, per quello che ne scrivono molti Autori che trattano degl’Inventori
di
essa e delle Nazioni presso le quali fu in grandi
ll’armonia, abbiano avuta notizia della Danza regolata, cioè composta
di
que’ soli passi i quali, secondo le regole appres
regole della Danza, sulle quali scrissero alcuni libri. Il più antico
di
essi fu dato alle stampe a Milano l’anno 1468, e
e a Milano l’anno 1468, e che ha questo titolo: Il Ballarino perfetto
di
Messer Rinaldo Rigoni, Dedicato al Serenissimo Si
Rinaldo Rigoni, Dedicato al Serenissimo Signore Galeazzo Sforza Duca
di
Milano; ed il più novello è stampato in Venezia l
o in Venezia l’anno 1581, il cui titolo è quest’altro: Il Ballarino
di
Messer Fabrizio Caroso da Sermoneta, diviso in du
enissima Signora, la Signora Bianca Cappello de’ Medici Gran Duchessa
di
Toscana. [3] I Spagnoli poi furono i primi che im
esso ricevè due nomi co’ quali era indifferentemente, siccome è anche
di
presente, chiamata, cioè Italiana e Spagnola. I p
come è anche di presente, chiamata, cioè Italiana e Spagnola. I passi
di
questa Danza, comeche fatti in cadenza sopra alcu
. I passi di questa Danza, comeche fatti in cadenza sopra alcune arie
di
malissimo “gusto”, non erano già naturali, ma sì
e diritte, come si vede dalle figure delle quali vanno adorni i libri
di
sopra recati. Le figure eran poco considerabili e
pagnola, la quale immagino che a quel tempo riuscita fosse gradevole,
di
presente sarebbe in vero molto ridicolosa a veder
ero molto ridicolosa a vedere; in guisaché Monsieur Filibois, Maestro
di
Ballo nella Corte Imperiale, ne ha composto un ca
uale, vestito egli all’antica maniera Italiana, con somma ammirazione
di
tutti sopra i più cospicui teatri d’Italia ha bal
Egli non ha guari che in alcuni Collegi d’Italia v’erano de’ Maestri
di
Ballo Italiani e Spagnoli, i quali insegnavano qu
rancese, incontinente l’Italiana, oscurata ed avvilita dalla vaghezza
di
quella, si cominciò a disusare; ed in pochissimo
saputo alla danza da Teatro adattare tutto ciò che si può immaginare
di
spiritoso e sorprendevole, ed a quella da Sala di
e si può immaginare di spiritoso e sorprendevole, ed a quella da Sala
di
più nobile e maestoso. Monsieur de Beauchamp, com
da Sala di più nobile e maestoso. Monsieur de Beauchamp, compositore
di
Balli nelle prime Opere in musica introdotte a Pa
otte a Parigi, imprese sotto Luigi il Grande, a cui ebbe egli l’onore
di
dar lezione di ballo, questa non men penosa che l
imprese sotto Luigi il Grande, a cui ebbe egli l’onore di dar lezione
di
ballo, questa non men penosa che leggiadra fatica
osa che leggiadra fatica. Alla quale poi Monsieur Pecour, compositore
di
balli nell’Accademia Reale di Parigi, ha dato con
quale poi Monsieur Pecour, compositore di balli nell’Accademia Reale
di
Parigi, ha dato con tanto applauso l’ultima mano.
levatala a così alto segno, che non solamente hanno in piccolo spazio
di
tempo fatto mandare in disuso tutte le altre Danz
altra maniera che nella francesca, ballare. [6] Di queste due specie
di
Danze, quella da Teatro, per lo raddoppiamento de
a ballare. Ella non serve, né dovrebbe servire, se non a’ Professori
di
Ballo, de’ quali, riuscendone per lo Teatro assai
dire, della quale io tratto nel presente libro, è assai men faticosa
di
quella da Teatro. Serve alle Dame, Cavalieri ed a
eri ed altre gentili persone, e per fino i Monarchi non hanno ritegno
di
volerla imparare, e perciò poi ha ricevuto il nom
n hanno ritegno di volerla imparare, e perciò poi ha ricevuto il nome
di
Ballo Nobile. [7] Questa Danza è uno de’ tre nobi
dà grazia alle persone ben fatte, ed all’incontro nasconde i difetti
di
coloro a’ quali la Natura è stata poco liberale d
n esse cosa più magnifica, e che dia maggior diletto, quanto le feste
di
Ballo, nelle quali si fanno ammirare e contradist
nto, ma temperato, oltre l’esser richiesto e necessario nelle persone
di
distinzione, serve parimente a coloro che hanno b
e parimente a coloro che hanno bisogno, per conservarsi nella salute,
di
tenere il corpo esercitato. [10] Or sopra eserciz
Or sopra esercizio ed arte così nobile, essendomi io per lungo spazio
di
tempo messo a considerare se trovar si potessero
zza e perfettamente ballare ogni Danza, alla perfine m’è venuto fatto
di
ritrovarle, e con ogni possibile distinzione le h
o dovuto minutamente ad uno ad uno andargli disaminando, per ravvisar
di
quanti e quali movimenti ciascuno di essi sia com
dargli disaminando, per ravvisar di quanti e quali movimenti ciascuno
di
essi sia composto; affine di conoscere facilmente
sar di quanti e quali movimenti ciascuno di essi sia composto; affine
di
conoscere facilmente il principio, il mezzo ed il
sto; affine di conoscere facilmente il principio, il mezzo ed il fine
di
ciascun passo; e sopra quale de’ detti movimenti
so; e sopra quale de’ detti movimenti si trovi la cadenza, o battuta,
di
quell’aria che si vuole ballare, senza la qual no
non a guarnire i libri e dar diletto a’ ragazzi, servirmi delli segni
di
Chorografia, o dell’Arte di scriver le Danze, ne’
diletto a’ ragazzi, servirmi delli segni di Chorografia, o dell’Arte
di
scriver le Danze, ne’ quali agevolmente si compre
anze, ne’ quali agevolmente si comprendono le positure ed i movimenti
di
ciascun passo. [11] E finalmente questo mio libro
nalmente questo mio libro potrà esser molto utile a tutti gli amadori
di
cotal arte, e di semplice solazzo a’ buoni Maestr
io libro potrà esser molto utile a tutti gli amadori di cotal arte, e
di
semplice solazzo a’ buoni Maestri di Ballo. Quand
tti gli amadori di cotal arte, e di semplice solazzo a’ buoni Maestri
di
Ballo. Quando adunque, savissimo Leggitore, ti si
Capitolo LIII. Del Passo
di
Ciaccona [1] Il Passo di Ciaccona è pure uno d
Capitolo LIII. Del Passo di Ciaccona [1] Il Passo
di
Ciaccona è pure uno de’ passi composti. Chiamasi
po nel qual si balla, che consiste in una tripola: sonata spiritosa e
di
molte mutazioni di tempi che vi stanno per dentro
a, che consiste in una tripola: sonata spiritosa e di molte mutazioni
di
tempi che vi stanno per dentro; facendo passaggio
si fa “sotto al corpo in giro fatto” e “disfatto”. Piglia due battute
di
Musica, vien composto di tre differenti passi, di
giro fatto” e “disfatto”. Piglia due battute di Musica, vien composto
di
tre differenti passi, dico tre e non quattro perc
ssi, dico tre e non quattro perché un passo è replicato. Costa dunque
di
un Jeté, d’un Ballonné, di un altro Jeté e di una
perché un passo è replicato. Costa dunque di un Jeté, d’un Ballonné,
di
un altro Jeté e di una Assemblé “fiancheggiata”.
replicato. Costa dunque di un Jeté, d’un Ballonné, di un altro Jeté e
di
una Assemblé “fiancheggiata”. Si fa il primo Jeté
eggiata”. Si fa il primo Jeté col destro sulla sinistra con un quarto
di
giro, col Ballonné se ne fa un altro quarto casca
”, si stacca il piede indietro alla quarta e qui comincia, per grazia
di
esempio il distaccato in quarta sia il destro, e
ra, poi col giro della gamba e l’altro jeté si disfarranno tre quarti
di
giro, e con l’Assemblé sarà tutto il giro disfatt
va pur “fatto sotto al corpo in giro”, e va “disfatto”. Questo invece
di
prendersi col Jeté, si prende con un “mezzo Contr
fassi quindi il Jeté e l’Assemblé fiancheggiata, con qual si termina
di
disfare il giro di detto passo. [4] Il Ballar del
té e l’Assemblé fiancheggiata, con qual si termina di disfare il giro
di
detto passo. [4] Il Ballar delle Ciaccone non è d
delle Ciaccone non è da tutti i Ballerini seri; motivo del suo ballar
di
distacco, e per lo più si ballano all’impronto tu
pausati, or seriosi, or languidi, che per mezzo vi vanno. [5] L’arie
di
queste si paragonano alle furie, ad una parte di
vi vanno. [5] L’arie di queste si paragonano alle furie, ad una parte
di
Borea, alla Grande Vitesse, che or furiosa, or tr
on tante e tante moderazioni fa render questo genere il più difficile
di
tutti, e tanto vien difficile al Ballerino di ese
genere il più difficile di tutti, e tanto vien difficile al Ballerino
di
esecuzione, quanto a’ compositori di ballo per li
anto vien difficile al Ballerino di esecuzione, quanto a’ compositori
di
ballo per li gran moti di variazione dell’arie; o
lerino di esecuzione, quanto a’ compositori di ballo per li gran moti
di
variazione dell’arie; oltre al carattere vanno si
vanno similmente adattati ne’ corpi de’ balli. [6] Hanno esse bisogno
di
una truppa numerosa di figuranti, e l’uguaglianza
ti ne’ corpi de’ balli. [6] Hanno esse bisogno di una truppa numerosa
di
figuranti, e l’uguaglianza delle figure è cosa mo
poiché da essi va cominciato il corpo del Ballo della Ciaccona. Dopo
di
aver ballato detti figuranti ventiquattro battute
con un “Duetto”, e si ballano altre tante battute, al più 32, che più
di
tanto non può ballare un Ballerino, una Ballerina
uò ballare un Ballerino, una Ballerina, e se sen trovano chi ne balla
di
più, sono que’ che, non essendo sua spezione simi
ne balla di più, sono que’ che, non essendo sua spezione simil sorte
di
Danza, van facendo le aplomb, le “attitudini”, co
ca, e niente ballo: in tal guisa vi si puol con franchezza ballar più
di
ventiquattro o 32 battute; ma se le aplomb fosser
Capitolo LVIII. Dell’Attitudine [1] L’attitudine è un movimento
di
qualunque parte del nostro Corpo; e non è solamen
con la testa, con gli occhi, con li piedi e con tutto ciò ch’è capace
di
gestire. La vera attitudine di Teatro non consist
n li piedi e con tutto ciò ch’è capace di gestire. La vera attitudine
di
Teatro non consiste in un solo e semplice gesto,
di Teatro non consiste in un solo e semplice gesto, ma in una unione
di
più atteggi, dovendo essere un accompagnamento di
o, ma in una unione di più atteggi, dovendo essere un accompagnamento
di
braccia, di piedi, di testa, di occhi; che deve e
unione di più atteggi, dovendo essere un accompagnamento di braccia,
di
piedi, di testa, di occhi; che deve esprimere in
più atteggi, dovendo essere un accompagnamento di braccia, di piedi,
di
testa, di occhi; che deve esprimere in qual stato
gi, dovendo essere un accompagnamento di braccia, di piedi, di testa,
di
occhi; che deve esprimere in qual stato di passio
accia, di piedi, di testa, di occhi; che deve esprimere in qual stato
di
passione si trova la persona. [2] Vuole Monsieur
eur de Noverre nella sua lettera quinta che se il ballerino non saprà
di
disegno, non saprà mai disporre una giustatezza a
itudini, sarà tutto inconveniente, tutto darà pena e tutto privo sarà
di
unitezza e di armonia. [3] Siccome li Maestri di
tutto inconveniente, tutto darà pena e tutto privo sarà di unitezza e
di
armonia. [3] Siccome li Maestri di ballo che non
a e tutto privo sarà di unitezza e di armonia. [3] Siccome li Maestri
di
ballo che non sanno la Musica sapranno mal dispor
i, che saranno parlanti ed esprimenti lo stato del Ballante. [6] Dopo
di
essersi posto in posizione per farla “avanti”, e
a e degli occhi si osserverà l’anzidetto. [7] Quella “indietro” non è
di
altro differente, se non che, invece di sollevars
. [7] Quella “indietro” non è di altro differente, se non che, invece
di
sollevarsi il piede in aria avanti, si solleverà
si possono tenere egualmente alzate, potendosi portare in ogni sorte
di
atteggio secondo chiamerà l’azione. [9] “In giro”
azione. [9] “In giro” niente più vi si aggiungerà, che un solo quarto
di
giro. [10] Quelle “sforzate” avranno un atteggio
rdinario, come l’istesso termine dona a dinotare. Esse van fatte fuor
di
posizione, ed appartengono alle furie, le quali v
i posizione, ed appartengono alle furie, le quali vanno in tutto fuor
di
misura. Servono pure ne’ Balli Caratterizzati Olt
ani, come ancora nel Coviello, o sia Scaramuccia, ballo tutto ripieno
di
varie sorti di Attitudini sforzate. Per fare una
a nel Coviello, o sia Scaramuccia, ballo tutto ripieno di varie sorti
di
Attitudini sforzate. Per fare una furia l’Attitud
vrà alzato il braccio istesso del piede che sta in aria, ed alto fuor
di
misura con le dita irregolari, esprimendo una rab
nazione non fa che non meriti tutta l’attenzione: anzi vi bisogna più
di
tutti i caratteri, per essere espresso e condotto
iù di tutti i caratteri, per essere espresso e condotto con destrezza
di
vita, con velocità di gambe, con grande e spedito
i, per essere espresso e condotto con destrezza di vita, con velocità
di
gambe, con grande e spedito atteggio di braccia.
strezza di vita, con velocità di gambe, con grande e spedito atteggio
di
braccia. Che dirò poi dell’orecchio? Egli lo deve
mo ed attento; poiché ne’ loro balli l’arie sono marcate e furiose: e
di
qua avviene che rari e rare sono que’ Ballanti ch
acelle, nel far de’ tableaux, de’ groppi in più furie intrecciate, fa
di
mestiere essere molto agile e nell’arte esperto.
no il violento carattere della furia. Come poterlo questi fare, se ha
di
bisogno di tutta la vivacità e fuoco nell’Azione?
nto carattere della furia. Come poterlo questi fare, se ha di bisogno
di
tutta la vivacità e fuoco nell’Azione? Se usitato
terlo in uno che vi sta, per così dire, a piggione. [14] Ecco il vero
di
questa mia riflessione. Ne’ Teatri Francesi, ove
riflessione. Ne’ Teatri Francesi, ove i balli gareggiano con i quadri
di
prospettiva de’ più rinomati autori, i Ballerini
’ più rinomati autori, i Ballerini esercitano soltanto quel carattere
di
cui la propria abilità si conosce capace. Non si
e di cui la propria abilità si conosce capace. Non si applicano a far
di
tutto, non perdono il tempo, ove sanno di non pot
ace. Non si applicano a far di tutto, non perdono il tempo, ove sanno
di
non potervi riuscire. Non si sagrifica un povero
continuo esercizio; e così vengono a far tutto con perfezione. Hanno
di
mira quel Plurimi intentus minor erit ad singula
Chi si adatta alle furie, sempre quello eseguisce, oppure un simbolo
di
vento, che va similmente ballato. Quelli di quest
guisce, oppure un simbolo di vento, che va similmente ballato. Quelli
di
questo carattere ballano la “grande Vitesse”, cos
i tempo si dovrebbe ligare passo differente, si vorrebbe una infinità
di
passi. [2] Tutte queste Capriole espressate e sal
e queste Capriole espressate e salti sono i più rimarchevoli, e pochi
di
essi possonsi ligare insieme tra loro o con dell’
o o con dell’altri, la ragione si è che i salti in grande han bisogno
di
prevenirsi, e specialmente volendosi fare fuor di
grande han bisogno di prevenirsi, e specialmente volendosi fare fuor
di
misura. Oltre di che, unendoli, la lena non regge
no di prevenirsi, e specialmente volendosi fare fuor di misura. Oltre
di
che, unendoli, la lena non reggerebbe alla veemen
misura. Oltre di che, unendoli, la lena non reggerebbe alla veemenza
di
sì detti salti e Capriole, che per ben farle la g
ervata, altrimenti la macchina aggitarebbesi in guisa tale che invece
di
appagare, stuccarebbe lo Spettatore. Un Ballerino
o all’alzata o sostenersi, nel piombare dall’alto a basso sulla punta
di
quel piede sopra di cui cade. Inoltre il ballerin
nersi, nel piombare dall’alto a basso sulla punta di quel piede sopra
di
cui cade. Inoltre il ballerino che voglia saltare
cui cade. Inoltre il ballerino che voglia saltare non deve travagliar
di
gamba, non bisogna ballar terreno, altrimenti fat
e articolazioni, e stanchi poi non avran vigore all’elevarsi; onde fa
di
mestieri che il carattere deve essere o del tutto
ciò in ogni fornito Teatro non deve mancarvi né il Ballante serio, né
di
quel di mezzo Carattere, né il Grottesco, per l’E
gni fornito Teatro non deve mancarvi né il Ballante serio, né di quel
di
mezzo Carattere, né il Grottesco, per l’Eroico, i
; ma quel delle Città stesse è discordante. I Teatri vengono popolati
di
vari ranghi e di diversi geni, ed ognuno brama d’
ittà stesse è discordante. I Teatri vengono popolati di vari ranghi e
di
diversi geni, ed ognuno brama d’esser soddisfatto
zze, il sensibile s’interessa nel maneggio delle passioni. Ma serbomi
di
parlar di ciò in altro mio Trattato, continente u
nsibile s’interessa nel maneggio delle passioni. Ma serbomi di parlar
di
ciò in altro mio Trattato, continente unicamente
e del Ballo Teatrale ed obbligo del Compositore, annessavi una scelta
di
Programmi sì miei come di vari Autori. [4] Io ho
bligo del Compositore, annessavi una scelta di Programmi sì miei come
di
vari Autori. [4] Io ho veduto gire a terra in mol
Musica ed il Vestiario medesimo, hanno fatto la sorpresa in un Teatro
di
un’altra Città. La cagione delle diverse Città si
un mal sentire, ed in un grande non avrà più quell’aspro. Quell’aria
di
ballo che avrà piacciuta in un Teatro grande, and
nti toglie il gusto della Musica: sembrerà fracassosa, una stonazione
di
organi. Perciò pur giova il saper della Musica al
o il vaso del Teatro metterà fuori quelle adattate Musiche, o se deve
di
nuovo farli componere, ne dia al Compositore il t
tornio per lavorarvi a gusto e non restarvi deluso. A quanti Maestri
di
Musica han caduto le Opere loro per non avere a c
to le Opere loro per non avere a ciò riguardo e per non esser forniti
di
questi principi: lo stesso accade a’ Cantanti, ch
atro un’aria ha scosso l’Applauso universale, in un altro si sbuffava
di
tedio. Spero far conoscere questa verità con ragi
de’ lor sudori. [5] Chi de’ principianti per trar profitto si valerà
di
questo mio Trattato, mi lusingo di ricavarne dell
pianti per trar profitto si valerà di questo mio Trattato, mi lusingo
di
ricavarne dell’utile. Chi, secondo lo stile de’ G
ndo lo stile de’ Giovinetti, farà il critico alla frase, alla maniera
di
porgerlo, resterà senza il vantaggio che potrà da
Giovanetti il senso, e quando questo si acquista è vano ogni ripiego
di
rinfrancarsi tutto il tempo negletto.
anza. Molti sono i requisiti che in esso si ricercano. Non dico prima
di
saper ben leggere e scriver meglio, cosa essenzia
to e del celebre Monsieur de Noverre, ma che abbia pure la cognizione
di
varie scienzek. Il Cavalier Planelli, valente Cri
ienzek. Il Cavalier Planelli, valente Critico dell’ Opera in Musica ,
di
ciò dà bastante saggio che, sebbene non sia egli
ciò dà bastante saggio che, sebbene non sia egli un Danzatore, ma su
di
ciò pensa così bene che piacemi, e sia lecito il
sia lecito il rapportarlo. «Il Ballerino non deve soltanto procurare
di
divenire agile, e leggiero, quanto di rendere le
ino non deve soltanto procurare di divenire agile, e leggiero, quanto
di
rendere le mani e il corpo eloquenti (come il fil
endere le mani e il corpo eloquenti (come il filosofo Demetrio diceva
di
un Danzatore ne’ tempi di Nerone) egli ha mestier
eloquenti (come il filosofo Demetrio diceva di un Danzatore ne’ tempi
di
Nerone) egli ha mestieri di essere iniziato in pi
Demetrio diceva di un Danzatore ne’ tempi di Nerone) egli ha mestieri
di
essere iniziato in più discipline». Luciano nel D
ragiono. Di Poesia per l’invenzione e tessitura de’ balli, componerli
di
verisimili caratteri, con ornamenti episodici, na
l “luogo”, dell’ “azione”, del “carattere” e del “tempo”: niente meno
di
quelle che osservano i veri ed illustri poeti di
“tempo”: niente meno di quelle che osservano i veri ed illustri poeti
di
Tragedie, Drammi Musicali e Commedie, e come il S
patetico con l’allegro, secondo le passioni dell’azione. Di favola e
di
storia per tesser gli argomenti con le qualità da
strano negli occhi, nella positura da quale affetto sian dominati, se
di
sdegno, se di odio, se di amore, se di tristezza,
cchi, nella positura da quale affetto sian dominati, se di sdegno, se
di
odio, se di amore, se di tristezza, se di allegri
positura da quale affetto sian dominati, se di sdegno, se di odio, se
di
amore, se di tristezza, se di allegria e simili.
uale affetto sian dominati, se di sdegno, se di odio, se di amore, se
di
tristezza, se di allegria e simili. Così il Danza
dominati, se di sdegno, se di odio, se di amore, se di tristezza, se
di
allegria e simili. Così il Danzatore deve impress
tezza, se di allegria e simili. Così il Danzatore deve impressionarsi
di
quelli atteggi, per porli in esecuzione quando es
uando esprimer deve quella tal quale passione, e che abbia in secreto
di
appagare i nostri sensi e di muovere i nostri aff
l quale passione, e che abbia in secreto di appagare i nostri sensi e
di
muovere i nostri affetti, questo il «Patetico», q
stri affetti, questo il «Patetico», quello è l’ «Estetico»m; ciò ch’è
di
natura nelle belle Arti, senza quale impropriamen
natura nelle belle Arti, senza quale impropriamente usurpane il nome
di
queste Facultà. Sembrerà a taluni un pretender tr
brerà a taluni un pretender troppo. Sembra a me troppo la presunzione
di
un Ballerino che niente sappia di queste necessar
. Sembra a me troppo la presunzione di un Ballerino che niente sappia
di
queste necessarie cognizioni per ben esercitare i
ell’Anatomia, per dipingere de’ scheletri. Ella non disegna li scurci
di
Michelangiolo, ma solo situa delle figure spropor
i, gli abusi, l’Isole, i mari, le Città delle Nazioni, e specialmente
di
que’ Africani, Asiatici ed Americani a noi non co
mere il carattere al naturale, volendo portare in spettacolo un ballo
di
tali Nazioni. Cose tutte necessarie, senza le qua
re un ottimo ballerino. [4] E pur questo è poco. Son cose che un uomo
di
buona mente, e che abbia la possibilità di poter
poco. Son cose che un uomo di buona mente, e che abbia la possibilità
di
poter coltivarsi in questi studi, potrà acquistar
studi, potrà acquistarne. Bisogna, che la Natura l’abbia ben formato
di
membri, e secondo Policlito, la corporatura del B
deve essere né troppo alta, né troppo bassa, né pingue, né magra; ma
di
una giustata proporzione, avvenente, e ben format
rre 1760, Lettre V, p. 63 et seg. l. [NdE] Magri cita la traduzione
di
D’Ablancourt (1664). m. [NdE] Qui Magri fa rifer
Capitolo LX. Delle Capriole [1] Le Capriole sono
di
varie maniere, e prima che cominciamo a parlar de
diversità, mostriamo come si devono contare i tagli. Per contare que’
di
una Capriola alla Francese si mette in quinta pos
anti; e così si avrà intrecciato una Capriola quarta alla Francese, e
di
queste seguiremo a parlare. § 1. Alla Francese
a e finiscono in una delle stesse posizioni. I suoi tagli sono sempre
di
numero pari, come sull’esempio addotto della “Qua
sono sempre di numero pari, come sull’esempio addotto della “Quarta”
di
sopra dimostrata, che se aggiungendosi altro tagl
osi altro taglio, con staccare alla seconda in aria che avrà il tempo
di
una “Quinta”, non sarebbe più tutta alla Francese
tà si potrà avere, e velocità ne’ piedi, se a questa si giunge, oltre
di
scomponer tutta la vita, la Capriola sempre sarà
i tutte le altre, e siano tanto distese quanto ritirate. Sono i tagli
di
esse l’istessi che delle Francesi, la sola differ
uso Italiano si principierà il primo dalla seconda alla quinta e così
di
mano in mano si seguirà. Se si resta chiuso, la C
priola sarà presa all’Italiana e terminata alla Francese; all’opposto
di
quella presa alla Francese e finita all’Italiana.
