio de’ lor sudori. [5] Chi de’ principianti
per
trar profitto si valerà di questo mio Trattato, m
tornar potessi negli anni freschi, ma con lo stesso discernimento che
per
la Dio grazia tengo al presente, vorrei divenire
le positure, fuorché dalla prima e dalla seconda; ma la più aggevole
per
farsi avanti è la quarta, per la ragione tante fi
ima e dalla seconda; ma la più aggevole per farsi avanti è la quarta,
per
la ragione tante fiate addotta. Si facci l’esempi
eva saltando sul piede che sta innanzi, e sia verbigrazia il sinistro
per
girarsi a dritta, il destro a manca, e circolando
la seconda posizione, quindi si piega e si rialza saltando, con cader
per
esempio sul dritto, da poi il manco portasi in qu
seconda. Si dice aperto perché termina in posizione seconda, e serve
per
legarvisi altro passo che da essa positura va com
”, e vale una forza, un impeto di più che si dona al corpo, e serve o
per
prendere qualche Capriola o per passare qualche f
i più che si dona al corpo, e serve o per prendere qualche Capriola o
per
passare qualche figura un po’ discosta. Se sarà d
scosta. Se sarà di prevenzione alla Capriola fa di mestiere sforzarlo
per
far maggiore alzata al salto, che se prenderassi
dato raffinando, questo passo si è quasi dall’uso tolto. Serviva egli
per
un comodino sì per passeggiare il Teatro come per
esto passo si è quasi dall’uso tolto. Serviva egli per un comodino sì
per
passeggiare il Teatro come per prendere fiato il
tolto. Serviva egli per un comodino sì per passeggiare il Teatro come
per
prendere fiato il ballante: ma poiché da cinque l
ntrambi i piedi, si piegano le ginocchia, e nel distenderle, si salta
per
esempio sopra il piede manco, e nell’istesso mome
el Contratempo. Sicché altra differenza non v’è che quella battuta, e
per
conseguenza cresce di un altro movimento.
di rimaner tutte duple, ovvero triple. [5] Il tempo binario s’adopera
per
lo più in quelle danze che speditamente e con pre
elle danze che speditamente e con prestezza deono esser ballate: come
per
esempio la Giga, la Gavotta, la Bourrée, il Rigod
vogliono posatamente e con maggior gravità delle prime ballare: come
per
esempio la Sarabanda, la Ciaccona, la Follia, l’A
ono notate sopra quattro tempi, che i Musici dicono otto dodici, come
per
esempio l’Entrata grave, e l’arie che i Francesi
in niuna cosa si muti la posatezza o gravità loro. [6] Abbiasi dunque
per
fermo e per regola indubitata che nel ballo altre
a si muti la posatezza o gravità loro. [6] Abbiasi dunque per fermo e
per
regola indubitata che nel ballo altre misure di t
e hanno perfetta notizia non possano, come quegli altri che gli hanno
per
le mani, ballare in cadenza: veggendosi tutto gio
naturalezza de’ detti due tempi non sanno; perciocché facendosi loro
per
li buoni Maestri intendere che ogni passo del bal
nno obbligo spezialissimo di saper tanto di musica, quanto basti loro
per
intendere compiutamente i detti due tempi; percio
due tempi; perciocché altrimenti non potranno giammai far acquistare
per
via di pratica a’ loro scolari che non sanno di m
loro scolari che non sanno di musica quegli abiti che si richieggono
per
ballare in cadenza.
esto passo si chiama Semplice o Naturale perciocché anzi vien formato
per
semplicità di natura, la quale insegna a tutti a
o per semplicità di natura, la quale insegna a tutti a camminare, che
per
sottigliezza d’umano pensamento o per arte. Si pu
nsegna a tutti a camminare, che per sottigliezza d’umano pensamento o
per
arte. Si può cominciare e finire sopra ognuna del
zo modo: ma radissime volte interviene, che se gli dia questo valore;
per
la qual cosa serve per lo più nella danza di lega
olte interviene, che se gli dia questo valore; per la qual cosa serve
per
lo più nella danza di legamento d’uno in altro pa
osa serve per lo più nella danza di legamento d’uno in altro passo, o
per
meglio dire, di riempimento di misura. E si descr
Battimento del piede” è passo quasi fondamentale del ballo, che sarei
per
dire che uno possa essere perfettamente Ballerino
no le sorti de’ Battimenti. Primo il “Basso piegato”, che giova molto
per
il molleggio del ginocchio, ed il suo esercizio è
da in aria; indi, da quella stessa positura, scivolandolo leggermente
per
terra, portisi dietro al manco in quinta positura
inta addietro o avanti. [4] Anticamente il replicavano due sole volte
per
fine di passo o riempimento di una battuta; noi i
nda sorte de’ Battimenti di piedi chiamasi “Battement disteso”, serve
per
acquistar velocità la gamba nel far le capriole i
dalla quinta, e sollevato il piede cui deve fare il Battimento, passa
per
la prima in aria e va alla quinta avanti, se dall
etra incominciò, con tenersi distesi ambi i ginocchi. Se ne replicano
per
quanto più se ne possano, si fanno con l’uno e co
l’altro piede; e procurisi soprattutto di farli con l’ultima celerità
per
acquistar di preggio e di facilità la capriola, c
ginocchio del piede che batterà, con la punta ben bassa, e passandolo
per
la seconda in aria, si porta alla quinta addietro
attere innanzi il collo del piede che sta a terra: così si replicherà
per
quante volte si potrà, con la maggior prestezza c
lto staccato”. Composto al solito in quinta, si alza il piede dritto,
per
esempio, con tener ben disteso il ginocchio e vol
uantità. [9] Parrà difficile il non passare il piede che sta a terra,
per
l’empito che porta nel cader giù: ma questo è que
sando il piede l’altro. Questi pur si fanno al più presto che puossi,
per
ottenersi il bramato profitto ed acquistarsi un b
ottuso; l’“Ipotenusa” è la linea che si oppone all’angolo maggiore e
per
conseguenza detta linea è maggiore.
