(1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLVIII. De’ Tempi di Coscia, de Temps de Cuisse »
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(1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XLVIII. De’ Tempi di Coscia, de Temps de Cuisse »

Capitolo XLVIII. De’ Tempi di Coscia, de Temps de Cuisse

[1] Non altro importa questo “Tempo di coscia”, o, come in Francese sentesi, Temps de cuisse, se non se un battimento di coscia, di gamba accompagnato al battimento del piede. Alcuni vogliono che dopo la prima piegata si deve battere col piè e ginocchio disteso, assignando di ragione che in questa guisa riesce più brillante. Altri pretendono, e con più di ragione, che facendosi col ginocchio piegato abbia altro merito e si rende più preggevole, ed infatti i Francesi l’usano così, in qual maniera fa più vaga mostra. La mia opinione sarebbe pur questa: imperciocché volendosi fare in un grave, la battuta della Musica vien con detta piegata più riempiuta. Si fanno in variate maniere: avanti, indietro, da lato, girando, raddoppiati.

[2] Volendosi fare “avanti”, si mette in quarta posizione e si comincia con un piccolo piegamento di ginocchi, e si cavi poi alla seconda in aria quel piè con cui si vuol battere, sia a grazia di esempio il destro, nel cader dalla detta seconda, batta leggermente con la polpa la fronte della gamba sinistra, con distendersi nel tratto istesso tutti due i ginocchi. Si giuoca in tutto il tempo del passo, la coscia che accompagna il movimento della gamba: la battuta istessa che darassi darà risalto alla gamba, che la rimanda in seconda altra volta, ma un poco più accosta, da dove senza la menoma pausa si porta alla seconda in aria, e ciò col piede destro; col sinistro, appena battuto, si fa un lieve salticello, che prende terreno avanti.

[3] “Addietro” non altra differenza v’ha, che la battuta si fa addietro, cioè con la fronte di una gamba si batte la polpa dell’altra, il di cui piede col salticello prende terreno indietro, ed il piede che ha battuto va pure alla seconda in aria.

[4] “In fianco”, dopo la battuta il piede sinistro col salticello occuperà altro terreno da lato, e l’altro anderà in seconda in aria, al solito.

[5] Quelli “girando”, o sian fatti alla dritta o alla sinistra, hanno sempre gli medemi movimenti che abbiamo fino adesso spiegato, si aggiunge il solo giro, che si fa nel salto e non puol essere più di un quarto per ogni tempo di coscia, si suole girare alla dritta se si fa col destro, e facendosi col sinistro, girasi per la manca.

[6] Raddoppiandosi avanti, si fanno tutti con l’istesso piede, ed invece di finirsi, col piede che batte, in seconda in aria, si porta glissando alla quarta avanti. Raddoppiandosi fatto addietro il primo, il secondo va fatto avanti con l’altro piede, e finiscono pur glissando in quarta. Quelli in fianco non cambiano piede, ma tutti si fanno con l’istesso, e finiscono nella propria seconda in aria come d’uno abbiamo detto.

[7] Costa di tre movimenti, il primo è il piegato cavato, il secondo il rilevato ed il terzo il battuto.