Viganò faceva una sesta presa per esempio col sinistro avanti, e dopo
di
averla intrecciata, che finir dovea col destro av
onda posizione Spagnuola. Chi non distingue ove consiste il diffìcile
di
questi due tagli trasmutati, non puol giudicarne
iare, in fine, dalla francese alla spagnuola: ma il più sta nel tempo
di
girarsi la vita. [7] Per fare una “Sesta alla Spa
ti e seguendo poi l’intrecciata come sopra, ed allora questa ha tempo
di
un’Ottava, perché, secondo il mio sentimento, que
si conta quando si piglia, essendo questi avanti. [8] Le intrecciate
di
tali Capriole van fatte granite, al contrario di
. [8] Le intrecciate di tali Capriole van fatte granite, al contrario
di
quelle alla Francese e all’Italiana, che quando l
no più brillanti, ed in queste il troppo allargare e distaccare scema
di
preggio. [9] Le stesse si possono fare “addietro”
o in aria e questo in terra. [11] Senza verun dubbio la più difficile
di
queste tre diversità d’intrecciare le Capriole è
glio primo, portasi altra volta in quinta avanti, e sarà una seconda,
di
nuovo si stacca alla seconda in aria, e si avrà f
tagli, per quanti essi saranno avrà nome la Capriola, che sarà sempre
di
numero dispari, cadendo sopra un piede; cadendo s
dispari, cadendo sopra un piede; cadendo sopra tutti due chiusi sarà
di
numero pari. [13] Quella battuta “indietro” si co
il piede sempre addietro. § 5. Ritirate [14] Tutte queste sorti
di
Capriole distese nella simil maniera si posson fa
umero delle Capriole; e questo è il luogo da parlarne. Egli non altro
di
quello accresce e varia, che spiccato un salto, n
ù Tordichamb, come qui sotto meglio divisaremo. [16] Io fui inventore
di
una sorte di Tordichamb sotto al corpo, saltavo r
come qui sotto meglio divisaremo. [16] Io fui inventore di una sorte
di
Tordichamb sotto al corpo, saltavo ritirato in ar
anti, che nel saltare stava indietro. A questa Capriola io diedi nome
di
Gran Gorguglié. Dar quel giro opposto alle gambe
fficile che quanti alla prova vi si metteranno conosceranno il valore
di
tal sorte di Tordichamb, ma il stile si era di fa
uanti alla prova vi si metteranno conosceranno il valore di tal sorte
di
Tordichamb, ma il stile si era di farli tutti due
conosceranno il valore di tal sorte di Tordichamb, ma il stile si era
di
farli tutti due o per dentro o per fuori. [17] Qu
si era di farli tutti due o per dentro o per fuori. [17] Queste sorti
di
Salti non sono da potersi prendere a piedi fermi;
iù stretti. Facendone uno, si fa un gran cerchio con un gran distacco
di
gamba. Se voglion replicarsi con la gamba medesim
gamba; lo che viene ad essere un Tordichamb ribaltato. La difficoltà
di
questa Capriola non è facile a capirsi da chi non
hi non sa la vera forza dell’arte de’ salti. [19] Egualmente si fanno
di
sbalzo, in giro o in fianco, e questi si sogliono
in giro o in fianco, e questi si sogliono prendere con un Contratempo
di
sbalzo o con un Dégagé. § 7. Gorguglié [20]
piede che si distacca, cui darà maggiore impeto al Salto. In un salto
di
questa specie non si può raddoppiare più di un To
eto al Salto. In un salto di questa specie non si può raddoppiare più
di
un Tordichamb; ma si possono replicare più gorgug
il medesimo piede o cambiandolo. [21] Io introdussi pure un Gorguglié
di
sbalzo. Ero solito di pigliarla con un flinc flan
mbiandolo. [21] Io introdussi pure un Gorguglié di sbalzo. Ero solito
di
pigliarla con un flinc flanc, e puolsi pure prend
to distesa, ma un poco curva, e con l’altra facevo il Tordichamb, nel
di
cui tempo voltava la vita alli Spettatori, e cade
atori, e cadendo sul piede manco, l’altro restava in aria. Mi serviva
di
questa Capriola ne’ caratteri grotteschi o negli
amente l’ho fatto nella maniera divisata; ma pure ho fatto la cascata
di
detta Capriola sul piede che ha fatto il Tordicha
chamb ribaltato, come in sul principio dissi. [22] V’è un’altra sorte
di
Gorguglié, nella quale si fanno nel salto medesim
el salto medesimo due Tordichamb, il primo verbigrazia col dritto piè
di
fuori, e l’altro col sinistro per dentro, e son f
di fuori, e l’altro col sinistro per dentro, e son fatti quasi a fior
di
terra. Si servono di sì fatte Capriole i Francesi
ol sinistro per dentro, e son fatti quasi a fior di terra. Si servono
di
sì fatte Capriole i Francesi ne’ balli seri. Si p
i le hanno fatte, e per quante ne vorran fare i bravi a’ tempi nostri
di
propria invenzione. Io solo ho divisato di quelle
re i bravi a’ tempi nostri di propria invenzione. Io solo ho divisato
di
quelle che sono più comuni e più pratticate. §
e. § 8. Salto del fiocco [23] Il “salto del fiocco” ha il tempo
di
una terza intrecciata alla Spagnuola; si fa avant
l destro ad una tal quale altezza, e poscia il manco deve sovravanzar
di
molto il destro, e sull’istesso tornasi a cadere.
osi sul manco, s’alza prima il destro e poi il sinistro, che deve pur
di
molto avanzar quello, e si cade sul sinistro mede
sul sinistro medesimo: ma questo non può neppure a metà fare l’alzata
di
quello avanti, col quale si è giunto a levare il
l’alzata di quello avanti, col quale si è giunto a levare il cappello
di
mano a un Uomo ben alto con la mano distesa in al
o di mano a un Uomo ben alto con la mano distesa in alto, e salito su
di
una sedia. [25] Si puol fare altra sorte di quest
tesa in alto, e salito su di una sedia. [25] Si puol fare altra sorte
di
questo salto preso dalla prima spagnuola, piegand
empre disteso: ma con questo non si puol fare neppur l’istessa levata
di
quello spiegato di prima. § 9. Salto ribaltato
on questo non si puol fare neppur l’istessa levata di quello spiegato
di
prima. § 9. Salto ribaltato [26] Questo “sa
Salto ribaltato [26] Questo “salto ribaltato” far si suole a fior
di
terra ed alto: quest’ultimo ha bisogno di maggior
altato” far si suole a fior di terra ed alto: quest’ultimo ha bisogno
di
maggior distacco di coscia. [27] Per farlo a fior
a fior di terra ed alto: quest’ultimo ha bisogno di maggior distacco
di
coscia. [27] Per farlo a fior di terra, si metter
ltimo ha bisogno di maggior distacco di coscia. [27] Per farlo a fior
di
terra, si metterà verbigrazia col piede sinistro
ria col sinistro esempigrazia disteso, il destro con un gran distacco
di
coscia, in guisacché il ginocchio passa presso al
r la testa, facendo un gran cerchio per aria, dando alla vita il moto
di
un giro intiero, il destro dunque, dicevo, passi
ior Ballerino grottesco che abbia dato la Francia. [30] Quelli a fior
di
terra posson farsi pure battuti, lo che riesce tr
sul collo dell’altro piede, e poi questo ribalta sopra l’altro, come
di
sopra si è spiegato. Io questo salto, per render
del salto portavo il dritto a segnare il gran cerchio con un distacco
di
coscia assai grande, sebbene più di mezzo giro no
e il gran cerchio con un distacco di coscia assai grande, sebbene più
di
mezzo giro non poteva dare alla vita. Faceva un’a
l ginocchio: anzi la seconda volta che ballai a Torino S.A.R. il Duca
di
Savoia, al presente Re di Sardegna, Felice Regnan
da volta che ballai a Torino S.A.R. il Duca di Savoia, al presente Re
di
Sardegna, Felice Regnante, faceva uscire sul Teat
ro il Granatiere più alto tra quei che facevano le Comparse, in abito
di
Teatro com’era, ed io con il detto mio salto il p
che nel principiarla era sotto. [34] Per prendersi questa Capriola ha
di
bisogno prevenirsi con un gran Brisé o con un gra
le quinte con quali si prende e si termina sono forzate, che dove va
di
mestiere di maggior impeto per una levata non si
on quali si prende e si termina sono forzate, che dove va di mestiere
di
maggior impeto per una levata non si ha da cercar
iate” si prendono con un Contratempo da lato; volendola fare a cagion
di
esempio alla dritta, con l’istesso piede si fa il
pra, e nell’aprirsi si osserva quanto si ha dimostrato. [36] “Girando
di
sbalzo” si servirà dell’istesso metodo. § 11.
inciano a riunire, per trovarsi nel cader giù altra volta alla quinta
di
prima, o sotto quel piede che nel principio era s
la quinta posizione. § 12. Salto tondo [39] Il “salto tondo” va
di
vari modi fatto, sotto al corpo, di fianco, di sb
tondo [39] Il “salto tondo” va di vari modi fatto, sotto al corpo,
di
fianco, di sbalzo, capriole tonde intrecciate, sa
9] Il “salto tondo” va di vari modi fatto, sotto al corpo, di fianco,
di
sbalzo, capriole tonde intrecciate, salto tondo s
rpo, di fianco, di sbalzo, capriole tonde intrecciate, salto tondo su
di
un piede, detto di sbalzo. [40] Quello “sotto al
sbalzo, capriole tonde intrecciate, salto tondo su di un piede, detto
di
sbalzo. [40] Quello “sotto al corpo” va preso dal
fetti, e questa era la Capriola a lui riserbata. [41] Il “Salto Tondo
di
fianco Secco” va preso dalla quinta posizione, e
corpo il moto del giro col piè dritto, facendosi uno o due giri, come
di
sopra abbiam divisato, e nel cadere, cadasi in se
l’accortezza che nel fine del salto la macchina si renda abbandonata
di
forze, che così starà a piombo dove cade, che se
che così starà a piombo dove cade, che se le membra si tengono piene
di
vigore ed irrigidite nel cadere risalteranno da s
o per tenersi in piedi, e lo portano a cadere a terra. Come una palla
di
cuoio gonfiata di vento e cacciata in aria, sbuca
iedi, e lo portano a cadere a terra. Come una palla di cuoio gonfiata
di
vento e cacciata in aria, sbucata in aria stessa,
sta nel proprio terreno, ma risalta altra volta. [43] Il salto tondo “
di
sbalzo” si prende con un Contratempo di fianco sb
a volta. [43] Il salto tondo “di sbalzo” si prende con un Contratempo
di
fianco sbalzato, e nell’alzar per la Capriola: le
stanza sempre dalla seconda posizione, con darsi il moto al giro, nel
di
cui tempo cadendo si raddrizza il corpo e si cade
ole tonde intrecciate” si sono prese da tanti salti tondi, che invece
di
stare i piedi distesi alla distanza della seconda
si alla distanza della seconda posizione, si fanno le intrecciate, la
di
cui quantità dipende dall’abilità del Ballerino.
ta Spagnuola. [46] Il “salto tondo su d’un piede” serve per carattere
di
Pulcinella o di Mulinaro, si prende dalla quinta
6] Il “salto tondo su d’un piede” serve per carattere di Pulcinella o
di
Mulinaro, si prende dalla quinta vera; se si gira
n questo salto si possono raddoppiare due giri. [47] Va pur questo su
di
un piede fatto “di sbalzo”: si prende il Contrate
ossono raddoppiare due giri. [47] Va pur questo su di un piede fatto “
di
sbalzo”: si prende il Contratempo giusto nel mezz
auso. Sperienza fatta tra due Ballerini che han spiccato una Capriola
di
egual valore: uno scuoter l’applauso e l’altro es
ndo” si prende sempre con un Contratempo o con un Dégagé: se va fatta
di
sbalzo va prevenuta da un Contratempo volato gira
, nel tempo che si raddrizza il corpo; e così va fatta volendosi fare
di
sbalzo. Se a fior di terra, si prende con un Cont
ddrizza il corpo; e così va fatta volendosi fare di sbalzo. Se a fior
di
terra, si prende con un Contratempo che non sia v
ria, ma alquanto obbliquo. Facendosi con il Dégagé prende una battuta
di
Musica, col Contratempo ne prende due in tempo di
prende una battuta di Musica, col Contratempo ne prende due in tempo
di
Giga. [51] La “settima intrecciata” è l’istessa,
volati”, quali sebbene si possono prendere da Sissonne, ma perché han
di
bisogno di una maggior levata, si sogliono anteci
ali sebbene si possono prendere da Sissonne, ma perché han di bisogno
di
una maggior levata, si sogliono antecipare con un
obliqua e si batte in una delle divisate maniere, cadendosi poi come
di
sopra si è spiegato, ed in questo ultimo tempo di
cadendosi poi come di sopra si è spiegato, ed in questo ultimo tempo
di
distaccare in seconda si fa in grande, in qual gu
[55] Nel parlar delle Pistolette a terra (cap. XX) dissimo che, oltre
di
quelle, vi erano l’altre “in aria”, le quali vann
anno annoverate tra il numero delle Capriole e adesso siamo nel tempo
di
divisarne. [56] Le “Pistolette in aria” hanno il
o nel tempo di divisarne. [56] Le “Pistolette in aria” hanno il tempo
di
una quarta intrecciata, tra il numero delle quali
del Ballante il quale, quanto più sollecito intreccia, tanto acquista
di
merito. § 16. Ali di Piccione [58] Le “Ali
uanto più sollecito intreccia, tanto acquista di merito. § 16. Ali
di
Piccione [58] Le “Ali di piccione” hanno la so
a, tanto acquista di merito. § 16. Ali di Piccione [58] Le “Ali
di
piccione” hanno la somiglianza delle Pistolette,
e” hanno la somiglianza delle Pistolette, cominciano e finiscono come
di
sopra abbiamo spiegato, la sola differenza si è n
rca [61] Dal titolo istesso queste Capriole “alla Turca” s’intende
di
essere adoperate nel carattere Turchesco; si fann
el carattere Turchesco; si fanno rancignate sotto al corpo, ed invece
di
battersi come il solito ed intrecciarsi si batte
e di battersi come il solito ed intrecciarsi si batte pianta e pianta
di
piede; e questa battuta puol farsi per due, al pi
te, nel saltare si rancignano le gambe, così unite come stanno, e poi
di
nuovo distendendosi, tornano a fare una battuta c
n giù, ed il corpo si distende nel suo naturale. [65] Si possono fare
di
altra maniera, e sono che nel saltare le gambe pu
abbassarvi sul corpo, e nella cascata si osserva l’istesso che abbiam
di
sopra esposto. [66] Tutte queste Capriole, perché
am di sopra esposto. [66] Tutte queste Capriole, perché hanno bisogno
di
grande alzata, si prevengono o con un Brisé o con
67] Il “Salto dell’Impiccato”, detto Saut Empendù si fa nel carattere
di
Pulcinella, di un Ubbriaco o d’altro Goffo, e tal
ell’Impiccato”, detto Saut Empendù si fa nel carattere di Pulcinella,
di
un Ubbriaco o d’altro Goffo, e talvolta si fa per
sce e la testa abbandonata da un lato, nel cader poi, arrivato a fior
di
terra si distacca bene in aria un piede quanto pi
più si puole, cadendosi obliquo sull’altro piede. [68] La difficoltà
di
questo salto consiste in una gran levata, che ha
68] La difficoltà di questo salto consiste in una gran levata, che ha
di
bisogno per far bene osservare quella figura a’ S
Spettatori, diversamente a nulla ridurrebbesi; e chi non ha l’abilità
di
questa alzata in verun conto deve fare sì fatta C
i e cada in quinta; se nel fin della caduta si vuol battere, crescerà
di
preggio. [70] Quel “fiancheggiato” si piglia con
“fiancheggiato” si piglia con un Contratempo da lato, ed è l’istesso
di
questo con la solita fermata in aria, e si differ
fermato in aria è cosa ben difficile, che per poterla fare ha bisogno
di
grand’arte; sospendasi il corpo con gran leggerez
§ 22. Forbice [73] La “forbice” è una Capriola usata nel carattere
di
Pulcinella, si prende dalla prima posizione Spagn
mbo; questa Capriola non vuole troppa alzata. [74] V’è un’altra sorte
di
queste Capriole, che vogliono una levata maggiore
o giro. [76] Queste Capriole tutte, essendo appartenenti al carattere
di
Pulcinella, vanno accompagnate col movimento del
col movimento del braccio dall’istesso lato del piede. Nel carattere
di
Piraut, o sia “Molinaro alla francese”, va molto
a Capriola a forbice tutta aperta. [77] Si distingue questo carattere
di
Mulinaro alla Francese dall’Italiana: in questa v
na tunica succinta fino al ginocchio, e le maniche lunghe come quelle
di
Pulcinella; alla Francese veste a vita con le man
ll’uno come dell’altro è bianco, cappello pur bianco, e tutto asperso
di
polvere. [78] Questa specie di Capriola puol fars
, cappello pur bianco, e tutto asperso di polvere. [78] Questa specie
di
Capriola puol farsi pure col tempo alla Reale, va
nano finalmente più della quarta, cadendo poi in prima, nel carattere
di
Pulcinella Francese con due gobbe, che tal da que
nocchi serrati e piegati, che stavano un mezzo palmo alti da terra, e
di
simil foggia ho seguitato a caminare, finendo la
il sinistro, e si lascia andare quanto più si puote in aria, la forza
di
questo alto si è che quanto più si faccia sul fia
quantità, e queste istesse variar si possono da’ Ballanti virtuosi e
di
abilità, nelle diverse fogge che il valor proprio
bene i piedi sulla piana terra, le punte ben rivolte oppostamente al
di
fuori, ed i talloni saranno congiunti, formando a
amo una spiegazione geometrica che sarà necessaria per tutto il corso
di
questo Trattato. Si forma l’angolo “retto” da due
inea retta che, cadendo sopra altra retta, forma due angoli retti uno
di
qua, e l’altro di lì. Tutti gli angoli retti sono
dendo sopra altra retta, forma due angoli retti uno di qua, e l’altro
di
lì. Tutti gli angoli retti sono necessariamente u
o. [5] La “seconda” sarà quando i piedi sono distaccati alla distanza
di
un piede tra tallone e tallone sopra la linea ste
tallone e tallone sopra la linea stessa, le punte pur ben rivolte al
di
fuori, ed i talloni guardanti l’un l’altro, e con
rti eguali. [6] La “quarta” serberà da un piede all’altro la distanza
di
un piede; non laterale come la seconda, ma d’inna
l tallone del piede che sta avanti, sarà sulla linea retta della noce
di
quello che trovasi addietro. [7] La “quinta” si f
che trovasi addietro. [7] La “quinta” si forma con mettere il tallone
di
un piede toccante la punta dell’altro, talmente c
la punta dell’altro, talmente che si facci angolo retto tra la punta
di
uno, ed il tallone dell’altro. § 2. Delle fals
lsa” è tutta opposta alla vera. Saranno le punte de’ piedi rivolte al
di
dentro, che toccansi nell’estremità. [10] La “sec
toccanti tra loro, ed in questa v’è tra la punta e punta la distanza
di
un piede. [11] La “terza”: ove nella vera il tall
a la distanza di un piede. [11] La “terza”: ove nella vera il tallone
di
un piede va di sito alla noce dell’altro, qui la
i un piede. [11] La “terza”: ove nella vera il tallone di un piede va
di
sito alla noce dell’altro, qui la punta di uno to
il tallone di un piede va di sito alla noce dell’altro, qui la punta
di
uno tocca la noce dell’altro. [12] La “quarta” ti
unta di uno tocca la noce dell’altro. [12] La “quarta” tiene la punta
di
un piede sulla medesima linea della noce dell’alt
di un piede sulla medesima linea della noce dell’altro alla distanza
di
un piede. [13] La “quinta” rivolta la punta di un
ll’altro alla distanza di un piede. [13] La “quinta” rivolta la punta
di
un piede al di dentro, va toccante dietro al tall
istanza di un piede. [13] La “quinta” rivolta la punta di un piede al
di
dentro, va toccante dietro al tallone dell’altro
passi veggo che un piede o deve passare, o far pausa, o finire in una
di
queste posizioni: e perché dunque non parlar di l
ausa, o finire in una di queste posizioni: e perché dunque non parlar
di
loro, se vengono adoprate? Non mi pare che bastar
che un piede resta in aria, senza dirsi in qual situazione. Avendo su
di
ciò fatta matura riflessione, ho voluto dar loro
a terra, l’altro sta tutto affatto sollevato: le punte ben rivolte al
di
fuori, come nella vera (§ 1) ed i talloni non con
lla distanza ed alla linea detta nella vera (§ 1), sta in aria invece
di
stare a terra. [17] La “terza” si è quella che, d
piede nella vera col tallone deve toccare la noce dell’altro, invece
di
stare a terra, sta da essa sollevato. [18] La “qu
”, il piè che sta in aria avrà il suo tacco corrispondente alla punta
di
quello che sta a terra, giusta la distanza detta
la positura. § 4. Delle forzate [20] La necessità che abbiamo
di
saper queste posizioni in aria, stimo pur per le
queste posizioni in aria, stimo pur per le “forzate”, numerandone tre
di
queste, escludendone la prima e la terza, che non
e non ammettono sforzatura veruna, e parlaremo: [21] Della “seconda”,
di
cui altro non mi resta a dire che, ove nella vera
ve nella vera la distanza da tenersi tra tallone e tallone esser deve
di
un piede, in questa sforzata sarà di più, secondo
tra tallone e tallone esser deve di un piede, in questa sforzata sarà
di
più, secondo ricerca il bisogno, non avendo dista
a. [22] La “quarta” si riferisce alla vera, dando distanza al tallone
di
uno con la noce dell’altro più di un piede, quant
lla vera, dando distanza al tallone di uno con la noce dell’altro più
di
un piede, quanto n’esige il passo, non avendo nep
questo spazio assegnato. [23] La “quinta”, come nella vera il tallone
di
uno tocca la punta dell’altro piede, qui il tallo
nuola” si forma con unire i piedi pari accoppiati, che i lati interni
di
entrambi siano tangenti in tutte le parti: le gam
seconda”, il piede destro si porterà dietro al sinistro alla distanza
di
un piede, e che la punta sia in linea retta al ta
arta”, dall’istesso sito in cui si trova nella terza, slarga un piede
di
distanza, talché saranno paralleli i piedi. [28]
ono tutte le posizioni ammesse da me, e necessarie per l’intelligenza
di
tutto questo Trattato. Ciò posto, possiamo entrar
o Trattato. Ciò posto, possiamo entrare alla spiegazione e formazione
di
tutti i passi.
