Capitolo III. Del Movimento delle braccia del Minuetto
[1] In quella stessa guisa che da tempo in tempo s’andaron mutando i movimenti del passo del Minuetto, si sono ancora in tre differenti maniere cambiati i movimenti delle sue braccia.
[2] Primieramente, tenendosi alte, si muovevano in due tempi, in un de’ quali si piegavano per lo gomito, e nell’altro si distendevano.
[3] Secondariamente, tenendosi le braccia alquanto più basse, si faceva questo movimento in tre tempi: nel primo de’ quali si bassavano in modo che le mani giugnessero fino alla parte delle tasche della giubba a’ lati più vicina; nel secondo tempo, piegando i gomiti, si rialzavano le braccia; e finalmente nel terzo tempo ritornavano nel loro primiero sito, ove rivoltesi alquanto le palme delle mani alla banda dinanzi, a questo movimento si dava fine.
[4] La terza maniera di muover le braccia si è quella che oggidì s’usa, la quale è parimente a tre tempi, e che invero è di gran lunga più nobile e graziosa delle altre due di sopra descritte, e si adopera nel modo che siegue: si distendano in prima liberamente e senza fare alcuna forza, le braccia allato agli angoli delle tasche, più vicini alle pieghe della giubba, tenendosi le mani colle palme non del tutto serrate né aperte, ma sì nel mezzo di questi modi, rivolte verso la giubba. Nello stesso tempo poi che si piegano i ginocchi per incominciare il passo del Minuetto, sono da portare soavemente le braccia per sopra l’una e l’altra banda dinanzi della giubba, e quasi a fior d’essa, insino al mezzo delle sue tasche: e questo si faccia nel primo tempo. Nel medesimo tempo poi che il piè diritto rialza il Mezzo tronco, si vogliono, piegando insensibilmente i gomiti, alzar le braccia in modo che ciascuna mano si venga due sole dita ad allontanare dalla giubba: e ciò si faccia nel secondo tempo. E nello spazio che si fanno i tre altri passi, i quali compiono il passo del Minuetto, fa di bisogno, movendole colle medesime distanze, farle anche soavemente tornare nel primo lor sito: e questo si faccia nel terzo tempo, ove termina il movimento delle braccia del Minuetto, la cui battuta si trova a punto sul principio del secondo tempo. Avvertasi finalmente che questi tre movimenti in tre tempi fatti, si deono adoperare senza fermarsi o ristare in alcuno di essi, immediate l’un dopo l’altro: e la lor bellezza consiste nel sapergli legare assieme in maniera che facendogli l’uno all’altro succedere, riempiano unitamente un passo ed una misura dell’aria del Minuetto.