Per che andato a Perugia, non vi trovando Pietro, si mise, per più comodamente poterlo aspettare, a lavorare in San Francesco alcune cose. […] Né tacerò che messer Niccolò Masini, il quale mi ha di queste cose dato notizia, è, come in tutte l’altre cose virtuosissimo, delle nostre arti veramente amatore. […] Era questa testa fra le cose di Giulio Romano, ereditario di Raffaello, in Mantova. […] E fu cagione la bellezza di questo lavoro che Raffaello ebbe carico di tutte le cose di pittura et architettura che si facevano in palazzo. […] Egli fece fare a Gian Barile, in tutte le porte e palchi di legname, assai cose d’intaglio lavorate e finite con bella grazia.