Dettosi distesamente, e con quella chiarezza che m’è stata possibile,
di
tutti i passi del ballo nobile, l’ordine che infi
, di tutti i passi del ballo nobile, l’ordine che infin dal principio
di
questo trattato prendemmo, del movimento delle br
ssaria dell’altre. E perciò convenevole cosa è che, adoperatosi sopra
di
quella ogni studio, se ne dia una compiuta dimost
iere dinominate, perocché o braccia ritonde si dicono, ovvero braccia
di
opposizione. [3] Per muoverle in quel modo donde
. [3] Per muoverle in quel modo donde vengono dette braccia ritonde è
di
bisogno prima d’ogn’altra cosa aprirle e distende
le e distenderle sopra i lati loro, tra’ gomiti ed i fianchi un palmo
di
distanza serbando, ed un poco più d’un palmo tra
nchi e le mani. Le quali si deono tenere colle palme rivolte al mezzo
di
ciascun lato non del tutto serrando le dita, né d
rendole, che invero cosa non molto leggiadra sarebbe: ma sì nel mezzo
di
questi due modi. Quindi si vogliono piegare i gom
vi dirimpetto al mezzo d’ognuna delle tasche della giubba in distanza
di
cinque o sei dita: e che le braccia per lo piegam
a: e che le braccia per lo piegamento de’ lor gomiti facciano un poco
di
circolo, ed appariscono ritonde dalle giunture de
nduni i polsi. Per bene imparare il movimento delle braccia ritonde è
di
bisogno esercitarsi del continuo a muoverle nella
vare delle mani sul mezzo delle tasche: ed il secondo movimento serve
di
riempimento della detta misura, e di passaggio, o
e: ed il secondo movimento serve di riempimento della detta misura, e
di
passaggio, o legamento a’ movimenti delle braccia
anzi il sinistro ed aprire il destro dallato, conviene, piegando bene
di
dentro il gomito del primo, portare il braccio in
ntro il gomito del primo, portare il braccio innanzi, facendo un poco
di
giro, ed avvicinare la mano verso al mezzo del ve
di giro, ed avvicinare la mano verso al mezzo del ventre in distanza
di
quattro o di cinque dita, in modo che tutto il su
avvicinare la mano verso al mezzo del ventre in distanza di quattro o
di
cinque dita, in modo che tutto il suo concavo sia
l suo concavo sia rivolto verso la terra, e succedevolmente si faccia
di
giù in su un soave giro di polso. E nel medesimo
erso la terra, e succedevolmente si faccia di giù in su un soave giro
di
polso. E nel medesimo tempo che il braccio sinist
n poco addietro riguardante, ed appresso si faccia soavemente un giro
di
polso per innanzi nel medesimo tempo che la man s
r innanzi nel medesimo tempo che la man sinistra lo fa, come è detto,
di
giù in su. E quivi termina il movimento delle bra
è adoperato, e col sinistro si vorrebbe fare il contrario, ritornando
di
su in giù colla mano in dentro sopra il suo lato,
in giù colla mano in dentro sopra il suo lato, e terminando col giro
di
polso per innanzi. Ed in questa divisata maniera
polso per innanzi. Ed in questa divisata maniera si possono far tanti
di
questi movimenti, quanti mai se ne vogliono. Adop
n giù: ed all’incontro, se si cominciano partendo col piè sinistro, è
di
bisogno che vada innanzi in sul braccio dritto, e
o s’allontana dal suo lato; ed il secondo movimento consiste ne’ giri
di
polso fatti da amendune le mani nel modo di sopra
vimento consiste ne’ giri di polso fatti da amendune le mani nel modo
di
sopra descritto. Il movimento delle braccia d’opp
attuta si ritrova sulla fine del primo movimento, ed il secondo serve
di
riempimento dell’intera sua misura, e di legament
vimento, ed il secondo serve di riempimento dell’intera sua misura, e
di
legamento ai movimenti di braccia, che sieguono a
ve di riempimento dell’intera sua misura, e di legamento ai movimenti
di
braccia, che sieguono appresso. [5] Ed ultimament
ppresso. [5] Ed ultimamente si vuole avvertire che la medesima misura
di
tempo la qual regola i movimenti de’ piedi, regol
une, e tutto l’avvedimento consiste nel saper congiugnere i movimenti
di
quelli e di queste in un medesimo istante.
l’avvedimento consiste nel saper congiugnere i movimenti di quelli e
di
queste in un medesimo istante.
Della Figura del Minuetto [1] Secondo l’ordine preso dal principio
di
questo Trattato, seguita nel quarto luogo a dire
igura del Minuetto. La quale, comeché un tempo stata fosse questa Sa,
di
presente ha preso la forma d’un Z, la quale senza
anno compiute le loro riverenze, delle quali sufficientemente dicemmo
di
sopra, si diano la mano e facciano assieme per in
mo di sopra, si diano la mano e facciano assieme per innanzi un passo
di
Minuetto: e quindi, fatti che avrà la Dama intorn
etto: e quindi, fatti che avrà la Dama intorno al Cavaliere due passi
di
Minuetto, e che questi ne avrà nell’istesso tempo
’opposita diametrale. Incominciasi poi la Figura, facendosi due passi
di
Minuetto a lato dritto sulla linea diametrale, al
, nel passare, vicendevolmente la presenza del corpo, due altri passi
di
Minuetto; nel secondo de’ quali, facendosi il Mez
l secondo de’ quali, facendosi il Mezzo gittato, si adoperi un quarto
di
giro dalla obliqua della Figura di Minuetto alla
ezzo gittato, si adoperi un quarto di giro dalla obliqua della Figura
di
Minuetto alla sua obliqua contraria. Si facciano
uali si dia principio con un Mezzo tronco fatto con un quarto e mezzo
di
giro per la banda di dentro, e quindi ritornando
con un Mezzo tronco fatto con un quarto e mezzo di giro per la banda
di
dentro, e quindi ritornando sul lato sinistro, si
o, e quindi ritornando sul lato sinistro, si facciano due altri passi
di
Minuetto, nella maniera di sopra dimostra. E qui
lato sinistro, si facciano due altri passi di Minuetto, nella maniera
di
sopra dimostra. E qui si dà termine all’intera fi
loro, a far due de’ nomati passi, non già perché vi sia alcun obbligo
di
serbare questo prefisso numero, ma sì bene per me
esto prefisso numero, ma sì bene per meglio “figurare”: nel che, come
di
sopra è detto, consiste una delle maggiori e più
to, pur nondimeno bisogna rimanersi d’offendere nell’uno o nell’altro
di
queste due estremità, le quali sono egualmente da
li sono egualmente da biasimare. Ed acciocché non s’incorra in alcuno
di
questi difetti, la migliore e più sicura regola c
ti, ritrovandosi amenduni sull’estremità dell’obliqua, facciano sopra
di
essa per innanzi un passo di Minuetto; e nel mede
l’estremità dell’obliqua, facciano sopra di essa per innanzi un passo
di
Minuetto; e nel medesimo tempo che lo comincerann
la spalla, il braccio destro, e piegatolo soavemente per lo gomito al
di
dentro, tra il petto e la mano un palmo di distan
oavemente per lo gomito al di dentro, tra il petto e la mano un palmo
di
distanza serbando (il qual atto si fa in segno di
e la mano un palmo di distanza serbando (il qual atto si fa in segno
di
baciamano) e distese poi per essi leggermente le
to passo, si diano lateralmente la mano, e facciano assieme due Passi
di
Minuetto in un giro intero, cioè descrivendo mezz
no i detti due passi, lascino la mano e facciano, andando alquanto al
di
dietro, uno o due passi di Minuetto, secondo la c
no la mano e facciano, andando alquanto al di dietro, uno o due passi
di
Minuetto, secondo la capacità della stanza ove si
olla man destra; e datisi nuovamente la mano, facciano nel modo detto
di
sopra due altri passi di Minuetto in un altro gir
nuovamente la mano, facciano nel modo detto di sopra due altri passi
di
Minuetto in un altro giro. Si ripongano appresso
arsi sull’estremità dell’obliqua, facciano per innanzi un altro passo
di
Minuetto, nell’incominciamento del quale alzino n
ià uno, ma amendune le braccia, e fatti che avranno nel modo divisato
di
sopra, i medesimi movimenti anche in segno di bac
ranno nel modo divisato di sopra, i medesimi movimenti anche in segno
di
baciamano, si porgano vicendevolmente l’una e l’a
a che far si voglia, si partisce in due mezzi giri: in quattro quarti
di
giro ed in otto mezzi quarti di giro. Si potrebbe
in due mezzi giri: in quattro quarti di giro ed in otto mezzi quarti
di
giro. Si potrebbe anche suddividere in vie più pi
en sapere che si può la Pirola in due modi, cioè girando per la parte
di
dentro e girando per quella di fuori, adoperare.
in due modi, cioè girando per la parte di dentro e girando per quella
di
fuori, adoperare. De’ quali è da parlarsi partita
arlarsi partitamente ad uno ad uno. [4] La Pirola girata per la parte
di
dentro si fa qualora, ritrovandosi il piè destro
al destro, si gira il corpo per la destra. Questa Pirola si può fare
di
mezzo quarto di giro sulla terza, quarta, e talor
ira il corpo per la destra. Questa Pirola si può fare di mezzo quarto
di
giro sulla terza, quarta, e talora sulla prima po
giro sulla terza, quarta, e talora sulla prima positura; d’un quarto
di
giro sempre sulla terza o sulla quarta; e di mezz
ma positura; d’un quarto di giro sempre sulla terza o sulla quarta; e
di
mezzo giro, il quale non è da oltrepassare per no
n sono da usare nel ballo nobile, sulla quinta positura. Sopra ognuna
di
queste positure si fa cotal Pirola piegando i gin
ato dopo l’aver piegato. Ed in qualunque modo che far si voglia, cioè
di
mezzo quarto, d’un quarto o di mezzo giro, vale u
qualunque modo che far si voglia, cioè di mezzo quarto, d’un quarto o
di
mezzo giro, vale un sol tempo, la cui battuta si
l’altro nella maggiore o minore velocità differisce, sì che la Pirola
di
mezzo giro dee farsi due volte più veloce di quel
erisce, sì che la Pirola di mezzo giro dee farsi due volte più veloce
di
quella d’un quarto; e quella d’un quarto doppiame
lla d’un quarto; e quella d’un quarto doppiamente veloce della Pirola
di
mezzo quarto, accioché ella comunque fatta abbia
ta abbia d’un solo tempo il valore. [5] La Pirola girata per la parte
di
fuori si fa quando, ritrovandosi il piè destro da
i gira il corpo per la sinistra. Si comincia sopra qualunque positura
di
piedi, e si faccia in questo modo: si pieghino i
n cui si termina il giro. Si può fare d’un mezzo quarto, d’un quarto,
di
mezzo giro e di tre quarti di giro. Li quali non
il giro. Si può fare d’un mezzo quarto, d’un quarto, di mezzo giro e
di
tre quarti di giro. Li quali non sono da oltrapas
uò fare d’un mezzo quarto, d’un quarto, di mezzo giro e di tre quarti
di
giro. Li quali non sono da oltrapassare, per non
ndo movimento, cioè sul rialzato. Per la qual cosa in altro la Pirola
di
tre quarti da quella di mezzo giro non differisce
rialzato. Per la qual cosa in altro la Pirola di tre quarti da quella
di
mezzo giro non differisce, fuor solamente in ciò
e la prima si fa una volta e mezza più veloce della seconda; e quella
di
mezzo giro dee farsi due volte più veloce della P
ola d’un quarto; e quella d’un quarto doppiamente veloce della Pirola
di
mezzo quarto; accioch’elleno comunque adoperate s
o in un sol tempo comprese. Avvertasi dunque bene in tutte le maniere
di
far le Pirole, che altra cosa è la velocità con c
girar si deono i mezzi quarti, i quarti, i mezzi giri ed i tre quarti
di
giro; ed altra cosa è la misura, o tempo dell’arm
delle Pirole or dee essere maggiore, or minore, secondo quelle parti
di
giro che s’hanno a fare per andar bene a tempo.
rio, quanto da lui dipende il ballar bene o male: tanto, quanto senza
di
ciò il corpo del Ballante si ridurebbe ad una sta
Cominciamo dalle basse. Già altre volte abbiamo detto che le braccia
di
opposizione si giocano con portarsi avanti quel b
indice curvati l’un verso l’altro, e che serbino tra le punte un dito
di
distanza, tra l’indice e il medio lo stesso spazi
il braccio destro, comincian tutti due i polsi a girar lentamente per
di
dentro, il manco resta al suo fianco ed il destro
ro principierà con posatezza a cavarsi fuori, che resti alla distanza
di
un palmo discosto dal corpo, e rivolgendo altra v
l corpo, e rivolgendo altra volta i polsi si fermano, quanto la palma
di
quella mano che sta avanti, come abbiam detto la
due i polsi nell’istessa maniera, e così continuare in ogni mutazione
di
piede. [3] Quelli a “mezz’aria” cominciano a curv
alta né bassa cominciano a giuocarsi con la stessa opposizione detta
di
sopra e con li medesimi giri di polsi e di bracci
carsi con la stessa opposizione detta di sopra e con li medesimi giri
di
polsi e di braccia. [4] Quell’“alti” si portano d
a stessa opposizione detta di sopra e con li medesimi giri di polsi e
di
braccia. [4] Quell’“alti” si portano del pari del
lavicole, da dove poi si comincia a giuocare con moto alternato, come
di
sopra abbiamo spiegato, e gli occhi stiano riguar
esso; ma negli altri sarebbe errore. [9] I Grotteschi fanno grand’uso
di
queste braccia forzate, tanto ne’ caratteri comic
ti e tutte due addietro. [12] “A mezz’aria rotonde” vanno all’altezza
di
quelle a mezz’aria di opposizione, e giocansi egu
o. [12] “A mezz’aria rotonde” vanno all’altezza di quelle a mezz’aria
di
opposizione, e giocansi egualmente, come in quest
lle a mezz’aria di opposizione, e giocansi egualmente, come in queste
di
sopra si è detto. [13] L’“Alte rotonde” sono dell
occhi quasi un mezzo cerchio, si riportino al suo luogo. Questa mossa
di
braccia alla pari non ha bisogno di guardatura di
ortino al suo luogo. Questa mossa di braccia alla pari non ha bisogno
di
guardatura di occhio del Ballerino, perché essi,
luogo. Questa mossa di braccia alla pari non ha bisogno di guardatura
di
occhio del Ballerino, perché essi, come pur la te
e pur la testa, devono stare indifferenti, non già come nelle braccia
di
opposizione. Qualora si adopera questo giuoco di
à come nelle braccia di opposizione. Qualora si adopera questo giuoco
di
braccia, si accompagna con lo scorcio della vita,
lto. [14] Il giuoco delle braccia fa più delle volte tutto il preggio
di
un Ballerino, e specialmente di uno Serio, che co
a fa più delle volte tutto il preggio di un Ballerino, e specialmente
di
uno Serio, che con questa qualità sola potrà pass
d in vero si vede, con esperienza, che chi possiede un bel portamento
di
bracci, un dolce molleggio di ginocchi, ripara ed
nza, che chi possiede un bel portamento di bracci, un dolce molleggio
di
ginocchi, ripara ed occupa alcune altre mancanze,
a e quasi niente lena; perché il rendersi amabile nel genere serio ha
di
bisogno di un ballar languido; e dal tanto accost
iente lena; perché il rendersi amabile nel genere serio ha di bisogno
di
un ballar languido; e dal tanto accostumarsi a qu
sogno di un ballar languido; e dal tanto accostumarsi a quella specie
di
dolcezza fa sì che resti sempre la macchina, come
cuni le “Ciaccone”: sebbene, come dicessimo a suo Capitolo, il ballar
di
queste non è da tutti i Ballerini seri. [15] Dell
orzate” se ne servono i Grotteschi in un Scaramuccia, in un Carattere
di
Maschera, di Truffaldino. Caratteri son questi ch
servono i Grotteschi in un Scaramuccia, in un Carattere di Maschera,
di
Truffaldino. Caratteri son questi che si ballano
i Truffaldino. Caratteri son questi che si ballano nell’istesso tempo
di
Ciaccona; e bene espressi da un Fabris, da un Fra
i, o sian Seri o Comici, devono avere egualmente il possesso generale
di
tutto quello che si appartiene al ballo; né disti
r serio, non è più facile il vero comico grazioso. E che forse l’arte
di
esprimere per mezzo de’ gesti la Pantomima, l’Azi
gesti la Pantomima, l’Azione comica, la deve avere il Grottesco meno
di
quella del Serio, per esprimer questi la sua Trag
appassionato per Jole, un’Orfeo angustiato e smanioso per la perdita
di
Euridice, non deve mostrare lo stato del suo cuor
ol’esserlo per l’avvenire? Male intendono quei che, prevenuti e pieni
di
pregiudizio, fan distinzione di merito tra l’uno
intendono quei che, prevenuti e pieni di pregiudizio, fan distinzione
di
merito tra l’uno e l’altro carattere. Ognuno è de
n distinzione di merito tra l’uno e l’altro carattere. Ognuno è degno
di
applauso, ognuno è bravo, se bene esprime la sua
en lungi dal dir male del Serio: con l’esperienza mostro il fanatismo
di
certuni che declamano contro il Grottesco e si di
iarano partitari del Serio. Portansi questi in Teatro allo spettacolo
di
un Tragico Avvenimento rappresentato da un Serio
digliare, a mostrar la noia, ad inoziarsi, ed obbliandosi d’esser del
di
lui partito già vorrebbero vedere un allegro, un
e, l’Uomo savio, non vilipende né questo né quello, e sol s’interessa
di
chi bene adempie il dovere. [18] Tullio Cicerone
degnolli della sua amicizia e familiarità. Quell’Uomo insigne, pieno
di
cognizione ed amante del merito, non distinse uno
o, e delle maniere colle quali si può nobilmente ballare; convien che
di
passaggio si faccia anche parola della Contradanz
già perché lo meriti, ma piuttosto per vedersi in moto un gran numero
di
persone, ed affine di ravvisar l’ordine nella con
ma piuttosto per vedersi in moto un gran numero di persone, ed affine
di
ravvisar l’ordine nella confusione e nella mischi
danze nobili. [2] La Contradanza si può fare o con determinato numero
di
Dame e di Cavalieri, ovvero indeterminato, cioè d
li. [2] La Contradanza si può fare o con determinato numero di Dame e
di
Cavalieri, ovvero indeterminato, cioè di quante e
determinato numero di Dame e di Cavalieri, ovvero indeterminato, cioè
di
quante e quanti mai ne possono entro quella stanz
possono entro quella stanza, ove si balla, capire. [3] La Contradanza
di
numero diterminato, cioè di quattro, d’otto, o al
ove si balla, capire. [3] La Contradanza di numero diterminato, cioè
di
quattro, d’otto, o al più di dodici persone, è co
Contradanza di numero diterminato, cioè di quattro, d’otto, o al più
di
dodici persone, è composta di figure e di passi r
nato, cioè di quattro, d’otto, o al più di dodici persone, è composta
di
figure e di passi regolati, fatti sopra alcune ar
i quattro, d’otto, o al più di dodici persone, è composta di figure e
di
passi regolati, fatti sopra alcune arie agevoli e
eno quei soli passi i quali deono entrar nella Contradanza. Ed affine
di
evitare ogni confusione, fa di mestiere, prima d’
no entrar nella Contradanza. Ed affine di evitare ogni confusione, fa
di
mestiere, prima d’esporsi agli occhi del pubblico
potranno se non piacere agli spettatori del ballo. [4] La Contradanza
di
numero indeterminato, cioè d’altrettante Dame e C
Cavalieri messi a fila sopra due linee, quanti ne comporta l’ampiezza
di
quel luogo dove si balla, è composta di sole rego
quanti ne comporta l’ampiezza di quel luogo dove si balla, è composta
di
sole regolate figure, e di passi non regolati. Vu
za di quel luogo dove si balla, è composta di sole regolate figure, e
di
passi non regolati. Vuol essere parimente ballata
Tronco, il Mezzo contrattempo, il Contrattempo, il Saltante, il passo
di
Rigodone, lo Scacciato e l’Unito. Si potrebbe anc
siasi per me veduto, e tutto giorno si vegga, usare ad alcune persone
di
distinzione, pur nondimeno io non sarei per consi
regolati e stabiliti sulle figure; tuttavia valendo ogni passo, come
di
sopra dicemmo, una misura d’armonia, eglino perfe
così la cadenza che la regolata figura. [5] Tra tutte le Contradanze
di
numero indeterminato, le più regolate, e che piac
, e che piacciono più dell’altre, sono quelle ove entra il solo passo
di
Minuetto, le quali vogliono esser ballate da colo
alcune arie dalle quali si può in un tratto comprendere quanti passi
di
Minuetto in ciascheduna figura si possono contene
nze ignote a tutti, fuor solamente a coloro che le introducono. Sopra
di
che è da dare questo avviso, che non è cosa ben f
, e tanto meno ne’ solenni Festini, imparare estemporaneamente alcuna
di
queste nuove Contradanze: ma si conviene innanzi
arle dovranno essere i primi, acciocché gli altri, udite prima l’arie
di
quelle, e ravvisatene le figure, le possano conve
Prefazione [1] La Danza nasconde il suo natale nelle tenebre
di
una sì remota antichità, che determinatamente non
ci alle loro Deità e precisamente nelle feste de’ Baccanali, che dopo
di
aver tranguggiato de’ generosi liquori, ponendosi
itazione, né potendo in quell’orgasmo le membra aver riposo, ciascuno
di
essi sentivasi un segreto impulso di lanciarsi, d
le membra aver riposo, ciascuno di essi sentivasi un segreto impulso
di
lanciarsi, di tendersi, di muoversi, e così impaz
r riposo, ciascuno di essi sentivasi un segreto impulso di lanciarsi,
di
tendersi, di muoversi, e così impazientemente dan
scuno di essi sentivasi un segreto impulso di lanciarsi, di tendersi,
di
muoversi, e così impazientemente dandosi di lanci
i lanciarsi, di tendersi, di muoversi, e così impazientemente dandosi
di
lancio, formavano danze irregolari senza artifici
[3] Io non voglio però ostinatamente apponermia a questo, dirò bensì
di
aver preso il nascimento da qualche bizzarro Drap
dalla mestizia chiama sovvente all’allegrezza, e dà spinta a’ membri
di
distendersi e muoversi secondo la sua battuta. [4
nio Muratori nell’Antichità d’Italia b riferisce che l’Anonimo Autore
di
una Cronica Manoscritta di Milano, Scrittore di m
d’Italia b riferisce che l’Anonimo Autore di una Cronica Manoscritta
di
Milano, Scrittore di molta Antichità, descrivendo
che l’Anonimo Autore di una Cronica Manoscritta di Milano, Scrittore
di
molta Antichità, descrivendo l’antico Teatro de’
nza, e specialmente in que’ che chiamavansi Mimi. Veniva questa sorte
di
spettacolo da un solo attore, detto Pantomimus, r
tato, cui cantando e ballando buffonescamente contraffaceva le azioni
di
tutti gli Uomini, imitandoli in mille guise e pon
i intorno vari ed allegri balli, che furono poi annullati da Pirro Re
di
Epiro per agguerrir bene la gioventù e non farla
isa fu il primo a scrivere intorno a’ balli Messer Rinaldo Rigoni, la
di
cui opera porta per titolo il Ballerino perfetto,
er titolo il Ballerino perfetto, stampata in Milano l’anno 1468. Appo
di
questi il signor Fabrizio Caroso da Sermoneta fé’
po di questi il signor Fabrizio Caroso da Sermoneta fé’ una Raccolta
di
vari balli , impressa in Roma nel 1630. Comparve
, impressa in Roma nel 1630. Comparve nel nostro secolo il Trattato
di
ballo nobile di Giambattista Dufort dato al torc
ma nel 1630. Comparve nel nostro secolo il Trattato di ballo nobile
di
Giambattista Dufort dato al torchio in Napoli l’a
, tuttavia non la portaro a perfezione, e benché ballavano in cadenza
di
Musica, erano i passi così sforzati e caricati ch
omimo, come fu ingegnosamente eseguito da monsieur Filibois Maestro
di
Ballo nella Corte Imperialee. Alli Francesi siam
tando tutto ciò che dagli antichi veniva adoprato; e mi sono studiato
di
spiegarmi con la maggior chiarezza ho potuto per
[12] Ho diviso questo mio Trattato in due parti. Nella prima parlerò
di
tutti i passi, delle materie ad essi appartinenti
aterie ad essi appartinenti e delle caprioleg: nella seconda tratterò
di
ballo da Sala. [13] Non pretendo altro da queste
queste mie fatighe che l’altrui vantaggio e piacere, sgombro affatto
di
vanagloria, e di eternar col torchio il nome mio.
