de’ vizii che la chiarezza e splendore di quelle virtù che fanno gli
uomini
imortali, fu ben ragione che, per contrario, in R
di tante rare doti quante si videro in Raffaello da Urbino, sian non
uomini
semplicemente, ma, se è così lecito dire, dèi mor
arasse in casa i costumi paterni che per le case de’ villani e plebei
uomini
men gentili o rozzi costumi e creanze. E cresciut
in casa sua et alla sua tavola, come quegli che amò sempre tutti gli
uomini
inclinati alla virtù; e Raffaello, che era la gen
la quale mostra quella clemenza e quella pietà che può mostrare agli
uomini
mortali divinità di cosa dipinta. Con ciò fusse c
tti noi [II. 79] per uno de’ più amorevoli che faccino beneficio agli
uomini
di queste professioni, è da me particulare tenuto
ve che la portava, di maniera che tutta si aperse, e si perderono gli
uomini
e le mercanzie, eccetto questa tavola solamente,
simo giudizio considerò che la pittura non consiste solamente in fare
uomini
nudi, ma che ell’ha il campo largo, e che fra i p
amico di quella, non restò vivendo mostrarci come si negozia con gli
uomini
grandi, co’ mediocri e con gl’infimi. E certo fra
rità, che egli si vedeva che fino agli animali l’onoravano nonché gli
uomini
. Dicesi che ogni pittore che conosciuto l’avesse,