ro su cui resta il corpo appoggiato si distende pure; qual distesa si
fa
tratto tratto principiato il cerchio e nel mentre
’ Ballerini, con tal differenza, che per ordinario nel ballo grave si
fa
con ogni posatezza, nel mezzo carattere si fa vel
ario nel ballo grave si fa con ogni posatezza, nel mezzo carattere si
fa
velocissimo, nel Grottesco si fa in grande. E tut
ni posatezza, nel mezzo carattere si fa velocissimo, nel Grottesco si
fa
in grande. E tutto ciò secondo la proprietà de’ v
fare in tutte le tre diversità, come spesso occorre di eseguirlo. Si
fa
saltando in aria, del qual parleremo nelle Caprio
volta si replica due e tre volte nel salto istesso, ed in tal caso si
fa
tutto in fianco, senza che dalla prima si portass
mpre si preferisce la quarta all’altre, per esser la più comoda; e si
fa
o con l’uno o con l’altro piede. Si fa avanti, in
per esser la più comoda; e si fa o con l’uno o con l’altro piede. Si
fa
avanti, indietro, in fianco, in giro fatto e disf
o”, tutto al contrario, principia innanzi ed ha fine “indietro”, e si
fa
così: sia verbigrazia il dritto in quarta avanti,
rta ancora, ed il dritto va pure in quarta addietro. Nella gittata si
fa
il solito salticello; va ciò di supposto. [4] Que
fa il solito salticello; va ciò di supposto. [4] Quell’“in fianco” si
fa
similmente; soltanto differisce nel fine, che ter
sser più di un quarto o al sommo mezzo, sebbene alcune delle volte si
fa
di più, ma ciò per mera necessità, e finisce in s
o passo è il favorito del nostro bravo Monsieur Carlo Lepicq. Egli il
fa
con tanta maestria e vivacità che sembra uno intr
tutte queste sue mutazioni mantiene sempre l’istesso tempo. Questo si
fa
“semplice” e “saltato”, ed ognuno ha le sue diver
d ognuno ha le sue diversità. § 1. Semplice [2] Il “Semplice” si
fa
“sotto al corpo in giro fatto” e “disfatto”. Pigl
d’un Ballonné, di un altro Jeté e di una Assemblé “fiancheggiata”. Si
fa
il primo Jeté col destro sulla sinistra con un qu
é col destro sulla sinistra con un quarto di giro, col Ballonné se ne
fa
un altro quarto cascando su il piede destro, con
dersi col Jeté, si prende con un “mezzo Contratempo girando”, indi si
fa
il Ballonné ed in seguito il Jeté e l’Assemblé. D
Vitesse, che or furiosa, or tramezzata con tante e tante moderazioni
fa
render questo genere il più difficile di tutti, e
e più preggevole, ed infatti i Francesi l’usano così, in qual maniera
fa
più vaga mostra. La mia opinione sarebbe pur ques
nda in aria, e ciò col piede destro; col sinistro, appena battuto, si
fa
un lieve salticello, che prende terreno avanti. [
o avanti. [3] “Addietro” non altra differenza v’ha, che la battuta si
fa
addietro, cioè con la fronte di una gamba si batt
ti che abbiamo fino adesso spiegato, si aggiunge il solo giro, che si
fa
nel salto e non puol essere più di un quarto per
un quarto per ogni tempo di coscia, si suole girare alla dritta se si
fa
col destro, e facendosi col sinistro, girasi per
puol seguire a portarsi in quinta seguendo a segnar cerchio, da dove
fa
tornarsi novellamente alla seconda in aria. Si su
ballare ne’ tempi binari e ne’ tempi ternari; ballandosi in tripla si
fa
fino al segno*, in tempo dupla si aggiungono l’al
fanno tanti salticelli, a guisa di mezzi Contratempi, quanti passaggi
fa
l’altro per aria avanti e addietro. § 3. Battu
passo sono quattro sino al segno * apposto. Il primo è quello che si
fa
quando il piede si cava alla seconda in aria, il
ra più del suo valore, per essere un passo brillante; come in effetto
fa
gran mostra in que’ ballanti che hanno una somma
in que’ ballanti che hanno una somma vivacità nel piede, più che non
fa
una Capriola in un altro. In verità poi, tornando
seguito come se fosse una quarta in fianco capriolata, ma comecché si
fa
terreno, viene ad essere un passo e non capriola:
