Capitolo X. Della Pirola [Pirouette]
[1] Dicemmo nel capitolo de’ movimenti, che▶ il movimento circolare far si possa in due differenti maniere, cioè girando sul propio corpo e senza uscir del luogo dove alcuno si trova, ovvero camminando in giro, cioè uscendo fuor del luogo ove si trova il corpo. Or la Pirola s’adopera quando si vuol girare nel primo modo; e per camminar girando voglionsi usare altri passi.
[2] Il movimento circolare, nell’una e nell’altra maniera ◀che▶ far si voglia, si partisce in due mezzi giri: in quattro quarti di giro ed in otto mezzi quarti di giro. Si potrebbe anche suddividere in vie più piccole particelle: ma peroché ciò facendo, le parti del giro si renderebbero impercettibili; però nel ballo altre divisioni ◀che▶ le qui indicate non hanno luogo.
[3] Or ciò posto, convien sapere ◀che▶ si può la Pirola in due modi, cioè girando per la parte di dentro e girando per quella di fuori, adoperare. De’ quali è da parlarsi partitamente ad uno ad uno.
[4] La Pirola girata per la parte di dentro si fa qualora, ritrovandosi il piè destro davanti al sinistro, si gira il corpo per la sinistra: ovvero, ritrovandosi il piè sinistro davanti al destro, si gira il corpo per la destra. Questa Pirola si può fare di mezzo quarto di giro sulla terza, quarta, e talora sulla prima positura; d’un quarto di giro sempre sulla terza o sulla quarta; e di mezzo giro, il quale non è da oltrepassare per non porre i piedi sopra alcuna della false positure, le quali, come è detto, non sono da usare nel ballo nobile, sulla quinta positura. Sopra ognuna di queste positure si fa cotal Pirola piegando i ginocchi, girando in dentro e distendendogli o rialzandogli nella fine del mezzo quarto, o del quarto, ed ultimamente del mezzo giro. Per la qual cosa ella racchiude due movimenti, cioè il piegato girando ed il rialzato dopo l’aver piegato. Ed in qualunque modo ◀che▶ far si voglia, cioè di mezzo quarto, d’un quarto o di mezzo giro, vale un sol tempo, la cui battuta si trova sul secondo movimento, cioè sul rialzato. Onde un modo dall’altro nella maggiore o minore velocità differisce, sì ◀che▶ la Pirola di mezzo giro dee farsi due volte più veloce di quella d’un quarto; e quella d’un quarto doppiamente veloce della Pirola di mezzo quarto, accioché ella comunque fatta abbia d’un solo tempo il valore.
[5] La Pirola girata per la parte di fuori si fa quando, ritrovandosi il piè destro davanti al sinistro, si gira il corpo per la destra: ovvero qualora ritrovandosi il sinistro davanti al destro, si gira il corpo per la sinistra. Si comincia sopra qualunque positura di piedi, e si faccia in questo modo: si pieghino i ginocchi e si porti il piede dalla banda ◀che▶ si dee girare, ed appoggiatolo a terra si rialzino i ginocchi, e si termini sulle punte de’ piedi il giro ◀che▶ si ha a fare. Contiene anche due movimenti, il primo de’ quali si è il piegato, con cui unitamente si porta il piede dalla banda ◀che▶ si dee girare, ed il secondo si è il rialzato, con cui si termina il giro. Si può fare d’un mezzo quarto, d’un quarto, di mezzo giro e di tre quarti di giro. Li quali non sono da oltrapassare, per non iscomporre la gravità o serietà del corpo nel ballo nobile. Ed in qualunque modo ◀che▶ far si voglia, non val più ◀che▶ un tempo, la cui battuta si trova sul secondo movimento, cioè sul rialzato. Per la qual cosa in altro la Pirola di tre quarti da quella di mezzo giro non differisce, fuor solamente in ciò ◀che▶ la prima si fa una volta e mezza più veloce della seconda; e quella di mezzo giro dee farsi due volte più veloce della Pirola d’un quarto; e quella d’un quarto doppiamente veloce della Pirola di mezzo quarto; accioch’elleno comunque adoperate siano in un sol tempo comprese. Avvertasi dunque bene in tutte le maniere di far le Pirole, ◀che▶ altra cosa è la velocità con cui girar si deono i mezzi quarti, i quarti, i mezzi giri ed i tre quarti di giro; ed altra cosa è la misura, o tempo dell’armonia. E nel vero la misura è sempre la medesima: ma la velocità delle Pirole or dee essere maggiore, or minore, secondo quelle parti di giro ◀che s’hanno a fare per andar bene a tempo.
