Capitolo LVIII. Dell’Attitudine
[1] L’attitudine è un movimento di▶ qualunque parte del nostro Corpo; e non è solamente ristretta al solo moto delle braccia, come altri credono, ma si puole atteggiare con la testa, con gli occhi, con li piedi e con tutto ciò ch’è capace ◀di▶ gestire. La vera attitudine ◀di▶ Teatro non consiste in un solo e semplice gesto, ma in una unione ◀di▶ più atteggi, dovendo essere un accompagnamento ◀di▶ braccia, ◀di▶ piedi, ◀di▶ testa, ◀di▶ occhi; che deve esprimere in qual stato ◀di▶ passione si trova la persona.
[2] Vuole Monsieur de Noverre nella sua lettera quinta che se il ballerino non saprà ◀di▶ disegno, non saprà mai disporre una giustatezza alli membri del corpo per disporli in attitudine, le teste non saran situate piacevolmente e mal contrasteranno con le opposte situazioni del corpo, le braccia non saranno più poste in comode attitudini, sarà tutto inconveniente, tutto darà pena e tutto privo sarà ◀di▶ unitezza e ◀di▶ armonia.
[3] Siccome li Maestri ◀di▶ ballo che non sanno la Musica sapranno mal disporre e compartire l’arie, e non potran mai prendere lo spirito ed il carattere: così chi non sa il disegno non saprà disporre la giustatezza nelle Attitudini.
[4] Le Attitudini si possono fare a piè fermo, avanti, indietro, in giro e sforzate.
[5] Per far dunque questa Attitudine Teatrale a piè fermo fa mestiere mettersi in una delle posizioni e si comincia a piegar le ginocchia, e distendendo si rileva solo quel piede che resta in terra, sul quale si sosterrà tutto il corpo in equilibrio, e l’altro piede si solleva in aria, curvandolo nel ginocchio, ed il braccio del suo stesso lato si alza a mezzo cerchio con la palma della mano riguardante al petto, la vita che sia voltata per linea obbliqua dalla parte opposta a quel piede che sta in aria, con la testa rivolta alla parte corrispondente, ove pur gli occhi, che saranno parlanti ed esprimenti lo stato del Ballante.
[6] Dopo ◀di▶ essersi posto in posizione per farla “avanti”, e volendola cominciare col destro, si mette con esso piede in quarta avanti, indi rilevando e piegando appena naturalmente si alza alla quarta in aria avanti, con tenere la vita tutta in prospetto, con alzare il braccio sinistro a mezzo cerchio, come sopra, e della vita, della testa e degli occhi si osserverà l’anzidetto.
[7] Quella “indietro” non è ◀di▶ altro differente, se non che, invece ◀di▶ sollevarsi il piede in aria avanti, si solleverà addietro, e sarà alzato il braccio corrispondente al suo fianco: cosicché l’Attitudini, o siano innanzi, o addietro, differiscono, che il piede si porterà sollevato innanzi, essendo avanti, e il braccio contrario farà l’atteggio; quell’addietro si distingue dal solo piede che si alza addietro, ed il braccio del suo stesso lato si alzerà avanti.
[8] “In fianco” si equilibra il corpo sopra un piede, levando l’altro in seconda in aria, tenendo le ginocchia distese, e le braccia si possono tenere egualmente alzate, potendosi portare in ogni sorte ◀di▶ atteggio secondo chiamerà l’azione.
[9] “In giro” niente più vi si aggiungerà, che un solo quarto ◀di▶ giro.
[10] Quelle “sforzate” avranno un atteggio più grande dell’ordinario, come l’istesso termine dona a dinotare. Esse van fatte fuor ◀di▶ posizione, ed appartengono alle furie, le quali vanno in tutto fuor ◀di▶ misura. Servono pure ne’ Balli Caratterizzati Oltremontani, come ancora nel Coviello, o sia Scaramuccia, ballo tutto ripieno ◀di▶ varie sorti ◀di▶ Attitudini sforzate. Per fare una furia l’Attitudine avanti avrà alzato il braccio istesso del piede che sta in aria, ed alto fuor ◀di▶ misura con le dita irregolari, esprimendo una rabbia della quale è proprio recare una rigidezza alle membra tutte del corpo, con gli occhi che scintillano, i denti che digrignano come cani Mastini, e tutto ciò che puol caratterizzare la loro essenza avvelenata, livida e liverosa: non dovendosi mai in elleno osservare regolarità, ma soltanto una veloce destrezza nel gesteggiare.
[11] Avvertasi bene, che la loro scompostezza e disordinazione non fa che non meriti tutta l’attenzione: anzi vi bisogna più ◀di▶ tutti i caratteri, per essere espresso e condotto con destrezza ◀di▶ vita, con velocità ◀di▶ gambe, con grande e spedito atteggio ◀di▶ braccia. Che dirò poi dell’orecchio? Egli lo deve avere sottilissimo ed attento; poiché ne’ loro balli l’arie sono marcate e furiose: e ◀di▶ qua avviene che rari e rare sono que’ Ballanti che riescon in tal carattere.
[12] Ballansi questi in tempi “Trinari” molto sgaggiosi, e variando spesso l’armonia del suono. Si aggiungon talvolta alle furie le fiaccole accese in mano, e nel giocar dette facelle, nel far de’ tableaux, de’ groppi in più furie intrecciate, fa ◀di▶ mestiere essere molto agile e nell’arte esperto.
[13] Si vuol sapere perché spesso delle volte ne’ nostri Teatri Italiani non riescono simili caratteri? Perché più delle fiate prendono un serio ballerino alle sue dolci e molti Attitudini costumato, versato nel patetico del suo languido appassionato gestire, e gl’incaricano il violento carattere della furia. Come poterlo questi fare, se ha ◀di▶ bisogno ◀di▶ tutta la vivacità e fuoco nell’Azione? Se usitato a molleggi, come adattarsi alli violenti atteggi? È un volerlo contrastare dal suo carattere, torlo dal suo sistema e metterlo in uno che vi sta, per così dire, a piggione.
[14] Ecco il vero ◀di▶ questa mia riflessione. Ne’ Teatri Francesi, ove i balli gareggiano con i quadri
◀di▶ prospettiva de’ più rinomati autori, i Ballerini esercitano soltanto
quel carattere ◀di▶ cui la propria abilità si conosce capace. Non si
applicano a far ◀di▶ tutto, non perdono il tempo, ove sanno ◀di▶ non potervi
riuscire. Non si sagrifica un povero Ballante a strascinarlo a quel
carattere in cui non è portato. Chi è capace del serio a quel genere si
dona tutto. Il Grottesco si aggira nel suo specifico, e non calza il
coturno. Il mezzo carattere lì si lambicca sempre: le gavottine, i tempi
brillanti sono tuttora il suo continuo esercizio; e così vengono a far
tutto con perfezione. Hanno ◀di▶ mira quel Plurimi intentus minor
erit ad singula sensus
. Chi si adatta alle furie, sempre
quello eseguisce, oppure un simbolo ◀di▶ vento, che va similmente ballato.
Quelli ◀di questo carattere ballano la “grande
Vitesse”, così chiamata da’ Francesi.
Questo carattere non è da furia o da vento, ma è ripieno delle stesse
Attitudini.