In giro”, vi si aggiugne il circolare, girandosi sulla sinistra se si
fa
con il sinistro, e se col destro si gira sulla dr
“binario” come “ternario”, ma il suo vero sarebbe il “Quattrotre”. Si
fa
semplice, in Chassé, in Jeté e saltato, e princip
” come il più percettibile. § 1. Semplice [2] Questo semplice si
fa
avanti, indietro, in fianco, in giro. Per farsi “
mplice si fa avanti, indietro, in fianco, in giro. Per farsi “avanti”
fa
d’uopo componersi in quarta, per cagion di esempi
da posizione. [5] “In giro” poi se gli aggiunga il moto del giro, che
fa
il primo piede segnando un quarto di circolo, e s
posizione, fattosi il primo passo innanzi, l’istessa piegatura che si
fa
nella fine del portamento del primo passo, e il p
cato in aria. § 4. Saltato, Sauté [18] Il fioretto “saltato” si
fa
con un salticello a guisa di mezzo Contratempo, c
o XLV. Della Pirola, de Pirouettes [1] La Pirola è un passo che si
fa
sempre girando sull’istesso terreno. Si puol gira
per un quarto, o per mezzo, o per tre quarti, o per giro intiero. Si
fa
in diversissime maniere, si gira a dritta, a sini
iero. Si fa in diversissime maniere, si gira a dritta, a sinistra, si
fa
disfatta, sotto al corpo sostenuta, forzata incer
non può far più di un quarto di giro, che per farne mezzo, al sommo,
fa
di mestiere piantarsi in quinta sforzata. [9] La
ure è incerta e forzata, puol farla il solo Ballerino Grottesco, e si
fa
con li ginocchi piegati e girando velocemente sul
a pure al Grottesco, ed è incerta. [15] La Pirola “distesa aperta” si
fa
girando in sopra una punta di piede, tenendo l’al
ogno di un grande equilibrio, anzi tutte da esso dipendono, come pure
fa
di mestiere da farsi in un piano leviato per fars
in questa finisce; ma sotto quel piè che in principiarlo fu sopra. Si
fa
avanti, fiancheggiato ed in giro, e di tutti part
del destro, si resta in terza vera col manco sopra. Sicché ogni piede
fa
due moti; né si denno partire da terra quando la
lo che ha fatto l’altro. [4] Similmente fassi “in giro”. Non altro si
fa
che, volgendosi punta e calcagno, si dà il moto i
ome a manca dal sinistro. Se ne possono raddoppiare molti: ma uno non
fa
più di un quarto di giro. Quando si raddoppiano,
uno piegato e due naturali. Diremo prima del “semplice”, il quale si
fa
avanti, indietro, fiancheggiato, sopra e sotto fi
come il solito in quarta nell’equilibrio medesimo, e nel piegarsi si
fa
il mezzo cerchio col piede che sta innanzi e port
a muoversi sarà il primo, e l’altro, dall’istesso lato del piede che
fa
il primo moto. [12] Quel “tutto sopra girando” co
to”, principia sotto e termina sotto. [14] Quel “disfatto girando” si
fa
con portarsi sotto il piede che sta avanti, dopo
ourrée in volta [19] Per far “due passi di Bourrée girando avanti”
fa
di mestiere componersi col piede destro alla terz
del passo, e prima: [22] Parliamo di quello “avanti”. Per far questo
fa
d’uopo ponersi in quarta col dritto esempigrazia
ussé, che dopo il discacciamento del piede, questo descritto passo si
fa
, indi si lega il Troussé, come pure occorre in al
i si lega il Troussé, come pure occorre in altre contingenze. [23] Si
fa
anche “indietro”, ed è l’istesso di quel d’innanz
he “indietro”, ed è l’istesso di quel d’innanzi: ma siccome quello si
fa
tutto sopra, questo si fa tutto sotto, il suo pri
sso di quel d’innanzi: ma siccome quello si fa tutto sopra, questo si
fa
tutto sotto, il suo principio e fine vengono ad e
té, invece del primo passo, e poi sieguono gli altri due ordinari. Si
fa
aperto avanti e aperto indietro. [25] Il “Bourrée
aggiunge non egli è altro che quasi un Dégagé aggiuntovi, il quale si
fa
di seguito senza frappor pausa, e serve per un ri
balli usato moltissimo, e massime negli eroici e gravi. Nel Minuetto
fa
la sua sublime veduta, essendo questo una sorte d
