pollo, con tanta bellezza d’arie e divinità nelle figure che grazia e
vita
spirano ne’ fiati loro; èvvi la dotta Safo et il
, per essere la più rara et eccellente opera che Raffaello facesse in
vita
sua. Poi, stimolato da’ prieghi d’un cameriere di
colorito mostra che e’ si strugga di affezzione, pigliando conforto e
vita
dal mansuetissimo guardo della bellezza di lei e
é tante gran maravi[II. 76]glie, la invidia della fortuna privò de la
vita
Giulio Secondo, il quale era alimentatore di tal
entissimo artefice, prima che io venga a dire altri particolari della
vita
e morte sua, non voglio che mi paia fatica discor
este cose dell’arte forse più che bisogno non era, per ritornare alla
vita
e morte di Raffaello, dico che avendo egli strett
a datario del Papa. Poi, confesso e contrito, finì il corso della sua
vita
il giorno medesimo ch’e’ nacque, che fu il Venerd
la morte sua a tutta la corte del Papa, prima per avere egli avuto in
vita
uno officio di cubiculario, et appresso per esser