erina, alle qual’ due sante vergini fece le più belle e dolci arie di
teste
e le più varie acconciature da capo - il che fu c
, il quale standosi apoggiato con ambe le mani a un bastone, china la
testa
verso quella vecchia, quasi maravigliandosi e lod
erente all’altro, si fanno festa: senzaché ogni colpo di colore nelle
teste
, nelle mani e ne’ piedi sono anzi pennellate di c
e di tutta una famiglia; vi si vede la Nostra Donna venuta meno, e le
teste
di tutte le figure molto graziose nel pianto, e q
olarmente di San Giovanni, il quale, incrocicchiate le mani, china la
testa
con una maniera da far comuovere qual è più duro
formosa bellezza, il quale apre le braccia per maraviglia e china la
testa
, è il ritratto di Federigo II duca di Mantova, ch
questa opera, ritrattosi da sé medesimo nello specchio: questo è una
testa
giovane e d’aspetto molto modesto, acompagnato da
in capo. Né si può esprimere la bellezza e la bontà che si vede nelle
teste
e figure de’ Vangelisti, a’ quali ha fatto nel vi
che sta attento in quel disagio, pare che egli torca le mascella e la
testa
secondo che egli allarga et allunga la penna. E o
; e la veste sua è di quattro colori, figurati per li elementi: da la
testa
in giù v’è il color del fuoco, e sotto la cintura
gilio, Ennio, Tibullo, Catullo, Properzio et Omero, che cieco, con la
testa
elevata cantando versi, ha a’ piedi uno che gli s
o vestiti diversamente con bellissime pieghe di panni, e l’arie delle
teste
più celesti che umane, come si vede in quella di
che Raffaello ebbe questo dono dalla natura, di far l’arie sue delle
teste
dolcissime e graziosissime, come ancora ne fa fed
cuopre il Figliuolo, il quale è di tanta bellezza che nell’aria della
testa
e per tutte le membra dimostra essere vero figliu
mostra essere vero figliuolo di Dio: e non manco di quello è bella la
testa
et il volto di essa Madonna, conoscendosi in lei,
del San Giovanni quella penitenza che suole fare il digiuno, e nella
testa
si scorge una sincerità d’animo et una prontezza
odiano la bugia e dicono la verità. Similmente il San Girolamo ha la
testa
elevata con gli occhi alla Nostra Donna, tutta co
ancesco, il quale ginocchioni in terra, con un braccio steso e con la
testa
elevata, guarda in alto la Nostra Donna, ardendo
putto ritto in mezzo della tavola, sotto la Nostra Donna, che alza la
testa
verso lei e tiene uno epitaffio, che di bellezza
no; nella quale storia si vede al prete, mentre che dice messa, nella
testa
infocata di rosso la vergogna che egli aveva nel
lissimo quanto più si può, il quale con attitudine spaventosa alza la
testa
e volta la persona in fuga. Sonovi altri cavalli
udire il suono, tutta data in preda alla armonia, e si vede nella sua
testa
quella astrazzione che si vede nel viso di coloro
San Paulo, che ha posato il braccio destro in su la spada ignuda e la
testa
appoggiata alla mano, si vede non meno espressa l
vaso di pietra finissima, in un posar leggiadrissimo, e svoltando la
testa
par tutta allegra della sua conversione, che cert
penso che meglio non si potesse fare: e così sono anco bellissime le
teste
di Santo Agostino e di San Giovanni Evangelista.
tampe, divenne tributario delle sue opere a Raffaello, e gli mandò la
testa
d’un suo ritratto condotta da lui a guazzo su una
isegnate di man sua, le quali furono carissime ad Alberto. Era questa
testa
fra le cose di Giulio Romano, ereditario di Raffa
ura di quella tavola, che inginocchiata dinanzi a quegli, voltando la
testa
loro e coll’atto delle braccia verso lo spiritato
sima compassione di tanta disgrazia. E nel vero egli vi fece figure e
teste
, oltra la bellezza straordinaria, tanto nuove, va
vestito di colore di neve, pare che aprendo le braccia et alzando la
testa
mostri la essenza e la deità di tutte tre le Pers
e vedendo egli l’opere di Lionardo da Vinci, il quale nell’arie delle
teste
, così di maschi come di femmine, non ebbe pari, e
et alcuna volta venghino innanzi col chiaro, il fare vive e belle le
teste
delle femmine, de’ putti, de’ giovani e de’ vecch