E così venuto a Firenze, dove attese con incredibile fatica agli studî dell’arte, fece il cartone per la detta cappella con animo d’andare, come fece, quanto prima gli venisse in acconcio, a metterlo in opera. […] Immaginossi Raffaello nel componimento di questa opera il dolore che hanno i più stretti et amorevoli parenti nel riporre il corpo d’alcuna più cara persona, nella quale veramente consista il bene, l’onore e l’utile di tutta una famiglia; vi si vede la Nostra Donna venuta meno, e le teste di tutte le figure molto graziose nel pianto, e quella particolarmente di San Giovanni, il quale, incrocicchiate le mani, china la testa con una maniera da far comuovere qual è più duro animo a pietà; e di vero, chi considera la diligenza, l’amore, l’arte e la grazia di quest’opera, ha gran ragione di maravigliarsi, perché ella fa stupire chiunque la mira per l’aria delle figure, per la bellezza de’ panni, et in[II. 69]somma per una estrema bontà ch’ell’ha in tutte le parti. […] Poi, stimolato da’ prieghi d’un cameriere di papa Giulio, dipinse la tavola dello altar maggiore di Araceli, nella quale fece una Nostra Donna in aria con un paese bellissimo, un San Giovanni et un San Francesco, e San Girolamo ritratto da cardinale; nella qual Nostra Donna è una umiltà e modestia veramente da madre di Cristo, et oltre che il Putto con bella attitudine scherza col manto della Madre, si conosce nella figura del San Giovanni quella penitenza che suole fare il digiuno, e nella testa si scorge una sincerità d’animo et una prontezza di sicurtà, come in coloro che lontani dal mondo lo sbeffano, e nel praticare il publico odiano la bugia e dicono la verità. […] Dall’altra parte v’è figurato, nel medesimo modo che Vergilio descrive che Anchise fu portato da Enea, un vecchio ammalato, fuor di sé per l’infermità e per le fiamme del fuoco; dove si vede nella figura del giovane l’animo e la forza et il patire di tutte le membra dal peso del vecchio abbandonato adosso a quel giovane; séguitalo una vecchia scalza e sfibbiata che viene fuggendo il fuoco, et un fanciulletto gnudo loro innanzi. […] Questa figura sostiene un vecchio, che abbracciatola e preso animo, fatto gli occhi tondi con la luce in mezzo, mostra con lo alzare le ciglia et increspar la fronte in un tempo medesimo e forza e paura: pure mirando gli Apostoli fiso, pare che sperando in loro faccia animo a se stesso.