il calcagno, con dare un’aria grande a tutta la vita. [2] Serve egli
per
il Teatro: o per passeggiarlo con maestà, o per a
dare un’aria grande a tutta la vita. [2] Serve egli per il Teatro: o
per
passeggiarlo con maestà, o per atti sorprendenti
vita. [2] Serve egli per il Teatro: o per passeggiarlo con maestà, o
per
atti sorprendenti e ammirativi, o per imporre qua
per passeggiarlo con maestà, o per atti sorprendenti e ammirativi, o
per
imporre qualche ordine; ed in tal caso va accompa
; ed in tal caso va accompagnato dal gesto del braccio e della testa,
per
indicare la cosa comandata. Serve pure per prende
del braccio e della testa, per indicare la cosa comandata. Serve pure
per
prendere in atto genuflesso una mano e baciarla a
[2] Questo passo puol bene incominciare da tutte le posizioni, e noi
per
farlo “avanti” farem l’esempio dalla quarta, perc
ostra essere un passo che comincia sopra e finisce sotto. Alla spiega
per
meglio intendimento. Posto che si farà in quarta,
rà alla quarta avanti, e rilevandosi, passandosi l’altro naturalmente
per
la prima, si porta in seconda con glissar leggerm
tro, e conducesi l’altro alla seconda con farlo, strisciando, passare
per
la prima, e se gli darà fine col primo piede, che
tro avanti in quarta, e glissando, si porta in quarta sotto con girar
per
la dritta e con distendere; mettesi il manco in s
i aversi disteso, portasi l’altro piede in seconda, con farlo passare
per
la prima, inarcando il collo del piede, ed il pri
dritto, si porta in quarta, e dopo di aver disteso, passando il manco
per
la prima, come sopra, si mette in seconda, e con
prende. Facciam l’esempio di pigliarlo dal piede destro, deve girare
per
la sinistra. Si pone in quarta sotto con detto pi
. Si pone in quarta sotto con detto piede dritto, e facendolo passare
per
la seconda in aria, pongasi in quarta sopra al ma
anco, con far fronte alla parte ove tenevansi le spalle rivolte, che,
per
far questo, sia di bisogno portare il dritto per
spalle rivolte, che, per far questo, sia di bisogno portare il dritto
per
aria, che farà quasi tre quarti di circolo, e dev
quasi tre quarti di circolo, e deve girarsi a guisa d’asse sul manco,
per
poter trovarsi con questo in quarta sotto, indi i
ra volta, e porterassi il sinistro sotto il dritto in quarta, girando
per
la destra, ed il destro in quarta avanti, e l’alt
inisce il primo col manco, che metterassi in quarta sotto. Ciò fatto,
per
fare il secondo il piede che resta sopra, dopo no
lta elasticità: ma il Ballerino Grottesco non ne puol fare uso veruno
per
essere il passo di Bourrée fallito secco secchiss
cco. Serve più delle volte, oltre di quanto abbiam divisato di sopra,
per
legarvi altro passo, e specialmente quando vuol f
cambiamento del piede. Si comincia col piede che sta addietro, e sia
per
esempio il dritto, il quale dopo la piegata si st
, da dove si getti l’istesso piede alla seconda, ed il manco passando
per
la prima si porta alla quarta avanti, ed il dritt
a mortale, va tratto tratto cadendo, col movimento del mezzo Tombé, e
per
sollevarsi, spinto dagli ultimi sforzi naturali,
ici movimenti, accompagnando l’espressione con le braccia. Serve pure
per
uno furibondo che voglia un altro ferire, e vieta
di Bourrée, ho detto di che va composta questa sua specie, che basta
per
adesso di averne una notizia, e quando parleremo
gé aggiuntovi, il quale si fa di seguito senza frappor pausa, e serve
per
un riempimento di Musica, o per comodo di ligarvi
seguito senza frappor pausa, e serve per un riempimento di Musica, o
per
comodo di ligarvi altro passo. [33] Non altro ci
movimenti. Tutti que’ dal § 1 fino a tutto il § 4 hanno tre movimenti
per
ciascheduno. Il primo de’ quali è il piegato port
francese Bohémien nel toscano idioma equivale alla voce Zingaro. Durò
per
lungo spazio di tempo: ed era composto d’un passo
tto a Fioretto, il quale, perocché era men bello del precedente, durò
per
assai poco tempo. Era composto d’un Mezzo tronco
na contraddizione è assai più bello e gentile degli altri due; e sono
per
affermare che difficilmente i posteri ne saran pe
altri due; e sono per affermare che difficilmente i posteri ne saran
per
trovare un altro più nobile e ben fatto di esso.
ifferenti maniere, cioè diversamente adoperandosi sulla linea obliqua
per
innanzi, e circolare, secondariamente andando a m
ando, si faccia parola. [6] Il passo adunque di Minuetto sull’obliqua
per
la banda dinanzi e sulla linea circolare adoperis
è dritto a poco meno della quarta positura, venendo la gamba sinistra
per
aria a distendersi allato la destra, in distanza
bile, perciocché quanto più sarà adoperato soavemente, tanto più sarà
per
riuscire gradevole alla vista de’ riguardanti. [7
quest’altra maniera: facciasi in prima un Mezzo tronco col piè destro
per
innanzi al sinistro dalla terza alla quinta posit
a due movimenti, cioè il piegato e l’andante col salto, pur nondimeno
per
la somma leggerezza con cui si dee adoperare, ren
ercettibile, non gli rimane altro movimento visibile che l’andante, e
per
la medesima ragione non gli si dee che un solo mo
Minuetto che far si convengono. Ma perciocché vi sono alcuni i quali
per
la loro naturale disposizione, e perché hanno tro
estrema difficoltà non possono rialzar sulla punta; ed alcuni altri,
per
contrario, i quali, perché hanno il collo del pie
chi legge [1] Quantunque l’invenzion della Danza sia antichissima,
per
quello che ne scrivono molti Autori che trattano
iana, a cui aggiunsero alcune capriole ed il suono delle castagnette;
per
la qual cagione questa Danza, che prima si diceva
sare; ed in pochissimo tempo accadde che la danza Francese s’imparava
per
necessità, dove la Spagnola (contuttoché i Maestr
la durezza ed inflessibilità delle loro braccia) s’imparava solamente
per
rarità. [5] Se gl’Italiani, com’è detto, furono i
ncesca, ballare. [6] Di queste due specie di Danze, quella da Teatro,
per
lo raddoppiamento de’ passi battuti, capriolati o
vrebbe servire, se non a’ Professori di Ballo, de’ quali, riuscendone
per
lo Teatro assai pochi, vengono in conseguenza a f
Teatro assai pochi, vengono in conseguenza a farsi molto preggiare. E
per
contrario la Danza da Sala, o da Festino che vogl
lla da Teatro. Serve alle Dame, Cavalieri ed altre gentili persone, e
per
fino i Monarchi non hanno ritegno di volerla impa
e persone di distinzione, serve parimente a coloro che hanno bisogno,
per
conservarsi nella salute, di tenere il corpo eser
esercitato. [10] Or sopra esercizio ed arte così nobile, essendomi io
per
lungo spazio di tempo messo a considerare se trov
i tempo messo a considerare se trovar si potessero le regole generali
per
mezzo delle quali si potesse con ogni agevolezza
principale, ho dovuto minutamente ad uno ad uno andargli disaminando,
per
ravvisar di quanti e quali movimenti ciascuno di
e si fa sempre girando sull’istesso terreno. Si puol girare la vita o
per
un quarto, o per mezzo, o per tre quarti, o per g
rando sull’istesso terreno. Si puol girare la vita o per un quarto, o
per
mezzo, o per tre quarti, o per giro intiero. Si f
tesso terreno. Si puol girare la vita o per un quarto, o per mezzo, o
per
tre quarti, o per giro intiero. Si fa in diversis
puol girare la vita o per un quarto, o per mezzo, o per tre quarti, o
per
giro intiero. Si fa in diversissime maniere, si g
posizione quarta già detta, e questo portamento con tal piegata serva
per
regola generale di dare un garbo alle Pirouettes,
er far la Pirola “disfatta a piè fermo” si situa in quarta col destro
per
grazia di esempio avanti, da ivi stesso alzasi su
ti, da ivi stesso alzasi sulle punte e girasi a sinistra, che voltata
per
un quarto la vita si poserà e resterà addietro il
va avanti. Questa Pirouette non può far più di un quarto di giro, che
per
farne mezzo, al sommo, fa di mestiere piantarsi i
anno sulla punta di un solo piede, sopra il quale velocemente volgesi