he che l’altrui vantaggio e piacere, sgombro affatto di vanagloria, e
di
eternar col torchio il nome mio. Avendo il comun
to alla nobil bell’arte della Danza. a. [NdE] «apponersi», sinonimo
di
indovinare, azzeccare, darci dentro, coglierci. C
, coglierci. Cfr. Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana
di
N. Tommaseo (voce 1868), Lombardi corregge con «o
ombardi corregge con «oppormi». Vedi Carmela Lombardi (ed.), Trattati
di
danza in Italia del Settecento (G.B. Dufort, G. M
pagnola, la quale immagino che a quel tempo riuscita fosse gradevole,
di
presente sarebbe in vero molto ridicolosa a veder
ero molto ridicolosa a vedere; in guisaché Monsieur Filibois, Maestro
di
Ballo nella Corte Imperiale, ne ha composto un ca
uale, vestito egli all’antica maniera Italiana, con somma ammirazione
di
tutti sopra i più cospicui teatri d’Italia ha bal
aggettivi «sorprendente», «dilettevole», Magri sottolinea la funzione
di
divertimento della danza intesa come «brillante d
ossono dagli uomini in due modi ben differenti. Primieramente per via
di
regole generali ed invariabili, per le quali s’ac
invero assai difettoso e mancante. Quindi accade ch’essendo le regole
di
novero pochissime, ma che nello stesso tempo istr
ed aperta a comprendere e porre in atto tutte le cose infinite sotto
di
esse raccolte ed inchiuse, coloro che sanno per l
esempi, si può dir che non sanno nulla, perciocché essendo gli esempi
di
novero infiniti, e variando essi per ogni piccola
l saper per via d’esempi sia molto più agevole dello intender per via
di
regole, perché veramente è assai più difficile d’
e, un’aria nel Teatro (il qual esempio serva per tutti gli altri, che
di
ogni scienza e di ogni arte si possono in mezzo p
tro (il qual esempio serva per tutti gli altri, che di ogni scienza e
di
ogni arte si possono in mezzo produrre). Tuttavia
apparargli, perché invero, contuttoché alcun vivesse più secoli e che
di
giorno in giorno si mandasse in memoria nuove ari
e che di giorno in giorno si mandasse in memoria nuove arie e cantate
di
musica, pur ne gli resterebbero infinite altre da
endono costoro li quali, non avendo perle mani i principi e le regole
di
quella cotal arte, i cui esempi si mandano in mem
tratto s’intendono e si pongono in opera tutti gli esempli che sotto
di
lor vengono contenuti. E nel vero è molto meglio
cantare. [2] Or quanto finora s’è detto nel presente capitolo si può
di
leggieri applicare e rivolgere al Ballo ed a colo
di leggieri applicare e rivolgere al Ballo ed a coloro che sono vaghi
di
perfettamente impararlo. I quali deono pone tutto
i deono pone tutto il loro studio alle regole ed a’ precetti generali
di
cotal arte, per li quali si può ballare ogni pres
apere molto in pochissimo tempo. E da ciò poi ne nasce che vi saranno
di
quelli i quali si crederanno saper ballare molte
e quelle danze imperfettamente l’avesser voluto impiegare alle regole
di
sopra dimostre, non solamente sarebbono stati abi
ono stati abili a poter ballare assai più danze, e più regolata-mente
di
quelle che non sanno; ma eziandio non avrebbono m
li occhi dell’intelletto e non si lascino trasportare, anzi si ridano
di
quegli altri li quali, senza saper nulla, s’affre
ri li quali, senza saper nulla, s’affrettano ad imparare un mescuglio
di
danze, di capriole e di passi difficili, e creden
i, senza saper nulla, s’affrettano ad imparare un mescuglio di danze,
di
capriole e di passi difficili, e credendo di farg
nulla, s’affrettano ad imparare un mescuglio di danze, di capriole e
di
passi difficili, e credendo di fargli ottimamente
e un mescuglio di danze, di capriole e di passi difficili, e credendo
di
fargli ottimamente, non fanno altro che strapazza
iù s’allontanano dalla diritta via. Ma lasciato da banda il capriccio
di
costoro, seguano la seguente regola: pongano ogni
gola: pongano ogni studio ed ogni sollicitudine ad imprendere i passi
di
sopra spiegati e soprattutto badino a’ lor movime
assi di sopra spiegati e soprattutto badino a’ lor movimenti e misura
di
tempo: perciocché, quantunque i passi si possano
perciocché, quantunque i passi si possano fare sopra diverse positure
di
piedi e sopra diverse figure; tuttavia però conse
esimi movimenti e valore. E poiché sapranno far bene i detti passi, è
di
bisogno che imparino a legargli ed incatenargli a
tempo binario e ternario. Ed allorché saran pervenuti alla conoscenza
di
saper unire e legare assieme molti de’ detti pass
he si vuole seguire, e questa veggiamo che sieguono i valenti Maestri
di
ballo, i quali non sanno già questa o quella danz
no ingegno inventare. E veggiamo tutto giorno intervenire, che venute
di
fuori delle danze novellamente composte, per diff
per difficili che si vogliano immaginare, non avendo esse altra cosa
di
nuovo che le figure, le quali per se stesse son f
Avvertimento Al cortese lettore. [1] Appena mi venne in pensiero
di
pubblicare il presente trattato, che formai subit
di pubblicare il presente trattato, che formai subito grave sospetto
di
dover soggiacere alla sferza de’ critici impegnat
ino ed oscuro Francesco Sgai, al quale avendo addossata la sopraveste
di
riflessionista, diedero in suo nome contro a me u
n legger io quelle insipide riflessioni, conobbi che vigor non aveano
di
recare almen piccolo discredito al mio trattato,
anto necessario prevenirvi con poche parole sulla natura e condizione
di
quelle. [2] Si attacca primieramente il frontespi
mente il frontespizio del mio trattato, per avergl’io dati l’aggiunti
di
Teorico-pratico, volendo far supporne che mal gli
di Teorico-pratico, volendo far supporne che mal gli si convenga quel
di
teorico, a motivo che non sia della mia levatura
ia della teoria; e laddove questa s’ignori, non può farsene esercizio
di
quella. Può essere taluno buon teorico, ma cattiv
el riflessionista, n’è testimonio il pubblico, all’imparzial giudizio
di
cui ben volentieri mi sottometto. Non potrà per t
duti dopo la pubblicazione del mio trattato, e non potea, senza marca
di
vergognosa baldanza, prevenire il riflessionista
marca di vergognosa baldanza, prevenire il riflessionista la decision
di
costoro. [3] Si scaglia poi contro a’ titoli attr
medesimo frontespizio e con una ridicola parafrasi pretende caricarmi
di
presuntuosa arrogazione delle cariche altrui. Io
e da me. In tempo che si stampò il mio trattato io era nell’esercizio
di
quelle cariche, e con giustizia me ne ho attribui
izio di quelle cariche, e con giustizia me ne ho attribuiti i titoli:
di
che potea il riflessionista averne buon argomento
ci, scrivendo a’ quali sarebbe stato pericoloso assumere il carattere
di
Direttore de’ loro balli se non lo fossi stato, p
scritta in mio nome. Non reca però alcuna pruova generica o specifica
di
questo plagio; ma si divertisce con maldicenze e
a’ coltivatori del ballo e sono del tutto impropri in un libricciuolo
di
mala intesa censura. Io non pretesi mai d’emular
fferente, e lo sarà per tutti i ballanti del mondo. Premeva solo a me
di
additare le origini d’alcune danze, onde venisse
erò meraviglia che il presuntuoso riflessionista, assumendo l’impegno
di
mostrarne la prima derivazione, abbia poi termina
ato, che del ballo è onninamente ignota l’origine. [6] In un trattato
di
ballo avrebbe desiderata la purità e nettezza del
infatti il riflessionista le ignorò bruttamente: imperciocché invece
di
scrivere una critica che dovea per sua natura ess
a, l’intreccio, la bellezza e i mezzi della necessaria agilità. Sopra
di
questi dovea egli far risplendere la sua perizia
rimarrà stomacato dai tanti barbarismi, solecismi, idiotismi ed abusi
di
parole che a prima mano si veggono sparsi dal sup
revista per far vedere quanto scioccamente abbia adempiuto al dovere
di
critico. [8] Mi censura d’aver prescritta una tro
sta parte non debba farsi violenza alla natural positura. Chi ha fior
di
senno capisce quanto sia questa indulgenza nociva
corpo nelle sue difettose situazioni e più non vi saranno regolarità
di
passi, bellezza di movimenti, e si muoverà lo sto
fettose situazioni e più non vi saranno regolarità di passi, bellezza
di
movimenti, e si muoverà lo stomaco agli spettator
o del principiante, oppinando che in tal maniera mai non si avvezzerà
di
ballare col tempo. Ma questo è un argomento della
ballerino. Tutto questo non potrà farsi, se non avrà qualche tintura
di
poesia, di geometria, musica, storia, filosofia,
Tutto questo non potrà farsi, se non avrà qualche tintura di poesia,
di
geometria, musica, storia, filosofia, geografia e
e’ passi e movimenti, altro non seppe dire che la formazione d’alcuni
di
questi è arbitraria, secondo la scuola moderna. L
i sdegna meco per aver segnate le traccie d’alcuni valenti professori
di
ballo e trascritti i lor sentimenti. L’arte del b
dalle mie mani. Altri ne trattarono prima e molti ne tratteranno dopo
di
me. Era necessità ch’io mi servissi dei pensieri
chiar latini motteggi al favellar italiano. [13] La mia intenzione fu
di
dar un compiuto trattato a’ dilettanti. Se rimasi
uto trattato a’ dilettanti. Se rimasi tradito dall’esito, non è colpa
di
volontà. L’umano intendimento ha i limiti suoi. M
oco, anzi nulla debbo curarmene, perché non è egli Giudice competente
di
somiglievoli contese. Quando l’opera mia verrà ne
mia verrà nelle mani dei buoni e disappassionati intendenti, riceverò
di
buon’animo le modeste correzioni. Nella vita soci
ello firmato da Sgai Francesco, Al Sig. Gennaro Magri […] Riflessioni
di
Francesco Sgai fiorentino, Napoli, in Danzica, 17
no, Napoli, in Danzica, 1779, ora in Carmela Lombardi (ed.), Trattati
di
danza in Italia del Settecento (G.B. Dufort, G. M
Italiano per gli Studi Filosofici, 2001. Magri afferma che si tratta
di
un gruppo di oppositori e non di una sola persona
gli Studi Filosofici, 2001. Magri afferma che si tratta di un gruppo
di
oppositori e non di una sola persona. i. [NdE] C
i, 2001. Magri afferma che si tratta di un gruppo di oppositori e non
di
una sola persona. i. [NdE] Cfr. Plinio il Vecchi
s Historia (dove si legge «profeceris» e non «didiceris» che invece è
di
Magri).
l Bourrée, nel quale si trovano tante diversità, che in nessuno altro
di
tutti i passi. Costa di tre passi, uno piegato e
trovano tante diversità, che in nessuno altro di tutti i passi. Costa
di
tre passi, uno piegato e due naturali. Diremo pri
mente in quarta, e sull’istesso equilibrio: dopo aver piegato, invece
di
portare in quarta avanti il piede che sta addietr
n fu l’ultimo a muoversi portasi in quarta, e l’altro in seconda dopo
di
aversi disteso, e con un passo naturale fatto dal
spiega per meglio intendimento. Posto che si farà in quarta, a cagion
di
esempio, col destro innanzi, e dopo che si avrà p
porta in quarta avanti. Avvertasi che in questo passo, come in quello
di
sopra, il mezzo cerchio deve farsi stretto circol
principia da sotto e se gli dà fine pur da sotto. [9] L’altra specie
di
Bourrée semplice “sopra e sotto in giro” va così
piede dritto, che portasi in quarta sopra al sinistro, senza far più
di
mezzo giro come sopra. [11] In quel “sopra e sott
o girando” si fa con portarsi sotto il piede che sta avanti, dopo già
di
aversi piegato e disteso, e cominciando a girare,
mo piede, si darà fine a questo passo: non dovendo nemmen qui far più
di
mezzo giro, e girerassi dal lato opposto del pied
rée “aperto”, e primo quell’“avanti”. Si comincia dalla terza, e dopo
di
aversi piegato si porta in quarta avanti il piede
quarta avanti il piede che sta innanzi, strisciando la terra, e dopo
di
aversi disteso, portasi l’altro piede in seconda,
piè che sta addietro, fingiamo il dritto, si porta in quarta, e dopo
di
aver disteso, passando il manco per la prima, com
el sopra e sotto in giro, ma va troppo da esso distinto, ed ha troppo
di
bisogno di una destrezza di moto. Ei non ha piega
sotto in giro, ma va troppo da esso distinto, ed ha troppo di bisogno
di
una destrezza di moto. Ei non ha piegatura veruna
va troppo da esso distinto, ed ha troppo di bisogno di una destrezza
di
moto. Ei non ha piegatura veruna, si prende dalla
gira dalla parte opposta del piè con cui si prende. Facciam l’esempio
di
pigliarlo dal piede destro, deve girare per la si
alla parte ove tenevansi le spalle rivolte, che, per far questo, sia
di
bisogno portare il dritto per aria, che farà quas
sia di bisogno portare il dritto per aria, che farà quasi tre quarti
di
circolo, e deve girarsi a guisa d’asse sul manco,
ne, portando il destro altra volta in quarta sotto. § 4. Due passi
di
Bourrée in volta [19] Per far “due passi di Bo
tto. § 4. Due passi di Bourrée in volta [19] Per far “due passi
di
Bourrée girando avanti” fa di mestiere componersi
rée in volta [19] Per far “due passi di Bourrée girando avanti” fa
di
mestiere componersi col piede destro alla terza a
si porta il dritto avanti in quarta con volger la vita un sol quarto
di
giro; dappoi il sinistro pongasi in quarta pure a
opra a questo, e così saran finiti. [20] Si fan pure detti “due passi
di
Bourrée girando in fianco”, e si prendono dalla t
r farlo, posto in detta positura, e volendo andare sulla destra, dopo
di
aversi piegato, si porta il sinistro in quarta e
almente si condurrà in quarta sopra. § 5. Fallito [21] Il passo
di
Bourrée “fallito” fu dal celebre M. de Noverre po
in grande usanza. Egli con questo passo facilitò ed abbellì il tempo
di
prendere una capriola, che prima si costumava pre
zo Sissone, oppure con un Brisé. Il mio parere però sarebbe che l’uso
di
questo passo appartiene a’ Ballerini seri o di me
però sarebbe che l’uso di questo passo appartiene a’ Ballerini seri o
di
mezzo carattere, non avendo eglino bisogno di mol
ene a’ Ballerini seri o di mezzo carattere, non avendo eglino bisogno
di
molta elasticità: ma il Ballerino Grottesco non n
l Ballerino Grottesco non ne puol fare uso veruno per essere il passo
di
Bourrée fallito secco secchissimo; e non sarebbe
ebbe perciò gran prevenzione alla capriola: all’incontro poi il passo
di
Brisé aggiungendovi un mezzo Sissone dona altra p
doppia il salto. Facciamo la spiega del passo, e prima: [22] Parliamo
di
quello “avanti”. Per far questo fa d’uopo ponersi
ol dritto esempigrazia dietro al manco, e piegando si stacca il piede
di
dietro alla seconda posizione in aria, da dove si
puol farsi gravemente, come pure secco. Serve più delle volte, oltre
di
quanto abbiam divisato di sopra, per legarvi altr
me pure secco. Serve più delle volte, oltre di quanto abbiam divisato
di
sopra, per legarvi altro passo, e specialmente qu
rre in altre contingenze. [23] Si fa anche “indietro”, ed è l’istesso
di
quel d’innanzi: ma siccome quello si fa tutto sop
volta il destro sarà finito. § 6. In Jeté [24] Va pure il passo
di
Bourrée fatto in “Gittato”, vale a dire principia
sia grave. In Teatro se ne vien spesso servito. La sua proprietà si è
di
avanzar terreno senza punto deteriorare la sua va
rreno senza punto deteriorare la sua vaghezza. Per volerlo fare, dopo
di
essersi posto in posizione come si è detto, col s
ante e l’andante semplice. [28] I. Per farsi “avanti”, fassi un passo
di
Mezzo Tombé avanti, e gli ultimi due movimenti de
attenuto da’ circostanti, si arresta col braccio sollevato, nell’atto
di
vibrare il corpo. § 8. Bourrée in aria [29]
rrée “in aria” è un passo composto, siccome lo è il Troussé, il passo
di
“Ciaccona” ed altri. Compongono questo passo in p
Attitudine. [30] Per non turbar l’ordine delle cose, giacché parliamo
di
Bourrée, ho detto di che va composta questa sua s
non turbar l’ordine delle cose, giacché parliamo di Bourrée, ho detto
di
che va composta questa sua specie, che basta per
, ho detto di che va composta questa sua specie, che basta per adesso
di
averne una notizia, e quando parleremo de’ suoi c
] Il Bourrée “in aria legato” cambia il mezzo contratempo in un passo
di
Bourrée aperto: ed è che dopo di aver fatto le du
bia il mezzo contratempo in un passo di Bourrée aperto: ed è che dopo
di
aver fatto le due Assemblé, una col piede dritto
ourrée aperto. § 9. Bourrée a quattro passi [32] L’ultima sorte
di
questo Bourrée è “a quattro passi”: ed è che ogni
tima sorte di questo Bourrée è “a quattro passi”: ed è che ogni sorta
di
Bourrée di sopra spiegato puol farsi a quattro pa
di questo Bourrée è “a quattro passi”: ed è che ogni sorta di Bourrée
di
sopra spiegato puol farsi a quattro passi: questo
iunge non egli è altro che quasi un Dégagé aggiuntovi, il quale si fa
di
seguito senza frappor pausa, e serve per un riemp
uale si fa di seguito senza frappor pausa, e serve per un riempimento
di
Musica, o per comodo di ligarvi altro passo. [33]
nza frappor pausa, e serve per un riempimento di Musica, o per comodo
di
ligarvi altro passo. [33] Non altro ci resta che
so andante, ed andante semplice il terzo. In quelli del § 5 si cresce
di
un movimento, e son differenti gli altri: il prim
el mezzo Tombé il primo, e l’altri due soliti. Que’ del § 8: il primo
di
essi quanto aggregati sono nelle due Assemblé e n
mente la Danza [1] Le cose che nel mondo per sola prasse e sforniti
di
teoria si vogliono apprendere, mai si sanno a met
ono apprendere, mai si sanno a metà. Chi subito si vuol dare al corpo
di
una materia, senza prima avere atteso a’ rudiment
zioni è l’unico metodo con cui un uomo possa arrivare alla perfezione
di
ciò che apprender voglia. Pare a taluni che la Pr
erà taluno che l’aria sia gravej con appendere in una statera un vaso
di
vetro ermeticamente sigillato, e il farà pendere
egli per ciò la ragion della gravità come opera, come con la macchina
di
Pneuma viene estratta l’aria, ed altre intrinsech
? Niente affatto. Sarà dell’istessa maniera inscio, come lo era prima
di
mirar l’esperienza. Ma adduciamo un esempio più f
ostro proposito. Ognuno che abbia un buon orecchio, una voce sonora e
di
facile apprendimento, è capace di poter cantare q
un buon orecchio, una voce sonora e di facile apprendimento, è capace
di
poter cantare qualunque arietta che per due o per
sortita. E poi non altro sa egli cantare che quelle cose sole a forza
di
pura prattica mandate a memoria; e con quanti fal
Que’ però, che avranno insegnato i principi della Musica, e per mezzo
di
quelli giungono tratto tratto a cantare un’aria a
atto tratto a cantare un’aria a perfezione, similmente saranno capaci
di
intonarne quante se ne trovano create, e quante c
rincipi, le regole, i precetti della nostra bell’Arte, non sapran mai
di
ballo, ma sol mediante questi potran danzare tutt
con la prattica questa e quella Danza per mostrare che in poco tratto
di
tempo, mercé la loro abilità, hanno insegnato qua
poco tratto di tempo, mercé la loro abilità, hanno insegnato quantità
di
balli, questi non avranno imparato nulla, e mai s
cciasi dunque via la malinconia da capo d’insegnarsi una miscellagine
di
Danze, di capriole, di legazioni di passi, sapute
que via la malinconia da capo d’insegnarsi una miscellagine di Danze,
di
capriole, di legazioni di passi, sapute appena le
linconia da capo d’insegnarsi una miscellagine di Danze, di capriole,
di
legazioni di passi, sapute appena le posizioni, q
apo d’insegnarsi una miscellagine di Danze, di capriole, di legazioni
di
passi, sapute appena le posizioni, questa succede
ena le posizioni, questa succede a quella, avendo una piccola tintura
di
una cosa, che subito si voglion dare al principio
piccola tintura di una cosa, che subito si voglion dare al principio
di
un’altra. Chi vuole impararsi a leggere insegni p
enti. j. [NdE] Cioè che ha un peso. Grave è usato qui come sinonimo
di
pesante.
tto [1] Quantunque paia a prima vista, ch’essendo il Minuetto, come
di
sopra dicemmo, composto d’un solo passo rinnovato
quale non abbia alcuna affettazione o durezza, da una giusta positura
di
piedi, secondo le misure di sopra dimostre, dal b
tazione o durezza, da una giusta positura di piedi, secondo le misure
di
sopra dimostre, dal bello e leggiadro movimento d
ono i Circonstanti a vedere la medesima cosa e perciò in breve spazio
di
tempo, riguardando essi il Minuetto, possono esse
o tediare: a differenza dell’altre danze nelle quali, essendovi copia
di
passi e figure, veggono del continuo cose nuove,
iù malagevole a piacere agli spettatori: e che per conseguire il fine
di
rendersi a quelli gradevole, uopo è che sia accom
ersi a quelli gradevole, uopo è che sia accompagnato dalle perfezioni
di
sopra recate. [2] Il Minuetto, comeche ballato co
rmi alla sua misura e figura, cioè che non oltrepassano il suo valore
di
tempo, e che non guastano né contraffanno la figu
affanno la figura del Z. [3] Si può adunque, terminato il primo passo
di
Minuetto sulla linea diametrale a man destra, inv
trale a man manca) ed appresso rialzatigli, si dee seguitare il passo
di
Minuetto col piè sinistro, e finire nel modo dett
uitare il passo di Minuetto col piè sinistro, e finire nel modo detto
di
sopra. [4] Si possono eziandio, mentre si fa il p
uanto il capo verso la destra, si potrà gittare lo sguardo alla punta
di
quel piede con cui si fa questo passo, e riguarda
Avvertasi nondimeno, che se colui che fare intende questo piegamento
di
testa, non si confidasse, adoperandolo, di mostra
intende questo piegamento di testa, non si confidasse, adoperandolo,
di
mostrarvi una grazia naturalissima e niente affet
Si possono anche fare, in porgendo la man sinistra, invece del passo
di
Minuetto, il Grave ed il Mezzo gittato. Il quale,
inato, si dee al solito, camminando e dando la mano, seguire il passo
di
Minuetto: e dopo che si sarà quella lasciata, nel
lla lasciata, nel mentre si faranno a lato destro, secondo l’ampiezza
di
quel luogo ove si balla, uno o due passi di Minue
estro, secondo l’ampiezza di quel luogo ove si balla, uno o due passi
di
Minuetto, si potrà nuovamente chinare il capo nel
maggiormente che la Dama, non seguendo forse questa regola o quantità
di
passi, può prevenirlo, porgendogli la mano (la qu
l Minuetto. [7] Si possono parimente fare, in luogo del secondo passo
di
Minuetto a man destra, due Mezzo tronchi, il prim
uale bisogna subitamente alzare il piè destro e ricominciare il passo
di
Minuetto. [8] Havvi ancora degli altri passi, ada
i può rendere adorno il Minuetto ed i quali conoscono i buoni Maestri
di
ballo. Ed all’incontro ve ne ha degli altri assai
iati, che si fanno velocemente, ed i passi che girano più d’un quarto
di
giro, i quali generalmente son da schifare, come
Minuetto. [9] Ed ultimamente è da avvertire che i passi o piegamenti
di
testa, co’ quali si può rendere il Minuetto più a
e il Minuetto più adorno, non si deono troppo spesso fare, perciocché
di
leggieri partorir potrebbono affettazione, e mute
questo numero sarebbe lo stesso che voler incorrere nel grave difetto
di
coloro che sono più vaghi degli ornamenti che del
dalla quarta posizione. [2] Volendosi fare “a dritta” con un “quarto
di
giro”, si porta il piè destro che sta avanti, in
detta, e questo portamento con tal piegata serva per regola generale
di
dare un garbo alle Pirouettes, piegati dunque li
a” si piglia col piede che devesi portare indietro una posizione fuor
di
misura sforzata, e girando si deve trovare nella
à. [7] Per esser “disfatta” vale dalla portata del piede, che, invece
di
portarlo addietro dal suo lato, si porta avanti a
irola “disfatta a piè fermo” si situa in quarta col destro per grazia
di
esempio avanti, da ivi stesso alzasi sulle punte
addietro il piede che stava avanti. Questa Pirouette non può far più
di
un quarto di giro, che per farne mezzo, al sommo,
piede che stava avanti. Questa Pirouette non può far più di un quarto
di
giro, che per farne mezzo, al sommo, fa di mestie
n può far più di un quarto di giro, che per farne mezzo, al sommo, fa
di
mestiere piantarsi in quinta sforzata. [9] La Pir
0] Vi sono le Pirole “forzate incerte”, le quali si fanno sulla punta
di
un solo piede, sopra il quale velocemente volgesi
’ Tordichamb, o alcuni Battimenti fatti e disfatti, o alcuni molleggi
di
ginocchi con quel piede che deve stare in aria, q
si girerà sulla punta dell’altro, ed è permesso al serio in tal caso
di
farla sostenuta. [11] La pirola “bassa”, che pure
co, e si fa con li ginocchi piegati e girando velocemente sulla punta
di
un piede. [12] La “pirouette ritirata” è solament
propria pur del Grottesco, e fassi che nel mentre si gira sulla punta
di
un piede, l’altro si tiene appoggiato al ginocchi
rta. [15] La Pirola “distesa aperta” si fa girando in sopra una punta
di
piede, tenendo l’altro alla distanza della second
no a queste le tralasciamo da parte. [18] Tutte queste Pirouettes han
di
bisogno di un grande equilibrio, anzi tutte da es
le tralasciamo da parte. [18] Tutte queste Pirouettes han di bisogno
di
un grande equilibrio, anzi tutte da esso dipendon
o di un grande equilibrio, anzi tutte da esso dipendono, come pure fa
di
mestiere da farsi in un piano leviato per farsi q
e pure fa di mestiere da farsi in un piano leviato per farsi quantità
di
giri. Io son giunto a fare nove giri col benefici
farsi quantità di giri. Io son giunto a fare nove giri col beneficio
di
aver trovato nel Palco ove girar senza intoppo, e
trovato nel Palco ove girar senza intoppo, e chi vuol far gran pompa
di
queste Pirole si guardi di non farle in parte che
r senza intoppo, e chi vuol far gran pompa di queste Pirole si guardi
di
non farle in parte che non sia bene appianato, ov
[19] Il rinomato Sig. Vestris fiorentino, all’attual servizio del Re
di
Francia, è tanto franco con queste Pirouettes che
Re di Francia, è tanto franco con queste Pirouettes che con una sola
di
esse puol sorprendere un Teatro intiero. Egli nel
e volte piede, senza fermarsi ed interrompere il giro, cosa veramente
di
eterna ammirazione: ma quello che reca più stupor
disfatti, alti, bassi, distesi, sul collo del piede, e quanto l’arte
di
un’esperto Ballerino eseguir possa, vi ha fatto p
to pure de’ Tordichamb in variate maniere: ma non questo solo è degno
di
meraviglia; il più si è che lui non istà in equil
iù si è che lui non istà in equilibrio come gli altri su mezza pianta
di
un piede, ma inalbera la vita tutta sulla punta d
ui propri piedi. Cose che paiono sopranaturali, eppure n’è testimonio
di
vista tutta l’Europa.
