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1 (1568) Vita di Raffaello
ima. Laonde si può dire sicuramente che coloro che sono possessori di tante rare doti quante si videro in Raffaello da Urbino
sedia che ha per reggimento da ogni banda una dea Cibele, con quelle tante poppe con che dagli antichi era figurata Diana Po
tile, da ognuno tenuta bellissima, e con tutto che egli avesse veduto tante anticaglie in quella città e che egli studiasse c
Sibille, che nel vero delle sue cose è tenuta la miglior[e] e fra le tante belle bellissima, perché nelle femine e nei fanci
vorate di lui. Mentre che la felicità di questo artefice faceva di sé tante gran maravi[II. 76]glie, la invidia della fortuna
elle, che si fa giudizio commune degli artefici che questa opera, fra tante quant’egli ne fece, sia la più celebrata, la più
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