seriosi. Nell’Amabile, ballo dolce, usato assaissimo non molto tempo
fa
, v’entrava in gran parte. Monsieur de Beauchamp,
in giro, a piè fermo, sotto al corpo, in aria, e da queste maniere si
fa
ad una e a due piegate. Parlerem prima di quello
a, si metta il medesimo alla quarta naturale. [8] Quello “in aria” si
fa
pure col piede indietro, per esempio il dritto, s
com’è, alla quarta stessamente in aria. Questo è un movimento che si
fa
tutto dall’articolazione dell’Anca, e da’ Frances
do col piede sinistro avanti. Se vuol farsi con maggior alzata allora
fa
bisogno prenderla con un Contratempo, e saltisi s
re i piedi mentre intrecciano sopra e sotto, il moto contrario che si
fa
per cadere in seconda fa riuscir così difficile l
iano sopra e sotto, il moto contrario che si fa per cadere in seconda
fa
riuscir così difficile la Capriola all’Italiana,
in seconda fa riuscir così difficile la Capriola all’Italiana, che si
fa
con più faciltà l’Undecima presa all’Italiana e f
esce e varia, che spiccato un salto, nel tempo che si sta in aria, si
fa
uno o più Tordichamb, come qui sotto meglio divis
ne due, ma i giri della gamba si fanno più stretti. Facendone uno, si
fa
un gran cerchio con un gran distacco di gamba. Se
olendosi cambiar gamba, col piede che ha fatto il primo Tordichamb si
fa
il Sissonne e con l’altra gamba rancignata si far
o del fiocco” ha il tempo di una terza intrecciata alla Spagnuola; si
fa
avanti e si fa in fianco. Quell’“avanti” va preso
a il tempo di una terza intrecciata alla Spagnuola; si fa avanti e si
fa
in fianco. Quell’“avanti” va preso co’ piedi drit
o niente soprapassano il destro col manco. [24] Quell’“in fianco” si
fa
co’ piedi voltati in vera posizione: saltandosi s
olendola fare a cagion di esempio alla dritta, con l’istesso piede si
fa
il Contratempo, e nel spiccar del salto, rancigna
alla quarta Spagnuola con tener serrate le ginocchia, e nel mentre si
fa
l’altro mezzo giro riunisconsi, e si cade in prim
giro riunisconsi, e si cade in prima. [48] Se questa Capriola non si
fa
nel mezzo del Teatro, non potrà far mai buona ved
n linea piana, parallelo alla terra, cadendo poi obbliquo; questa non
fa
altro che mezzo giro, e si termina l’intiero sul
si è spiegato, ed in questo ultimo tempo di distaccare in seconda si
fa
in grande, in qual guisa farà la sua maggior vedu
Saut Empendù [67] Il “Salto dell’Impiccato”, detto Saut Empendù si
fa
nel carattere di Pulcinella, di un Ubbriaco o d’a
arattere di Pulcinella, di un Ubbriaco o d’altro Goffo, e talvolta si
fa
per bizzarria, per esser questo un salto difficil
questo con la solita fermata in aria, e si differisce che l’alzata si
fa
da lato, e da lato si distendono le gambe. [71] I
ltra sorte di queste Capriole, che vogliono una levata maggiore, e si
fa
tutta aperta, vale a dire che li ginocchi non sta
situazione. § 23. Salto del Basco [79] Il “Salto del Basco” si
fa
da lato, si comincia da posizione chiusa o pur da
da qualunque altra, e sia per esempio il destro avanti, col quale si
fa
un Dégagé in seconda, indi un Jeté col sinistro s
co, più riesce bello: si puole fare ritirato e disteso; se il Jeté si
fa
col destro si casca sul sinistro, se col sinistro
lticelli, o sul collo del piede o levati appena da terra; il primo si
fa
con l’istesso moto della piegatura de’ ginocchi,
to alla seconda in aria, va piegando alla quinta; e nel distendere si
fa
l’altro. [3] Quel “girando” comincia dalla stessa
a dalla stessa foggia, e si gira sull’istesso lato del piè con cui si
fa
, il suo giro è per intiero e si termina con la se
e le positure a terra come da quelle in aria, fuorché dalla prima. Si
fa
avanti, indietro, da lato, in giro, disfatto in g
dietro, da lato, in giro, disfatto in giro e raddoppiato doublé, e si
fa
“semplice” e “Rilevato”, e prima de’ semplici.
