(1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXV. Del Passo Grave, ou Courante »
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(1779) Trattato teorico-prattico di ballo « Trattato teorico-prattico di ballo —  Parte prima — Capitolo XXV. Del Passo Grave, ou Courante »

Capitolo XXV. Del Passo Grave, ou Courante

[1] Dal nome istesso si puol comprendere la qualità del Passo Grave esser seria e maestosa. Serve per Teatro e per Sala: entra in tutte le sorti di ballo e specialmente nel ballar serio in cui, fatto con maestà, cresce di bellezza. È stato negli antichi balli usato moltissimo, e massime negli eroici e gravi. Nel Minuetto fa la sua sublime veduta, essendo questo una sorte di ballo de’ più nobili e seriosi. Nell’Amabile, ballo dolce, usato assaissimo non molto tempo fa, v’entrava in gran parte. Monsieur de Beauchamp, celebre Maestro di ballo, cui ebbe l’onore di dar lezione a Luigi il Grande, fu l’inventore di esso. Si usava ne’ suoi tempi nel ballo detto “Courante” come pure dicevasi questo passo, adesso “Grave”. Puolsi fare avanti, indietro, da lato, in giro, a piè fermo, sotto al corpo, in aria, e da queste maniere si fa ad una e a due piegate. Parlerem prima di quello ad una piegata, o sia a tre movimenti. Si prende da tutte le cinque posizioni.

§ 1. Ad una piegata, o sia a tre movimenti

[2] Per farlo “avanti”, porrassi col destro verbigrazia avanti in detta positura, equilibrato il corpo nella prima maniera, piegansi le ginocchia egualmente, e rilevandole, il destro piede con inarcare il suo collo e con la sola punta toccante appena la terra, si porta alla quarta forzata, e su detto piede si appoggia tutto il corpo, e poscia il piede manco si porta alla quarta vera avanti al destro.

[3] Sebbene non occorre troppo far questo passo “indietro”, ma non dobbiamo preterirlo. Egli si principia dalla stessa quarta positura, e nel piegare e distendere, il piede che sta con la punta a terra si porta addietro, e l’altro va pure in quarta addietro.

[4] Quello “in fianco” preso dalla quarta, e volendolo fare verbigrazia alla dritta, si mette il destro piede avanti in quarta, come si è detto, e dopo la piegata e rialzata si porta in seconda, ed il sinistro in quarta sotto o sopra, secondo chiamerà la necessità del passo che vi si deve legare, come per esempio dovendone accompagnare un altro dall’altro lato non puolsi finir sotto, perché da questa posizione non puol cominciare l’altro passo grave da lato.

[5] Nel passo grave “in giro” non altro vi si aggiunge che il solo giro del corpo, e questo non deve essere più di un quarto, ch’essendo grave, perderia la sua maestà col girar più, e correrebbe pericolo di scomporsi visibilmente la persona.

[6] Abbiamo il passo Grave “a piè fermo”, il quale in verità non è altro che un piegare e rilevare. Posto che si sarà in quarta o in seconda, piegate le ginocchia con tutta la posatezza, nel rilevare il piè che sta innanzi si solleva da terra appoggiando la sola punta e distendendo il collo del piede. In ogni specie di questo passo si deve sempre usare la sostenutezza propria della gravità.

[7] Vi sono altre specie di passi gravi, uno de’ quali dicesi “sotto al corpo”. Questo passo ha pur la differenza, che finisce con l’istesso piede con cui comincia. Si prende tutto al contrario di quanto si è spiegato di sopra, e si comincia col piede, esempigrazia il destro in quarta, dietro al sinistro. Si pieghi poi, e si rialzi, e glissando la punta dell’istesso, che appena tocchi la terra, si porti in seconda posizione e dopo, strisciando ed accostandolo quasi alla prima, si metta il medesimo alla quarta naturale.

[8] Quello “in aria” si fa pure col piede indietro, per esempio il dritto, si piega e si leva in aria l’istesso piede, qual già portato in aria si va distendendo a poco a poco il ginocchio fintanto che arriva alla seconda in aria, da dove si va portando, così disteso com’è, alla quarta stessamente in aria. Questo è un movimento che si fa tutto dall’articolazione dell’Anca, e da’ Francesi si dice “tems d’ancorà”.

[9] Ogni passo di questo contiene tre movimenti, li quali sono piegato il primo, il secondo il rialzato e portato, e l’andante il terzo.

§ 2. A due piegate, o sia a quattro movimenti

[10] V’è inoltre il passo grave “a quattro movimenti”, o sia “a due Piegate”: egli principia come il solito con la piegata, e portandosi in seconda il piede che sta addietro, rilevando nel tempo stesso, si ritornino a piegare altra volta tutti due i ginocchi egualmente, con far cader la vita perpendicolarmente, ed è questa la seconda piegata ed il movimento che di più si accresce, e quindi, tornandosi a rilevare, si porta in quarta sdrucciolando, in una delle diverse maniere, riferendosi a’ modi di sopra espressati.