per
quanti più giri si potran fare; e perciò chiamasi
esso dipendono, come pure fa di mestiere da farsi in un piano leviato
per
farsi quantità di giri. Io son giunto a fare nove
iarissimo Monsieur Pitrot paragonar si possa. Egli è arrivato a stare
per
due minuti in aplomb, e nell’atto istesso ha fatt
e delle sue parti “a solo”, quando sta tutto anelante e difficilmente
per
conseguenza a prendere un esatto equilibrio, si p
di dover soggiacere alla sferza de’ critici impegnati da’ miei emoli
per
discreditarmi. Infatti non erasi ancora terminata
uelle. [2] Si attacca primieramente il frontespizio del mio trattato,
per
avergl’io dati l’aggiunti di Teorico-pratico, vol
el di teorico, a motivo che non sia della mia levatura trattar l’arte
per
teorie. È questa una temerità che non può nascere
all’imparzial giudizio di cui ben volentieri mi sottometto. Non potrà
per
tanto far meraviglia, che io mi sia accinto ad es
nventato dai Coribanti in Frigia o dai più vecchi regnanti d’Egitto è
per
me indifferente, e lo sarà per tutti i ballanti d
a o dai più vecchi regnanti d’Egitto è per me indifferente, e lo sarà
per
tutti i ballanti del mondo. Premeva solo a me di
rò bruttamente: imperciocché invece di scrivere una critica che dovea
per
sua natura esser dolce, benigna e urbana, scrisse
egato, è sufficiente che mi sia fatto intendere, nulla importando che
per
«vengasi» si trovi scritto «venghisi», e per «att
re, nulla importando che per «vengasi» si trovi scritto «venghisi», e
per
«atteggiamento» si legga «atteggio». Del resto il
ando alcune picciole cose, le quali giova che io qui chiami a revista
per
far vedere quanto scioccamente abbia adempiuto al
mo. Chi principia l’applicazione ad un’arte vuol esser quasi condotto
per
mano, ed avvezzavisi a poco a poco. La rigorosa e
arbitrio alle leggi della scuola medesima. Chi va cercando un Maestro
per
eseguir l’arte a proprio arbitrio? Dovea dunque i
additar il come potrebbe andar meglio. [12] Finalmente si sdegna meco
per
aver segnate le traccie d’alcuni valenti professo
i di ballo e trascritti i lor sentimenti. L’arte del ballo non usciva
per
la prima volta dalle mie mani. Altri ne trattaron
ho tratti. Un dotto scrittor latino dicea ingenui pudoris est fateri
per
quos didiceris i. Non mi sono brigato però d’affa
ome fece il riflessionista, tanti tronchi frammenti d’antichi Autori,
per
dar a divedere la sua molta e varia lettura. Il p
ettecento (G.B. Dufort, G. Magri, F. Sgai), Napoli, Istituto Italiano
per
gli Studi Filosofici, 2001. Magri afferma che si
gano egualmente le lor punte rivolte in fuori. [3] La falsa positura,
per
contrario, consiste nel situare i piedi sulla ter
comprendano, l’esporremo sotto gli occhi nelle figure che seguiranno:
per
la intelligenza delle quali si deono prima d’ogn’
a il principio del cammino sul quale deono avviarsi i passi del ballo
per
incominciar la figura. [7] La figura GHI dinota i
resenta i due piedi, de’ quali M dinota il destro ed L il sinistro. E
per
non incorrere in alcuno errore nel discernere un
datura delle suddette piccole linee, leggermente potrebbe pigliare un
per
un altro piede. Ritorniamo di presente alle posit
sser troppo scrupoloso e sofistico intorno alla loro misura. Onde se,
per
avventura adoperandole, non si serbasse una matem
hi balla non ha né piedi, né chi guarda nel visivo senso il compasso,
per
non incorrere o per osservare gl’insensibili dife
iedi, né chi guarda nel visivo senso il compasso, per non incorrere o
per
osservare gl’insensibili difetti che mai possono
il rigore delle suddette leggi, deesi egli dispensare da cotanta e sì
per
lui malagevole esattezza. E però il giudicioso e
iudicioso e prudente Maestro dee badar bene sopra i naturali difetti,
per
potergli, se non già come si dovrebbe, almeno com
tti soli e che non vanno uniti a più spezie di movimenti. I composti,
per
contrario, sono quelli che vanno congiunti a più
nti congiunti in uno, ed i quali sono assai frequenti nel ballo, sono
per
esempio: il piegar camminando un passo, il qual m
rano dal corpo più movimenti congiunti in uno, non s’hanno da contare
per
più movimenti, ma per un solo. [3] S’avverta oltr
imenti congiunti in uno, non s’hanno da contare per più movimenti, ma
per
un solo. [3] S’avverta oltracciò che a’ salti, i
iò che a’ salti, i quali si fanno nei passi del ballo nobile, comeche
per
esser adoperati abbiano primieramente bisogno del
ginocchi, nel quale, come è detto, consiste il movimento rialzato, e
per
cui le piante de’ piedi calcano con empito la ter
mente comprendere che la cascata del salto non si dee nel ballo avere
per
movimento diverso del rialzato. Tanto maggiorment
. Tanto maggiormente, che dal passo saltante in fuori, il quale, come
per
innanzi nel suo particolare capitolo avvertiremo,
le nostre Donne vogliono essere più tosto Francesi che Italiane: esse
per
risparmiar fatiga fan più volentieri una Assemblé
un Pas de deux figurato, dove l’Uomo intreccia la Capriola, la Donna
per
ordinario vi lega un’Assemblé, per riserbarsi tut
mo intreccia la Capriola, la Donna per ordinario vi lega un’Assemblé,
per
riserbarsi tutta la forza nella sua parte a sola,
un’Assemblé, per riserbarsi tutta la forza nella sua parte a sola, e
per
far tutta la mostra della sua abilità quando gli
osi il giro che si fa nel cadere in quella quantità che richiedesi, e
per
esser “fatta” si gira dalla parte di quel piè che
ta” si gira dalla parte di quel piè che si solleva in quarta in aria;
per
esser “disfatta”, al contrario, si gira dalla par
egualmente i ginocchi, indi si rialzano distendendo i colli de’ piedi
per
dar spinta a tutto il corpo da sollevarsi da terr
to, il secondo è il rialzato col salto, che la cascata non si giudica
per
movimento differente, come si avvisò nel cap. V d
el Développé [1] Questo Passo vien chiamato da’ Francesi Développé
per
esser egli un viluppo, o dir vogliamo un groppo d
Andante [2] Rigorosamente parlando va preso col piede in aria: ma
per
farne un’esatta spiegazione, il farem prendere da
ione, il farem prendere dalla quarta positura a terra. Volendosi fare
per
esempio col dritto, si ponghi questo dietro al ma
tro alla quarta in aria, e tornando a segnare altro quarto di circolo
per
aria, conducesi altra volta alla seconda in aria*
salticelli, a guisa di mezzi Contratempi, quanti passaggi fa l’altro
per
aria avanti e addietro. § 3. Battuto [5] Il
nte da questi differisce, fuorché prima di segnare in aria il cerchio
per
portare il piede avanti o addietro si faranno de’
ova lena ed il fare un altro Trattato a parte sul Minuetto mi sembra,
per
le ragioni che seguiranno, sì necessario, che se
nza, ma eziandio ad inventarne e comporne da sé medesimo delle altre:
per
la qual cagione io non sono in obbligo di trattar
ntrato una tale felice sorte, che da vile, umile e basso ch’egli era,
per
tratto di tempo è divenuto così pomposo, che fatt
tato, affine di renderlo il più che sia possibile chiaro ed aperto, e
per
mostrare altrui il modo e la maniera che si convi
rto, e per mostrare altrui il modo e la maniera che si convien tenere
per
saperlo nobilmente e leggiadramente ballare. [3]
convien tenere per saperlo nobilmente e leggiadramente ballare. [3] E
per
ordinatamente procedere alla dichiarazione del Mi
tolo della Cadenza, ma sì perciocché la Cadenza del Minuetto si batte
per
comodità di coloro che lo ballano, in un altro mo
apitolo VI. Della Cadenza [1] Tutti i passi della Danza mai saranno
per
esser gradevoli, se dall’armonia non saran regola
’ ballerini: se va fuor di cadenza, tutto il resto si rende inutile e
per
questo è necessario, a chi vuol saper la Danza, s
ragion “dupla” o “tripla”. Dividano e suddividano i Maestri musicanti
per
quanto vogliano, non posson fare ch’ella non sia
tro, si adopera in quelle Danze che con speditezza si fanno, come sia
per
esempio la Giga, la Gavotta, l’Alemanda e simili.
