(1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXIII. Del Passo Cadente, Pas Tombé »
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(1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXIII. Del Passo Cadente, Pas Tombé »

Capitolo XXIII. Del Passo Cadente, Pas Tombé

[1] Divisaremo in questo Capitolo del passo “Cadente”, o sia Tombé. In questo sol passo il corpo esce fuori di equilibrio: somiglia molto ad un principio di caduta. Si puol fare avanti, indietro, fiancheggiato, girando, non solamente da lato come crede il signor Dufort, e principiar da posizione a terra come da quella in aria.

[2] Per farlo dunque “avanti”, si comincia dalla seconda posizione, e sia a terra o in aria ha l’istesso portamento; se sta a terra, il piede va strisciando, se in aria va declinando finché giugne alla debita posizione. Posto già in seconda, sdrucciolando un piede ed uscendo invisibilmente di equilibrio, portasi detto piede in quarta forzata avanti, con piegar nell’istesso momento ambo le ginocchia, e rialzandoli poscia, vi si terrà il corpo equilibrato egualmente, e per fine condurrassi l’altro piede in seconda vera, o in quella posizione che chiamerà il principio dell’altro passo che vi si deve legare, potendosi con questo ripigliare ogni sorte di passi, tanto ripresi saltati, quanto piegati, caminati o schiacciati.

[3] Volendosi fare “addietro” non altra differenza vi si aggiunge che, ove in quello avanti, glissando il piede, si portava fino alla quarta forzata avanti, qui si porta alla quarta addietro pur grande, con piegar stessamente; e nel rialzarsi, il piede che stava fisso a terra si porta in posizione come sopra.

[4] Il “fiancheggiato” si prende dall’istessa seconda, e perso l’equilibrio preso, cadesi, col piè che va strisciando, alla quinta forzata, passandolo per la prima, con dare il pendìo della vita dal lato del piè che sta fisso in terra, e nel rilevarsi, dopo la solita piegata delli ginocchi, si stacca il piede in seconda, ed alle volte in altra, quando però vi si dovrà legare altro passo. Nel solo abboccamento di vita differisce questo da quell’addietro.

[5] Quello “in giro” merita più attenzione. Il principio è l’istesso degli altri, la caduta differisce ed è questa, che fassi cadere il piede che sdrucciola alla quinta posizione forzata addietro con girare un quarto la vita, e l’altro piede si porta in posizione arbitraria, con far totalmente fronte ove si aveva il lato. Tutte queste sorti contengono due movimenti per cadauno, il primo è lo strisciato cadente, il secondo il rialzato con l’andare in posizione.