Capitolo VII. Delle Positure de’ Piedi
[1] Oltre le cinque positure da tutti ammesse, io ve ne aggiungo dell’altre, e sono le false, altre in aria, altre forzate o siano grandi, ed altre alla Spagnuola.
§ 1. Delle Positure vere
[2] Le “vere” sono cinque; non stimo necessario il parlarsi delle parti del piede▶; ben si sa qual è punta, qual è noce, e qual è tallone. In tutte queste cinque posizioni il corpo sarà sempre equilibrato nel primo modo (cap. IV n. 1).
[3] La “Prima” delle posizioni vere si forma con appoggiare bene i piedi sulla piana terra, le punte ben rivolte oppostamente al di fuori, ed i talloni saranno congiunti, formando angolo ottuso.
[4] Facciamo una spiegazione geometrica che sarà necessaria per tutto il corso di questo Trattato. Si forma l’angolo “retto” da due rettilinee che, stando una piana, l’altra le cade perpendicolare; ogni angolo maggiore del retto dicesi “ottuso”, e questo è l’angolo che formasi nella prima positura, il minore del retto dicesi “acuto”: la “perpendicolare” è quella linea retta che, cadendo sopra altra retta, forma due angoli retti uno di qua, e l’altro di lì. Tutti gli angoli retti sono necessariamente uguali tra loro.
[5] La “seconda” sarà quando i piedi sono distaccati alla distanza di un ◀piede▶ tra tallone e tallone sopra la linea stessa, le punte pur ben rivolte al di fuori, ed i talloni guardanti l’un l’altro, e con tal ordine, che se dalla punta dell’intercostale si tira una perpendicolare sulla linea, che si frappone a piedi, debbano i due talloni serbarvi egual distanza, talché la detta perpendicolare deve quel spazio dividere in due parti eguali.
[6] La “quarta” serberà da un ◀piede▶ all’altro la distanza di un ◀piede▶; non laterale come la seconda, ma d’innanzi, o addietro. Vale, che il tallone del ◀piede▶ che sta avanti, sarà sulla linea retta della noce di quello che trovasi addietro.
[7] La “quinta” si forma con mettere il tallone di un ◀piede▶ toccante la punta dell’altro, talmente che si facci angolo retto tra la punta di uno, ed il tallone dell’altro.
§ 2. Delle false
[8] Le posizioni “false” son pur cinque, e sono necessarie a sapersi per essere adoprate in Teatro da ballanti Grotteschi quasi in tutti i caratteri, e particolarmente nel ballare i passi all’Inglese, all’uso però Italiano; poiché nel loro ballar nazionale non usano positure né vere, né false: ma il loro ballare si rende vago e leggiadro per la grande franchezza con cui viene adoprato.
[9] La “prima” positura “falsa” è tutta opposta alla vera. Saranno le punte de’ piedi rivolte al di dentro, che toccansi nell’estremità.
[10] La “seconda” pur si fa con le punte riguardanti al dietro, a sola differenza della prima, in cui le punte son toccanti tra loro, ed in questa v’è tra la punta e punta la distanza di un ◀piede▶.
[11] La “terza”: ove nella vera il tallone di un ◀piede▶ va di sito alla noce dell’altro, qui la punta di uno tocca la noce dell’altro.
[12] La “quarta” tiene la punta di un ◀piede▶ sulla medesima linea della noce dell’altro alla distanza di un ◀piede▶.
[13] La “quinta” rivolta la punta di un ◀piede▶ al di dentro, va toccante dietro al tallone dell’altro ◀piede▶, il quale volgerà la punta inclinata verso il tallone dell’altro formando angolo acuto.
§ 3. Di quelle in aria
[14] Le posizioni “in aria” non sono da nessuno considerate, ed io le giudico non men necessarie dell’altre; ed in questo nostro Trattato ne parleremo sovvente. In moltissimi passi veggo che un ◀piede▶ o deve passare, o far pausa, o finire in una di queste posizioni: e perché dunque non parlar di loro, se vengono adoprate? Non mi pare che bastar dovrebbe il dir che un ◀piede▶ resta in aria, senza dirsi in qual situazione. Avendo su di ciò fatta matura riflessione, ho voluto dar loro parte, e parte delle principali. Il dir dunque positura in aria, intendo dire che un ◀piede▶ stia in aria ed uno fermo a terra. Son cinque pure, nelle quali il corpo starà sempre equilibrato nella quarta maniera (cap. IV § 4).
[15] Sarà la “prima”, quando un ◀piede▶ tutto appoggiato a terra, l’altro sta tutto affatto sollevato: le punte ben rivolte al di fuori, come nella vera (§ 1) ed i talloni non congiunti perfettamente, poiché l’alto e il basso dell’uno e dell’altro non lo permette.
[16] La “seconda” quando un ◀piede▶, alla distanza ed alla linea detta nella vera (§ 1), sta in aria invece di stare a terra.
[17] La “terza” si è quella che, dove un ◀piede▶ nella vera col tallone deve toccare la noce dell’altro, invece di stare a terra, sta da essa sollevato.
[18] La “quarta” non altro muta da quella vera, che tenere in aria il piè, che deve tenere il tallone sulla linea della noce dell altro.
[19] La “quinta”, il piè che sta in aria avrà il suo tacco corrispondente alla punta di quello che sta a terra, giusta la distanza detta nella vera. Sicché queste posizioni in aria non altra differenza hanno delle vere, che tener sollevato da terra il ◀piede▶ cui regna la positura.
§ 4. Delle forzate
[20] La necessità che abbiamo di saper queste posizioni in aria, stimo pur per le “forzate”, numerandone tre di queste, escludendone la prima e la terza, che non ammettono sforzatura veruna, e parlaremo:
[21] Della “seconda”, di cui altro non mi resta a dire che, ove nella vera la distanza da tenersi tra tallone e tallone esser deve di un ◀piede▶, in questa sforzata sarà di più, secondo ricerca il bisogno, non avendo distanza determinata.
[22] La “quarta” si riferisce alla vera, dando distanza al tallone di uno con la noce dell’altro più di un ◀piede▶, quanto n’esige il passo, non avendo neppur questo spazio assegnato.
[23] La “quinta”, come nella vera il tallone di uno tocca la punta dell’altro ◀piede▶, qui il tallone starà in distanza che bisognerà, ma sulla linea stessa laterale della punta dell’altro. Non han dunque queste altra diversità dalle vere, che una distanza maggiore.
§ 5. Di quelle alla Spagnuola
[24] La “Prima Spagnuola” si forma con unire i piedi pari accoppiati, che i lati interni di entrambi siano tangenti in tutte le parti: le gambe, le ginocchia, e tutto starà disteso naturale.
[25] La “seconda”, il ◀piede▶ destro si porterà dietro al sinistro alla distanza di un ◀piede▶, e che la punta sia in linea retta al tallone dell’altro.
[26] La “terza” si farà portando il ◀piede▶ destro in situazione che il suo collo stia appoggiato alla parte laterale del calcagno del sinistro piè.
[27] La “quarta”, dall’istesso sito in cui si trova nella terza, slarga un ◀piede di distanza, talché saranno paralleli i piedi.
[28] Nella “quinta” il calcagno del destro si porterà alla punta del sinistro con formare tutti due i piedi linea retta. E queste sono tutte le posizioni ammesse da me, e necessarie per l’intelligenza di tutto questo Trattato. Ciò posto, possiamo entrare alla spiegazione e formazione di tutti i passi.