giro” non accresce altro, che la sola quantità del giro, la quale si
fa
quando si manda giù il piede alla quinta, e si gi
timo il rilevato col salto. § 2. Rilevato [9] Come si disse, si
fa
pur “rilevato”, con le stesse diversità, non altr
iù comoda, e puol cominciarsi sì con l’uno come con l’altro piede. Si
fa
“semplice” e “battuto”: nell’una e nell’altra man
aria, nell’istesso tempo che si manda giù il piede già sollevato, si
fa
con tutto il corpo un quarto di giro con alzar su
innanzi, per esempio il dritto, in seconda in aria, e nel calarlo si
fa
percuotere sulla polpa del piede sinistro, e port
attuto “in fianco” ssolamente differisce da questi, che il gettato si
fa
in seconda, come spiegato abbiamo nel § 1. [12] I
l secondo il rialzato andante. Il battuto cresce del movimento che si
fa
in battere.
o quattro, cioè piegato, rialzato, andante e circolare. Il piegato si
fa
piegando i ginocchi. Il rialzato, rialzando o dis
nocchi. Il rialzato, rialzando o distendendo i ginocchi. L’andante si
fa
camminando innanzi, addietro, dall’uno e dall’alt
emente rialzato chiamare. Ed avvegnaché paia che, se non l’alzata che
fa
in aria il salto, almeno la cascata di quello non
possono insieme stare. Tuttavia, se si considera che il primo di essi
fa
del salto la principal parte, e che il secondo è
he egualmente lo puote o sotto o sopra. [5] Per esser “fatta in giro”
fa
bisogno girarsi su quel lato istesso del piè che
n dare altro moto di giro alla vita, e tutto il moto circolare che si
fa
nella glissata rigorosamente non puole essere più
a sinistra si muove prima il destro e si porta sopra nella scesa che
fa
dalla posizione in aria, e siegue il resto di sop
tamente ad uno ad uno. [4] La Pirola girata per la parte di dentro si
fa
qualora, ritrovandosi il piè destro davanti al si
llo nobile, sulla quinta positura. Sopra ognuna di queste positure si
fa
cotal Pirola piegando i ginocchi, girando in dent
n solo tempo il valore. [5] La Pirola girata per la parte di fuori si
fa
quando, ritrovandosi il piè destro davanti al sin
a di mezzo giro non differisce, fuor solamente in ciò che la prima si
fa
una volta e mezza più veloce della seconda; e que
è formazione di nuovo passo, ma qualunque legazione de’ passi che si
fa
in giro e tornando a raddoppiare l’istessi si chi
rrée con gli altri passi accennati; questa unione e replica de’ passi
fa
che chiamasi Rondò, e questo per ordinario si for
chio che essa, da qualunque positura partendo, descrive in aria, o si
fa
unito al alcun passo, per esempio ad un Tronco, n
dopo d’essersi inalberato il corpo sopra un sol piede, coll’altro si
fa
un mezzo cerchio, ove termina il detto passo: ed
e la corra tutta. [2] Il Battimento del piede è quel movimento che si
fa
in aria da un piede avente la sua gamba distesa o
ché un de’ piedi, percotendo l’altro, lo distacca dal suo posto e gli
fa
fare un passo semplice. È di varie sorti, delle q
remo in tanti distinti Paragrafi, e primo del “Semplice”, il quale si
fa
avanti, indietro, in fianco, in giro e disfatto g
o cacciandolo alla quarta addietro, e con quel piede che discaccia si
fa
altro passo indietro finiente in quarta sotto. [4
ario di quel spiegato di sopra, che siccome il girando alla destra si
fa
discacciandosi il dritto, nel disfatto, se il des
, la prima nel primo Jeté, la seconda nella cascata dell’Assemblé. Si
fa
