Capitolo VI. D’alcuni altri passi ed▶ ornamenti, co’ quali si può rendere più leggiadro il Minuetto
[1] Quantunque paia a prima vista, ch’essendo il Minuetto, come di sopra dicemmo, composto d’un solo passo rinnovato sopra la stessa figura, si possa agevolmente e con assai meno difficoltà dell’altre danze, imparare: pur nondimeno, se si considera ch’egli per piacere agli spettatori dee esser accompagnato dal grazioso e niente affettato portamento del corpo, da un passo facile e soave il quale non abbia alcuna affettazione o durezza, da una giusta positura di piedi, secondo le misure di sopra dimostre, dal bello e leggiadro movimento delle braccia, da una speziale attenzione a ben “figurare”, ◀ed▶ ultimamente da un orecchio ben dilicato a seguitar la cadenza; si dovrà fermamente dire che il Minuetto non sia tanto agevole, com’altri crede, ad esser bene ◀ed▶ ottimamente ballato. Ed io porto fermissima opinione, che anche concesso che il Minuetto sia facile ad esser ballato, è nondimeno difficilissimo, più che ogn’altra danza, a piacere agli spettatori; perciocché essendo egli composto, come è detto, d’un solo passo rinnovato sopra la stessa agevolissima figura, vengono i Circonstanti a vedere la medesima cosa e perciò in breve spazio di tempo, riguardando essi il Minuetto, possono esser dal rincrescimento assaliti, ◀ed▶ in piccola ora si possono tediare: a differenza dell’altre danze nelle quali, essendovi copia di passi e figure, veggono del continuo cose nuove, e perciò difficilmente vi si possono annoiare. E da ciò nasce che il Minuetto, come dissi, quantunque più facile dell’altre danze a ballare, si rende più malagevole a piacere agli spettatori: e che per conseguire il fine di rendersi a quelli gradevole, uopo è che sia accompagnato dalle perfezioni di sopra recate.
[2] Il Minuetto, comeche ballato con proprietà, e col suo solo passo, sia laudevole ◀ed▶ incontri l’altrui piacere; tuttavia può essere anche ornato da alcuni altri passi conformi alla sua misura e figura, cioè che non oltrepassano il suo valore di tempo, e che non guastano né contraffanno la figura del Z.
[3] Si può adunque, terminato il primo passo di Minuetto sulla linea diametrale a man destra, invece del secondo, fare per la banda dinanzi un passo Grave col piè diritto, ◀ed▶ un Mezzo gittato col sinistro alla quinta positura. Il quale, poiché sarà terminato, voglionsi incontinente ben piegare i ginocchi (donde incominciano i passi sulla diametrale a man manca) ◀ed▶ appresso rialzatigli, si dee seguitare il passo di Minuetto col piè sinistro, e finire nel modo detto di sopra.
[4] Si possono eziandio, mentre si fa il passo Grave, alzare un poco più le braccia; e chinato alquanto il capo verso la destra, si potrà gittare lo sguardo alla punta di quel piede con cui si fa questo passo, e riguardatala per infino alla metà del suo cammino, è da riporre il capo nel suo naturale equilibrio. Avvertasi nondimeno, che se colui che fare intende questo piegamento di testa, non si confidasse, adoperandolo, di mostrarvi una grazia naturalissima e niente affettata, sarebbe meglio astenersene.
[5] Si possono anche fare, in porgendo la man sinistra, invece del passo di Minuetto, il Grave ◀ed▶ il Mezzo gittato. Il quale, poiché sarà terminato, si dee al solito, camminando e dando la mano, seguire il passo di Minuetto: e dopo che si sarà quella lasciata, nel mentre si faranno a lato destro, secondo l’ampiezza di quel luogo ove si balla, uno o due passi di Minuetto, si potrà nuovamente chinare il capo nella divisata maniera.
[6] Qui si vuole avvertire, che il passo Grave ◀ed▶ il Mezzo gittato far non si possono quando è da porgere la man destra, perciocché la positura de’ piedi ove il Cavaliere si trova, non è adatta a potergli fare: tanto maggiormente che la Dama, non seguendo forse questa regola o quantità di passi, può prevenirlo, porgendogli la mano (la quale non è lecito in niun modo rifiutare) e con ciò non gli darà tempo da prendere la positura richiesta a poter cominciare il Grave, od altro passo, fuor quello del Minuetto. E però la via più sicura che bisogna tenere si è che, qualora è da porgere la man destra, si faccia il solito passo del Minuetto.
[7] Si possono parimente fare, in luogo del secondo passo di Minuetto a man destra, due Mezzo tronchi, il primo col piè destro per innanzi alla quarta positura, approssimando senza alcuno indugio il piè sinistro dietro al destro alla terza positura, e tenendolo in aria, ovvero sopra la punta: ◀ed▶ il secondo Mezzo tronco col piè sinistro, ritornando addietro alla quarta positura; dopo del quale bisogna subitamente alzare il piè destro e ricominciare il passo di Minuetto.
[8] Havvi ancora degli altri passi, adatti alla Dama ◀ed▶ al Cavaliere, co’ quali si può rendere adorno il Minuetto ◀ed▶ i quali conoscono i buoni Maestri di ballo. Ed all’incontro ve ne ha degli altri assai, del qual numero sono i passi Saltanti semplici o capriolati, i passi raddoppiati, che si fanno velocemente, ◀ed i passi che girano più d’un quarto di giro, i quali generalmente son da schifare, come quelli che scompongono la persona e contraffanno la figura del Minuetto.
[9] Ed ultimamente è da avvertire che i passi o piegamenti di testa, co’ quali si può rendere il Minuetto più adorno, non si deono troppo spesso fare, perciocché di leggieri partorir potrebbono affettazione, e muterebbongli la figura. Per la qual cagione, nell’intero suo decorso far si potranno una, due o al più tre volte, e gli saran per aggiugnere somma grazia e leggiadria: dove il trapassare questo numero sarebbe lo stesso che voler incorrere nel grave difetto di coloro che sono più vaghi degli ornamenti che della sustanza delle cose.