ra dell’armonia egli non potrà annoverarsi tra’ ballerini: se va fuor
di
cadenza, tutto il resto si rende inutile e per qu
aper la Danza, saper pur la Musica. Non dico ch’egli sia nell’obbligo
di
saper fondatamente la Musica, qual la deve chi ad
tamente la Musica, qual la deve chi ad essa sola sta applicato; ma fa
di
mestiere che discerna perfettamente i due tempi,
sono essere pari o dispari, così le misure dell’armonia devono essere
di
ragion “dupla” o “tripla”. Dividano e suddividano
i”, con cui si balla l’Entrata grave e l’arie che i Francesi chiamano
di
Lure, i Passagagli, tuttavolta questi tempi si ri
lla semibreve, sicché tra questi due tempi trinari vi sono otto gradi
di
velocità, che uno ha più dell’altro. Non giova il
ne’ tempi suddetti, ma saper dividere e distinguere, con varie sorti
di
passi e capriole, le suddette battute. Non v’è pa
la cascata della battuta, non v’è salto che non cade sopra la battuta
di
qualsivoglia tempo: sebbene agli eccellenti Maest
mo più passi in una battuta. Facevansi que’ un Emboité in una battuta
di
tempo trinario, a tempi nostri non v’è chi in una
non v’è chi in una battuta non ne raddoppia due e tre. In due battute
di
tempo pur ternario, in tempo di “Ciaccona”, si fa
e raddoppia due e tre. In due battute di tempo pur ternario, in tempo
di
“Ciaccona”, si faceva un “jeté” tre “battement” e
enti si raddoppiano fino ad otto, a dieci; così negli altri ligamenti
di
passi si raddoppiano, si legano di svariate fogge
dieci; così negli altri ligamenti di passi si raddoppiano, si legano
di
svariate fogge. [5] Male fanno que’ che sopra un
urino”, quattro due andante, o su d’un tempo “otto tre”, nomato tempo
di
“ taice ”, ballarvi de’ salti “staccati”, come si
e tutte improprie e sconvenevoli. Per questo vi sono tante variazioni
di
tempi, acciò sia uniforme il ballare, il saltare
puol trovare adattato il tempo della musica al suo ballo. In un tempo
di
“Ciaccona” che ha moltissimi cambiamenti, il Ball
ca. [6] Se in un “grave” l’andamento della musica sarà “sostenuto”, e
di
tanto in tanto uscisse con qualche battuta di not
ica sarà “sostenuto”, e di tanto in tanto uscisse con qualche battuta
di
note raddoppiate, il Ballerino raddoppi anche lui
doprano dell’“attitudini”, de’ Tableaux. Fingiamo Borea che invaghito
di
Flora, la quale lo sdegna per amor di Zeffiro; es
x. Fingiamo Borea che invaghito di Flora, la quale lo sdegna per amor
di
Zeffiro; essa fugge e Borea la siegue: in questo
eve essere una Musica assai furiosa, ed il bravo Ballerino la riempie
di
una variata moltitudine di passi ed azioni esprim
furiosa, ed il bravo Ballerino la riempie di una variata moltitudine
di
passi ed azioni esprimenti il carattere, e che ab
nia si adattano i passi, ed il ballo sarà fatto secondo l’arte, pieno
di
azione, ricco di varietà, e non potrà non ottener
passi, ed il ballo sarà fatto secondo l’arte, pieno di azione, ricco
di
varietà, e non potrà non ottenere l’applauso de’
a Semibreve e la metà della Minima, talmentecché ha quattro gradi più
di
velocità della Tripola maggiore, e due più della
terza parte men veloce della Tripola maggiore. Con questa distinzione
di
tempi e proporzione di celerità devesi ingegnare
della Tripola maggiore. Con questa distinzione di tempi e proporzione
di
celerità devesi ingegnare il bravo Ballerino di a
i tempi e proporzione di celerità devesi ingegnare il bravo Ballerino
di
accoppiare i suoi passi, e prima di entrare in qu
vesi ingegnare il bravo Ballerino di accoppiare i suoi passi, e prima
di
entrare in questi, divisaremo le posizioni.
ontratempo, uno de’ principali passi, e che si esercita da ogni sorte
di
Carattere di Ballerini. Si divide Semplice, Apert
no de’ principali passi, e che si esercita da ogni sorte di Carattere
di
Ballerini. Si divide Semplice, Aperto, di sbalzo
da ogni sorte di Carattere di Ballerini. Si divide Semplice, Aperto,
di
sbalzo volato e Battuto. § 1. Semplice [2] I
osizione. Si avverte che nella caduta del salticello che si spicca su
di
un piede si prende un poco di terreno avanti. [3]
caduta del salticello che si spicca su di un piede si prende un poco
di
terreno avanti. [3] In quello “addietro” non solo
menti semplici che finiscono in quarta si fanno pure addietro, e fuor
di
questo altra differenza non ha. [4] In “fianco” s
ria, che poi si porta in quarta vera, con l’altro si finirà in quarta
di
fronte se si vuol fare mezzo giro; volendosi fare
ra va cominciato. § 3. Di sbalzo volato [8] Ogni spiegato passo
di
Contratempo puol farsi di “sbalzo volato”, e vale
Di sbalzo volato [8] Ogni spiegato passo di Contratempo puol farsi
di
“sbalzo volato”, e vale una forza, un impeto di p
ontratempo puol farsi di “sbalzo volato”, e vale una forza, un impeto
di
più che si dona al corpo, e serve o per prendere
ualche Capriola o per passare qualche figura un po’ discosta. Se sarà
di
prevenzione alla Capriola fa di mestiere sforzarl
alche figura un po’ discosta. Se sarà di prevenzione alla Capriola fa
di
mestiere sforzarlo per far maggiore alzata al sal
to: non essendo altro questa forza elastica che una continua violenza
di
distendersi: Vis elastica est continua vis se dil
nte si fa il Contratempo. [9] Quattro movimenti compongono ogni sorte
di
questi Contratempi. Il primo il piegato, il secon
arto sono due movimenti semplici andanti. § 4. Contratempo e passo
di
bourrée disfatto [10] Il “Contratempo” e “Pass
ratempo e passo di bourrée disfatto [10] Il “Contratempo” e “Passo
di
Bourrée disfatto” si usava moltissimo da’ Balleri
atto” si usava moltissimo da’ Ballerini Grotteschi, come pure da que’
di
mezzo carattere. Oggi però, che il buon gusto si
han tolto certe usanze alquanto insipide e triviali: onde, in cambio
di
questo passo, vi hanno introdotto alcune vaghe e
raziose legazioni. [11] Per saper cosa egli sia questo passo già fuor
di
uso, diremo d’essere un ligamento di Contratempo
a egli sia questo passo già fuor di uso, diremo d’essere un ligamento
di
Contratempo e Bourrée disfatto (cap. XXIX) ed alc
si un Contratempo in fianco alla sinistra, dappoi vi si lega il passo
di
Bourrée disfatto col piede sinistro, con il quale
on il quale avrà fine il passo. Soleva dar termine a questa legazione
di
passo un flinc flanc ed un’Assemblé, con la quale
ttuti, a’ quali niente altro che un battement vi si aggiunge. Si suol
di
frequente cominciare con un Degagé, trovandosi in
altra posizione fuor della seconda e della quarta, che stando in una
di
queste due lo staccamento si tralascia. Composto
altra differenza non v’è che quella battuta, e per conseguenza cresce
di
un altro movimento.
che lo aveva animato: “non le parole”, ma “le cose”: In un trattato
di
ballo avrebbe [il critico, Sgai] desiderata la pu
infatti il riflessionista le ignorò bruttamente: imperciocché invece
di
scrivere una critica che dovea per sua natura ess
a, l’intreccio, la bellezza e i mezzi della necessaria agilità. Sopra
di
questi dovea egli far risplendere la sua perizia
nto [6]. Seguendo gli intenti dell’autore, la trascrizione del testo
di
Magri è stata fatta seguendo criteri che permetto
ione del testo con ricerche incrociate nel testo stesso e all’interno
di
un corpus più vasto di testi. Sono stati dunque a
rche incrociate nel testo stesso e all’interno di un corpus più vasto
di
testi. Sono stati dunque applicati pochi e sempli
vasto di testi. Sono stati dunque applicati pochi e semplici criteri
di
modernizzazione, in linea con le esigenze di un’e
pochi e semplici criteri di modernizzazione, in linea con le esigenze
di
un’edizione digitale e ponendo attenzione alla ch
la pagina digitalizzata corrispondente, disponibile in rete. Ecco qui
di
seguito i criteri adottati e le modifiche. La mag
riginale per mettere in evidenza un’espressione, per indicare il nome
di
un passo, o per una parola straniera, nella prese
asso, o per una parola straniera, nella presente edizione si è scelto
di
distinguere le parole straniere (lasciate in cors
→ né), normalizzato il francese delle citazioni (si veda la citazione
di
Lucien de Samosate). Nel dettaglio, le correzioni
→ leggermente; stuffano → stufano. È stata modernizzata l’ortografia
di
pronomi e avverbi composti: ogni una → ognuna; og
tta volta → tuttavolta. Infine, sono stati rettificati piccoli errori
di
stampa che potevano rendere difficile la comprens
blendere → risplendere. Per quanto riguarda la nomenclatura dei passi
di
danza che danno ai capitoli i titoli, Magri offre
mo loro quel nome, con cui si sentono per ordinario nominare, essendo
di
maggior numero in Francese» (G. Magri, Trattato,
scritto Fleuré, Rigaudon, Sissonne, Tombé), mentre gli altri cercano
di
restituire la pronuncia francese con un ortografi
”, o l’emboité, che Magri trascrive come “Ambuetté”). Un certo numero
di
passi in francese sono trascritti con delle oscil
lemente “Flinch flanc”; o “Tordichamb”, che si ritrova sotto la forma
di
“Tordichamp” ou “Tordicamp”). In maniera da rende
ere agevole la ricerca automatica nell’edizione digitale, si è scelto
di
armonizzare l’ortografia dei nomi dei passi, tras
ificata e modernizza l’ortografia dei termini che tentano chiaramente
di
rendere la pronuncia di un passo conosciuto: Ambu
rtografia dei termini che tentano chiaramente di rendere la pronuncia
di
un passo conosciuto: Ambuétté → Emboîté; A-plomb
ms de cuisse → Temps de cuisse; Tortigliè → Tortillé. Un certo numero
di
passi in francese non sembrano avere un corrispon
i nella tabella che segue. Passi descritti da Magri (in ordine
di
capitolo) Ortografia modernizzata Ortografia or
Marché, pas Passo marciato, Pas marchè 12 Marcel, pas de Passo
di
Marseglia, Pas de Mareseilles 13 Battement
28 Bourrée pas de Bourèè 29 Sissonne; Demi-Sissonne Passo
di
Sissone, Pas de Sissonne; Mezzo Sissone 30 31
, Pas de Sissonne; Mezzo Sissone 30 31 Gaillarde, pas de Passo
di
Gagliarda, Pas de Gaillarde 32 Sarabonda Pas
pas de Passo di Gagliarda, Pas de Gaillarde 32 Sarabonda Passo
di
33 Coursé Coursè 34 Chassé; Demi-chassé
; Mezzo Contratempo, Demi Contratems 46 47 Temps de cuisse Tempi
di
Coscia, Tems de Cuisse 48 Fleuret Fioretto, F
citare la presente edizione: Gennaro Magri, Trattato teorico-prattico
di
ballo, éd. Arianna Fabbricatore, Paris, Obvil, 20
possa ballare s’egli non conosce e co’ movimenti del corpo la cadenza
di
quella non siegue. E ciò è tanto vero che, quantu
nteso il mio fine, cioè a trattare del ballo nobile, perciò parleremo
di
quelle sole misure che cotal arte riguardano. [4]
che cotal arte riguardano. [4] In tutta la danza adunque altre misure
di
tempi non hanno luogo che la misura di due tempi,
la danza adunque altre misure di tempi non hanno luogo che la misura
di
due tempi, detta binaria, e quella di tre tempi,
i non hanno luogo che la misura di due tempi, detta binaria, e quella
di
tre tempi, ternaria volgarmente appellata. E tutt
a. E tutte le altre misure, delle quali la musica abbonda, si possono
di
leggieri nel ballo a queste due misure di due e d
musica abbonda, si possono di leggieri nel ballo a queste due misure
di
due e di tre tempi ridurre. E, se con tutto il ri
bbonda, si possono di leggieri nel ballo a queste due misure di due e
di
tre tempi ridurre. E, se con tutto il rigore parl
i numeri che pari o impari, tutte le misure dell’armonia deono esser
di
ragion dupla, ovvero tripla. Onde i Maestri di Mu
ll’armonia deono esser di ragion dupla, ovvero tripla. Onde i Maestri
di
Musica non possono già mutare la sustanza delle r
ividendole e suddividendole a lor talento, senza però ch’elle cessino
di
rimaner tutte duple, ovvero triple. [5] Il tempo
lle danze, l’arie delle quali sono così posate che sembrano più tarde
di
quelle che sono sul tempo ternario composte, e le
i, come per esempio l’Entrata grave, e l’arie che i Francesi chiamano
di
Lure ; tuttavia però queste medesime arie si rid
i dunque per fermo e per regola indubitata che nel ballo altre misure
di
tempi non hanno luogo che la binaria e la ternari
avvertire che color che vogliono in breve spazio imparare il ballo, è
di
bisogno che ottimamente sappiano la natura de’ de
iene in conseguenza che in così brieve tempo, come coloro che avranno
di
quelli una perfetta conoscenza e che sapranno la
ranno la musica, non impareranno a ballare. Ed all’incontro i Maestri
di
ballo hanno obbligo spezialissimo di saper tanto
llare. Ed all’incontro i Maestri di ballo hanno obbligo spezialissimo
di
saper tanto di musica, quanto basti loro per inte
ncontro i Maestri di ballo hanno obbligo spezialissimo di saper tanto
di
musica, quanto basti loro per intendere compiutam
pi; perciocché altrimenti non potranno giammai far acquistare per via
di
pratica a’ loro scolari che non sanno di musica q
ammai far acquistare per via di pratica a’ loro scolari che non sanno
di
musica quegli abiti che si richieggono per ballar
omune degli oziosi. [3] Or io vedendo in voi questi lodevoli principi
di
nobile diversivo, e che Me scelto avete per Maest
evoli principi di nobile diversivo, e che Me scelto avete per Maestro
di
Ballo di una così cospicua Compagnia, a fronte di
ncipi di nobile diversivo, e che Me scelto avete per Maestro di Ballo
di
una così cospicua Compagnia, a fronte di tanti al
o avete per Maestro di Ballo di una così cospicua Compagnia, a fronte
di
tanti altri eccellenti Maestri; così stimo mio pr
aricatomi. [4] In nessuna altra cosa si rende pubblica la confessione
di
una tenutezza più che in una Dedicatoria. Questa
in una Dedicatoria. Questa ho scelto io per pubblicar la mia appresso
di
voi, o virtuosissimi Signori Accademici. A voi of
la quale se non avrà altro merito, non se le puol negare il vantaggio
di
nuova invenzione, e preciso toccante alla seconda
vantaggio di nuova invenzione, e preciso toccante alla seconda parte,
di
cose portate alla luce, e create dal nulla. Tutti
llo avere avvenito a me in questo nuovo ritrovato; onde non sono fuor
di
dubbio che gl’insolenti Satiri, pieni di reo tale
itrovato; onde non sono fuor di dubbio che gl’insolenti Satiri, pieni
di
reo talento per insultare le altrui fatighe, trov
ieni di reo talento per insultare le altrui fatighe, troveran materia
di
lacerare il nome mio, con tutto quello che il liv
icile impresa, perché il primo a maneggiarla: ma non avranno l’ardire
di
molestarla, vedendo in frontespizio il nome non d
n avranno l’ardire di molestarla, vedendo in frontespizio il nome non
di
uno, ma di tanti illustri Mecenati, alli quali di
’ardire di molestarla, vedendo in frontespizio il nome non di uno, ma
di
tanti illustri Mecenati, alli quali divotamente i
tto delle Riverenze fuor della danza paia cosa alla proposta materia,
di
cui mi sono diliberato, poco appartenente; pur no
le e nell’usar necessarie, mi piace (quando altri non fusser contenti
di
veder questo capitolo disgiunto dal Trattato del
adunque fuor della danza, avvegnaché anzi procedano dal “buon gusto”
di
chi le fa, dal conversare, e dall’aver imparato a
nte e con tutta la grazia adoperare. Si riducon queste al solo numero
di
quattro, cioè al riverire camminando innanzi, add
lcuno nel primo modo, mandi, ovvero sdruccioli (secondo l’opportunità
di
quel luogo ove si dimora), un piè per innanzi, e
mente sdrucciolando, un piè dopo l’altro, per fintanto che sia lecito
di
sottrarre lo sguardo della persona che egli salut
ono invero le più difficili. Servono ne’ luoghi dove vi ha gran copia
di
persone, e ne’ quali v’è obbligo di salutar cammi
ne’ luoghi dove vi ha gran copia di persone, e ne’ quali v’è obbligo
di
salutar camminando o solamente quelle che stanno
od altra stanza, ove si trovano a man destra e sinistra, e nel fondo
di
quella, assai Dame e Cavalieri seduti, o che stan
retta, e volendo egli salutare alcuna persona a lato destro, innanzi
di
farsele troppo di presso, guardatala graziosament
egli salutare alcuna persona a lato destro, innanzi di farsele troppo
di
presso, guardatala graziosamente nel viso, e nell
i soavemente, o mandi verso l’obliqua il piè destro, e chinando verso
di
lei il corpo, le faccia la Riverenza. Ed appresso
rà col piè manco verso l’obliqua sinistra, gli faccia, nel modo detto
di
sopra, la Riverenza. E s’egli vorrà continuare da
o qualora si vogliono salutare quelle persone alle quali si sta molto
di
presso. Si fanno esse staccando un de’ piedi dall
edi dallato ed appoggiatolo a terra; si porti, o si sdruccioli dietro
di
esso leggermente coll’altro piede, chinandosi il
ente coll’altro piede, chinandosi il corpo e facendosi quanto è detto
di
sopra. [6] Quanto finora è detto serva anche di r
endosi quanto è detto di sopra. [6] Quanto finora è detto serva anche
di
regola alla Dama nel far le sue Riverenze, la qua
alla Dama nel far le sue Riverenze, la quale può solamente rimanersi
di
sdrucciolare: e quando vorrà salutare alcuno, bas
le fosse più comodo: ed appresso pieghi amenduni i ginocchi nel modo
di
sopra mostrato nel capitolo della riverenza.
