Onde tal vista fu cagione che in Santo Agostino, sopra la Santa Anna di Andrea Sansovino in Roma, Rafaello sùbito rifacesse di nuovo lo Esaia profeta che ci si vede, che digià lo aveva finito; nella quale opera, per le cose vedute di Michele Agnolo, migliorò et ingrandì fuor di modo la maniera e diedele più maestà; per che nel veder poi Michele Agnolo l’opera di Raffaello, pensò che Bramante, com’era vero, gli avesse fatto quel male innanzi per fare utile e nome a Rafaello. […] Dappoi continuando le camere di palazzo, fece una storia del miracolo del Sacramento del Corporale d’Orvieto, o di Bolsena che eglino se ‘l chiamino; nella quale storia si vede al prete, mentre che dice messa, nella testa infocata di rosso la vergogna che egli aveva nel veder per la sua incredulità fatto liquefar l’ostia in sul corporale, e che spaventato negli occhi e fuor di sé, smarrito nel cospetto de’ suoi uditori, pare persona inrisoluta: e si conosce nell’attitudine delle mani quasi il tremito e lo spavento che si suole in simili casi avere. […] Né meno arte et ingegno è nello atto quando egli, sciolto da le catene, esce fuor di prigione accompagnato dall’Angelo, dove mostra nel viso San Piero più tosto d’essere un sogno che visibile; come ancora si vede terrore e spavento in altre guardie, che armate fuor della prigione sentono il romore de la porta di ferro, et una sentinella con una torcia in mano desta gli altri, e mentre con quella fa lor lume, riverberano i lumi della torcia in tutte le armi, e dove non percuote quella, serve un lume di luna. […] Dall’altra parte v’è figurato, nel medesimo modo che Vergilio descrive che Anchise fu portato da Enea, un vecchio ammalato, fuor di sé per l’infermità e per le fiamme del fuoco; dove si vede nella figura del giovane l’animo e la forza et il patire di tutte le membra dal peso del vecchio abbandonato adosso a quel giovane; séguitalo una vecchia scalza e sfibbiata che viene fuggendo il fuoco, et un fanciulletto gnudo loro innanzi. […] Il quale Raffaello, attendendo intanto a’ suoi amori così di nascosto, continuò fuor di modo i piaceri amorosi; onde avvenne ch’una volta fra l’altre disordinò più del solito: per che tornato a casa con una grandissima febbre, fu creduto da’ medici che fosse riscaldato; onde non confessando egli il disordine che aveva fatto, per poca prudenza loro gli cavarono sangue, di maniera che indebilito si sentiva mancare, là dove egli aveva bisogno di ristoro.