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1. (1568) Vita di Raffaello

E cresciuto che fu cominciò a esercitarlo nella pittura, vedendolo a cotal arte molto inclinato, di bellissimo ingegno: onde non passarono molti anni che Raffaello, ancor fanciullo, gli fu di grande aiuto in molte opere che Giovanni fece nello Stato d’Urbino. […] Ma tornato Pietro da Roma, Giovanni, che persona costumata era e gentile, fece seco amicizia, e quando tempo gli parve, col più acconcio modo che seppe gli disse il desiderio suo; e così Pietro, che era cortese molto et amator de’ belli ingegni, accettò Raffaello. […] Dopo queste opere fu forzato Raffaello a partirsi di Firenze et andare a Urbino, per aver là, essendo la madre e Giovanni suo padre morti, tutte le sue cose in abandono. […] Dall’altra parte fece il Papa che dà le decretali canoniche, et in detto Papa ritrasse papa Giulio di naturale, Giovanni cardinale de’ Medici assistente, che fu papa Leone, Antonio cardinale di Monte, et Alessandro Farnese cardinale, che fu poi papa Paulo Terzo, con altri ritratti. […] Fecevi fare da Giovanni da Udine un ricinto alle storie d’ogni sorte fiori, foglie e frutte in festoni che non possono esser più belli.

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