avotta, l’Alemanda e simili. Il tempo trinario, ch’è più largo, serve
per
le Danze che posatamente si fanno, come la Ciacco
ro gravità. [3] Il tempo “tripola maggiore”, o sia “l’uno tre”, vuole
per
empire una battuta tre semibrevi. L’“otto tre”, c
tre semibrevi. L’“otto tre”, ch’è pur tempo ternario, vuole tre crome
per
far la sua battuta, e la croma ha il valore dell’
’ Tableaux. Fingiamo Borea che invaghito di Flora, la quale lo sdegna
per
amor di Zeffiro; essa fugge e Borea la siegue: in
e, e Flora soprafatta cade a terra; i Fiori languiscono, i Zeffiretti
per
dove passa Borea tutti tramortiti, in vari Tablea
a tempi. Il tempo “tripola minore”, o sia “due tre”, vuole tre Minime
per
la sua battuta. Una Minima vale la metà della Sem
cità della Tripola maggiore, e due più della tripola minore; e questo
per
i tempi trinari. Andiamo a’ “Binari”. [8] Il temp
vero, quanto di sopra è detto, costantemente confermo, e sono sempre
per
confermare: ma sì solamente dico che l’aria del M
ico che l’aria del Minuetto, la qual è di tempo ternario, dee essere,
per
le ragioni che seguiranno, diversamente dall’altr
l quale contiene entro di sé quattro passi da sei movimenti composti,
per
esser bene e con tutta l’esattezza ballato è di b
do movimento di questo passo, e la seconda sul quarto; pur nondimeno,
per
non confondere coloro che ballano, o fargli torre
per non confondere coloro che ballano, o fargli torre in iscambio una
per
un’altra misura, si dee solamente battere la prim
, e si renderà agevolissimo ad esser ballato in cadenza; dove sarebbe
per
riuscire difficilissimo, se batter si volesse l’u
ngo d’andarmene tuttavia il meglio che posso alleviando; ed oltracciò
per
non offendere nel difforme vizio dell’ingratitudi
sse piacere (poiché ogni vostro, avvegnaché lieve gradimento, sarebbe
per
tormi da dosso una gran parte del detto peso) m’è
. E di già dopo aver io durate lunghissime fatiche, finalmente eccolo
per
mezzo delle stampe uscito alla luce del Mondo: la
lla luce del Mondo: la quale, perciocché soventi volte addiviene che,
per
diverse cagioni, in densissima tenebra si tramuti
il chiaro e splendidissimo nome dell’Eccellenze Vostre, acciocché, se
per
avventura gli manca il proprio lume, abbia modo,
omi a nuovamente pensare che altro scemamento d’obbligazioni si fosse
per
me fatto con una tale fatica, ho trovato pur quel
rancesi Soubresaut significa un salto fatto a Contratempo dal Cavallo
per
fuggire e per gettare a basso quello che porta, d
saut significa un salto fatto a Contratempo dal Cavallo per fuggire e
per
gettare a basso quello che porta, da questa azion
e si vorrà fare “in giro” caminando in su del Teatro, quando si tiene
per
esempio il piede sinistro in quarta avanti, stacc
ina il passo suddetto. Si puol fare da tutti e due i piedi, girando o
per
l’uno o per l’altro lato. Puol girarsi sulla manc
suddetto. Si puol fare da tutti e due i piedi, girando o per l’uno o
per
l’altro lato. Puol girarsi sulla manca, se si sal
e, se non col formare que’ passi i quali si convengono far nel ballo;
per
seguire l’ordine impreso, si doverà de’ passi in
assi del ballo nobile. I quali essendo moltissimi, se ne vuol parlare
per
innanzi partitamente ad uno ad uno. Siaci ora pri
prima d’ogn’altra cosa lecito tutti i lor nomi qui riferire. I quali,
per
secondar la presente usanza, o costume, che dir v
o costume, che dir vogliamo (giacché ad alcuni amadori di cotal arte,
per
non dir tutti, s’odono nominar in francese; ed al
minor numero, in toscano) così nell’uno, come nell’altro idioma saran
per
noi rapportati. [3] I Passi del Ballo Nobile sono
composti, che, come si disse, costano da più movimenti semplici, sono
per
esempio: il piegar caminando un passo, è un solo
ovimento composto dal piegato e dal caminato, e non devesi considerar
per
due; il piegar girando, il caminar girando, e sim
sono due movimenti semplici, li quali in verun conto possan contarsi
per
un composto. Ne’ salti si contano due soli movime
ato, senza cui né distender si possono i ginocchi, né premer la terra
per
pigliare il salto. La caduta non si conta per mov
chi, né premer la terra per pigliare il salto. La caduta non si conta
per
movimento diverso, che è un moto necessario dalla
le sostituir si volesse un leggerissimo Mezzo gittato, sarebbe invero
per
riuscire assai più dilettevole per vaghezza. [4]
simo Mezzo gittato, sarebbe invero per riuscire assai più dilettevole
per
vaghezza. [4] Il Fioretto in Iscacciato si fa in
i, e nel tempo che si rialzano, è di bisogno far passare il piè manco
per
dietro al dritto nella terza positura; e nel mome
col piè destro alla seconda positura, ed il secondo col piè sinistro
per
innanzi al dritto alla terza positura. Se si vole
zi al dritto alla terza positura. Se si volesse far un altro Fioretto
per
lo medesimo lato, ovvero girando per esso, subito
si volesse far un altro Fioretto per lo medesimo lato, ovvero girando
per
esso, subito terminato il terzo passo, sarebbe di
la misura di tempo. Ma comeché questo Fioretto di quattro passi siasi
per
me veduto usare ad alcune persone, tuttavia però
primo col piè sinistro alla seconda positura ed il secondo col destro
per
innanzi al sinistro alla quinta positura: ed il c
[1] Uno de’ principali passi del Ballo è il Mezzo Coupé, non solo
per
avere un grande uso nella Danza, ma ancora perché
ti” si mette sul primo equilibrio, ed i piedi in una delle posizioni,
per
esempio nella prima; piegansi egualmente le ginoc
lo, l’ultimo movimento si porti in prima. Io a ciò non mi oppongo: ma
per
la lunga esperienza più aggevole riesce finirlo i
altro si torna a piegar dolcemente ne’ ginocchi, ed il manco passando
per
dietro al dritto, porterassi in quinta posizione,
rassi la prova, accaderà: sicché convien badarvi bene ed esercitarsi,
per
non incorrere in questo difetto. Facciam la spieg
rsi, per non incorrere in questo difetto. Facciam la spiega del passo
per
averne più compiuta l’idea. Messo che si farà in
ando sulla punta del dritto, si portano in seconda ambedue i piedi, e
per
accompagnarne un altro, il sinistro piegasi sotto
zia il braccio destro, comincian tutti due i polsi a girar lentamente
per
di dentro, il manco resta al suo fianco ed il des
tirata, e simili; e se ne servono pure in pigliare un salto: vogliono
per
esempio fare una Capriola sotto al corpo, la pigl
specialmente di uno Serio, che con questa qualità sola potrà passare
