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1. (1568) Vita di Raffaello

E perché sapeva Giovanni quanto importi allevare i figliuoli non con il latte delle balie ma delle proprie madri, nato che gli fu Raffaello, al quale così pose nome al battesimo con buono augurio, volle, non avendo altri figliuoli, come non ebbe anco poi, che la propria madre lo allattasse, e che più tosto ne’ teneri anni aparasse in casa i costumi paterni che per le case de’ villani e plebei uomini men gentili o rozzi costumi e creanze. […] E se bene l’opera di Giovan Antonio Soddoma da Vercelli, la quale era sopra la storia di Raffaello, si doveva per commessione del Papa gettare per terra, volle nondimeno Raffaello servirsi del partimento di quella e delle grottesche; e dove erano alcuni tondi, che son quattro, fece per ciascuno una figura del significato delle storie di sotto, vòlte da quella banda dove era la storia. […] Laonde fu poi creato Leon Decimo, il quale volle che tale opera si seguisse; e Raffaello ne salì con la virtù in cielo e ne trasse cortesie infinite, avendo incontrato in un principe sì grande, il quale per eredità di casa sua era molto inclinato a tale arte. […] Parimente non sodisfeciono affatto quelli che furono similmente fatti da lui nella volta del palazzo d’Agostin Chigi in Trastevere, perché mancano di quella grazia e dolcezza che fu propria di Raffaello: del che fu anche in gran parte cagione l’avergli fatto colorire ad altri col suo disegno; dal quale errore ravedutosi, come giudizioso, volle poi lavorare da sé solo e senza aiuto d’altri la tavola di San Pietro a Montorio della Trasfigurazione di Cristo, nella quale sono quelle parti che già s’è detto che ricerca e debbe avere una buona pittura. […] Ma avendo oggimai discorso sopra queste cose dell’arte forse più che bisogno non era, per ritornare alla vita e morte di Raffaello, dico che avendo egli stretta amicizia con Bernardo Divizio cardinale di Bibbiena, il cardinale l’aveva molti anni infestato per dargli moglie, e Raffaello non aveva espressamente ricusato di fare la voglia del cardina[II. 87]le, ma aveva ben trattenuto la cosa con dire di voler aspettare che passassero tre o quattro anni; il quale termine venuto, quando Raffaello non se l’aspettava gli fu dal cardinale ricordata la promessa; et egli vedendosi obligato, come cortese non volle mancare della parola sua, e così accettò per donna una nipote di esso cardinale.

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