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1 (1568) Vita di Raffaello
ie e molti da pitture vecchie, et ancora di naturale mentre che erano vivi da lui medesimo. E per cominciarmi da un capo, qu
divinissimo Dante, il leggiadro Petrarca e lo amoroso Boccaccio, che vivi vivi sono, il Tibaldeo similmente et infiniti alt
nissimo Dante, il leggiadro Petrarca e lo amoroso Boccaccio, che vivi vivi sono, il Tibaldeo similmente et infiniti altri mo
erchio son figurati que’ Santi a sedere, che nel vero, oltra al parer vivi di colori, scortano di maniera e sfuggono che non
oltra che sono sparsi per terra instrumenti musici che non dipinti ma vivi e veri si conoscono, e similmente alcuni suoi vel
n Mosè et Elia, che alluminati da una chiarezza di splendore si fanno vivi nel lume suo. Sono in terra prostrati Pietro, Iac
musculi delle notomie e degl’uomini morti e scorticati con quelli de’ vivi - che per la coperta della pelle non appariscono
sopra tutto il far in modo nei ritratti somigliar gl’uomini che paino vivi e si conoschino per chi eglino sono fatti; et alt
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