per
bravo; ed in vero si vede, con esperienza, che ch
ginocchi, ripara ed occupa alcune altre mancanze, poiché questi hanno
per
lo più poca gamba e quasi niente lena; perché il
sì che resti sempre la macchina, come dicono i Francesi, languissant:
per
cui motivo, chi balla il Serio non riesce facile
è più facile il vero comico grazioso. E che forse l’arte di esprimere
per
mezzo de’ gesti la Pantomima, l’Azione comica, la
l’Azione comica, la deve avere il Grottesco meno di quella del Serio,
per
esprimer questi la sua Tragica? Tanto nel comico
a e naturale. Un Serio che rappresenta la parte d’Ercole appassionato
per
Jole, un’Orfeo angustiato e smanioso per la perdi
parte d’Ercole appassionato per Jole, un’Orfeo angustiato e smanioso
per
la perdita di Euridice, non deve mostrare lo stat
no, è stato sempre specifico del Grottesco, e perché non puol’esserlo
per
l’avvenire? Male intendono quei che, prevenuti e
rtito già vorrebbero vedere un allegro, un ridicolo, che quel pianger
per
gusto è un poco strano. L’Uomo prudente, l’Uomo s
tripola: sonata spiritosa e di molte mutazioni di tempi che vi stanno
per
dentro; facendo passaggio dall’allegro all’armoni
si “disfare”, si stacca il piede indietro alla quarta e qui comincia,
per
grazia di esempio il distaccato in quarta sia il
non è da tutti i Ballerini seri; motivo del suo ballar di distacco, e
per
lo più si ballano all’impronto tutti gli “a soli”
ballerino non è assuefatto al ballare aggruppato, non può far questo
per
i gruppetti de’ passi or sciolti, or ligati, or p
passi or sciolti, or ligati, or pausati, or seriosi, or languidi, che
per
mezzo vi vanno. [5] L’arie di queste si paragonan
difficile al Ballerino di esecuzione, quanto a’ compositori di ballo
per
li gran moti di variazione dell’arie; oltre al ca
ue positura partendo, descrive in aria, o si fa unito al alcun passo,
per
esempio ad un Tronco, nel quale dopo d’essersi in
detto passo: ed in tal caso il Giro della gamba serve di legamento, o
per
meglio dire, per leggiadro riempimento di misura,
n tal caso il Giro della gamba serve di legamento, o per meglio dire,
per
leggiadro riempimento di misura, ed in alcuna cos
ra d’un passo e di legamento ad un altro. Per esempio: volendosi fare
per
addietro un passo Tronco terminato co’ battimenti
ll’uno o coll’altro piede, la gamba la quale rimane in aria si pieghi
per
lo ginocchio, e nuovamente distesala, si mandi gi
Capitolo VIII. De’ Passi [1] Tutto il fino adesso spiegato serve
per
la ben formazione de’ passi, che sono l’anima di
zza che mi sia possibile, ancorché l’impresa sia un poco malaggevole,
per
dover calcare una strada intralciata e sassosa, o
senza che il corpo non fosse posto in uno de’ divisati equilibri. Ha
per
dentro ogni passo i suoi movimenti, o semplici o
uno in uno partitamente, e daremo loro quel nome, con cui si sentono
per
ordinario nominare, essendo di maggior numero in
piè. Le punte si possono voltare al fuori, ma non troppo caricati; e
per
torsi i difetti che hanno, o per essersi viziati
al fuori, ma non troppo caricati; e per torsi i difetti che hanno, o
per
essersi viziati da fanciulli o per aver qualche a
e per torsi i difetti che hanno, o per essersi viziati da fanciulli o
per
aver qualche articolazione imperfetta, si facci l
ualche articolazione imperfetta, si facci lungo esercizio di caminare
per
le camere nella guisa accennata, e si torrà ogni
de che dell’equilibrio del corpo si faccia nel presente luogo parola;
per
quindi procedere innanzi a’ movimenti ed a’ passi
osi l’altro in aria. [4] La notizia di questi equilibri non serve già
per
andare investigando nella formazione de’ passi, q
dico già in una misura o tempo d’armonia, ma forse in cento, non sarà
per
formare un solo passo. Ma sì solamente bisogna, p
n cento, non sarà per formare un solo passo. Ma sì solamente bisogna,
per
sapere, equilibrato che sarà il corpo in uno de’
a qual piede si deano i passi incominciare e come si vogliano finire,
per
trovarsi il corpo in istato da poter formare i pa
zi, accioché non apparisca troppo distesa, né molto rivolte indietro,
per
non comprimerla e farla vedere troppo angusta, ma
salta. In Teatro è permesso, anzi fassi in effetto il salticello, non
per
natura del Jeté, ma si permette alla libertà dell
e volte è necessario, ingrandir le posizioni stesse e farsi passi che
per
sala sarebbero obbrobriosi; e ciò o per avanzar f
ioni stesse e farsi passi che per sala sarebbero obbrobriosi; e ciò o
per
avanzar figura, o per guadagnar quel terreno che
ssi che per sala sarebbero obbrobriosi; e ciò o per avanzar figura, o
per
guadagnar quel terreno che ricerca l’azione del B
o di aver piegato ambo le ginocchia si stacca il piè che sta innanzi,
per
esempio il dritto, in seconda in aria, e nel cala
sopra spiegato si batte avanti, in questo si percuote addietro; come,
per
esempio, messo col destro in quarta avanti, e dop
tuta. [13] Ognuno di questi Jeté battuti si possono pur “raddoppiare”
per
quanto se ne vorrà. Uno battuto sopra ed uno sott
a spinta, ed esser ravvivata da qualche estrania cagione; ed è questa
per
ordinario la Musica, la quale così sveglia l’este
ini, imitandoli in mille guise e ponendosi in mille ridicole positure
per
far ridere gli spettatori: come ancora ne mantien
vari ed allegri balli, che furono poi annullati da Pirro Re di Epiro
per
agguerrir bene la gioventù e non farla divertire
crivere intorno a’ balli Messer Rinaldo Rigoni, la di cui opera porta
per
titolo il Ballerino perfetto, stampata in Milano
onde io vedendo la preminenza a questo diversivo mi vi sono applicato
per
dare le vere strette regole della Danza sì Teatra
o; e mi sono studiato di spiegarmi con la maggior chiarezza ho potuto
per
maggiore intelligenza de’ principianti, descriven
ettecento (G.B. Dufort, G. Magri, F. Sgai), Napoli, Istituto Italiano
per
gli Studi Filosofici, 2001, p. 132. b. [NdE] Ant
licis Medii aevi, 1739. d. [NdE] Dal lat. lepĭdus, lett. : gradevole
per
la sua arguzia e comicità. e. [NdE] Vedi Dufort
dovi solo la portata dell’ultimo piede. In giro la vita resta voltata
per
un quarto, detto in iscorcio. La prattica poi, e
ne cose che io non posso qui spiegare e dimostrare: né pretendo altro
per
adesso, che dare i primi rudimenti, per poterne r
dimostrare: né pretendo altro per adesso, che dare i primi rudimenti,
per
poterne ragionar con fondamento nell’occorrenze.