questo passo tanto in tempo “Trinario” quanto in
passo tanto in tempo “Trinario” quanto in “Binario”; su quai tempi si
fa
o più largo o più stretto: tutto dipende dalla pr
, di sbalzo volato e Battuto. § 1. Semplice [2] Il “Semplice” si
fa
avanti, indietro, da lato, girando fatto e disfat
se si vuol fare mezzo giro; volendosi fare intiero il giro, mezzo si
fa
nella caduta, e si termina co’ due movimenti semp
qualche figura un po’ discosta. Se sarà di prevenzione alla Capriola
fa
di mestiere sforzarlo per far maggiore alzata al
re dargli un maggior sbalzo, che passar non potrassi se lentamente si
fa
il Contratempo. [9] Quattro movimenti compongono
i” tutto simile al mezzo Coupé, e poi, invece di restare il piede che
fa
il secondo movimento accosto alla prima positura,
addietro”, in seconda in quello “in fianco”, ed in quarta per dove si
fa
fronte in que’ “girando”, con appoggiare in tutti
si non puol servire da principio agli altri da ligarsi con esso; onde
fa
di mestiere staccare un piede dall’altro, cioè to
Serve anche per prevenzione a qualche “capriola”, che in tal caso si
fa
con impeto e forza. [2] Oltre di ciò serve per ri
che sono dell’arte periti: perché componere apposta in questo genere,
fa
di bisogno essere un Ballerino di fondo a cui sol
a Carré, come diremo a suo luogo. Questo è un passo che solamente si
fa
da lato. [2] Per farlo, si metterà per esempio co
in aria, riportandolo poscia alla quinta avanti. Questo passo, se si
fa
in grande, quel salto che si è detto di farsi sul
ndosi così compimento. [4] La ragione perché in questo girando non si
fa
lo Chassé intiero ma se ne fa mezzo si è che face
ragione perché in questo girando non si fa lo Chassé intiero ma se ne
fa
mezzo si è che facendolo intiero e legandosi poi
Passo di Sissone [Sissonne] [1] Il Passo di Sissone, il quale o si
fa
sul propio luogo ove si trova il corpo, ovvero ca
za dei due primi, sul terzo movimento, cioè sul secondo piegato, dove
fa
mestieri fermarsi tanto quanto bisogni di tempo d
ci son pure il rialzare, l’andare, il girare. Il movimento piegato si
fa
piegando i ginocchi. Il rialzato con distendere l
e li stessi ginocchi, o rilevando sulle punte de’ piedi. L’andante si
fa
caminando avanti, addietro, e da lato. Il girato
e sforzate. [5] Per far dunque questa Attitudine Teatrale a piè fermo
fa
mestiere mettersi in una delle posizioni e si com
e. [11] Avvertasi bene, che la loro scompostezza e disordinazione non
fa
che non meriti tutta l’attenzione: anzi vi bisogn
e facelle, nel far de’ tableaux, de’ groppi in più furie intrecciate,
fa
di mestiere essere molto agile e nell’arte espert
la mancanza dell’equilibrio de’ cattivi effetti. Nel Ballerino serio
fa
che le aplomb non riescano, le Attitudini cadono
priole traballa, ed alcune volte cade; in quel di mezzo carattere non
fa
far le dovute legazioni de’ passi. Difetti tutti
che, oltre di produrre la leggierezza della gamba, scioglie i nervi,
fa
flessibili le articolazioni, dona un gran mollegg
n fuor di prattica, ne produce sensazione. Per farlo, un principiante
fa
d’uopo che si appoggi a qualche sedia con la vita
. Questo battuto sul collo del piede si puol far saltato, il quale si
fa
spiccando un piccolo salticello, accompagnato con
uor della danza, avvegnaché anzi procedano dal “buon gusto” di chi le
fa
, dal conversare, e dall’aver imparato a ballare,
