rbino, città notissima in Italia, l’anno 1483, in Venerdì Santo a ore
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di notte, d’un Giovanni de’ Santi, pittore non mo
; e a piè della tavola, in una predella di figure piccole spartite in
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storie, è la Nostra Donna annunziata dall’Angelo,
simo un quadretto d’un Cristo che òra nell’orto, e lontani alquanto i
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Apostoli che dormono; la qual pittura è tanto fin
ia, un Dio Padre con alcuni Angeli a torno e sei Santi a sedere, cioè
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per banda: San Benedetto, San Romualdo, San Loren
tondo, dipinse un Dio Padre bellissimo, e nella predella dell’altare
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storie di figure piccole: Cristo quando fa orazio
e et ingegno mostrò ne’ Santi [e] Dottori cristiani, i quali a sei, a
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, a due disputando per la storia, si vede nelle ce
a del nuovo accidente di Eliodoro abbattuto e percosso aspramente dai
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predetti - che per essere ciò visione, da lui sol
lto a cose ingegnose e fantastiche, trovò le stampe di legno, che con
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stampe possono il mez[z]o, il lume e l’ombra cont
le braccia et alzando la testa mostri la essenza e la deità di tutte
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le Persone, unitamente ristrette nella perfezzion
eva ben trattenuto la cosa con dire di voler aspettare che passassero
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o quattro anni; il quale termine venuto, quando R