qualche tempo a questa parte, non già perché lo meriti, ma piuttosto
per
vedersi in moto un gran numero di persone, ed aff
sciarvisi leggermente su cadere, e ripiegare incontinente i ginocchi,
per
incominciare un altro Tronco. Quantunque però que
per incominciare un altro Tronco. Quantunque però questo passo siasi
per
me veduto, e tutto giorno si vegga, usare ad alcu
a, usare ad alcune persone di distinzione, pur nondimeno io non sarei
per
consigliare alcuno a servirsene. Ora con questi p
Ora con questi passi si può ballare la Contradanza assai regolarmente
per
quello che s’attiene alle figure ed alla cadenza,
egolate o stabilite figure a descrivere prima o dopo il debito tempo,
per
necessità vi dovrà nascere un continuo sconcerto
ioni, ma io vi fo la differenza, ed in vero vi si trova. Questo si fa
per
ordinario ne’ tempi di Ciaccona e tempi gravi tri
pi gravi trinari. Se gli dà principio pur dalle tre stesse posizioni,
per
grazia di esempio col destro sotto in quinta, si
colo non si commette errore, si porti poi il dritto in seconda vera e
per
ultimo il manco si metta in quinta sotto. [2] Cos
rò bruttamente: imperciocché invece di scrivere una critica che dovea
per
sua natura esser dolce, benigna e urbana, scrisse
). L’ortografia dei nomi propri non è stata modificata eccezion fatta
per
Fabbrizio → (già menzionato come Fabrizio) e Marc
Mareseilles). Poche modifiche sono state apportate alla punteggiatura
per
rendere più agevole la lettura. Sono state conser
ginale. Per quanto riguarda il corsivo, usato nell’edizione originale
per
mettere in evidenza un’espressione, per indicare
usato nell’edizione originale per mettere in evidenza un’espressione,
per
indicare il nome di un passo, o per una parola st
ttere in evidenza un’espressione, per indicare il nome di un passo, o
per
una parola straniera, nella presente edizione si
e in francese, precisando: «daremo loro quel nome, con cui si sentono
per
ordinario nominare, essendo di maggior numero in
no di restituire la pronuncia francese con un ortografia dubbia (come
per
esempio il pas de “Marcel”, maître de ballet fran
resso succedere. Quando però si voglia impiegare un sol Passo Gittato
per
compiere una misura, bisognerà fermarvisi e servi
gnerà fermarvisi e servirsi di qualche bello e grazioso atteggiamento
per
finattanto che giunga il punto dell’altra misura,
o atteggiamento per finattanto che giunga il punto dell’altra misura,
per
procedere a’ passi che sieguono appresso.
uesta, da alcuni altri quella sia commendata ed usata; pur nondimeno,
per
quanto io v’ho potuto su riflettere e considerare
cui punta, piegando a poco a poco il ginocchio, sdruccioli soavemente
per
terra dietro al piè dritto alla terza positura, s
tro col sinistro alla seconda, girando un quarto di giro al di dentro
per
la man manca: e nel medesimo modo che sdrucciolò
ma sulla prima o sulla terza positura, tenendo le braccia distese giù
per
lo mezzo di ciascun lato. E quindi stacchi il piè
o col piè dritto alla seconda, girando un quarto di giro al di dentro
per
la destra, acciocché venga a porsi dinanzi al Cav
asche della giubba in distanza di cinque o sei dita: e che le braccia
per
lo piegamento de’ lor gomiti facciano un poco di
collo sdrucciolamento del piede, o col mezzo cerchio, od a due tempi
per
innanzi, ovvero sopra i Contrattempi fatto dallat
dietro riguardante, ed appresso si faccia soavemente un giro di polso
per
innanzi nel medesimo tempo che la man sinistra lo
olla mano in dentro sopra il suo lato, e terminando col giro di polso
per
innanzi. Ed in questa divisata maniera si possono
retto, sul passo Mezzo tronco, e sopra altri passi, dove si conviene,
per
impararlo, esercitare. Ed i quali, se si comincia
sinistro, è di bisogno che vada innanzi in sul braccio dritto, e che
per
lo sinistro si faccia il contrario. E perciò ques
tà dell’altre danze, imparare: pur nondimeno, se si considera ch’egli
per
piacere agli spettatori dee esser accompagnato da
e a ballare, si rende più malagevole a piacere agli spettatori: e che
per
conseguire il fine di rendersi a quelli gradevole
inuetto sulla linea diametrale a man destra, invece del secondo, fare
per
la banda dinanzi un passo Grave col piè diritto,
o alla punta di quel piede con cui si fa questo passo, e riguardatala
per
infino alla metà del suo cammino, è da riporre il
di Minuetto a man destra, due Mezzo tronchi, il primo col piè destro
per
innanzi alla quarta positura, approssimando senza
suo decorso far si potranno una, due o al più tre volte, e gli saran
per
aggiugnere somma grazia e leggiadria: dove il tra
cia via e gli fa fare un passo Naturale. Quantunque adoperar si possa
per
innanzi, addietro, dall’uno e dall’altro lato ed
gato, il rialzato e l’andante, e s’adopera in questo modo. Volendosi,
per
esempio, fare addietro sopra la quarta positura c
o Scacciato fatto dallato. Fannosi ordinariamente due di questi passi
per
compiere una misura di tempo, la cui battuta si t
stro, l’un camminando a man dritta, l’altro a man manca; l’un girando
per
la dritta, l’altro per la sinistra: insomma un fa
man dritta, l’altro a man manca; l’un girando per la dritta, l’altro
per
la sinistra: insomma un facendo il contrario dell
itto, l’un camminando a man manca e l’altro a man manca, l’un girando
per
la destra e l’altro parimente per la destra, ed u
e l’altro a man manca, l’un girando per la destra e l’altro parimente
per
la destra, ed ultimamente facendo amenduni, o sop
zioni, ma come abbiam detto sempre si preferisce la quarta all’altre,
per
esser la più comoda; e si fa o con l’uno o con l’
o e disfatto, e raddoppiato, doublé. [1] Per farlo “avanti” si ponga,
per
grazia di esempio, il piede destro dietro al sini
rto o al sommo mezzo, sebbene alcune delle volte si fa di più, ma ciò
per
mera necessità, e finisce in seconda. Per esser “
si gira dalla parte istessa del piede che a muoversi sarà il primo; e
per
esser “disfatto” si gira all’opposto del piè che
, la quale può cominciarsi sulla terza o sulla quinta positura, s’usa
per
lo più qualora camminar si voglia a man dritta o