per dire che uno possa essere perfettamente Ballerino con l’uso solo
di
questo passo. Egli addestra così bene un Danzator
amente adoprato nella maggior parte de’ passi e puol servire in tutti
di
freggio e di ornamento. Adoprasi sovvente quasi i
to nella maggior parte de’ passi e puol servire in tutti di freggio e
di
ornamento. Adoprasi sovvente quasi in tutte le ca
prasi sovvente quasi in tutte le cadenze come riempimento o ligazione
di
passo; e vi s’introduce come cosa brillante, che
battimento non può essere Ballerino, perché egli è quello che, oltre
di
produrre la leggierezza della gamba, scioglie i n
olazioni, dona un gran molleggio e facilità a qualunque distaccamento
di
gamba che in aria o in accorcio vuol farsi; rende
non facendone prattica, stava con le gambe pesanti e correva pericolo
di
qualche stiratura di nervo o fibrazione di muscol
a, stava con le gambe pesanti e correva pericolo di qualche stiratura
di
nervo o fibrazione di muscoli. § 1. Basso piega
pesanti e correva pericolo di qualche stiratura di nervo o fibrazione
di
muscoli. § 1. Basso piegato [2] Varie sono l
a fare un moto irruente e sforzato, se stanno nel continuo esercizio
di
quel tal moto non ne provano incomodo sensibile;
oto non ordinario, usitandolo non arreca incomodo, ma se si tien fuor
di
prattica, ne produce sensazione. Per farlo, un pr
etro o avanti. [4] Anticamente il replicavano due sole volte per fine
di
passo o riempimento di una battuta; noi il raddop
camente il replicavano due sole volte per fine di passo o riempimento
di
una battuta; noi il raddoppiamo quanto più si puo
più brillante. § 2. Disteso [5] La seconda sorte de’ Battimenti
di
piedi chiamasi “Battement disteso”, serve per acq
sano, si fanno con l’uno e con l’altro piede; e procurisi soprattutto
di
farli con l’ultima celerità per acquistar di preg
e procurisi soprattutto di farli con l’ultima celerità per acquistar
di
preggio e di facilità la capriola, che ne ha biso
soprattutto di farli con l’ultima celerità per acquistar di preggio e
di
facilità la capriola, che ne ha bisogno. Nel farl
itrio al Ballerino. § 4. Alto staccato [8] Altra specie abbiamo
di
Battement, che dicesi “alto staccato”. Composto a
e il piede che sta a terra, altrimente facendosi si vedrà storcimento
di
vita, e rialzandolo altra volta all’altezza della
ssi, per ottenersi il bramato profitto ed acquistarsi un bel distacco
di
coscia. [11] Io mi son provato con detti Battimen
l piede ho toccato la palma della suddetta mano manca; segno evidente
di
aver staccato bene la gamba. [12] Badasi poi a no
to bene la gamba. [12] Badasi poi a non prender con furia l’esercizio
di
questi Battimenti, e farli dopo di averli resi do
non prender con furia l’esercizio di questi Battimenti, e farli dopo
di
averli resi dolci e pieghevoli i nervi e non si s
tener bene appoggiato il piede a terra, perché io nel far l’esercizio
di
essi, riscaldato dall’estro, mi lasciai trasporta
pi il naso; e Cesarini con l’istessa inavvedutezza corse la disgrazia
di
spezzarsi un braccio. 1. Il “Triangolo ottusan
II Bilanciato, detto Balancé somiglia molto al “mezzo coupé”, cresce
di
un movimento di vita pendente, tutto da quel lato
detto Balancé somiglia molto al “mezzo coupé”, cresce di un movimento
di
vita pendente, tutto da quel lato del piè che sta
o da quel lato del piè che sta a terra. Quando si raddoppia più d’uno
di
questo passo, si fa uno con un piede e l’altro co
tro sul piè corrispondente. Da questo moto alterno prende il suo nome
di
bilanciato, che dona le oscillazioni come una bil
questo passo in grande uso, perché v’era in quel tempo più diversivo
di
Balli da Sala. Si costumava nella Sarabanda, nell
ed in altri simili. Oggigiorno si sono poste in disuso simili specie
di
Danze; e non altro si vedono ne’ festini di Sala
e in disuso simili specie di Danze; e non altro si vedono ne’ festini
di
Sala che Contraddanze, Minuetti, di rade volte un
e non altro si vedono ne’ festini di Sala che Contraddanze, Minuetti,
di
rade volte un Taice , al sommo un Minuetto Scozz
iso, prontuarie. Per qual motivo non vi si puol vedere una garbatezza
di
cose ben fatte e studiate. La disparità sempre vi
a tai difetti. Ma perché ciò? Perché vogliono imparar tutto in un par
di
mesi; quandocchè vi vorrebbero almeno sei mesi pe
di mesi; quandocchè vi vorrebbero almeno sei mesi per porsi in figura
di
Minuetto, e con altri sei mesi di continuo eserci
almeno sei mesi per porsi in figura di Minuetto, e con altri sei mesi
di
continuo esercizio si possa ballare mediocremente
continuo esercizio si possa ballare mediocremente, qual’ora però sia
di
età giusta, facile, ed apprendibile. [3] Al dì d’
ovvero sulla terza positura, ed avvegnaché qui si dividano i Maestri
di
ballo, e da alcuni questa, da alcuni altri quella
lmente laudevoli, posto che colui che fa la Riverenza si sappia sopra
di
quelle positure graziosamente e con ogni leggiadr
volendo il Cavaliere cominciar la sua Riverenza dall’una o dall’altra
di
queste due positure, poiché egli avrà scorto che
due positure, poiché egli avrà scorto che la Dama si trova in istato
di
far la sua, stacchi soavemente il piè destro e ma
de, faccia nell’istesso tempo due cose. L’una si è, ch’egli dee alzar
di
terra il tallone del piè sinistro, colla cui punt
tro al piè dritto alla terza positura, serbando quattro o cinque dita
di
distanza tra la noce del sinistro ed il tallone d
o il braccio, lo lasci cader giù dalla banda del suo lato, tenendo il
di
sopra del cappello rivolto innanzi. Si vuole oltr
che il piè sinistro anderà sdrucciolando, acciocché, finito che avrà
di
sdrucciolare, e nel tempo che tutto il piede si t
ta positura, ed un altro col sinistro alla seconda, girando un quarto
di
giro al di dentro per la man manca: e nel medesim
, ed un altro col sinistro alla seconda, girando un quarto di giro al
di
dentro per la man manca: e nel medesimo modo che
terza positura, serbando tra l’uno e l’altro piede la distanza detta
di
sopra, ed appresso faccia un altro piegamento, e
Riverenza fatta alla Dama colla quale egli balla. [3] Nel modo detto
di
sopra si riponga anche la Dama sulla prima o sull
a o sulla terza positura, tenendo le braccia distese giù per lo mezzo
di
ciascun lato. E quindi stacchi il piè sinistro e
l sinistro alla terza positura, od alquanto meno, quando le riuscisse
di
maggior comodo. E ciò adoperato faccia la sua Riv
ata, s’alzi e si riponga nel suo naturale equilibrio, dove finisce la
di
lei Riverenza fatta agli aspettanti del ballo. Fa
poi ne faccia un altro col piè dritto alla seconda, girando un quarto
di
giro al di dentro per la destra, acciocché venga
ia un altro col piè dritto alla seconda, girando un quarto di giro al
di
dentro per la destra, acciocché venga a porsi din
nella legazione de’ passi, pure è più necessario degli altri. Il fine
di
tutti i passi non puol servire da principio agli
non puol servire da principio agli altri da ligarsi con esso; onde fa
di
mestiere staccare un piede dall’altro, cioè torlo
alche “capriola”, che in tal caso si fa con impeto e forza. [2] Oltre
di
ciò serve per riempimento di tempo. Per esempio,
caso si fa con impeto e forza. [2] Oltre di ciò serve per riempimento
di
tempo. Per esempio, se sia un tempo binario, la d
ve per riempimento di tempo. Per esempio, se sia un tempo binario, la
di
lui battuta piglia sopra, ed il passo, o salto o
ltro senza guida. Così il distacco del piede precavisce assai l’uscir
di
tempo. Si puole, l’ammetto anch’io, lasciar passa
Ballerini che sanno il mestiere: né solo si ponno usare quest’entrate
di
tempi legati, ma ancora, con de’ “contratempi” e
e battute in vuoto e poi attacca il tempo. E questo importa il ballar
di
contratempo. [4] L’“intercadenza” sono quelle tal
tercadenza” sono quelle tali mosse che fansi con finire un passo fuor
di
battuta, ed il principio dell’altro si leghi sull
o si leghi sulla battuta susseguente, e non perché l’entrata sia fuor
di
tempo, per ciò che non balla in cadenza. Ecco com
lega un passo sull’entrata dell’altra battuta, basta che niente abbia
di
dilezione, e che vadi uno ligato all’altro; quest
sono dell’arte periti: perché componere apposta in questo genere, fa
di
bisogno essere un Ballerino di fondo a cui solame
componere apposta in questo genere, fa di bisogno essere un Ballerino
di
fondo a cui solamente riesce vago il componere in
corto ne’ tempi: in battere non si puol far uso del Dégagé, a riserba
di
voler ballare o di contratempo o d’intercadenza;
battere non si puol far uso del Dégagé, a riserba di voler ballare o
di
contratempo o d’intercadenza; ma questo non accor
nsidera in questo passo, ed è l’andante. Da queste cose, che sembrano
di
lieve momento, si conosce chi sa l’arte fondatame
e parti principali del ballo nobile, le quali infin dal cominciamento
di
quest’opera promisi di render chiare, mi sia dall
ballo nobile, le quali infin dal cominciamento di quest’opera promisi
di
render chiare, mi sia dalla presa fatica dilibera
chiare, mi sia dalla presa fatica diliberato, e che oramai sia tempo
di
dare alla penna ed alla mano riposo; pur nondimen
er le ragioni che seguiranno, sì necessario, che se il primo Trattato
di
cui mi sono espedito, da questo secondo seguitato
surato tempo dell’armonia saprà formare ed incatenare assieme i passi
di
sopra dimostri, e muovere le braccia così ritonde
a sé medesimo delle altre: per la qual cagione io non sono in obbligo
di
trattare delle danze in particolare. Ma d’altra p
tale felice sorte, che da vile, umile e basso ch’egli era, per tratto
di
tempo è divenuto così pomposo, che fattosi del tu
non si dà cominciamento, se non da esso, alle grandi e solenni feste
di
ballo: perciò ho dovuto onorarlo ancor io, e cont
ancor io, e contradistinguerlo tra tutte l’altre danze, col far sopra
di
esso uno spezial Trattato, affine di renderlo il
tte l’altre danze, col far sopra di esso uno spezial Trattato, affine
di
renderlo il più che sia possibile chiaro ed apert
dinatamente procedere alla dichiarazione del Minuetto, diremo intorno
di
esso cinque cose. Primieramente del passo di Minu
Minuetto, diremo intorno di esso cinque cose. Primieramente del passo
di
Minuetto, delle sue principali mutazioni e del mo
passo di Minuetto, delle sue principali mutazioni e del modo presente
di
porlo in opera, così sulla linea obliqua e circol
del Minuetto: non già ch’ella sia diversa da uno de’ tempi descritti
di
sopra nel capitolo della Cadenza, ma sì perciocch
denza, ma sì perciocché la Cadenza del Minuetto si batte per comodità
di
coloro che lo ballano, in un altro modo ben diffe
Capitolo XLVIII. De’ Tempi
di
Coscia, de Temps de Cuisse [1] Non altro impor
di Coscia, de Temps de Cuisse [1] Non altro importa questo “Tempo
di
coscia”, o, come in Francese sentesi, Temps de cu
o, come in Francese sentesi, Temps de cuisse, se non se un battimento
di
coscia, di gamba accompagnato al battimento del p
Francese sentesi, Temps de cuisse, se non se un battimento di coscia,
di
gamba accompagnato al battimento del piede. Alcun
prima piegata si deve battere col piè e ginocchio disteso, assignando
di
ragione che in questa guisa riesce più brillante.
che in questa guisa riesce più brillante. Altri pretendono, e con più
di
ragione, che facendosi col ginocchio piegato abbi
si mette in quarta posizione e si comincia con un piccolo piegamento
di
ginocchi, e si cavi poi alla seconda in aria quel
i alla seconda in aria quel piè con cui si vuol battere, sia a grazia
di
esempio il destro, nel cader dalla detta seconda,
ra differenza v’ha, che la battuta si fa addietro, cioè con la fronte
di
una gamba si batte la polpa dell’altra, il di cui
tro, cioè con la fronte di una gamba si batte la polpa dell’altra, il
di
cui piede col salticello prende terreno indietro,
, si aggiunge il solo giro, che si fa nel salto e non puol essere più
di
un quarto per ogni tempo di coscia, si suole gira
che si fa nel salto e non puol essere più di un quarto per ogni tempo
di
coscia, si suole girare alla dritta se si fa col
Raddoppiandosi avanti, si fanno tutti con l’istesso piede, ed invece
di
finirsi, col piede che batte, in seconda in aria,
ono nella propria seconda in aria come d’uno abbiamo detto. [7] Costa
di
tre movimenti, il primo è il piegato cavato, il s
’ Movimenti del Corpo [1] Il movimento del corpo si è quel portarsi
di
colui che balla, o in giro sopra il suo proprio l
quelli che s’adoperano tutti soli e che non vanno uniti a più spezie
di
movimenti. I composti, per contrario, sono quelli
posti, per contrario, sono quelli che vanno congiunti a più movimenti
di
spezie diversa. I movimenti semplici sono quattro
in giro senza uscir dal suo propio luogo. I composti, i quali costano
di
due, o al più di tre semplici movimenti congiunti
ir dal suo propio luogo. I composti, i quali costano di due, o al più
di
tre semplici movimenti congiunti in uno, ed i qua
esempio: il piegar camminando un passo, il qual movimento è composto
di
due semplici, cioè del piegato e dell’andante; il
medesimo luogo a man destra o sinistra, il quale è parimente composto
di
due semplici, cioè del piegato e del circolare; i
e del circolare; il camminare un passo girando, il quale anche costa
di
due semplici, cioè dell’andante e del circolare;
plici, cioè dal piegato, dall’andante e dal circolare. Egli è inutile
di
recare in mezzo altri esempi de’ movimenti compos
paia che, se non l’alzata che fa in aria il salto, almeno la cascata
di
quello non si possa col rialzato movimento confon
che non possono insieme stare. Tuttavia, se si considera che il primo
di
essi fa del salto la principal parte, e che il se
to della persona non si scomponga; che si dee più tosto far sembianti
di
saltare, che veramente levarsi in aria. E questo
ee studiosamente riflettere sopra la loro natura e differenza, affine
di
conoscere in un tratto di quanti e quali moviment
e sopra la loro natura e differenza, affine di conoscere in un tratto
di
quanti e quali movimenti sia ciascuno passo prodo
ratto di quanti e quali movimenti sia ciascuno passo prodotto; e qual
di
essi si debba nel principio, qual nella fine de’
qual de’ detti movimenti si trovi la cadenza, o battuta dell’armonia
di
quell’aria che si vuole ballare.
. [2] Il passo del Minuetto è stato sempre, ne’ tempi andati ed anche
di
presente, composto di quattro passi: ed avvegnach
uetto è stato sempre, ne’ tempi andati ed anche di presente, composto
di
quattro passi: ed avvegnaché da tempo in tempo av
oché estimo, sono le principali. [3] Primieramente fu in uso il passo
di
Minuetto in francese detto à la Bohémienne, che i
nel toscano idioma equivale alla voce Zingaro. Durò per lungo spazio
di
tempo: ed era composto d’un passo Mezzo tronco fa
un altro passo Gittato del piè sinistro, ove terminava l’intero passo
di
Minuetto detto à la Bohémienne. [4] Succede poi
tto detto à la Bohémienne. [4] Succede poi in secondo luogo il Passo
di
Minuetto a Fioretto, il quale, perocché era men b
scritti due passi in disuso, venne nel terzo ed ultimo luogo il passo
di
Minuetto che oggidì s’usa, il quale senz’alcuna c
lmente i posteri ne saran per trovare un altro più nobile e ben fatto
di
esso. Il qual passo, perciocché si fa in tre diff
luogo ritornando sulla sinistra, convenevole cosa è che partitamente,
di
lor trattando, si faccia parola. [6] Il passo adu
artitamente, di lor trattando, si faccia parola. [6] Il passo adunque
di
Minuetto sull’obliqua per la banda dinanzi e sull
sarà per riuscire gradevole alla vista de’ riguardanti. [7] Il passo
di
Minuetto con cui si va a lato dritto è da adopera
o col piè sinistro dietro al destro alla terza positura. [8] Il passo
di
Minuetto con cui si ritorna sul lato sinistro, si
stro un leggerissimo Mezzo gittato alla seconda positura. [9] Ciascun
di
questi tre dichiarati passi di Minuetto è compost
ato alla seconda positura. [9] Ciascun di questi tre dichiarati passi
di
Minuetto è composto di sei movimenti, il primo de
ra. [9] Ciascun di questi tre dichiarati passi di Minuetto è composto
di
sei movimenti, il primo de’ quali si è il piegato
atto dal piè sinistro in un Mezzo gittato. Il quale avvegnacché, come
di
sopra dicemmo, contenga due movimenti, cioè il pi
tribuire. [10] La più bella e leggiadra maniera da far questo passo è
di
rialzare il secondo movimento del Mezzo tronco su
Mezzo tronco sulla punta del piè dritto, alzando alquanto il tallone
di
terra, e nel ripiegare del dritto ginocchio, appo
ra il tallone del piè sinistro, ed appresso adoperare gli altri passi
di
Minuetto che far si convengono. Ma perciocché vi
del piè sulla terra, acciocché così facendo vengano un poco ad alzar
di
terra il tallone. Senzaché a questi naturali dife
uesti naturali difetti dee rimediare e supplire l’abilità del Maestro
di
ballo, il quale ha obbligo spezialissimo di ammen
ire l’abilità del Maestro di ballo, il quale ha obbligo spezialissimo
di
ammendare e coprire il meglio che si possa le man
natura coll’arte, adattando agli Scolari que’ passi e quelle distanze
di
positure de’ piedi che le loro disposizioni o nat
secondare un’altra, e quante mai se ne vorranno, perché sempre il piè
di
sopra resta sopra, e sotto quel di sotto. [3] Que
ne vorranno, perché sempre il piè di sopra resta sopra, e sotto quel
di
sotto. [3] Quell’“addietro” vale l’istesso, a sol
, a sola differenza che si stacca in quarta in aria addietro quel piè
di
sotto, e quel di sopra glissa fino che arriva all
za che si stacca in quarta in aria addietro quel piè di sotto, e quel
di
sopra glissa fino che arriva alla quinta sopra. [
e arriva alla quinta sopra. [4] La “fiancheggiata” gode il privilegio
di
poter principiare sotto e finir sopra, siccome da
otto. Si comincia pur dalla quarta, se sia a dritta, il destro invece
di
levarsi in quarta in aria, si stacca in seconda i
si in quarta in aria, si stacca in seconda in aria, ed il manco, dopo
di
essersi quello abbassato, glissando va in quinta,
o piede strisciando in quinta pur sotto si porta, con dare altro moto
di
giro alla vita, e tutto il moto circolare che si
circolare che si fa nella glissata rigorosamente non puole essere più
di
mezzo: perché, se intiero farassi, allora mutareb
ole essere più di mezzo: perché, se intiero farassi, allora mutarebbe
di
sembianza, e più tosto farà figura di Assemblé. [
tiero farassi, allora mutarebbe di sembianza, e più tosto farà figura
di
Assemblé. [6] Tutto all’opposto essendo “disfatta
a sopra nella scesa che fa dalla posizione in aria, e siegue il resto
di
sopra spiegato. [7] Tre sono i suoi movimenti, il
titolo, “Della Cadenza del Minuetto”, ch’io, resomi dimentico affatto
di
quello che si è detto di sopra nel capitolo della
l Minuetto”, ch’io, resomi dimentico affatto di quello che si è detto
di
sopra nel capitolo della Cadenza, sia nel present
sopra nel capitolo della Cadenza, sia nel presente luogo a ragionare
di
qualche altro tempo dal binario o dal ternario di
dal vero e forte della sua estimazione ingannato. E nel vero, quanto
di
sopra è detto, costantemente confermo, e sono sem
r confermare: ma sì solamente dico che l’aria del Minuetto, la qual è
di
tempo ternario, dee essere, per le ragioni che se
l piè diritto e l’altro andante del piè sinistro, contiene due misure
di
tempo. Or perché ogni passo del ballo dee esser r
sattamente in cadenza; il passo del Minuetto, il quale contiene entro
di
sé quattro passi da sei movimenti composti, per e
movimenti composti, per esser bene e con tutta l’esattezza ballato è
di
bisogno che ambedue le misure che esso contiene n
n siano battute, perciocché agevolmente confonder potrebbono la mente
di
colui che balla: ma sì conviene che se ne batta u
sto modo, cioè facendo trovare la prima battuta sul secondo movimento
di
questo passo, e la seconda sul quarto; pur nondim
la prima misura, la qual costantemente si trova sul secondo movimento
di
ciascun passo del Minuetto. Ed i Maestri di ballo
ova sul secondo movimento di ciascun passo del Minuetto. Ed i Maestri
di
ballo devono nella sposta maniera a’ loro Scolari
Capitolo XIII. Del Passo
di
Marseglia, Pas de Marcel [1] Il passo di “Ma
apitolo XIII. Del Passo di Marseglia, Pas de Marcel [1] Il passo
di
“Marseglia” è di facile imprendimento e di sublim
Passo di Marseglia, Pas de Marcel [1] Il passo di “Marseglia” è
di
facile imprendimento e di sublime veduta. Questo
e Marcel [1] Il passo di “Marseglia” è di facile imprendimento e
di
sublime veduta. Questo passo prese il nome dall’i
de’ piedi, con cui formava ed abbelliva questo passo. Non egli costa
di
altro, che di tre movimenti molleggiati sul collo
n cui formava ed abbelliva questo passo. Non egli costa di altro, che
di
tre movimenti molleggiati sul collo de’ piedi. Es
orni ad appoggiar le piante sul pian terreno, e rilevando altra volta
di
nuovo si posa come prima, e ciò facendo per tre v
o si posa come prima, e ciò facendo per tre volte sarà fatto il passo
di
Marseglia. [2] Nel posar la prima volta le piante
piante a terra si posson pure piegar le ginocchia, ed allora accresce
di
preggio: l’altre due volte non già, altrimenti sa
eria e maestosa. Serve per Teatro e per Sala: entra in tutte le sorti
di
ballo e specialmente nel ballar serio in cui, fat
allo e specialmente nel ballar serio in cui, fatto con maestà, cresce
di
bellezza. È stato negli antichi balli usato molti
ravi. Nel Minuetto fa la sua sublime veduta, essendo questo una sorte
di
ballo de’ più nobili e seriosi. Nell’Amabile, bal
o fa, v’entrava in gran parte. Monsieur de Beauchamp, celebre Maestro
di
ballo, cui ebbe l’onore di dar lezione a Luigi il
te. Monsieur de Beauchamp, celebre Maestro di ballo, cui ebbe l’onore
di
dar lezione a Luigi il Grande, fu l’inventore di
lo, cui ebbe l’onore di dar lezione a Luigi il Grande, fu l’inventore
di
esso. Si usava ne’ suoi tempi nel ballo detto “Co
ria, e da queste maniere si fa ad una e a due piegate. Parlerem prima
di
quello ad una piegata, o sia a tre movimenti. Si
si aggiunge che il solo giro del corpo, e questo non deve essere più
di
un quarto, ch’essendo grave, perderia la sua maes
do grave, perderia la sua maestà col girar più, e correrebbe pericolo
di
scomporsi visibilmente la persona. [6] Abbiamo il
giando la sola punta e distendendo il collo del piede. In ogni specie
di
questo passo si deve sempre usare la sostenutezza
usare la sostenutezza propria della gravità. [7] Vi sono altre specie
di
passi gravi, uno de’ quali dicesi “sotto al corpo
ce con l’istesso piede con cui comincia. Si prende tutto al contrario
di
quanto si è spiegato di sopra, e si comincia col
on cui comincia. Si prende tutto al contrario di quanto si è spiegato
di
sopra, e si comincia col piede, esempigrazia il d
one dell’Anca, e da’ Francesi si dice “tems d’ancorà”. [9] Ogni passo
di
questo contiene tre movimenti, li quali sono pieg
erpendicolarmente, ed è questa la seconda piegata ed il movimento che
di
più si accresce, e quindi, tornandosi a rilevare,
arta sdrucciolando, in una delle diverse maniere, riferendosi a’ modi
di
sopra espressati.
itolo IV. Dell’Equilibrio del Corpo [1] Fondiamo tutte le basi pria
di
entrare nella prattica de’ passi. L’Equilibrio è
tanta forza questo equilibrio che potrebbe sostenersi sopra la punta
di
ago da cucire, se fosse intraprendibile, tutto il
intraprendibile, tutto il Globo Terrestre, per non usare una iperbole
di
dire tutto il Mondo. Per forza di equilibrio si s
rrestre, per non usare una iperbole di dire tutto il Mondo. Per forza
di
equilibrio si sostentano quelle alte macchine, va
un filo con un piombo, dovrebbe detto piombo cadere giusto nel centro
di
quel spazio che sta tra piede e piede. II. Si equ
due le punte de’ piedi con l’istessa simmetria. III. Sopra la pianta
di
un piede, toccando leggermente la terra con la so
, e tutto il corpo appoggiato sulla pianta dell’altro. V. Sulla punta
di
un piede, tenendosi l’altro per aria. VI. Sostene
endicolare come nel primo equilibrio. [3] Io non ammetto altra specie
di
equilibrio, che di altri si ammette, e che il Sig
primo equilibrio. [3] Io non ammetto altra specie di equilibrio, che
di
altri si ammette, e che il Sign. Dufort pone nel
ort pone nel quarto luogo, ed è: equilibrato il corpo sopra una punta
di
piede, e la punta dell’altro tocchi appena la ter
e la punta dell’altro tocchi appena la terran. Il mio sentimento si è
di
tenersi affatto alzato da terra il piede, quando
esco nel cader delle capriole traballa, ed alcune volte cade; in quel
di
mezzo carattere non fa far le dovute legazioni de
e non fa far le dovute legazioni de’ passi. Difetti tutti provenienti
di
non trovarsi in equilibrio perfetto con la vita.