re camminando addietro servono ordinariamente nel prendere, che alcun
fa
, congedo da un altro da cui si vuol dipartire. Si
e in seconda. [8] “Girando” è l’istessa, aggiungendosi il giro che si
fa
nel cadere in quella quantità che richiedesi, e p
ra dalla parte del piede che sta a terra. [9] Quella “sotto al corpo”
fa
pure la figura d’una Capriola. Questa differisce
il salto sarà un’Assemblé “sotto al corpo”. Questo è un passo che si
fa
sempre in giro. [2] Per annoverare i suoi movimen
anza, ma ancora perché entra nella formazione di altri vari passi. Si
fa
avanti, indietro, in fianco, in giro avanti, gira
e qui nel disfatto al contrario si gira dal lato opposto al piede cui
fa
il primo movimento: vale a dire che se si gira da
tempi larghi, presti, andanti, fugati: cosicché il passo medesimo si
fa
in variata maniera e si adatta alla qualità del t
o le articolazioni, e stanchi poi non avran vigore all’elevarsi; onde
fa
di mestieri che il carattere deve essere o del tu
deono entrar nella Contradanza. Ed affine di evitare ogni confusione,
fa
di mestiere, prima d’esporsi agli occhi del pubbl
] La poca fatica che si dura nel comporre le figure della Contradanza
fa
sì che ognuno, o bene, o male, e secondo la propr
] Il Passo Saltante, il qual di rado viene usato nel ballo nobile, si
fa
sopra tutte le positure de’ piedi, da una in altr
e sul quale non si ha saltato, che se vorrassene pigliare un altro si
fa
un Dégagé col piede medesimo che va in aria. [2]
nta della prima cascante, parallela al passo ed in su rivolta, come H
fa
vedere. [8] Il tenere il piè in aria si può in du
ncandosi con una consimil linea il piede anche verso la punta, come R
fa
vedere. [9] Il punto messo davanti alla punta del
nazioni, ma io vi fo la differenza, ed in vero vi si trova. Questo si
fa
per ordinario ne’ tempi di Ciaccona e tempi gravi
arsi dimezzato, detto “mezzo Chassé”. Parlando prima del semplice, si
fa
in tutte le diversità dell’Intiero, al quale si a
ta e distinta dichiarazione. [2] Da’ tre differenti modi coi quali si
fa
questo passo ha egli ricevuto tre diverse dinomin
assai più dilettevole per vaghezza. [4] Il Fioretto in Iscacciato si
fa
in assai meno modi che il precedente, e se gli pu
rialzato, ma si sta sempre sull’istesso terreno; e poiché qui non si
fa
questione de’ nomi lasciarem correre il Mondo com
to un mezzo cerchio prima d’appoggiarlo a terra. Ed in terzo luogo si
fa
sdrucciolando col piede, il quale, mentre cammina
sulla cascata del passo, dove termina il secondo movimento ed ove si
fa
l’unione di questo passo. L’esempio sia questo: v
tallone d’un piede alla noce dell’altro congiunta. [12] La quarta si
fa
situando i piedi uno innanzi l’altro sopra la med
utare ad errore. E la sperienza, delle cose maestra e regolatrice, ci
fa
alle volte conoscere che la disposizione o natura
e finire nel modo detto di sopra. [4] Si possono eziandio, mentre si
fa
il passo Grave, alzare un poco più le braccia; e
stra, si potrà gittare lo sguardo alla punta di quel piede con cui si
fa
questo passo, e riguardatala per infino alla metà
iocché in esso un de’ piedi, percotendo l’altro, lo scaccia via e gli
fa
fare un passo Naturale. Quantunque adoperar si po
, con la quale si darà fine al Rigodone. [2] Questo è un passo che si
fa
sempre sotto al corpo. Presso i Francesi è molto
il passo cennato, come divisammo (cap. IX). Il passo però marciato si
