/ 1
1. (1568) Vita di Raffaello

Laonde di grandezza fu la gloria di Raffaello accresciuta, e de premii parimente: per che, per lasciare memoria di sé, fece murare un palazzo a Roma in Borgo Nuovo, il quale Bramante fece condurre di getto. […] Era in una lo incendio di Bo[r]go Vec[II. 80]chio di Roma, che non possendosi spegnere il fuoco, San Leone IIII si fa alla loggia di palazzo, e con la benedizzione lo estingue interamente: nella quale storia si veggiono diversi pericoli figurati. […] Et oltre che di grottesche e vari pavimenti egli tal palazzo abbellì assai, diede ancora disegno alle scale papali et alle logge, cominciate bene da Bramante architettore, ma rimase imperfette per la morte di quello, e seguite poi col nuovo disegno et architettura di Raffaello, che ne fece un modello di legname con maggiore ordine et ornamento che non avea fatto Bramante. […] E fu cagione la bellezza di questo lavoro che Raffaello ebbe carico di tutte le cose di pittura et architettura che si facevano in palazzo. […] Diede disegni d’architettura alla vi[II. 82]gna del Papa, et in Borgo a più case, e particularmente al palazzo di messer Giovan Batista dall’Aquila, il quale fu cosa bellissima.

/ 1