Capitolo LVI. Del Carré [1] Prima
di
fare la spiega del Carré, faremo una piccola digr
non bislunga, romba o romboide. [2] Il parallelogrammo quadrato costa
di
quattro linee rette eguali tra loro, formando un
o linee rette eguali tra loro, formando un quadro ad angoli retti, le
di
cui linee opposte saranno parallele tra loro. Le
, Seri, mezzo Carattere e Grottesco, come in Carattere Oltremontano e
di
Maschere. Questo Passo devesi fare necessariament
rmando ognuna il suo quadrato Parallelogrammo. Si puol fare con passi
di
Jeté, di Chassé, di Glissade, di Gaillarde, facci
nuna il suo quadrato Parallelogrammo. Si puol fare con passi di Jeté,
di
Chassé, di Glissade, di Gaillarde, facciam l’esem
quadrato Parallelogrammo. Si puol fare con passi di Jeté, di Chassé,
di
Glissade, di Gaillarde, facciam l’esempio di Chas
allelogrammo. Si puol fare con passi di Jeté, di Chassé, di Glissade,
di
Gaillarde, facciam l’esempio di Chassé. Pongasi i
assi di Jeté, di Chassé, di Glissade, di Gaillarde, facciam l’esempio
di
Chassé. Pongasi i due Ballanti uno dirimpetto all
Carré, che vi si deve aggiugnere altro Dégagé e trovarsi altra fiata
di
fronte, restando ognuno ove il cominciò. Come si
quasi una Danza in cui egli non entra. Si puol ballare in ogni tempo
di
Musica, si “binario” come “ternario”, ma il suo v
n giro. Per farsi “avanti” fa d’uopo componersi in quarta, per cagion
di
esempio col piede destro addietro, e senza piegar
] Quello “in fianco” comincia pur dalla quarta, e si porti per grazia
di
esempio il dritto glissando in seconda, e di poi
a, e si porti per grazia di esempio il dritto glissando in seconda, e
di
poi il manco si accosti in terza addietro, e rile
poi il manco si accosti in terza addietro, e rilevisi sopra le punte
di
entrambi i piedi, e s’esca altra volta col destro
i aggiunga il moto del giro, che fa il primo piede segnando un quarto
di
circolo, e si porta piegando in linea trasversale
ddietro, fiancheggiato, in giro; volendosi questo fare “avanti”, dopo
di
essersi posto in posizione, fattosi il primo pass
riferisce, ma però vi ha la sua distinzione. Questo, come si è detto
di
quello in fianco semplice (§ 1), comincia dalla q
tto di quello in fianco semplice (§ 1), comincia dalla quarta, e dopo
di
aversi portato in seconda si scaccia alla seconda
[11] I movimenti son pur quattro, poiché lo scacciato non si accresce
di
più, ma si cambia col rilevato su tutte le due pu
“Indietro” si usi l’istesso con fare i movimenti gittati dalla parte
di
dietro. [15] “Fiancheggiato”, se si vuol fare all
orti il piede dritto alla seconda posizione e, nel rilevarsi, si urti
di
leggiere con l’altro piede sotto, e vadi in secon
, Sauté [18] Il fioretto “saltato” si fa con un salticello a guisa
di
mezzo Contratempo, che si adopera prima di dare i
con un salticello a guisa di mezzo Contratempo, che si adopera prima
di
dare il cominciamento al fioretto semplice, poich
me se fosse portato, e siegue poi il fioretto, qual esser deve in una
di
quelle diversità nel semplice divisate. [19] Ques
una di quelle diversità nel semplice divisate. [19] Questo si cresce
di
un movimento più degli altri, ed è il saltato.
re de’ Passi. [1] Tutte le figure de’ Passi che seguiranno, essendo
di
tanti e sì diversi segni composte che mal si potr
rebbono, secondoché io estimo comprendere, se prima la significazione
di
quelli non si sapesse; convenevole cosa è che, in
enevole cosa è che, innanzi d’entrare a dire de’ passi, i quali fanno
di
questo trattato la maggior parte, la sposizione d
la sposizione de’ detti segni si dea premettere. Ed avvegnaché, oltre
di
quelli che noi qui recheremo, abbiavi alcuni altr
essari; tuttavia, non trattando io della Corografia, ovvero dell’arte
di
scriver le danze, stata già da altri sufficientem
de’ passi che seguiranno. [2] La figura ABC rappresenta il passo,
di
cui A dinota il luogo dove si trovava il piede pr
nta il passo, di cui A dinota il luogo dove si trovava il piede prima
di
camminare, la linea AB il cammino fatto e la line
luogo ove si trova il corpo notasi sopra i piedi con un mezzo quarto
di
circolo, quando si voglia mostrare un mezzo quart
un mezzo quarto di circolo, quando si voglia mostrare un mezzo quarto
di
giro, in quella guisa che s’osserva nel piede T;
rto di giro, in quella guisa che s’osserva nel piede T; con un quarto
di
circolo, quando un quarto di giro s’ha a signific
che s’osserva nel piede T; con un quarto di circolo, quando un quarto
di
giro s’ha a significare, come si vede nella lette
ar mezzo giro, in quel modo che mostra X; e finalmente con tre quarti
di
circolo, quando sono da notarsi tre quatti di gir
nalmente con tre quarti di circolo, quando sono da notarsi tre quatti
di
giro, come Z ne dà a divedere. Quando però dinota
o però dinotar si volesse il movimento circolare andante, le porzioni
di
circolo andrebber messe non già sulli piedi ma so
ata, in quella maniera che mostra N, la quale alli passi L ed M serve
di
legamento. [12] Ed ultimamente, quando si vuol di
rcato, l’altro resterà piegato, e tornato l’istesso piede alla quarta
di
prima, come gettarlo, si distendon subito le gino
come gettarlo, si distendon subito le ginocchia; e nel tempo medesimo
di
aver ciò fatto, il piede sinistro si alza addietr
a l’altro alla quarta in aria avanti con l’istessa prestezza spiegata
di
sopra. [4] Dovendolo fare “in fianco”, nel princi
manda giù il piede già sollevato, si fa con tutto il corpo un quarto
di
giro con alzar subito l’altro piede. [6] Per esse
ria dietro al piede che sta a terra, con far fare alla vita un quarto
di
giro, e levisi subito l’altro piede in aria. [7]
quarto di giro, e levisi subito l’altro piede in aria. [7] Ogni sorte
di
questi Jeté puol “raddoppiarsi”, che diconsi doub
puole andar sopra quel piè che nel cominciarlo fu sotto, e sotto quel
di
sopra. Se si raddoppia il disfatto, si torna all’
rà uno fatto e l’altro disfatto. § 2. Battuto [8] L’altra sorte
di
Jeté, che dicesi “battuto”, costa di un battement
2. Battuto [8] L’altra sorte di Jeté, che dicesi “battuto”, costa
di
un battement e di uno Jeté. [9] “Avanti” si comin
L’altra sorte di Jeté, che dicesi “battuto”, costa di un battement e
di
uno Jeté. [9] “Avanti” si comincia dalla quarta s
eté. [9] “Avanti” si comincia dalla quarta sul primo equilibrio, dopo
di
aver piegato ambo le ginocchia si stacca il piè c
el calarlo si fa percuotere sulla polpa del piede sinistro, e portasi
di
nuovo alla seconda in aria che, senza ivi fermars
lo tornare alla seconda in aria, devesi saltare un pochettino a guisa
di
mezzo contratempo. Qual sia questo mezzo contrate
sso. [10] Quel “battuto indietro” ha la sola differenza che, come nel
di
sopra spiegato si batte avanti, in questo si perc
scono a que’ semplici, facendosi il giro dopo la battuta. [13] Ognuno
di
questi Jeté battuti si possono pur “raddoppiare”
altro; che se verrebbero a farsi con l’istesso piede sarebbero “tempi
di
coscia” e non Jeté, il quale, in qualunque manier
ecessario nel ballo nobile che non si può comporre alcuna danza senza
di
esso, ove di questo solo si può formare una danza
ballo nobile che non si può comporre alcuna danza senza di esso, ove
di
questo solo si può formare una danza intera. E pe
za intera. E perciò è da porre ogni studio e sollicitudine, acciocché
di
esso si dia una compiuta e distinta dichiarazione
, Fioretto in Iscacciato e Fioretto in Gittato. Sono non pertanto tra
di
loro in ogn’altra cosa differenti, fuor ne’ movim
i, fuor ne’ movimenti e nel tempo, come ad uno ad uno in questo luogo
di
lor trattando farem vedere. [3] Il Fioretto Sempl
e sopra differenti figure: ma sempre co’ medesimi movimenti e misure
di
tempo. Quattro movimenti sono in questo passo com
ù soavemente che negli altri Fioretti, e nel tempo che si rialzano, è
di
bisogno far passare il piè manco per dietro al dr
to, ovvero girando per esso, subito terminato il terzo passo, sarebbe
di
bisogno portare il piè dritto dallato alla second
quella maniera che si vorrebbe. Ed in questo caso il Fioretto sarebbe
di
quattro passi composto e di cinque movimenti, i q
be. Ed in questo caso il Fioretto sarebbe di quattro passi composto e
di
cinque movimenti, i quali velocemente esser dovre
que movimenti, i quali velocemente esser dovrebbono adoperati, affine
di
chiudergli in una sola misura di tempo. Ma comech
e esser dovrebbono adoperati, affine di chiudergli in una sola misura
di
tempo. Ma comeché questo Fioretto di quattro pass
di chiudergli in una sola misura di tempo. Ma comeché questo Fioretto
di
quattro passi siasi per me veduto usare ad alcune
e ben fatto che non è il precedente. È composto d’un Mezzo gittato e
di
due Semplici passi. Cominciasi sopra tutte le pos
sopra quel piede cha a partire non dovrà essere il primo. La battuta
di
questo passo si trova sulla cascata del Mezzo Git
Capitolo XXXIII. Passo
di
Sarabonda [1] Credono quasi tutti che il passo
olo XXXIII. Passo di Sarabonda [1] Credono quasi tutti che il passo
di
“Sarabonda” e di “Gagliarda” sian l’istessi, anzi
di Sarabonda [1] Credono quasi tutti che il passo di “Sarabonda” e
di
“Gagliarda” sian l’istessi, anzi uno in due denom
ferenza, ed in vero vi si trova. Questo si fa per ordinario ne’ tempi
di
Ciaccona e tempi gravi trinari. Se gli dà princip
inari. Se gli dà principio pur dalle tre stesse posizioni, per grazia
di
esempio col destro sotto in quinta, si piega e si
e in prima in aria e si rileva sulla punta del piede sinistro a guisa
di
salticello, ma veramente non si leva la punta da
econda vera e per ultimo il manco si metta in quinta sotto. [2] Costa
di
quattro soli movimenti, ed è primo il piegato, il
ssare da una parte all’altra, e per spiccare una capriola. È composto
di
tre passi, e tutto il passo composto prende due b
È composto di tre passi, e tutto il passo composto prende due battute
di
musica: va col tempo di “Giga”, come pure col “Qu
e tutto il passo composto prende due battute di musica: va col tempo
di
“Giga”, come pure col “Quattrodue sbalzante”. Si
re un mezzo cerchio e lasciasi cadere sopra il manco, che è movimento
di
un Jeté; invece di questo Jeté vi si puol legare
e lasciasi cadere sopra il manco, che è movimento di un Jeté; invece
di
questo Jeté vi si puol legare alcune fiate una qu
passi in giro, ed invece poi del Chassé se ne farà “mezzo” con quarto
di
giro sulla stessa sinistra, e con l’Assemblé fatt
l’Assemblé o una Capriola che vi si potrà benissimo attaccare invece
di
questa, non si giugnerà a fare in giro, ma così s
giro, ma così si principia, e volendolo seguitare, si disfarrà invece
di
compirsi; e chi si mette alla prova vedrà se io d
so Unito, o sia de Assemblé [1] L’Assemblé tiene molto somiglianza
di
una Capriola, e tante delle volte invece di quest
é tiene molto somiglianza di una Capriola, e tante delle volte invece
di
questa si adopera un’Assemblé. Grande uso ne fann
ece un’Assemblé. [2] Presso i Francesi è più in costumanza che presso
di
noi Italiani, perchè quelli non si curano del tro
ne: esse per risparmiar fatiga fan più volentieri una Assemblé invece
di
una Capriola, e da questa loro melanzagine ebbe v
della sua abilità quando gli occhi de’ spettatori pendono tutti dalla
di
lei danza, essendo occupati in essa sola, senza a
iegato, sostenendo l’equilibrio del corpo, e nel rialzare e distender
di
questo, si dona moto alla elasticità del ginocchi
sizioni avanti, fuorché nella seconda e nella prima; sebbene parlando
di
semplice Assemblé cadesi in quinta; nell’altre du
nell’altre due maniere quando vi si dovrà legare un passo che in una
di
esse principia. [6] In quella “indietro” il princ
da lato, ed in una delle tre divisate positure, che neppure in questa
di
fianco si cade in seconda. [8] “Girando” è l’iste
ella quantità che richiedesi, e per esser “fatta” si gira dalla parte
di
quel piè che si solleva in quarta in aria; per es
erché non si avanza terreno da nessuna parte. [10] Tutte queste sorti
di
Assemblé van toccando la piana terra con le punte
a piana terra con le punte de’ piedi, tanto poco deve essere l’alzata
di
esse. [11] Due movimenti si considerano in questo
o, e raddoppiato, doublé. [1] Per farlo “avanti” si ponga, per grazia
di
esempio, il piede destro dietro al sinistro e si
inistro con un movimento naturale si porta in quarta avanti: la mossa
di
questo piede deve essere così immediata alla posa
anti: la mossa di questo piede deve essere così immediata alla posata
di
quello, che si spicca un salticello, e da questo
mo piede da dietro in avanti, “si gitterà”: non a caso mi son servito
di
tal termine, perché ivi si dà moto di Jeté, e per
erà”: non a caso mi son servito di tal termine, perché ivi si dà moto
di
Jeté, e perciò distinsi in appresso la portata de
in quarta addietro. Nella gittata si fa il solito salticello; va ciò
di
supposto. [4] Quell’“in fianco” si fa similmente;
si aggiunge che la quantità del giro, il quale non dovrebbe esser più
di
un quarto o al sommo mezzo, sebbene alcune delle
r più di un quarto o al sommo mezzo, sebbene alcune delle volte si fa
di
più, ma ciò per mera necessità, e finisce in seco
sto del piè che primo si muove. [6] Il “raddoppiato” non è altro, che
di
ogni Emboité di sopra riferito se ne possono fare
primo si muove. [6] Il “raddoppiato” non è altro, che di ogni Emboité
di
sopra riferito se ne possono fare con la maggior
Capitolo LVII. Del Rondeau [1] Il “Rondò” non è formazione
di
nuovo passo, ma qualunque legazione de’ passi che
l’istessi si chiama “a Rondeau”. Verbigrazia, se si facesse un passo
di
Bourrée tutto sotto, ed in seguito vi si leghi un
lica de’ passi fa che chiamasi Rondò, e questo per ordinario si forma
di
Bourrée, di Chassé, di Glissate, di Jeté e simili
si fa che chiamasi Rondò, e questo per ordinario si forma di Bourrée,
di
Chassé, di Glissate, di Jeté e simili passetti, p
hiamasi Rondò, e questo per ordinario si forma di Bourrée, di Chassé,
di
Glissate, di Jeté e simili passetti, pur che sian
, e questo per ordinario si forma di Bourrée, di Chassé, di Glissate,
di
Jeté e simili passetti, pur che siano replicati,
ove termina il detto passo: ed in tal caso il Giro della gamba serve
di
legamento, o per meglio dire, per leggiadro riemp
amba serve di legamento, o per meglio dire, per leggiadro riempimento
di
misura, ed in alcuna cosa dal passo Semplice a me
o e separatamente da ogn’altro passo: ed in questo caso non serve già
di
riempimento di tempo, ma sì vale una misura, ed i
te da ogn’altro passo: ed in questo caso non serve già di riempimento
di
tempo, ma sì vale una misura, ed in questo caso d
il qual numero non si vuol passare nel ballo nobile. Serve solamente
di
riempimento della misura d’un passo e di legament
allo nobile. Serve solamente di riempimento della misura d’un passo e
di
legamento ad un altro. Per esempio: volendosi far
rato il corpo, ed appresso passi a fare il medesimo dietro al tallone
di
quello, leggermente toccandolo colla noce, e quin
Ballonné, in quella medesima maniera che il passo Staccato serve solo
di
passaggio d’una positura in un’altra, servono di
Staccato serve solo di passaggio d’una positura in un’altra, servono
di
semplice passaggio d’uno in un altro passo: e per
e maniere che l’Eccellenze Vostre, infin da quel tempo ch’ebbi l’onor
di
essere annoverato tra’ vostri servidori, compiaci
i servidori, compiaciute sempremai si sono benignamente usare inverso
di
me, mi hanno di sì fatto peso d’obbligazioni aggr
piaciute sempremai si sono benignamente usare inverso di me, mi hanno
di
sì fatto peso d’obbligazioni aggravato, che l’ave
la Francia, ove nacqui, parte non meno considerabile dell’Europa che
di
tutto il Mondo; l’essermi poco curato di parecchi
onsiderabile dell’Europa che di tutto il Mondo; l’essermi poco curato
di
parecchie altre Città cospicue d’Italia; ed ultim
colte e dichiarate le regole ed i precetti generali d’una tal arte. E
di
già dopo aver io durate lunghissime fatiche, fina
ia insufficienza; e che io posso dall’Eccellenze vostre esser colmato
di
benefizi, ma che non posso né anche in picciola p
imento non già quello che vi si dovrebbe, ma ciò ch’io sono in istato
di
potervi presentare. E dando da tempo in tempo qua
o, piacciavi ch’io ne ritragga il frutto non già d’ammaestramento, ma
di
ricordazion delle cose che voi perfettamente sape
e in principiarlo fu sopra. Si fa avanti, fiancheggiato ed in giro, e
di
tutti partitamente ne parlaremo. [2] Per farlo “a
II § 5), e girandosi altra volta sui calcagni, rivolgendo le punte al
di
fuori, il manco piede si deve trovare sopra in te
“fiancheggiato”, situato pure col destro avanti in detta posizione, e
di
questo piede si rileva solamente il tallone e si
ione, e di questo piede si rileva solamente il tallone e si volta per
di
fuori, alzando poi la punta del sinistro si volge
si volta per di fuori, alzando poi la punta del sinistro si volge al
di
dentro, e formasi [la] prima falsa (cap. VII § 2)
anca dal sinistro. Se ne possono raddoppiare molti: ma uno non fa più
di
un quarto di giro. Quando si raddoppiano, il prim
stro. Se ne possono raddoppiare molti: ma uno non fa più di un quarto
di
giro. Quando si raddoppiano, il primo si comincia
i del destro piede, il secondo la punta del manco in dentro, il terzo
di
quello la punta in fuori, il quarto di questo il
del manco in dentro, il terzo di quello la punta in fuori, il quarto
di
questo il tacco per dentro.
esso spiegato serve per la ben formazione de’ passi, che sono l’anima
di
questa bell’arte; e come scopo principale bisogna
i nobili”: ma troppo discordante e vario dal gusto moderno. Non parlo
di
Messer Fabrizio Caroso da Sermoneta; egli è così
o da Sermoneta; egli è così ben lontano dal nostro recente stile, che
di
altro par che sappia fuorché di ballo: sebben cre
lontano dal nostro recente stile, che di altro par che sappia fuorché
di
ballo: sebben crediamo avere avuto nel suo secolo
ti, o semplici o composti, de’ quali necessariamente costa. Parleremo
di
uno in uno partitamente, e daremo loro quel nome,
mo loro quel nome, con cui si sentono per ordinario nominare, essendo
di
maggior numero in Francese. [3] Non recherò segni
ominare, essendo di maggior numero in Francese. [3] Non recherò segni
di
corografia; farò larga la spiega, senza metter ag
lto in uso tra’ ballerini grotteschi, per essere un passo più marcato
di
que’ de’ quali servonsi i seri ballanti. Contiene
a caduta piegando, frapposta a’ due salticelli. Le differenti maniere
di
farlo sono tre: sotto al Corpo, girando e sforzat
rché dalla seconda. [2] Per farlo “sotto al corpo”, facciam l’esempio
di
prenderlo dalla quinta, supposto l’equilibrio nel
o quel piè che nel cominciar fu sopra. Più delle volte si è costretto
di
terminarlo sopra con l’istesso piede che fu sopra
ndovisi legare altro passo, si finisce in quella positura che servirà
di
principio al passo da ligarvi. [3] Per farsi “gir
é nel cadere in seconda posizione si trovi fatto o mezzo, o un quarto
di
giro: nel secondo salticello poi, con riunire i p
imo fu un quarto, nel secondo pure un quarto e tutto il passo costerà
di
mezzo; se in uno fu mezzo, nell’altro mezzo ancor
sso intiero si farà intiero il giro. [4] In quello “sforzato”, invece
di
cadere in seconda posizione vera, cadesi in secon
re § 1. Del piegare e rilevare [1] Io non darei veramente nome
di
passo a questo che il chiamano “piegato” e “rialz
a questo che il chiamano “piegato” e “rialzato”; perciocché dicendosi
di
fare un passo s’intende di avanzare almeno un pie
iegato” e “rialzato”; perciocché dicendosi di fare un passo s’intende
di
avanzare almeno un piede da quel posto in cui sia
ell’altro si tocchi appena la terra, oppure si sollevi in aria. Costa
di
due movimenti di corpo, l’uno nel piegare e l’alt
hi appena la terra, oppure si sollevi in aria. Costa di due movimenti
di
corpo, l’uno nel piegare e l’altro nel rilevare.
ale che nel piegare, le punte de’ piedi devono star sempre rivolte al
di
fuori, ed i ginocchi che escano pur fuori, e non
Passo Grave [Grave ou Courante] [1] Questo passo, il quale un tempo
di
Courante era appellato, perciocché serviva di pri
asso, il quale un tempo di Courante era appellato, perciocché serviva
di
principal passo ad una danza assai raguardevole c
a danza assai raguardevole così detta, la quale alle magnifiche feste
di
ballo delle Corti sovrane dava cominciamento; il
a superbia che, fatto dare il bando alla detta danza, occupò il luogo
di
quella e mandolla del tutto in disuso. [2] Cominc
, ritornando dalla seconda positura, termina sulla quinta. È composto
di
tre movimenti. Il primo de’ quali si è il piegato
a punta, si pieghino i ginocchi e nello stesso tempo si levi alquanto
di
terra il piè dritto, il qual venga colla noce a t
ogli, si vuol portare il medesimo piè dritto per aria facendo un poco
di
giro alla seconda positura; ed ultimamente si man
Capitolo LI. Del Passo
di
Rigodone, de Rigaudon [1] Non consiste in altr
[1] Non consiste in altro questo “Rigodone”, che in una composizione
di
Contratempo e di una Assemblé; ma il Contratempo
in altro questo “Rigodone”, che in una composizione di Contratempo e
di
una Assemblé; ma il Contratempo è in qualche cosa
cosa differente da’ soliti. Puol pigliarsi questo Contratempo ad uso
di
Rigodone da quattro posizioni, fuorché dalla seco
danze a Quadriglie, che non solo vengono riempiute da questo, ma pure
di
altri passi Teatrali, come sia Chassé, Fleuret, B
leuret, Ballonné, de’ Contratempi, e simili passetti. [3] I movimenti
di
questo sono sei: quattro del Contratempo e li due
uello diverso. Immagino non pertanto che verisimilmente abbia il nome
di
Bilanciato, sì perché nel far questo passo s’adop
ciascuno de’ Mezzi tronchi, si viene un poco ad inclinare sul fianco
di
quel ginocchio che si distende, spezialmente quan
i fanno dallato, per ove facendosi, gli si conviene veramente il nome
di
Bilanciato, perciocché assomiglia molto alla figu
Tutte le positure de’ piedi, fuorché la seconda, gli possono servire
di
cominciamento. Per esempio: volendolo fare dalla
nistro in aria e si mandi giù a terra allato al dritto a quattro dita
di
distanza, tenendosi ben distesi i ginocchi. Dopod
opra descritto, comeché un tempo fosse stato fosse in uso; nulla però
di
meno, da che la danza nobile s’è ridotta a miglio
perfezione, e che il “buon gusto” è arrivato al sommo, è divenuto un
di
que’ passi che sono andati per la sconcia lor ved
Danza [1] Non il solo dilettevole, come altri credono, è l’oggetto
di
questa piacevole Facultà; ma l’utile che si ricav
so dire, rendesi in un Cavaliere necessaria ed importante. La maniera
di
presentarsi in una Conversazione, il ricevere con
una Conversazione, il ricevere con garbo le persone in Casa, il modo
di
contenersi in una adunanza e distinguer con il sa
posizione, qual dalla Danza vien data al corpo nostro, sia il dotarlo
di
una nuova simmetria: ma solo rende più disposta e
cun membro in proprio sito, e mostra la giusta proporzione e l’ordine
di
tutta la macchina. Come pur su di ciò saggiamente
ra la giusta proporzione e l’ordine di tutta la macchina. Come pur su
di
ciò saggiamente si avvisò il sign. Cavalier Plane
comunque fatte, sono infinite, si riducono nella danza al solo numero
di
dieci. Delle quali cinque hanno uso così nel ball
, in modo che amendue, o almeno una delle lor punte, siano rivolte al
di
dentro. [4] Or essendo mio intendimento di tratta
or punte, siano rivolte al di dentro. [4] Or essendo mio intendimento
di
trattare solamente della danza nobile, da parte l
o di trattare solamente della danza nobile, da parte la teatrica e le
di
lei false positure lasciando, procedo innanzi all
si troverà solamente nelle figure delle positure de’ piedi, ma anche
di
tutti i passi, mostra il principio del cammino su
l ballo per incominciar la figura. [7] La figura GHI dinota il piede,
di
cui G mostra il tallone, H la noce ed I la punta.
inee, leggermente potrebbe pigliare un per un altro piede. Ritorniamo
di
presente alle positure de’ piedi, donde ci dipart
’uno all’altro congiunti, tenendosi, come è detto, i piedi rivolti al
di
fuori. [10] La seconda nel tenere i piedi aperti
una delle dette positure, fuor delle quali non è lecito in niun modo
di
tenere i piedi nel ballo nobile. Ed avvegnaché al
dere il ballo nobile come le lettere dell’alfabeto a chi è disideroso
di
saper leggere; ovvero come le fondamenta abbisogn
agliasse della diterminata distanza d’un piede intero, il quale, come
di
sopra è detto, dee trovarsi fraposto tra l’uno e
Capitolo XXII. Del Passo
di
Sissone [Sissonne] [1] Il Passo di Sissone, il
Capitolo XXII. Del Passo di Sissone [Sissonne] [1] Il Passo
di
Sissone, il quale o si fa sul propio luogo ove si
avanti, addietro ed in giro, si può cominciare sopra quattro positure
di
piedi, cioè sulla seconda, terza, quarta e quinta
abbisogna solamente per girare dall’uno o dall’altro lato. È composto
di
quattro movimenti, de’ quali il primo è un legger
è sul secondo piegato, dove fa mestieri fermarsi tanto quanto bisogni
di
tempo da poter compiere col distendimento de’ gin
l distendimento de’ ginocchi e col secondo salto e cascata, la misura
di
questo passo.
