Capitolo II. Del Passo del Minuetto
[1] Il Minuetto si è l’unica danza composta d’un solo passo rinnovato sopra la stessa figura: il quale, o s’adoperi dalla Dama o dal Cavaliere, si comincia sempre col piè dritto, ove tutti gli altri passi del ballo nobile indifferentemente coll’uno o coll’altro piede si possono cominciare.
[2] Il passo del Minuetto è stato sempre, ne’ tempi andati ed anche di presente, composto di quattro passi: ed avvegnaché da tempo in tempo avute abbia intorno a’ suoi movimenti diverse mutazioni; tuttavia io non intendo ridirle qui tutte; ma ne recherò tre sole, le quali, secondoché estimo, sono le principali.
[3] Primieramente fu in uso il passo di Minuetto in francese detto à la Bohémienne, che in toscano sarebbe lo stesso che dire alla Zingaresca, perciocché questa parola francese Bohémien nel toscano idioma equivale alla voce Zingaro. Durò per lungo spazio di tempo: ed era composto d’un passo Mezzo tronco fatto col piè destro, d’un passo Sdrucciolo adoperato col piè sinistro, d’un altro passo Naturale del piè destro ed ultimamente d’un altro passo Gittato del piè sinistro, ove terminava l’intero passo di Minuetto detto à la Bohémienne.
[4] Succede poi in secondo luogo il Passo di Minuetto a Fioretto, il quale, perocché era men bello del precedente, durò per assai poco tempo. Era composto d’un Mezzo tronco del piè destro e d’un Fioretto fatto col piè sinistro.
[5] Andati i descritti due passi in disuso, venne nel terzo ed ultimo luogo il passo di Minuetto che oggidì s’usa, il quale senz’alcuna contraddizione è assai più bello e gentile degli altri due; e sono per affermare che difficilmente i posteri ne saran per trovare un altro più nobile e ben fatto di esso. Il qual passo, perciocché si fa in tre differenti maniere, cioè diversamente adoperandosi sulla linea obliqua per innanzi, e circolare, secondariamente andando a man dritta, e nel terzo luogo ritornando sulla sinistra, convenevole cosa è che partitamente, di lor trattando, si faccia parola.
[6] Il passo adunque di Minuetto sull’obliqua per la banda dinanzi e sulla linea circolare adoperisi in questo modo: facciasi primieramente un Mezzo tronco col piè dritto a poco meno della quarta positura, venendo la gamba sinistra per aria a distendersi allato la destra, in distanza della metà della seconda positura. Ove fattosi, col tenersi bassa la punta del piede, e quasi toccante la terra, un istantaneo fermamento, ripiegato alquanto il ginocchio destro, passi nel medesimo tempo il piè sinistro innanzi, facendo un leggerissimo passo Sdrucciolo ad un poco più della quarta positura; quindi si faccia col piè dritto un passo Naturale a poco men della quarta positura; ed ultimamente un Mezzo gittato col piè sinistro anche a poco meno della quarta positura, il quale si dee sì leggermente fare, che quasi divenga impercettibile, perciocché quanto più sarà adoperato soavemente, tanto più sarà per riuscire gradevole alla vista de’ riguardanti.
[7] Il passo di Minuetto con cui si va a lato dritto è da adoperarsi in quest’altro modo: facciasi primieramente un Mezzo tronco dallato col piè dritto alla seconda positura, il quale, poiché si sarà rialzato, portisi il piè sinistro colla punta bassa allato al destro, e si tengano ben distesi i ginocchi e quindi ripiegatigli, si faccia col piè sinistro un passo Sdrucciolo dietro al destro alla terza positura: ed appresso rialzatigli, si facciano due passi Semplici, il primo de’ quali col piè dritto alla seconda positura ed il secondo col piè sinistro dietro al destro alla terza positura.
[8] Il passo di Minuetto con cui si ritorna sul lato sinistro, si pone in opera in quest’altra maniera: facciasi in prima un Mezzo tronco col piè destro per innanzi al sinistro dalla terza alla quinta positura, ovvero col piè destro dietro al sinistro dalla terza alla terza positura, o finalmente nel luogo del Mezzo tronco si sostituisca un passo Piegato e Rialzato sulla terza positura: in secondo luogo si faccia, col piè sinistro avente la gamba distesa e la punta bassa, e piegando insensibilmente il dritto ginocchio, un passo ad un poco più della seconda positura; succeda poi a questo un passo Semplice del piè destro dietro al manco alla terza positura, e nel quarto luogo s’adoperi col piè sinistro un leggerissimo Mezzo gittato alla seconda positura.
[9] Ciascun di questi tre dichiarati passi di Minuetto è composto di sei movimenti, il primo de’ quali si è il piegato d’amenduni i ginocchi, camminando col piè destro, il secondo il rialzato sopra lo stesso piede, sul quale si trova la battuta dell’aria del Minuetto, come appresso nel capitolo della sua Cadenza dimostreremo, il terzo movimento si è il piegato del dritto ginocchio, sdrucciolando col piè sinistro, il quarto il rialzato sul medesimo piè sinistro, il quinto si è un movimento andante fatto con un passo Naturale dal piè dritto, ed il sesto ed ultimo è un altro movimento andante fatto dal piè sinistro in un Mezzo gittato. Il quale avvegnacché, come di sopra dicemmo, contenga due movimenti, cioè il piegato e l’andante col salto, pur nondimeno per la somma leggerezza con cui si dee adoperare, rendendosi il piegamento ed il salto impercettibile, non gli rimane altro movimento visibile che l’andante, e per la medesima ragione non gli si dee che un solo movimento attribuire.
[10] La più bella e leggiadra maniera da far questo passo è di rialzare il secondo movimento del Mezzo tronco sulla punta del piè dritto, alzando alquanto il tallone di terra, e nel ripiegare del dritto ginocchio, appoggiare leggermente il tallone sulla terra: camminare appresso il secondo ed il terzo passo sopra la punta del piede; ed il quarto passo, il quale come è detto è un Mezzo gittato, è da farsi leggermente cader sulla punta; e ripiegando incontanente, dopo l’ultimo de’ quattro passi che formano quello del Minuetto, il ginocchio dritto, convien leggermente appoggiare a terra il tallone del piè sinistro, ed appresso adoperare gli altri passi di Minuetto che far si convengono. Ma perciocché vi sono alcuni i quali per la loro naturale disposizione, e perché hanno troppo alto il collo del piede, se non con estrema difficoltà non possono rialzar sulla punta; ed alcuni altri, per contrario, i quali, perché hanno il collo del piede assai basso ed i ginocchi troppo robusti e quasi inflessibili, appoggiar non possono il tallone sopra la terra; perciò son da avvertire i primi a rialzare leggerissimamente, ed in modo che i talloni non facciano alcun romore, ed i secondi ad appoggiare tutta la pianta del piè sulla terra, acciocché così facendo vengano un poco ad alzar di terra il tallone. Senzaché a questi naturali difetti dee rimediare e supplire l’abilità del Maestro di ballo, il quale ha obbligo spezialissimo di ammendare e coprire il meglio che si possa le mancanze della natura coll’arte, adattando agli Scolari que’ passi e quelle distanze di positure de’ piedi che le loro disposizioni o naturali costituzioni patiscono, acciocché possano, in niuna cosa cedendo agli altri, a’ quali la natura è stata liberale de’ doni suoi, ottimamente ballare.