il quale, come dicemmo al suo luogo, serba il valore d’una misura. E
per
la medesima ragione, contenendo ogni passo Tronco
primo Tronco, ed il rimanente del passo serve di riempimento di tempo
per
finattantoché arrivi la battuta del passo che sie
messa quell’istessa che dalla natura ebbe il corpo umano. Vediamo noi
per
ordinario che gli uomini tengono le loro membra i
isposizione cela alcuni difettuzzi che in certi corpi sono apposti, o
per
loro natura o per vizi contratti da una mala abit
lcuni difettuzzi che in certi corpi sono apposti, o per loro natura o
per
vizi contratti da una mala abituazione, come megl
da cui ne prese nome il passo. Questi balletti erano allegri ed usati
per
lo più ne’ tempi binari. Noi l’adopramo anche fat
sto è un passo che solamente si fa da lato. [2] Per farlo, si metterà
per
esempio col dritto dietro al sinistro in una dell
prima positura, il quale poi si porta in seconda: indi, strisciandolo
per
terra, conducesi il manco in quinta dietro, e dop
n fianco, in giro. Per farsi “avanti” fa d’uopo componersi in quarta,
per
cagion di esempio col piede destro addietro, e se
si comincia col piede che sta avanti, facendolo passare dalla seconda
per
portarlo con piegar, glissando, alla quarta addie
emplice. [4] Quello “in fianco” comincia pur dalla quarta, e si porti
per
grazia di esempio il dritto glissando in seconda,
ltro si mette in terza sotto con girar la vita. [6] Quattro movimenti
per
cadauno si contengono in questi fioretti. Il prim
e pure in tutte le divisate maniere, aggiungendovi il moto gittato, o
per
dir meglio cambiando il secondo movimento ed il t
a l’ortografia di alcuni avverbi (daddosso → da dosso; peravventura →
per
avventura; perlaqualcosa → per la qual cosa; in s
i (daddosso → da dosso; peravventura → per avventura; perlaqualcosa →
per
la qual cosa; in somma → insomma; forsi → forse;
cese. Il corsivo di alcune parole messe in evidenza è stato riservato
per
le parole straniere, mentre le virgolette lo hann
i questi lodevoli principi di nobile diversivo, e che Me scelto avete
per
Maestro di Ballo di una così cospicua Compagnia,
ione di una tenutezza più che in una Dedicatoria. Questa ho scelto io
per
pubblicar la mia appresso di voi, o virtuosissimi
non sono fuor di dubbio che gl’insolenti Satiri, pieni di reo talento
per
insultare le altrui fatighe, troveran materia di
Molto in preggio è presso i Ballerini il Ballonné. Di esso si servono
per
ordinario i ballanti seri ne’ maggior gravi che p
erca, accresce di maestà e di gravità la danza. [2] Puol servire pure
per
i Ballerini Grotteschi, facendolo però con destre
avanti alla quarta in aria avanti, e così si dice “avanti”; indietro
per
essere “addietro”, e da lato sarà “fiancheggiato”
sso sufficientemente nel capitolo del passo Semplice o Naturale furon
per
noi rendute aperte. Per la qual cosa contiene egl
to ed il terzo si è l’andante. Si può fare sopra tutte le positure, e
per
ove si voglia, cioè andandosi innanzi, addietro,
stra o sinistra, o finalmente in giro. Per esempio, se far si volesse
per
innanzi dalla terza alla quarta positura, partend
rare, ma molto di rado, in giro, cioè girando un quarto, due quarti e
per
fino ad un giro intero, siccome m’è venuto in acc
mpo e due del passo Saltante, siccome ne’ lor capitoli fu dimostro; e
per
la stessa ragione racchiude due tempi, la battuta
n consiste in altro che in islontanare e staccare un piede dall’altro
per
mandarlo giù a quella positura donde il susseguen
quel ginocchio che si distende, spezialmente quando si fanno dallato,
per
ove facendosi, gli si conviene veramente il nome
co. [3] Il passo Bilanciato, non già come altri il prende, cioè fatto
per
ogni banda, ma rigorosamente preso, cioè fatto da
sto” è arrivato al sommo, è divenuto un di que’ passi che sono andati
per
la sconcia lor veduta in disuso. E si descrive ne
e rialzandoli poscia, vi si terrà il corpo equilibrato egualmente, e
per
fine condurrassi l’altro piede in seconda vera, o
, cadesi, col piè che va strisciando, alla quinta forzata, passandolo
per
la prima, con dare il pendìo della vita dal lato
nte ove si aveva il lato. Tutte queste sorti contengono due movimenti
per
cadauno, il primo è lo strisciato cadente, il sec
disegno, non saprà mai disporre una giustatezza alli membri del corpo
per
disporli in attitudine, le teste non saran situat
con la palma della mano riguardante al petto, la vita che sia voltata
per
linea obbliqua dalla parte opposta a quel piede c
rimenti lo stato del Ballante. [6] Dopo di essersi posto in posizione
per
farla “avanti”, e volendola cominciare col destro
meriti tutta l’attenzione: anzi vi bisogna più di tutti i caratteri,
per
essere espresso e condotto con destrezza di vita,
al suo carattere, torlo dal suo sistema e metterlo in uno che vi sta,
per
così dire, a piggione. [14] Ecco il vero di quest
nendosi alte, si muovevano in due tempi, in un de’ quali si piegavano
per
lo gomito, e nell’altro si distendevano. [3] Seco
lte verso la giubba. Nello stesso tempo poi che si piegano i ginocchi
per
incominciare il passo del Minuetto, sono da porta
minciare il passo del Minuetto, sono da portare soavemente le braccia
per
sopra l’una e l’altra banda dinanzi della giubba,
comprendere la qualità del Passo Grave esser seria e maestosa. Serve
per
Teatro e per Sala: entra in tutte le sorti di bal
la qualità del Passo Grave esser seria e maestosa. Serve per Teatro e
per
Sala: entra in tutte le sorti di ballo e specialm
, secondo chiamerà la necessità del passo che vi si deve legare, come
per
esempio dovendone accompagnare un altro dall’altr
quarta naturale. [8] Quello “in aria” si fa pure col piede indietro,
per
esempio il dritto, si piega e si leva in aria l’i
osizione, e di questo piede si rileva solamente il tallone e si volta
per
di fuori, alzando poi la punta del sinistro si vo
iede istesso, essendo seguiti. [5] I suoi movimenti sono quattro, due
per
piede. Il primo volgendo il calcagno in fuori del
o, il terzo di quello la punta in fuori, il quarto di questo il tacco
per
dentro.