re un grande uso nella Danza, ma ancora perché entra nella formazione
di
altri vari passi. Si fa avanti, indietro, in fian
il piede che sta avanti, e l’altro piede vada in seconda, come quella
di
sopra spiegata. Vogliono alcuni che, sì in questo
a più aggevole riesce finirlo in seconda; del resto lascio la libertà
di
terminarlo ove sarà più facile, e massimamente se
sso, che in tal caso si finisce in quella posizione che possa servire
di
cominciamento all’altro passo da legarvisi. [4] P
lcagno del dritto, fissa la punta a terra, vi si girerà sopra a guisa
di
asse, e si uniscono i piedi nella posizione detta
rà sopra a guisa di asse, e si uniscono i piedi nella posizione detta
di
sopra: se poi si vuole terminare il giro con altr
minciò. [7] Quello “girando disfatto sotto al corpo” va tutto opposto
di
quel spiegato di sopra, ove si gira da quella par
o “girando disfatto sotto al corpo” va tutto opposto di quel spiegato
di
sopra, ove si gira da quella parte del piede che
nistro il contrario; nel resto poi si riferisce tutto a quel spiegato
di
sopra. [8] Due movimenti si contengono in ogni me
ente dall’uno o dall’altro piede sopra qualunque positura. È composto
di
due movimenti, il primo de’ quali si è il piegato
la quarta alla medesima positura col piè destro dietro al sinistro, è
di
bisogno ch’e’ pieghi i ginocchi, e che rialzandog
si trova sulla cascata del salto; nullaperòdimeno è solito farsi due
di
questi passi, massimamente quando alcun se ne ser
a anche si trova sulla cascata del primo Gittato, ed il secondo serve
di
legamento al passo che deve appresso succedere. Q
asso Gittato per compiere una misura, bisognerà fermarvisi e servirsi
di
qualche bello e grazioso atteggiamento per finatt
happé] [1] Il Passo Sfuggito, non altrimente che il Saltante sposto
di
sopra, comeché sia annoverato tra’ passi del ball
hifarsi, spezialmente nelle danze composte, ove si dee ognun guardare
di
far entrare que’ passi che di leggieri possono il
nze composte, ove si dee ognun guardare di far entrare que’ passi che
di
leggieri possono il grave e sostenuto portamento
e, fuorché ne’ movimenti, non differisce. E nel vero, ove i movimenti
di
quello sono il piegato ed il rialzato col salto,
menti di quello sono il piegato ed il rialzato col salto, i movimenti
di
questo sono il rialzato sulle punte e l’andante.
de col Ballonné, che la sola differenza non è altra, che la mutazione
di
una sola lettera: ma questa mutazione di lettera
on è altra, che la mutazione di una sola lettera: ma questa mutazione
di
lettera dona una grande varietà alli passi. Egli
a mutazione di lettera dona una grande varietà alli passi. Egli costa
di
tre Jeté fatti con l’uno e con l’altro piede, e f
l terzo in grande, al quale vi si lega l’Assemblé. Prende due battute
di
Musica, la prima nel primo Jeté, la seconda nella
tutto dipende dalla prattica e dall’orecchio del ballante; e far uso
di
questo passo si puote in ogni carattere. [2] In q
vativo. Poche sono le modifiche apportate, in accordo con le esigenze
di
un’edizione digitale che possa dialogare con altr
ialogare con altri testi dell’epoca e permettere ricerche all’interno
di
un corpus scelto. Nel dettaglio son state conserv
le maiuscole e l’ortografia dei nomi propri; rettificata l’ortografia
di
alcuni avverbi (daddosso → da dosso; peravventura
iadro → leggiadro; esemplo → esempio; franzese → francese. Il corsivo
di
alcune parole messe in evidenza è stato riservato
le straniere, mentre le virgolette lo hanno sostituito nella funzione
di
messa in rilievo. È stata corretta l’ortografia d
ginale e il capitolo corrispondente. Passi citati nel Trattato
di
Dufort Ortografia originale Ortografia corret
andanti, nelle furie ed in tutti i tempi Quattrodue. Egli è composto
di
un “mezzo Contratempo” e di un passo di Bourrée o
tutti i tempi Quattrodue. Egli è composto di un “mezzo Contratempo” e
di
un passo di Bourrée o in avanti, o in fianco, o i
i Quattrodue. Egli è composto di un “mezzo Contratempo” e di un passo
di
Bourrée o in avanti, o in fianco, o indietro, o i
i, staccasi lo stesso sinistro sopra il piè destro, facendo un quarto
di
giro sulla parte dritta, indi saltando sul piede
, faranno i due soliti movimenti semplici che formeranno altro quarto
di
giro, e così sarà mezzo. Volendosi fare un cerchi
benissimo, con fare i giri più grandi, siccome chiamerà la necessità
di
altro passo che vi si deve legare, e così termina
odo sulla punta d’un piede, tenendosi l’altro in aria. [4] La notizia
di
questi equilibri non serve già per andare investi
ione che, se colui che balla volesse andare disaminando gli equilibri
di
ciascun passo, ponendo mente al peso del corpo ch
ova sulle piante, ed or sulle punte de’ piedi nelle sei maniere dette
di
sopra, non dico già in una misura o tempo d’armon
corpo in istato da poter formare i passi che sieguono appresso. Sopra
di
che dar si possono due regole generali. [5] La pr
enendosi in aria; non si possono da quel piè cominciare i passi sopra
di
cui si trova tutto il peso del corpo, fuor solame
il ventre ritirato; i piedi in fuori; le braccia basse sopra il mezzo
di
ciascun lato, non troppo aperte, né troppo serrat
rimerla e farla vedere troppo angusta, ma sì sono da tenere nel mezzo
di
questi due modi. E soprattutto avverta a far ciò
mbe diritte ed i piedi bene in fuori rivolti. E soprattutto si guardi
di
parere affettato, schifi la forza e prenda un’ari
. Del Ballo, e delle parti che lo compongono [1] Il Ballo è un’arte
di
muovere ordinatamente il corpo, affine di piacere
no [1] Il Ballo è un’arte di muovere ordinatamente il corpo, affine
di
piacere agli spettatori. [2] Per acquistare una t
affine di piacere agli spettatori. [2] Per acquistare una tal’arte fa
di
mestieri saper secondo la regola appoggiare i pie
pimento dell’opera. [3] E per ordinatamente procedere alla sposizione
di
tutte le parti del ballo nobile, cominciando dall
re ed il sommo utile che dalla lor notizia si può trarre. Innanzi poi
di
procedere a’ passi, i quali da’ movimenti vengon
nno in iscritto, ma eziandio nelle figure, dalle quali i capitoli che
di
tutto ciò trattano vanno accompagnati ed adorni.
cciolamento del piede, ovvero del mezzo cerchio: le quali tre maniere
di
fare il detto passo sufficientemente nel capitolo
a rialzarsi e da equilibrarsi sopra lo stesso piè dritto, ed alzatosi
di
terra il sinistro, far si vorrebbe un passo Natur
inarsi il passo Tronco con un passo Naturale, ma anche col battimento
di
piede: il quale come si debba adoperare, appresso
tuta si trova sul secondo movimento. [2] Havvi eziandio un altro modo
di
far questo passo, che volgarmente passo Tronco a
che volgarmente passo Tronco a due tempi vien detto. È anche composto
di
due passi, cioè d’un Mezzo tronco e d’un Mezzo gi
el Mezzo gittato. E senza distesamente recarne altro esempio, basterà
di
sapere che quando colui che balla si sarà alzato
Capitolo XXI. Del Passo
di
Rigodone [Rigaudon] [1] Questo passo è composto
rova, da cui non si dee uscir fuori. Si può anche adoperare, ma molto
di
rado, in giro, cioè girando un quarto, due quarti
n acconcio d’osservare in diverse danze, e spezialmente nella Melania
di
Balon l’anno mille settecento tredici composta. E
la prima positura: e questo è il Passo Saltante, ove termina il Passo
di
Rigodone. [2] E finalmente si vuole avvertire che
ne. [2] E finalmente si vuole avvertire che al fine del detto passo è
di
bisogno che vada congiunto a un Passo Staccato, i
ò partir non debba dalla prima positura, dove si diè termine al Passo
di
Rigodone.
rancesi Développé per esser egli un viluppo, o dir vogliamo un groppo
di
tempi di coscia. § 1. Sostenuto ed Andante [
éveloppé per esser egli un viluppo, o dir vogliamo un groppo di tempi
di
coscia. § 1. Sostenuto ed Andante [2] Rigoro
porta indietro alla quarta in aria, e tornando a segnare altro quarto
di
circolo per aria, conducesi altra volta alla seco
questi altra differenza non v’è. § 2. Saltato, Sauté [4] Oltre
di
questi v’è il “Saltato”, Sauté detto in Francese,
quale con quel piè che sta a terra si fanno tanti salticelli, a guisa
di
mezzi Contratempi, quanti passaggi fa l’altro per
[5] Il Développé “battuto” niente da questi differisce, fuorché prima
di
segnare in aria il cerchio per portare il piede a
Francesi è in grande uso; e benché sia poca cosa in se stesso, nulla
di
meno all’apparenza dimostra più del suo valore, p
non fa una Capriola in un altro. In verità poi, tornando al proposito
di
Capriola, viene eseguito come se fosse una quarta
sa viene scacciato in quarta avanti. [3] Per farsi “addietro”, invece
di
battere avanti con la polpa di un piede il collo
anti. [3] Per farsi “addietro”, invece di battere avanti con la polpa
di
un piede il collo dell’altro, si batte col collo
con il sinistro, e se col destro si gira sulla dritta. [6] Ogni sorte
di
questi Brisé si puol fare “raddoppiato”, e ciò va
, ed allora prima si cava uno e poi l’altro. [7] Tre sono i movimenti
di
questo passo, il cavato piegato, il disteso batte
ed ultimamente in giro: tuttavia nelle composizioni de’ buoni Maestri
di
danze non si vede egli usato che dallato ovvero a
e guise molto sconce e niente alla vista gradevoli. Due sole positure
di
piedi, cioè la seconda e la quarta, gli possono s
le positure di piedi, cioè la seconda e la quarta, gli possono servir
di
cominciamento, non facendosi questo d’ordinario,
adoperi nel passo Scacciato fatto dallato. Fannosi ordinariamente due
di
questi passi per compiere una misura di tempo, la
o. Fannosi ordinariamente due di questi passi per compiere una misura
di
tempo, la cui battuta si trova sul secondo movime
l’altro, lo distacca dal suo posto e gli fa fare un passo semplice. È
di
varie sorti, delle quali parleremo in tanti disti
iro resta arbitraria. [6] Il “disfatto in giro” va fatto al contrario
di
quel spiegato di sopra, che siccome il girando al
ria. [6] Il “disfatto in giro” va fatto al contrario di quel spiegato
di
sopra, che siccome il girando alla destra si fa d
il dritto si porta in quarta sotto. [10] Nell’“aperto indietro”, dopo
di
aversi piegato e disteso, il piè che trovasi avan
to. [11] Questi, oltre li tre movimenti nel semplice spiegati, cresce
di
un altro, ch’è l’ultimo andante. § 3. Battuto
arta posizione; il sinistro poi batterà la polpa del dritto e tornerà
di
nuovo in quarta. Nel battere che farà il sinistro
rta. [15] Il “battuto disfatto” altra differenza non ha, che il piede
di
dietro batte quel d’innanzi, cui ribatte il dritt
posizione e l’altro piede va sopra, portando pure in giro la vita, il
di
cui giro puole arrivare anche all’intiero. [16] I
l’altri del Semplice. § 4. A quattro passi [18] Ogni Chassé che
di
sopra abbiamo spiegato si puol fare pure a quattr
man dritta o sinistra, e si può anche adoperare con uno, o due quarti
di
giro. È composta di due passi Tronchi fatti dalla
a, e si può anche adoperare con uno, o due quarti di giro. È composta
di
due passi Tronchi fatti dallato, i quali riempier
i riempier dovendo un solo tempo, ne viene in conseguenza che ciascun
di
essi si debba fare due volte più velocemente d’un
movimento rialzato del primo Tronco, ed il rimanente del passo serve
di
riempimento di tempo per finattantoché arrivi la
zato del primo Tronco, ed il rimanente del passo serve di riempimento
di
tempo per finattantoché arrivi la battuta del pas
gni positura puol dar principio a questo passo, ed ognuna puol servir
di
fine. Il movimento che lo compone è l’andante cam
ndante caminato. Non mi distendo in altra spiega, ed in sue diversità
di
dietro, di fianco, di giro, perché son cose che l
nato. Non mi distendo in altra spiega, ed in sue diversità di dietro,
di
fianco, di giro, perché son cose che la natura st
i distendo in altra spiega, ed in sue diversità di dietro, di fianco,
di
giro, perché son cose che la natura stessa insegn
o per aver qualche articolazione imperfetta, si facci lungo esercizio
di
caminare per le camere nella guisa accennata, e s
banda dinanzi, a questo movimento si dava fine. [4] La terza maniera
di
muover le braccia si è quella che oggidì s’usa, l
la che oggidì s’usa, la quale è parimente a tre tempi, e che invero è
di
gran lunga più nobile e graziosa delle altre due
i, e che invero è di gran lunga più nobile e graziosa delle altre due
di
sopra descritte, e si adopera nel modo che siegue
le mani colle palme non del tutto serrate né aperte, ma sì nel mezzo
di
questi modi, rivolte verso la giubba. Nello stess
i fanno i tre altri passi, i quali compiono il passo del Minuetto, fa
di
bisogno, movendole colle medesime distanze, farle
re tempi fatti, si deono adoperare senza fermarsi o ristare in alcuno
di
essi, immediate l’un dopo l’altro: e la lor belle
[1] Il Fouetté è un passo assai brillante, che suol servire per fine
di
cadenza, come il Ballotté. Costa di una battuta i
llante, che suol servire per fine di cadenza, come il Ballotté. Costa
di
una battuta in tempo binario per sua vera natura,
tto al Corpo (cap. XL). In questo caso occuparebbe allora due battute
di
musica sì nell’uno, come nell’altro tempo per lo
a sì nell’uno, come nell’altro tempo per lo più si usa o in principio
di
una parte, oppure per fine di cadenza, che facend
tempo per lo più si usa o in principio di una parte, oppure per fine
di
cadenza, che facendosi solo è qualora vogliasi le
tolo XXXIII. Della Figura [1] Secondo l’ordine preso nel principio
di
questo trattato, seguita ora a dire dell’ultima p
are al suo fondo, in modo che sia parallela al muro destro e sinistro
di
quella. Sopra la qual linea non solamente si può
da, che da un punto che si trova nel suo mezzo sino a qualunque parte
di
essa, vi ha un’eguale distanza. Né solamente si d
one dirivano e si compongono tutte le figure del ballo, le quali sono
di
numero infinite: e nel vero secondoché il corpo m
inee cambiano parimente il lor sito. [7] Or dagli andamenti o cammini
di
color che ballano sopra le dette linee semplici o
sopra le dette linee semplici o composte vengono prodotte due spezie
di
Figure, le quali Regolari ed Irregolari son volga
cade giù. E quantunque a prima vista sembri che, compiendosi il tempo
di
questo passo sul movimento piegato, e che dovendo
ibuire un tempo, l’intero passo Cadente debba adoperarsi nello spazio
di
due tempi; pur nondimeno, se si considera che il
imeno, se si considera che il movimento piegato è comune alla cascata
di
questo passo, ed al Mezzo gittato, a cui, perché
l secondo movimento, cioè il rialzato del Mezzo gittato, deve servire
di
riempimento della detta misura, e di legamento o
del Mezzo gittato, deve servire di riempimento della detta misura, e
di
legamento o passaggio, che dir vogliamo, a’ passi
fatto con dolcezza e dandogli quel molleggio che si ricerca, accresce
di
maestà e di gravità la danza. [2] Puol servire pu
lcezza e dandogli quel molleggio che si ricerca, accresce di maestà e
di
gravità la danza. [2] Puol servire pure per i Bal
ontratempo, accrescendovi solo il molleggio del ginocchio. Per grazia
di
esempio: si equilibra sopra tutte due le piante d
el resto poi è simile a quello avanti. Questi va fatto pure ne’ tempi
di
Ciaccona. [4] Questo passo non puole occupare alt
i di Ciaccona. [4] Questo passo non puole occupare altro che il tempo
di
una battuta. [5] I suoi movimenti sono tre. Il pr
o sia movimento andante, del qual questo mezzo manca; cosicché costa
di
due soli movimenti, che sono il piegato ed il dis
da loro l’ultimo movimento. Per lo più si lega a questi un battimento
di
piedi ed un’Assemblé, così avanti come girando. N
il giro intiero. [4] Quando va con detti passi legato occupa il tempo
di
due battute di musica, o nel quattrodue o nel qua
. [4] Quando va con detti passi legato occupa il tempo di due battute
di
musica, o nel quattrodue o nel quattrotre.
hiama Semplice o Naturale perciocché anzi vien formato per semplicità
di
natura, la quale insegna a tutti a camminare, che
gli dia questo valore; per la qual cosa serve per lo più nella danza
di
legamento d’uno in altro passo, o per meglio dire
più nella danza di legamento d’uno in altro passo, o per meglio dire,
di
riempimento di misura. E si descrive nelle tre gu
di legamento d’uno in altro passo, o per meglio dire, di riempimento
di
misura. E si descrive nelle tre guise che sieguon
passo “Cadente”, o sia Tombé. In questo sol passo il corpo esce fuori
di
equilibrio: somiglia molto ad un principio di cad
sso il corpo esce fuori di equilibrio: somiglia molto ad un principio
di
caduta. Si puol fare avanti, indietro, fiancheggi
osto già in seconda, sdrucciolando un piede ed uscendo invisibilmente
di
equilibrio, portasi detto piede in quarta forzata
sso che vi si deve legare, potendosi con questo ripigliare ogni sorte
di
passi, tanto ripresi saltati, quanto piegati, cam
ra, quando però vi si dovrà legare altro passo. Nel solo abboccamento
di
vita differisce questo da quell’addietro. [5] Que
Capitolo XXX. Del passo
di
Sissone, Pas de Sissonne [1] Il “Sissone” è un
are tutti e due in quinta a terra, ed il destro sopra, in quel spazio
di
terra che stava tra piede e piede, nel mentre il
ti, e con l’istessa piegata, e col medemo salto, rilevando, si stacca
di
nuovo in seconda posizione in aria l’altro. [4] Q
ne in aria l’altro. [4] Quel “fiancheggiato” non solamente differisce
di
questi nel pigliar terreno da lato, ma nell’ultim
aria. [7] Que’ raddoppiati detti “Doublé” sono l’istessi, fattine più
di
uno; con questa differenza, che essendo raddoppia
l distendere si stacca un piede alla seconda in aria, seguendo quanto
di
sopra si è spiegato. [10] Cresce del primo movime
Capitolo XXXII. Del Passo
di
Gagliarda, Pas de Gaillarde [1] Il passo di “G
itolo XXXII. Del Passo di Gagliarda, Pas de Gaillarde [1] Il passo
di
“Gagliarda” era molto in uso tra gli antichi, che
a avanti. Questo passo, se si fa in grande, quel salto che si è detto
di
farsi sul collo del piede, ciocché vale il rileva
del piede, ciocché vale il rilevarsi sulla punta del manco e il posar
di
questo la pianta, quando l’altro si manda giù fas
Capitolo XIII. Del Passo Mezzo Gittato [Demi-jeté] [1] L’uso
di
questo passo è assai frequente nel ballo nobile,
hé rade volte nel principio: tuttavia si trova spessissimo nella fine
di
molti passi. In niuna cosa dal precedente, intorn
operare i movimenti del passo Mezzo Gittato per metà e più soavemente
di
quelli del passo Gittato.
il Contrattempo dall’uno o dall’altro piede sopra ogni altra positura
di
piedi, che sulla prima. In qualunque modo e sopra
il terzo ed il quarto sono due semplici movimenti andanti. La misura
di
esso si trova a punto sulla cascata del salto, ci
inocchi e, rialzandogli, saltare e cadere sopra il piè destro levando
di
terra il sinistro, la cui gamba si tenga distesa
nto della persona non si scomponga, che deesi più tosto far sembianti
di
saltare che veramente levarsi in aria.
E tutto ciò secondo la proprietà de’ vari caratteri, ma tutti poi han
di
mestiere saperlo fare in tutte le tre diversità,
mestiere saperlo fare in tutte le tre diversità, come spesso occorre
di
eseguirlo. Si fa saltando in aria, del qual parle
to l’uso al giusto giro e moto della gamba, va crescendo gradatamente
di
celerità, finché s’esercita di farlo velocissimo.
della gamba, va crescendo gradatamente di celerità, finché s’esercita
di
farlo velocissimo.
mplici sono quelli che fansi soli, senza esser ligati ad altra specie
di
movimenti: al contrario i movimenti composti sono
imenti: al contrario i movimenti composti sono aggregati da più sorti
di
movimenti semplici. Verbigrazia, il piegare è un
tti composti da due semplici; il piegar caminando col giro è composto
di
tre semplici, del piegato, del caminato e del cir
are intorno a’ movimenti. Passiamo alla cadenza, cosa pure essenziale
di
questo nostro Trattato.
mps [1] Con aver spiegato il Contratempo intiero, ho già favellato
di
tutto il “Mezzo”, poiché altro non è questi che i
llato di tutto il “Mezzo”, poiché altro non è questi che il principio
di
quegli, terminando dopo la cascata senza darsi i
ée disfatto però non puol’ essere dimezzato, per essere una legazione
di
passi che per intiero esigge tutti que’ descritti
Capitolo XXIV. Del Passo
di
Gagliarda [1] Cominciasi questo passo dall’uno
d’un altro passo Naturale alla seconda. Per la qual cosa è superfluo
di
recarne altro esempio, potendosi osservare quello
o piede con cui sarà per fare l’unione del detto passo. Onde il Passo
di
Gagliarda viene a contenere tre movimenti, cioè i
o XXXI. Del Mezzo Sissone [1] Il Sissone, sia semplice o rilevato e
di
qualunque altra divisione, fuorché il raddoppiato
uorché il raddoppiato, si puol dimezzare con terminarlo nella piegata
di
entrambi i ginocchi, senza sollevarsi dopo la cas
Italiani, come quelli che sono portati per le capriole, se ne servono
di
frequente, e molto più i Grotteschi Saltatori: i
alzato, il quale si può fare sopra tutte le positure de’ piedi, costa
di
due semplici movimenti, cioè del piegato e del ri
passo: tuttavia, a’ detti movimenti che lo compongono, s’è messo nome
di
passo Piegato e Rialzato, il quale, perciocché si
ino, si descrive co’ segni a’ piedi congiunti, secondo le regole date
di
sopra, nel modo che siegue.
nario si termina sulla prima, ed alcuna volta sulla terza. È composto
di
due movimenti, il primo de’ quali si è il piegato
ta del passo, dove termina il secondo movimento ed ove si fa l’unione
di
questo passo. L’esempio sia questo: volendolo far
ello stesso punto sulla prima positura. [2] Ordinariamente, alla fine
di
questo passo va congiunto un Passo Staccato, per
rialzandogli, conviene equilibrare il corpo sul destro piede e levar
di
terra il sinistro, se la danza che si balla il do
issimo uso nella danza, e sì ancora perciocché entra nella formazione
di
molti passi, cioè del Tronco, del Fioretto, del B
del Fioretto, del Bilanciato e della Sdrucciolata, come per innanzi,
di
lor trattando, farem vedere, vien ad essere un de
ro metodo; affinché, questo seguendo, ci sembreran più facili le cose
di
maggior rimarco. Il passo “marciato”, detto pas m
cap. IX). Il passo però marciato si fa come qui si trascrive. Fingasi
di
essere il destro avanti in qualunque positura, si
n atto genuflesso una mano e baciarla ad uno che rappresenta la parte
di
Monarca; ed in altri atteggi simili.
“Pistoletta” è un passo assai brillante, che si adopra da ogni sorte
di
Ballerino ed in tutti i caratteri. Si puol fare i
lla differisce se non dal pigliar terreno. Il suo intrinseco valore è
di
una battuta, sebbene un valente Ballerino ne radd
cello, che appena si alzerà da terra, fatto dal sinistro, e nel cader
di
questo, il destro si porta avanti in quinta. [2]
differisce che, gittato il piede che si avrà staccato in aria, invece
di
alzar l’altro, distese le ginocchia, si rileva la
ia, invece di alzar l’altro, distese le ginocchia, si rileva la punta
di
tutti e due li piedi. [2] Ha l’istessi due movime
asso non va mai solo eseguito, ma serve per pigliarvi qualunque sorte
di
passo che va piegando principiato. Fatto questo,
esto, vi si può spiccare una capriola all’Italiana, che senza bisogno
di
altra piegatura puol servire l’istessa con qual f
▲