Capitolo XXXIII. Passo di Sarabonda
[1] Credono quasi tutti che il passo di “Sarabonda” e di “Gagliarda” sian l’istessi, anzi uno in due denominazioni, ma io vi fo la differenza, ed in vero vi si trova. Questo si fa per ordinario ne’ tempi di Ciaccona e tempi gravi trinari. Se gli dà principio pur dalle tre stesse posizioni, per grazia di esempio col destro sotto in quinta, si piega e si porta il detto piede in prima in aria e si rileva sulla punta del piede sinistro a guisa di salticello, ma veramente non si leva la punta da terra, che è un moto del collo del piede, sebbene saltandosi positivamente in piccolo non si commette errore, si porti poi il dritto in seconda vera e per ultimo il manco si metta in quinta sotto.
[2] Costa di quattro soli movimenti, ed è primo il piegato, il rilevato l’altro, e l’ultimi due sono l’andanti.