3] Il Contratempo e Bourrée disfatto però non puol’ essere dimezzato,
per
essere una legazione di passi che per intiero esi
erò non puol’ essere dimezzato, per essere una legazione di passi che
per
intiero esigge tutti que’ descritti. [4] I suoi m
o ottuso. [4] Facciamo una spiegazione geometrica che sarà necessaria
per
tutto il corso di questo Trattato. Si forma l’ang
[8] Le posizioni “false” son pur cinque, e sono necessarie a sapersi
per
essere adoprate in Teatro da ballanti Grotteschi
iture né vere, né false: ma il loro ballare si rende vago e leggiadro
per
la grande franchezza con cui viene adoprato. [9]
La necessità che abbiamo di saper queste posizioni in aria, stimo pur
per
le “forzate”, numerandone tre di queste, escluden
a retta. E queste sono tutte le posizioni ammesse da me, e necessarie
per
l’intelligenza di tutto questo Trattato. Ciò post
a un piede dalla positura ove si trova e lo conduce sopra un’altra: e
per
lo suo mezzo lasciato un de’ piedi a terra, coll’
ontana un piede dalla positura ove si trova, e si gitta sulla seconda
per
poter cominciare il Contrattempo. Per la qual cos
di ago da cucire, se fosse intraprendibile, tutto il Globo Terrestre,
per
non usare una iperbole di dire tutto il Mondo. Pe
o in terra, perché non potrebbe darsi diversamente giusto equilibrio,
per
non esser come prima base egualmente i piedi tutt
ulla pianta dell’altro. V. Sulla punta di un piede, tenendosi l’altro
per
aria. VI. Sostenendosi il corpo sopra tutti e due
sso Unito [Assemblé] [1] Il Passo Unito dall’uno o dall’altro piede
per
lo più si comincia sopra la terza, quarta e quint
nariamente, alla fine di questo passo va congiunto un Passo Staccato,
per
poter prendere del seguente passo la positura, pu
ento. L’esempio sia questo: volendosi col piè destro far questo passo
per
innanzi alla quarta alla medesima positura, si tr
è del Tronco, del Fioretto, del Bilanciato e della Sdrucciolata, come
per
innanzi, di lor trattando, farem vedere, vien ad
Capitolo LIV. Del Flinc Flanc [1] Questo passo serve
per
passare da una parte all’altra, e per spiccare un
Flanc [1] Questo passo serve per passare da una parte all’altra, e
per
spiccare una capriola. È composto di tre passi, e
i precetti; tuttavia vi sono anche alcune regole generali e costanti,
per
le quali si possono esattamente e con tutta la gr
druccioli (secondo l’opportunità di quel luogo ove si dimora), un piè
per
innanzi, e tenendo il cappello colla man sinistra
corpo, e portando, o leggermente sdrucciolando, un piè dopo l’altro,
per
fintanto che sia lecito di sottrarre lo sguardo d
si vogliono fare due passi Semplici, il primo de’ quali col piè manco
per
sopra al dritto alla quinta positura, ed il secon
tempo, che qui appresso dichiareremo, sono que’ passi ne’ quali, come
per
addietro dicemmo nel capitolo de’ Movimenti, si d
a, terza, quarta e quinta, delle quali la seconda abbisogna solamente
per
girare dall’uno o dall’altro lato. È composto di
e questo passo un tempo, la cui battuta, senz’altro esempio, si trova
per
la somma agilità e speditezza dei due primi, sul
Parallelogrammo quadrato”, su quale figura si forma questo passo, che
per
esser detta figura parallelogrammica deve esser q
si volteranno schiena a schiena, e con il loro Chassé laterale ognuno
per
la manca a linea retta parallela alla seconda, si
è l’andante, con cui si sdrucciola colla punta d’un piede soavemente
per
terra. Vale una misura, la cui battuta si trova s
ura: ed appresso rialzandogli, si vuol portare il medesimo piè dritto
per
aria facendo un poco di giro alla seconda positur
ncese Echappé. Questo passo è molto in uso tra’ ballerini grotteschi,
per
essere un passo più marcato di que’ de’ quali ser
a terra, si cade slontanando del pari i piedi, con strisciar le punte
per
terra, si cade, dissi, in seconda, con piegar nel
n se stesso, nulla di meno all’apparenza dimostra più del suo valore,
per
essere un passo brillante; come in effetto fa gra
anti con la polpa di un piede il collo dell’altro, si batte col collo
per
esempio del destro la polpa del sinistro, cui ess
il solo giro, che si fa nel salto e non puol essere più di un quarto
per
ogni tempo di coscia, si suole girare alla dritta
are alla dritta se si fa col destro, e facendosi col sinistro, girasi
per
la manca. [6] Raddoppiandosi avanti, si fanno tut
l ; cependant « Ingiusta lode non è stabil mai, * « E basta un solo
per
chiarirne cento [traduction] 5. » [6] « L’appro
théoriques que je leur enseigne : « Segnius irritant animos demissa
per
aurem « Quam quæ sunt oculis subjecta fidelibus…
ero popolo anch’esso di quando in quando le sue epidemie ; ma non mai
per
sua colpa. Ed essendo sempre le cagioni di queste
e accidentali, passaggiere, particolari ed esterne, possono alterarne
per
qualche tempo ed in qualche luogo il giudizio, ma
iare di natura. V’è purtroppo chi abusando dell’innocenza del popolo,
per
usurparne il voto, ad onta del merito e della rag
rà un Brisé o passo simile. Questo non va mai adoprato solo, ma serve
per
ligarvi altro passo, come si è detto nel mezzo Ec
differenza consiste nell’operare i movimenti del passo Mezzo Gittato
per
metà e più soavemente di quelli del passo Gittato
aire et Imprimeur de la Cour. 1761 Segnius irritant animos demissa
per
aures, Quam quae sunt oculis subiecta fidelibus.
ta piegata. [2] Questo mezzo passo non va mai solo eseguito, ma serve
per
pigliarvi qualunque sorte di passo che va piegand
ti; questa unione e replica de’ passi fa che chiamasi Rondò, e questo
per
ordinario si forma di Bourrée, di Chassé, di Glis
lzato col salto. E quantunque soglionsi impiegare due di questi passi
per
compiere un tempo, tuttavia la battuta si trova s
tto dallato alla seconda positura da quel medesimo piede con cui sarà
per
fare l’unione del detto passo. Onde il Passo di G
ia maggiore elasticità. [2] Gl’Italiani, come quelli che sono portati
per
le capriole, se ne servono di frequente, e molto
ogliono adoperare due linee, in quella guisa che dinota la lettera O,
per
cui si dà ad intendere che il passo congiunto, ci
si trovano notati sopra i passi, dinotano che si debbano i movimenti
per
loro dimostrati adoperar camminando; ove, quando
si trova in altre posizioni, fuorché nella seconda, si usa il Dégagé
per
venire a questa positura, e trovandosi in essa, s
teso scacciando. [2] Quell’aperto non si dimezza; ma sempre si adopra
per
intiero. [3] Que’ battuti possono esser “mezzi”:
tro nel rilevare. § 2. Regola generale del piegare [2] Fermiamo
per
regola stabile e generale che nel piegare, le pun
o, e rilevando altra volta di nuovo si posa come prima, e ciò facendo
per
tre volte sarà fatto il passo di Marseglia. [2] N
in quello “addietro”, in seconda in quello “in fianco”, ed in quarta
per
dove si fa fronte in que’ “girando”, con appoggia
dolo poscia nell’istessa quarta: ciò, che vale il Contratempo. Quindi
per
far l’Assemblé, si pieghino le ginocchia, e rialz
adopera da tutte le tre specie de’ Ballerini, con tal differenza, che
per
ordinario nel ballo grave si fa con ogni posatezz
hino subitamente i ginocchi, e rialzandogli, si faccia col piè destro
per
innanzi un leggerissimo Mezzo gittato alla quarta
erare, sulle figure: nel che consiste il compimento dell’opera. [3] E
per
ordinatamente procedere alla sposizione di tutte
▲