(1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXI. Del Passo di Rigodone [Rigaudon] »
/ 99
(1728) Trattato del ballo nobile di Giambattista Dufort « Trattato del Ballo Nobile di Giambattista Dufort — Trattato del Ballo Nobile — Capitolo XXI. Del Passo di Rigodone [Rigaudon] »

Capitolo XXI. Del Passo di Rigodone [Rigaudon]

[1] Questo passo è composto d’un Contrattempo e d’un Passo Saltante cascato sopra amenduni i piedi. Egli non si può far camminando innanzi o addietro, a man destra o sinistra, ma sì sul medesimo luogo ove il corpo si trova, da cui non si dee uscir fuori. Si può anche adoperare, ma molto di rado, in giro, cioè girando un quarto, due quarti e per fino ad un giro intero, siccome m’è venuto in acconcio d’osservare in diverse danze, e spezialmente nella Melania di Balon l’anno mille settecento tredici composta. Essendo esso composto de’ due detti passi, viene a contenere sei movimenti, cioè quattro del Contrattempo e due del passo Saltante, siccome ne’ lor capitoli fu dimostro; e per la stessa ragione racchiude due tempi, la battuta del primo de’ quali si trova sulla cascata del Contrattempo, e la battuta del secondo sulla cascata del salto a due piedi. Adoperasi d’ordinario nel tempo binario: e chi vuol sapere la maniera, colla quale si pone in uso, ponga mente a questo esempio. Situati i piedi sulla prima positura ed il corpo nel primo equilibrio, il qual, come dicemmo, consiste nel tenere il suo peso sopra amendune le piante de’ piedi, convien piegare i ginocchi e rialzandogli saltare, e cadere sopra il piè dritto, levando dallato in aria il sinistro, il qual poi è da riporre a terra sulla prima positura, ed incontanente levato il piè dritto anche dal suo lato in aria, si riponga nello stesso modo sulla medesima positura; e questo si è il Contrattempo. Quindi bisogna ripiegare i ginocchi, e rialzandogli saltare, e cadere co’ piedi parimente sulla prima positura: e questo è il Passo Saltante, ove termina il Passo di Rigodone.

[2] E finalmente si vuole avvertire che al fine del detto passo è di bisogno che vada congiunto a un Passo Staccato, il quale, come a suo luogo farem vedere, non consiste in altro che in islontanare e staccare un piede dall’altro per mandarlo giù a quella positura donde il susseguente passo convien che parta: purché però partir non debba dalla prima positura, dove si diè termine al Passo di Rigodone.