fa
come qui si trascrive. Fingasi di essere il destr
no fiancheggiato pure a linea retta, formando angolo retto, dappoi si
fa
altro Dégagé e si voltano faccia a faccia con far
brillante macchina rallegrata da dolci nappelli: onde naturalmente si
fa
argomento che abbia avuto l’origine sua rozza e s
ivertimento, che ha luogo non solo nelle nobili e civili adunanze, ma
fa
pure la maggiore e principal gala nelle Corti Sov
ra e poi si piegano appena le ginocchia egualmente, e nel rialzare si
fa
un salticello sul collo del piede, che importa le
o, affine di piacere agli spettatori. [2] Per acquistare una tal’arte
fa
di mestieri saper secondo la regola appoggiare i
iè che sta a terra. Quando si raddoppia più d’uno di questo passo, si
fa
uno con un piede e l’altro con l’altro, ed i movi
e si fanno i tre altri passi, i quali compiono il passo del Minuetto,
fa
di bisogno, movendole colle medesime distanze, fa
ri ed Irregolari son volgarmente appellate. [8] La Figura Regolare si
fa
qualora due ballatori formano i passi sopra le de
orza e si dona impeto maggiore al salto. [14] Il giuoco delle braccia
fa
più delle volte tutto il preggio di un Ballerino,
ballar languido; e dal tanto accostumarsi a quella specie di dolcezza
fa
sì che resti sempre la macchina, come dicono i Fr
considerare, le ho trovate egualmente laudevoli, posto che colui che
fa
la Riverenza si sappia sopra di quelle positure g
ard un morceau… sur lequel on ne danse même pas. Prenez la toccata en
fa
que Bach a écrite pour orgue. Y a-t-il rien de pl
ensée ? Moi Parce que nous ne sommes plus à l’époque de la toccata en
fa
. Ce sera ma seule réponse. La danse classique est
tra il petto e la mano un palmo di distanza serbando (il qual atto si
fa
in segno di baciamano) e distese poi per essi leg
ficulté d’intonation dans les trois tons de suite, qui se trouvent du
fa
au si, laquelle donne la torture aux élèves, et r
ant par une autre note, comme serait sol ou la, ou bien en faisant le
fa
dièse, ou le si bémol. (S) On a fait un art du ch
ce qui donne au chant une variété nécessaire. Basse-taille : clé de
fa
sur la quatrième ligne, donne le sol au-dessous d
e fa sur la quatrième ligne, donne le sol au-dessous de la clé, et le
fa
au-dessus : diatoniquement onze tons et demi. Voy
même clé, et qui ne va que depuis l’ut au-dessous de la clé, jusqu’au
fa
au-dessus : huit tons et demi diatoniquement. On
Magri cita la traduzione di D’Ablancourt (1664). m. [NdE] Qui Magri
fa
riferimento alla distinzione fatta dal Planelli t
n giro di polso per innanzi nel medesimo tempo che la man sinistra lo
fa
, come è detto, di giù in su. E quivi termina il m
un altro più nobile e ben fatto di esso. Il qual passo, perciocché si
fa
in tre differenti maniere, cioè diversamente adop
ndatamente la Musica, qual la deve chi ad essa sola sta applicato; ma
fa
di mestiere che discerna perfettamente i due temp
e al di dentro, che toccansi nell’estremità. [10] La “seconda” pur si
fa
con le punte riguardanti al dietro, a sola differ
ule ha, sur le même ton que nous entonnons en France celles de la sol
fa
mi re ut ; & c’est peut-être ce qui a donné l
ut le sublime. Cependant ce n’est point à l’aide des chefs d’ut et de
Fa
, que les illustres tragédiens portent le trouble
ractère. Eugénie Fiocre Un nez pour lequel il eût fallu faire
Fa
[ILLISIBLE]quer un parapluie. Mais quelle plastiq
▲